Vengo da alcune esperienze particolarmente negative negli ultimi anni, tra cui un lutto genitoriale

24 risposte
Vengo da alcune esperienze particolarmente negative negli ultimi anni, tra cui un lutto genitoriale traumatico anni fa per come è avvenuto e una separazione dalla mia compagna dopo 12 anni di convivenza a causa di un suo ennesimo crollo emotivo che mi ha portato ad assecondarla e allontanarmi per il bene di entrambi.

Al lavoro dicono che sono molto più loquace e presente, in effetti prima ero concentrato sulla mia compagna e il lavoro era periferico, adesso il lavoro è diventato la priorità e tutto ciò che gli gira intorno, ho voglia di uscire più spesso la sera a cena, esco con amici attuali e voglia di cercare anche se con difficoltà nuove amicizie vista l'età non sempre si trovano persone con la stessa possibilità (stando lontano da casa e dagli affetti di sempre), mi sto dedicando allo sport con delle corse e palestra faidate, la domenica frequento la comunità ecclesiale che mi aiuta a ritrovarmi, nonostante ciò sento alcune volte un senso di vuoto e umore triste dovuto anche al senso di solitudine che gioco forza sto vivendo, anche se sto bene anche con me stesso. Potrebbe essere un quadro di depressione?
Dott.ssa Katia Delle Monache
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Genova
Gentile utente, da quanto scrive si evince che nonostante alcuni vissuti dolorosi lei stia mettendo in campo una serie di risorse per fronteggiare questo momento di criticità: si dedica al lavoro, si prende cura della sua forma fisica, ha voglia di uscire e fare nuove amicizie, si mostra più loquace e coinvolto sul posto di lavoro. Il fatto che alcune volte si manifestino dei sentimenti di tristezza è del tutto normale, anzi la invito a viverli dandogli lo spazio che meritano. Riconoscere il proprio dolore per eventi avversi che la vita ci propone significa accogliere noi stessi, le nostre fragilità, significa accettare ciò che siamo nel bene e nel male, accettare che la vita ci propone momenti belli e momenti dolorosi. Al contrario le forme più significative di depressione portano la persona a non provare più alcuna forma di desiderio, a rinchiudersi in se stessi e a non partecipare più alla vita. In ogni caso, se le fa piacere, potrebbe rivolgersi ad un professionista e trovare uno spazio in cui poter esternare questi contenuti di tristezza e di vuoto che lei prova. Spesso tirare fuori certi vissuti può essere di grande aiuto. Un caro saluto

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Dott.ssa Elisa Rizzotti
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Pordenone
Gentile,
credo che possa essere utile partire proprio dal senso di vuoto, dall'umore triste e dal senso di solitudine che vive per comprendere cosa sta accadendo dentro di lei. Mi soffermerei sull'esplorare e comprendere la funzione che lavoro, gli amici, le uscite, lo sport hanno per lei attualmente.
Un percorso con un professionista può aiutarla in questo.
Saluti.
Gentilissimo buongiorno. Da quanto descrive, la sua voglia di reagire agli eventi avversi e l'energia che impiega per migliorare la qualità della sua vita farebbero pensare a un o stato diverso da quello depressivo. Momenti di gioia e momenti di tristezza appartengono alla vita di ognuno di noi. Il punto però è un altro: le piace la sua vita? Vorrebbe qualcosa di diverso? E cosa fa per ottenerlo? ci sono azioni, reazioni, timori, che anziché avvicinarla l'allontanano da ciò che desidererebbe? Ha mai pensato che qualche volta si comporta come se fosse il peggior nemico di se stesso? Non è facile essere coerente con i propri valori e con i propri obiettivi, spesso ci autosabotiamo. Se pensa che una riflessione in questo senso possa aiutarla a migliorare la qualità della sua vita resto a sua disposizione. Un cordiale saluto, dott.ssa Manuela Leonessa
Dott. Claudio Pieroni
Psicologo, Psicologo clinico
Lecce
Buon pomeriggio gentile utente, leggo la sua lettera e provo a riflettere sulla sua domanda. Sono incoraggiato dalle sue risorse messe in campo per fronteggiare delle situazioni molto importanti ad immaginarla in grado di sostenere adeguatamente questo periodo. La dimensione di tristezza e del senso di vuoto è forse una reazione difensiva, ma naturalmente va indagata la modellizzazione, entrando nella sua "scatola nera" per comprendere meglio e produrre dei significati adeguati. Cordialmente, Dott. Claudio Pieroni
Dott.ssa Maria Luisa Di Costanzo
Psicologo, Terapeuta, Psicoterapeuta
Napoli
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Dott.ssa Lavinia Sestito
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buonasera,
non credo si possa parlare di depressione, la sfera lavorativa sta migliorando...
Il fatto che lei abbia avuto due lutti gravi, non significa che abbia avuto tempo per elaborarli, anche perché come lei dice per 12 anni è stato impegnato anche su un altro fronte erotico, faticoso e posso immaginare anche doloroso.
Forse adesso è il tempo della metabolizzazione del tutto e questo la porta a riflettere in modo più "solitario".
Un caro saluto
Lavinia
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Vizzolo Predabissi
Buonasera sono disponibile per colloquio online e per intraprendere un percorso di psicoterapia. Tante sono le cose da esplorare enon per forza si può parlare di depressione.
Sono disponibile ad aiutarla.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive. Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Filomena Carotenuto
Psicologo clinico, Psicologo
Nocera Superiore
buongiorno, grazie per aver condiviso con noi la sua situazione e le emozioni che al momento sta vivendo. Da quanto espone ci sono delle difficoltà ma anche molte risorse che cerca di sfruttare al meglio per cercare di colmare questo vuoto però con un ipotetico percorso individuale si possono affrontare con una visione diversa al fine di migliorare e/o di avere un quadro "diverso" della situazione anche per poter pensare ad cambiamento del modus operandi.
Resto a disposizione, sia in sede fisica che on line.
Cari saluti.
Dott.ssa Filomena Carotenuto
Dott. Sergio Borrelli
Psicologo, Psicologo clinico
Tradate
Buongiorno. Seguo quotidianamente persone in lutto.
L'esperienza che lei descrive si può inserire in un quadro depressivo, ma di tipo reattivo, ovvero strettamente correlato a fattori esterni che inevitabilmente influenzano la nostra vita emotiva e di pensiero.
E' probabile che sia tutto più complesso di quanto ci stiamo scrivendo, perché l'animo umano è per natura complesso. Perciò le propongo un colloquio conoscitivo online, in seguito potremo verificare se e come continuare.
Dott.ssa Marina Bonadeni
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno, la depressione per essere diagnosticata necessita di maggiori criteri, e il fatto che lei sia attivo sia nella ricerca di amicizie nuove, che nel consolidamento di quelle in essere, in ambiente sia lavorativo che esterno, fa pensare che abbia una certa progettualità e speranza in un presente e futuro di relazioni. Il fatto che si sia chiusa una relazione affettiva che durava da anni, comporta necessariamente un vissuto di tristezza e solitudine che sembra lei stia elaborando. Inoltre andrebbero indagate le sue strategie adattive, tra cui l'accudimento molto attivo nei confronti della sua ex, strategie che è venuta meno con la separazione e questo potrebbe comportare la difficoltà a trovarne di sostitutive. Inoltre va considerato che la maggior parte degli esseri umani ha necessità di avere una relazione di intimità affettiva e quando manca, torna a farsi sentire il senso di solitudine. In sintesi, pur con questi pochi parametri, non penso si possa parlare di depressione, pur tuttavia un breve percorso psicoterapeutico la potrebbe aiutare a fare ulteriori riflessioni sulla sua vita e in questo caso mi trova disponibile. Un cordiale saluto
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Dott.ssa Monika Elisabeth Ronge
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Verona
Grazie della condivisione del Suo stato emotivo.
Da quello che descrive, c'è effettivamente una sofferenza per il lutto sia del genitore che della Sua compagna.
Lei lo sta affrontando buttandosi nel lavoro e nello sport. Lei stessa non è felice con questa scelta.
Una psicoterapia La aiuta a non fuggire e ad affrontare le Sue emozioni e ad elaborare i lutti per poi arrivare ad una maggiore serenità con se stessa e gli altri.
Rimango a Sua disposizione per ulteriori chiarimenti
Dott.ssa Monika Elisabeth Ronge
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Dott.ssa Chiara Biccheri
Psicologo clinico, Psicologo
Gubbio
Gentile utente, sembra proprio che dopo un periodo molto intenso nel quale sono avvenuti cambiamenti significativi nella sua vita, lei stia sperimentando da una parte senso di vuoto e solitudine, dall'altra un desiderio di intraprendere nuove attività che le piacciono e la gratificano, mettendo in campo le risorse che possiede. Lo sfruttare le proprie risorse sembra qualcosa di molto buono per lei, sul quale può proprio fare affidamento. Le informazioni sono insufficienti per parlare di depressione, la invito quindi a pensare alla possibilità di intraprendere un percorso psicologico per prendersi cura di quella parte di sè che sperimenta senso di vuoto e solitudine, per potersi dare uno spazio per ascoltarsi e accogliersi.
Le auguro il meglio!
Dott.ssa Laura Della Ratta
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Tortona
Gentile Utente, per parlare di un eventuale quadro depressivo occorrerebbe indagare molti più aspetti che nella domanda non prende in considerazione. Parla di senso di vuoto e tristezza alcune volte ma non specifica oggettivamente di quante volte tali sensazioni si presentano ed andrebbero analizzate in modo approfondito. Il fatto che tali emozioni non influenzino la sua funzionalità nella sfera sociale e lavorativa appare un aspetto favorevole. Ciò che però ritengo importante non è tanto il quadro diagnostico ma il fatto che abbia pensato di poter essere depresso. Sicuramente avrà in passato provato tali emozioni ma sarebbe interessante capire come mai in questo momento le rimandano un senso di malattia. Non credo sia la diagnosi a dover guidare un processo di cura ma piuttosto la propria sofferenza personale. Pertanto se si trova in una situazione di disagio le consiglierei di intraprendere un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a far luce sui suoi vissuti. Il fatto che raccontando di se riporti di un lutto difficile e di una separazione credo sia significativo, un percorso terapeutico potrebbe aiutarla ad elaborare gli aspetti, se vi sono, che le causano ancora sofferenza. Cordialmente, Dott.ssa Laura Della Ratta
Dott.ssa Veronica Savio
Psicologo, Psicologo clinico
Medolla
Buongiorno, dalle sue parole emerge tantissimo la sua voglia di ricominciare e di riprendere in mano la propria vita, nonostante le sofferenze vissute. Sta mettendo in atto risorse e da ciò si evince una grande forza di volontà. Probabilmente il tassello che le manca per vivere serenamente la sua "rinascita" è rielaborare i suoi vissuti all'interno di un percorso psicologico. Le consiglio quindi di contattare un professionista con la quale potrà trovare uno spazio sicuro di riflessione. Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio
Dott.ssa Elena Gianotti
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Visto quello che racconta relativamente ai suoi impegni e alla sua routine, mi sento sinceramente di escludere la possibilità che lei sia affetto da un disturbo depressivo. Chi soffre di depressione fatica a uscire di casa, andare al lavoro, frequentare persone, e lei invece sembra star riprendendo le redini della sua vita con efficacia. Questo ovviamente non significa che non arrivino momenti di difficoltà e di fatica, come quelli di cui parla: il mio consiglio è di affidarsi a un professionista, per capire come affrontarli al meglio e per capirne il significato. Se avesse bisogno di ulteriore supporto resto a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti
Dott.ssa Pasqualina Annoso
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, grazie per aver condiviso le sue preoccupazioni qui con noi. Capisco quanto possa essere difficile affrontare le sfide della vita e quanto possa essere doloroso vivere con la sofferenza emotiva. Voglio rassicurarla che non è solo in questo percorso.
Cercare supporto psicologico non è solo un segno di forza, ma anche un passo importante verso il benessere emotivo. Attraverso un percorso psicologico, è possibile esplorare e affrontare i pensieri, le emozioni e i comportamenti che le causano disagio. È un'opportunità per comprendere meglio sé stessi, sviluppare nuove strategie per affrontare le difficoltà e trovare modi più sani per gestire lo stress e le sfide quotidiane.
Ricordi che la sua salute mentale è altrettanto importante quanto quella fisica, e prendersi cura di entrambe è fondamentale per condurre una vita soddisfacente e appagante. Non c'è alcun giudizio nel cercare aiuto professionale; al contrario, è un atto di autenticità e amore verso sé stessi.
Se ha ancora dubbi o timori, la incoraggio a esplorare ulteriormente l'idea di intraprendere un percorso psicologico.  Non esiti a contattarmi per qualsiasi ulteriore domanda o per pianificare una consulenza.
Si prenda cura di sé stesso, e ricordi che merita di sentirsi felice e in pace.
Un saluto. Dott.ssa Pasqualina Annoso.
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Mi piacerebbe scoprire insieme ciò che lei ha dentro di sè, per aiutarla a colmare quel senso di vuoto e tristezza, tutto è risolvibile e lei ha già iniziato con il piede giusto: la consapevolezza di necessitare di un aiuto. Sono quì per lei
Dott.ssa Silvia Genoni
Psicologo, Psicologo clinico
Busto Garolfo
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso con noi ciò che prova in alcuni momenti della sua vita. Ciò che vorrei dirle è che, senza ombra di dubbio, di fronte a specifiche difficoltà che la vita le ha posto davanti, è riuscito ad utilizzare le sue risorse e a reagire. Da come scrive, è una persona molto attiva e con interessi, per questo non lo definirei un quadro di depressione.
Ciò che vorrei invitarla a fare è riflettere su quanto questi momenti in cui si sente solo incidano su di lei e quali sono i pensieri e le emozioni che ne derivano.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un cordiale saluto, Dott.ssa Genoni.
Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buonasera. Fare una diagnosi da questo breve scritto non è professionale nè attendibile.
Sono necessari dei colloqui clinici sia per conoscere la sua storia, sia per esplorare e valutare attentamente la sintomatologia. Non solo, quanto impatta nel quotidiano, che spiegazione si è dato etc.
Spesso nella stanza di terapia noto che spesso in realtà maschera tanti altri vissuti emotivi, bisogni etc. I pazienti sono terrorizzati dal vuoto.
Il vuoto va abitato, volendo può essere anche arredato. E' una frase che spesso dico ai miei pazienti.
Le suggerisco di esplorare in terapia ciò che l'ha portata a scrivere qui.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto. Dott.ssa Martina Orzi
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
La ringrazio per aver condiviso così apertamente le sue esperienze, che sono sicuramente state molto dolorose e hanno richiesto una grande capacità di adattamento e resistenza. La sua situazione sembra riflettere un processo di cambiamento e di elaborazione di eventi traumatici significativi, come il lutto e la separazione, che sono esperienze profondamente impattanti. Sebbene lei stia cercando attivamente di impegnarsi in attività che possano aiutarla a ritrovare un equilibrio, come lo sport, la partecipazione a una comunità e il mantenimento di relazioni sociali, è comprensibile che ci siano momenti in cui possa emergere un senso di vuoto o di tristezza, specialmente quando si affrontano situazioni di solitudine o quando si è costretti a fare i conti con il passato e le sue ferite. Il quadro che descrive non sembra essere chiaramente un segno di depressione, ma potrebbe essere indicativo di un normale processo di adattamento alla sua nuova realtà, in cui si sta cercando di trovare un senso e di dare un significato alle esperienze che ha vissuto. Il vuoto che sente potrebbe essere il risultato della difficoltà nel rielaborare le sue esperienze passate, o del senso di solitudine che può emergere quando ci si trova a ricostruire la propria vita dopo cambiamenti significativi. Tuttavia, se il senso di tristezza e di vuoto dovesse persistere nel tempo, diventando sempre più marcato, o se dovesse percepire che la sua energia e motivazione si riducono, potrebbe essere utile fare un'ulteriore riflessione sulla sua situazione. Potrebbe essere utile parlarne con un professionista per esplorare questi sentimenti in modo più profondo e capire se ci sono segnali di una possibile depressione o se si tratta semplicemente di un periodo di rielaborazione naturale, che spesso segue eventi dolorosi. Inoltre, il fatto che si stia impegnando in attività salutari e sociali è sicuramente positivo e segno di resilienza. Tuttavia, se la solitudine o il vuoto continuano a farsi sentire, potrebbe essere utile anche esplorare più a fondo questi sentimenti, per evitare che diventino un ostacolo per il suo benessere futuro.
Dott.ssa Federica Giudice
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Le situazioni che descrivi, come il lutto e la separazione, possono sicuramente lasciare tracce profonde e portare a un cambiamento nel modo in cui ci si sente, soprattutto se il senso di solitudine e il vuoto persistono.
La sensazione di tristezza e vuoto che provi, anche se stai cercando di impegnarti in attività positive come il lavoro, lo sport e il coinvolgimento sociale, può essere un indicatore di una difficoltà emotiva che merita attenzione. Questo non significa necessariamente che tu stia vivendo una depressione, ma potrebbe essere un segnale che qualcosa dentro di te sta chiedendo di essere esplorato e compreso più a fondo.
A volte, anche quando ci si impegna a migliorare la propria vita e a fare attività positive, il peso di esperienze passate o l'incapacità di elaborare alcune emozioni può continuare a generare un senso di solitudine o tristezza. Un percorso psicologico potrebbe aiutarti a esplorare meglio questi sentimenti, capire se sono legati a una forma di depressione o ad altre dinamiche emotive, e trovare modi più efficaci per affrontarli.
Se ti va, potresti considerare di iniziare un percorso psicologico per esplorare queste emozioni e sentirti più supportato nel tuo processo di recupero. Cosa ne pensi?
Dott.ssa Elisa Rocco
Psicologo, Psicologo clinico
Ospitaletto
Buongiorno, grazie per la condivisione. I due eventi che ha citato sopra quindi la perdita del genitore e del partner hanno sicuramente modificato la sua vita, lasciando spazio sia a sè stesso sia al senso di vuoto connesso alle perdite. Intraprendere un percorso psicologico le potrà essere d'aiuto come supporto in questa nuova fase di vita, attivando le risorse che caratterizzano il suo presente (sè stesso, il lavoro, le amicizie, la rete ecclesiale) oltre che lavorare sulle progettualità future.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Rocco
Dott.ssa Cecilia Calamita
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Gentile utente,
grazie per aver condiviso il suo vissuto. Senza conoscerla, non posso farle una diagnosi. Le vorrei rimandare la grande forza e resilienza che ha avuto nel riprendere in mano la propria vita dopo due eventi di separazione molto traumatici. E' umano sperimentare solitudine e un calo dell'umore in una situazione come la sua, è anche indice dell'elaborazione della perdita che sta facendo. Se dovesse diventare invalidante e presentarsi con grande frequenza le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo o psicoterapeuta. Resto a disposizione per lei

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