Una persona affetta da dipendenza affettiva è normalmente consapevole di quello che le sta succedend

20 risposte
Una persona affetta da dipendenza affettiva è normalmente consapevole di quello che le sta succedendo?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, potrebbe esserlo ed essere consapevole di essere intrappolata oppure potrebbe anche non essere consapevole. Dipende dalla specifica situazione. Dott FDL

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Dott. Gabriele Scortichini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Melegnano
Caro/a m, può anche esserne consapevole e non riuscire a mettere mano alla propria dipendenza. Per qualsiasi informazione rimango a disposizione
Dott.ssa Genoveffa Del Giudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, in generale tutti e tutte potremmo essere consapevoli delle nostre fragilità ma fare fatica a "fare quel qualcosa di diverso" che ci permette di vivere più serenamente. Al contrario ci sono anche tante persone non consapevoli di alcune loro difficoltà.
Se sente il bisogno di parlare di questo, sono disponibile anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Genoveffa Del Giudice
Dott.ssa Giulia Lo Muto
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno,
A volte la consapevolezza non basta per cambiare alcune dinamiche, serve mettere in atto il cambiamento passo dopo passo.
Un saluto
Dott.ssa Antonella Cramarossa
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Bari
Gentile utente, dipende da cosa lei intende per dipendenza affettiva, che può avere tante sfaccettature e modalità di manifestarsi. Generalmente, non è difficile accorgersi di avere queste tendenze alla dipendenza, ma la consapevolezza delle stesse può essere un modo per cullarsi o giustificarsi nelle proprie condotte e scelte di vita. Cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Vizzolo Predabissi
Buongiorno dopende sempre dal livello di dipendenza affettiva e del tempo della dipendenza.
Non è detto che le persone siano sempre consapevoli, possono sperimentare più contesti o situazioni che alla fine potrebbero far capire o dare segnali di sofferenza.
Occorre fare un buon percorso di terapia

Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Dr. Francesco Buccheri
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Genova
Buongiorno, certamente, ne puo' essere consapevole e allo stesso tempo avere difficolta' a gestire determinati dilemmi relazionali. La presa di consapevolezza accresce sicuraente il dramma personale, ma e' anche il primo passo fondamentale per intraprendere un trattamento. Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Anna Bruscino
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Salve, si può esserlo ma non basta esserne a conoscenza bisogna indagare più a fondo su queste dinamiche.
Dott.ssa Francesca De Angelis
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Gaeta
Gentile utente, non c'è una regola generale valida per tutti. Ogni situazione è del tutto soggettiva, in alcuni casi c'è anche un buon livello di consapevolezza ma comunque risulta difficile mettere fine a delle specifiche dinamiche; accade spesso però che le persone siano del tutto inconsapevoli della situazione che stanno vivendo.
Dott.ssa Francesca De Angelis
Dott.ssa Francesca Gruosso
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Giugliano in Campania
Salve potrebbe esserci consapevolezza, ma ciò non significa essere in grado di gestire determinate dinamiche. La presa di consapevolezza può da un lato aiutare nel decidere di
intraprendere un percorso psicoterapeutico ma dall' altro lato può anche portare il soggetto a giustificare i suoi comportamenti e quindi non fare nulla per cambiare la situazione che vive. Cordiali Saluti, dott.ssa Francesca Gruosso.
Dott.ssa Paola Bertoncelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno, le persone possono avere livelli di consapevolezza variabili riguardo alla propria condizione. Alcune persone possono essere consapevoli dei loro comportamenti e dei loro schemi relazionali disfunzionali, mentre altre possono essere meno consapevoli o addirittura negarli. Intraprendere un percorso psicoterapeutico può aiutare ad acquisire maggiore consapevolezza delle proprie modalità relazionali lavorando per acquisirne di più funzionali.
A disposizione
Dott.ssa Beatrice Macchi
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Busto Arsizio
Buonasera, è molto probabile che la persona non sia consapevole della situazione che sta vivendo
Dott.ssa Giada Di Veroli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, purtroppo non sempre e dipende anche dal tipo di relazione che instaura con il partner. A volte si può essere consapevoli di alcuni aspetti ma non di altri, e soprattutto lo si può essere in alcuni momenti e meno in altri. Un cordiale saluto, Giada di Veroli
Dott.ssa Maria Betteghella
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Salerno
Salve, evidentemente no. Ad ogni modo, i moti di consapevolezza vanno e vengono, ma il percorso per aumentare la presa di coscienza è sempre aperto
Dott.ssa Valentina Biddau
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Gentile utente, ogni situazione è unica e personale; qualcuno potrebbe essere consapevole mentre qualcun altro ancora no. Essere consapevoli è sicuramente il primo passo per poter iniziare un percorso di cura verso la fuoriuscita della dipendenza affettiva. Attraverso un percorso di psicoterapia si possono analizzare le modalità relazionali messe in atto e individuarne di nuove, più efficaci e positive. Un saluto Dott.ssa Valentina Biddau
Dr. Paolo Di San Diego
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bari
Gentile utente, la sua domanda è molto interessante ma per rispondere occorrerebbe fare una serie di approfondimenti. Di solito per chi soffre di difficoltà relazionali, la consapevolezza è un traguardo da raggiungere. Meno consapevolezza c'è, più la difficoltà è profonda. Con un percorso di psicoterapia, in maniera rispettosa e tranquilla è possibile far emergere la problematica sottostante la dipendenza affettiva e riuscire a gestirla meglio. Per ogni domanda che le viene in mente, non esiti a contattarmi.
Dott. Paolo Di San Diego
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, può essere acutamente consapevole ed al contempo assolutamente incapace di far cessare gli effetti della dipendenza stessa,
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dr. Bruno De Domenico
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, esistono vari tipi e livelli di dipendenza affettiva. Può anche succedere di rendersene conto, ma di sentirsi incapace di svincolarsi e liberarsi dalla trappola in cui si è caduti/e. Se mi vorrà scrivere la leggerò e le risponderò con piacere.
Dott.ssa Elena Santomartino
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Preganziol
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé.
La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato.
Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare.
Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei.
A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Dott. Giovanni Mingoia
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Salve, può darsi che non se ne renda conto proprio perché è affetta da dipendenza.

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