Tra le varie tecniche quale è quella con meno conseguenze post operatorie?

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Tra le varie tecniche quale è quella con meno conseguenze post operatorie?
Premesso che le tecniche per il trattamento delle emorroidi sono molte, nel caso sia necessario un intervento per gradi avanzati di malattia, la muco pro l'asse cromia sec Longo è la meno impegnativa nel decorso post operatorio. Resta la assoluta necessità di scegliere però l'intervento appropriato rispetto a paziente e situazione locale.

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Se si parla di trattamento chirurgico in senso stretto (cioè con ricovero, seppur breve, anestesia, manovre di sezione e sutura, ecc.) le variabili di scelta sono tante e dipendono dalla diagnosi preliminare, dalle caratteristiche del paziente e, non ultimo, dalle sue esigenze personali: il trattamento va "cucito" su misura per ognuno. In termini assoluti, solo con le giuste indicazioni, tra le cosidette tecniche "mininvasive" (ambulatoriali, senza anestesia), la legatura elastica è quella con il miglior rapporto rischi/benefici
Dipende da vari fattori, tra cui il grado di malattia emorroidaria. Ad esempio, per un secondo grado emorroidario, la legatura elastica secondo Barron è rapida, sicura, indolore, efficace, economica. Per gradi più avanzati (terzo - quarto), la Milligan-Morgan e la Ferguson (emorroidectomie) sono in genere sicure ma, come tutti gli interventi, sono gravate da rischi e complicanze (alcune e solo alcune operatore-dipendente). Tra le pessie, la dearterializzazione (THD, HAL/RAR Trilogy, etc.) sembra ottenere buoni risultati, anche se non è vero che è del tutto indolore. Le tecniche con suturatrici meccaniche (PPH, STARR, etc.) possono risolvere brillantemente la patologia ma possono talvolta causare sintomi cronici post-operatori (evacuazione frazionata, tenesmo, dolore, etc.) non sempre di facile risoluzione (Basso L et al.: Emerging technologies in coloproctology: results of the Italian Society of Colorectal Surgery Logbook of adverse events. Tech Coloproctol 2013; 17: 207-11).

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