Sono quasi tre anni che soffro di attacchi di ansia, riacutizzatisi negli ultimi mesi. Ho provato a

15 risposte
Sono quasi tre anni che soffro di attacchi di ansia, riacutizzatisi negli ultimi mesi. Ho provato a seguire una terapia psicoterapeutica in un consultorio, ma con scarsi risultati e il primo psichiatra che mi ha seguito nel SSN mi ha solo prescritto una compressa di Alprazolam 0.25 mg al giorno. Mi sono reso conto di un peggioramento dei sintomi nell'ultimo periodo, ho iniziato ad avere manie di persecuzione e il mio rapporto con il cibo si è nuovamente deteriorato, ritornando a provare a compensare questo malessere con vere abbuffate di cibo, per poi praticare per il rimorso lunghi digiuni. Non ho mai avuto fino ad ora idee suicide o autolesionistiche, ma sta iniziando a prendere possesso di me una sensazione atarassia più che di apatia che mi spaventa sempre di più. Purtroppo sono uno studente fuori sede a Pisa, ho controllato tutti gli psichiatri e psicoterapeuti qui a Pisa, ma tutti richiedono cifre troppo alte per una prima visita, prezzo che i miei genitori non potrebbero mai affrontare. Tutta questa situazione mi sta distruggendo, chiedo semplicemente aiuto. Più passa il tempo più mi balenano in mente di commettere gesti estremi affinché qualcuno si offri in qualsiasi modo ad aiutarmi.
Buongiorno. È possibile ricontattare il centro pubblico, giusto per non rimanere completamente senza scoperto in questa fase così delicata? Provi inoltre a verificare se ci sono Scuole di Psicoterapia che abbiano dei centri clinici che visitano con prezzi del privato sociale. Vista la sua preoccupazione, infine, cerchi il più possibile una rete socio-familiare che supporti questa difficoltà nel presente. Spesso l'università stessa ha dei centri di counselling per fuori sede

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Salve, mi dispiace molto della sua situazione. Le consiglierei di tornare al consultorio oppure (se non fosse lo stesso) presso il centro di salute mentale di Pisa (sul sito della asl ne segnala uno in via Romiti) e richiedere una visita.
Altrimenti proverei centri di psicoterapia a basso costo nella zona o nei dintorni, alcuni fanno anche terapia skype.
Inoltre, come i colleghi hanno sottolineato attiverei le risorse sociali per starle vicino in questo momento di crisi (famiglia, amici, ecc.). In bocca al lupo!
Buongiorno, considerando i suoi vissuti e il periodo di difficoltà reputo sia opportuno che non abbia remore a parlarne in famiglia, anche se capisco le sue reticenze, perché a volte le soluzioni si trovano ma la paura di essere un peso non permette di valutarle. Nel frattempo continuerei a rivolgermi al consultorio, e se possibile ad uno diverso dal precedente, tenga conto che anche nello stesso consultorio possono esserci più professionisti. Inoltre cercherei in zona centri che si allineano ai costi del privato sociale. Provi tutte le strade, anche uno psicoterapeuta privato potrebbe venirle incontro, magari fintanto che non trova un lavoretto che possa coprire la spesa. Per quanto difficile non si arrenda e non abbia paura di chiedere aiuto.
Buongiorno, riprovi ad effettuare una visita con lo psichiatra che l’ha seguito in passato, parli delle sue difficoltà e del scarso beneficio che trova nei farmaci prescritti. L’ideale sarebbe che lei potesse abbinare alla terapia farmacologica anche una psicoterapia. Potrebbe essere che nella sua zona ci siano associazioni che effettuano psicoterapia convenzionata.
Cordialità
Ho lavorato e vissuto a Pisa per un po' di anni e il servizio pubblico offriva molte possibilità di psicoterapia. Continui la sua ricerca come le hanno consigliato i colleghi, non è certo il solo ad avere difficoltà come descrive. Coraggio!
Buongiorno la sua richiesta è così esplicita che non posso che risponderle in modo diretto: su Pisa non conosco psicoterapeuti che possano aiutarla a tariffe agevolate; ho svolto delle terapie Skipe e come me altri colleghi. Non sempre è il modo adatto per affrontare le problematiche del paziente, bisogna valutare caso per caso. Ad ogni modo può provare. Resto a disposizione. Dott.ssa Daniela La Porta
Buongiorno,
Come suggerito dai colleghi riprovi con il servizio pubblico, lo psicologo in facoltà oppure valuti la possibilità di fare alcuni colloqui via skype.
Buongiorno, mi dispiace molto stia vivendo questa situazione di malessere e di disagio. Non abbia timore a chiedere aiuto nuovamente allo psichiatra che gli ha prescritto l' ansiolitico. È necessario che lei non rimanga "scoperto" terapeuticamente troppo a lungo. Ha provato a contattare un privato spiegandogli qual é la sua condizione economica? È vero che i costi rispetto al pubblico sono diversi, ma potreste trovare insieme una soluzione anche rispetto a questo.
Rimango a disposizione per ulteriori dubbi. Cordiali saluti. Dott.ssa.
Salve, mi dispiace la sua situazione le stia sfuggendo di mano. Consideri che una psicoterapia efficace dipende da molti fattori, non solo la preparazione del terapeuta ma anche la giusta compliance, ovvero l'intesa terapeutica fra terapeuta e paziente. Quindi potrebbe essere solo questione di trovare il terapeuta adatto a lei, questo può succedere solo provando altre terapie, ritentando perché no anche in consultorio, oppure cercando un terapeuta privato che, come molti di noi fanno, non chiede il pagamento del primo colloquio, considerandolo conoscitivo. Per ampliare il raggio di ricerca potrebbe valutare terapie via Skype, molti di noi già le utilizzano. Mi tenga informato, cordiali saluti.
Dott.Maini
Concordo con i miei colleghi, non resti scoperto ricontatti il suo psichiatra e poi si rivolga a centri che hanno una rete di figure di aiuto/sostegno. I psicoterapeuti anche privati sono ormai consapevoli delle difficoltà economiche nel sostenere una psicoterapia, per cui sovente arrivano a degli accordi. Altra strada è riprovare con il pubblico. Resto a sua disposizione e cordiali saluti Lucia Laudi
Buon giorno caro studente di Pisa.
Ho letto tutti i tentativi di aiuto e mi compiaccio per lo spirito che li anima. Vorrei proporle seduta stante qualche domanda per cui lei, rispondendomi, mi farà capire quanto è importante il suo problema per lei. Innanzitutto voglio chiederle un po' della sua storia per comprendere meglio.
Sappia che parto dall' idea che i suoi disturbi - che non mi va di classificare dentro una cosiddetta "condizione patologica"- possono essere affrontati uno alla volta e senza pregiudizi. Se lei è d'accordo partirei dalla sua paura. Lei è partito col richiamare i suoi attacchi di ansia. A tale proposito le domando: La sua paura è paura di morire oppure è paura o è, invece, paura di perdere il controllo?
Si ricordi che il primo a cui chiedere aiuto è a se stesso e che qualunque psicoterapeuta può solo aiutarla a trovare la strada per stare bene.
Non disperi e vedrò che ne uscirà. A conclusione voglio farle presente un aneddoto.
"Quando la paura bussò e il coraggio andò ad aprire, non trovò nessuno".
A presto
Dott. Paolo Mancino
Caro studente di Pisa, ha fatto benissimo a scriverci . E' importante non rimanere solo . Valuti se confrontarsi anche ed ancora con i suoi familiari o persone amiche. Se ci sono difficoltà economiche è fondamentale che lei trovi aiuto presso un servizio pubblico. Come già detto da altri colleghi, a Pisa anche nel servizio pubblico, ci sono bravi professionisti . Se vuole mi contatti in privato, cercherò di aiutarla ad entrare direttamente in contatto con psicologici della sua zona che lavorano nel servizio pubblico o che ricevono prevedendo costi ridotti per giovani studenti. Veda anche sul sito del CNOP (Consiglio nazionale Ordine psicologi) le convenzioni attive. Saluti, Gabriella Toscano
Buongiorno,
Consulti il sito della nostra Federazione (Federazione Italiana Disturbi).
I colleghi della sede di Firenze sapranno certamente aiutarla.
Buona giornata.
Claudia Bartocci
Buongiorno, ritengo sia necessario cominciare a breve un percorso terapeutico. Non conosco terapeuti a Pisa e spesso i servizi pubblici hanno tempi d'attesa molto lunghi pertanto le consiglio nel frattempo un percorso via skipe. Le consiglio di parlarne anche con la sua famiglia perché saprà darle il sostegno di cui ha bisogno. Svolgo terapie tramite skipe, rimango a sua disposizione
Salve, sicuramente non deve smettere il medicinale che gli aveva prescritto lo psichiatra del SSN, anzi lo dovrebbe ricontattare e spiegare la sua situazione che si è aggravata con sintomi maggiori, abbia fiducia nello psichiatra che potrebbe rivedere la cura e fare una rettifica. Inoltre ne parli anche con il medico spiegandogli che vorrebbe fare una psicoterapia, forse nel SSN lo potrebbe aiutare ad avere a breve delle sedute nella struttura pubblica. Per lei sarebbe salutare riuscire ad eseguire una psicoterapia per elaborare le cause dei suoi sintomi, dato la sua giovane età essendo uno studente, ne parli anche con la sua famiglia confidarsi con i propri genitori che vogliono il suo bene, può sicuramente aiutarla, la saluto cordialmente, dott. egenia Cardilli.
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