Sono caduto dalla bici e mi sono rotto il piatto tibiale mi sono operato e Nno messo una placca e de

14 risposte
Sono caduto dalla bici e mi sono rotto il piatto tibiale mi sono operato e Nno messo una placca e delle viti tutt oggi ho fatto i raggi e mi dicono ke l osso non si è calcificato bene che si deve fare in questo caso?
Dott.ssa Elena Bruni
Fisioterapista, Osteopata
Milano
Buonasera,
solitamente in seguito a operazioni chirurgiche sono previste visite di controllo a carico dell'ortopedico, specialista in grado di analizzare il caso e darle le indicazioni opportune di trattamento (es: terapie fisiche, fisioterapia, ecc.).
Cordialmente,
Elena

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Dott. Salvatore Maida
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Milano
Buongiorno il consiglio è di rivolgersi a chi l’ha operata. La magnetoterapia può essere di aiuto. Se possibile prenda il sole alla gamba. Il sole aumenta la produzione endogena di vitamina D e di conseguenza mineralizza le ossa. Cordiali saluti
Dott. Marco Maglio
Osteopata, Fisioterapista
Aprilia
Concordo, visita ortopedica e magnetoterapia. Sarebbe interessante anche fare una visita osteopatica per vedere se ci sono altri fattori che impediscono il consolidamento dell’osso. Cordiali saluti.
Dr. Alessio Facchini
Fisioterapista, Osteopata
Novara
Salve, come penso le abbia suggerito l'ortopedico, deve evitare il carico fino al consolidamento osseo. Può eventualmente favorire tale processo facendo della magnetoterapia. Si attenga alle indicazioni dello specialista.
Nel momento in cui sarà possibile riprendere con il carico parziale, dovrà iniziare con la fisioterapia riabilitativa. Cordiali saluti.
Dott.ssa Ida Sepielli
Fisioterapista, Posturologo, Massofisioterapista
Foggia
Buongiorno, i ritardi di consolidazione non sono rari, può accelerare il processo e stimolarlo tramite magnetoterapia, assunzione di calcio e vitamina D e esposizione solare. Contatti il suo ortopedico che saprà prescrivergli la terapia più adeguata.
Cordiali Saluti
Dr. Fabio Scalone
Osteopata, Fisioterapista, Posturologo
Roma
Buongiorno, sicuramente deve fare un controllo dallo specialista che l'ha operata. In questi casi solitamente si procede con la magnetoterapia ed all'occorrenza qualche integratore.
Un caro saluto
Dott. Luca Sgalla
Fisioterapista, Osteopata
Ancona
Buongiorno, sarebbe opportuno fare riferimento al chirurgo che la ha operata: le saprà dare tutte le delucidazioni necessarie.
Saluti!
Dott.ssa Sara Filippini
Fisioterapista, Terapeuta
Siena
Buongiorno, condivido le risposte date dai miei colleghi riguardo un consulto da effettuare con un medico specialista ortopedico e l'utilizzo di calcio, vitamina D e magnetoterapia per un sostegno a livello osseo. Aggiungo che è fondamentale rivolgersi ad un buon Fisioterapista che elabori un programma riabilitativo appropriato con un graduale aumento di carico sull'arto inferiore colpito, in quanto è necessario un carico di peso (graduale) per stimolare il tessuto osseo al meglio e in modo funzionale.
Il fisioterapista dovrà lavorare sulla mobilità articolare, il rinforzo muscolare, l'equilibrio e la propriocezione dell'arto stesso ma anche del controlaterale, in quanto la deambulazione corretta è data dal lavoro sinergico di tutto il corpo.
Dr. Lorenzo Masciocchi
Fisioterapista, Massofisioterapista
Roma
Consiglio magnetoterapia ed esercizi di rinforzo assistiti da un fisioterapista senza carico.
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Dott. Dimitri Cozlov
Fisioterapista, Osteopata
Verona
Quando l'osso non si calcifica correttamente dopo una frattura e un intervento chirurgico, ci possono essere diverse opzioni e strategie per favorire una migliore guarigione. Ecco alcuni passi che puoi considerare:

1. Valutazione Ortopedica Approfondita
Consulto con lo Specialista: È essenziale consultare un ortopedico esperto che possa valutare la situazione e determinare il motivo per cui l'osso non si sta calcificando correttamente.
Esami Diagnostici: Potrebbero essere necessari ulteriori esami come una risonanza magnetica (MRI) o una tomografia computerizzata (CT) per valutare meglio lo stato dell'osso e dei tessuti circostanti.
2. Opzioni di Trattamento
a. Trattamento Conservativo
Riposo e Mobilizzazione Limitata: Limitare il carico e la mobilizzazione dell'arto per evitare ulteriori danni e favorire la guarigione.
Fisioterapia: Programmi di fisioterapia mirati possono aiutare a migliorare la circolazione e stimolare la guarigione dell'osso. Esercizi di rinforzo muscolare e mobilizzazione leggera possono essere utili.
Stimolazione Elettrica: L'uso di dispositivi che stimolano l'osso con impulsi elettrici o ultrasonici può favorire la formazione del callo osseo.
b. Terapie Mediche
Supplementi di Calcio e Vitamina D: Assicurarsi che il corpo abbia un adeguato apporto di calcio e vitamina D, essenziali per la mineralizzazione dell'osso. Può essere utile un supplemento dietetico sotto la supervisione medica.
Farmaci Osteoinduttivi: In alcuni casi, farmaci come i bifosfonati o altre sostanze che stimolano la crescita ossea possono essere prescritti.
c. Trattamento Chirurgico
Se il trattamento conservativo non porta a miglioramenti, potrebbero essere necessari interventi chirurgici ulteriori:

Revisione Chirurgica: Potrebbe essere necessario un intervento per rimuovere e sostituire la placca e le viti se non sono più adeguate o se causano problemi.
Innesto Osseo: In alcuni casi, può essere necessario un innesto osseo per stimolare la crescita dell'osso e favorire la corretta calcificazione.
Tecniche di Osteosintesi Avanzata: L'uso di fissatori esterni o altri dispositivi ortopedici avanzati per stabilizzare meglio l'osso può essere considerato.
3. Controllo e Modifica dei Fattori di Rischio
a. Alimentazione e Stile di Vita
Dieta Equilibrata: Assicurarsi di avere un'alimentazione ricca di nutrienti essenziali per la salute ossea, come proteine, calcio, e vitamina D.
Evitare il Fumo: Il fumo può rallentare la guarigione ossea, quindi è consigliabile evitare il fumo o cercare supporto per smettere.
b. Gestione delle Condizioni di Salute
Diabete e Malattie Metaboliche: Se hai condizioni come il diabete, assicurati che siano ben controllate, poiché possono influire negativamente sulla guarigione ossea.
Controllo del Peso: Mantenere un peso corporeo adeguato per ridurre il carico sull'arto interessato e migliorare la guarigione.
4. Approcci Integrativi e Complementari
Terapia con Onde d'Urto: Questo trattamento può stimolare la formazione ossea e migliorare la circolazione nella zona interessata.
Terapie Alternative: Pratiche come l'agopuntura o la terapia manuale possono essere utili per ridurre il dolore e migliorare il benessere generale, anche se non sostituiscono il trattamento medico tradizionale.
Conclusione
La mancata calcificazione dell'osso dopo una frattura del piatto tibiale è una situazione complessa che richiede un approccio multidisciplinare. È fondamentale seguire attentamente le indicazioni del tuo ortopedico e valutare tutte le opzioni disponibili per migliorare la guarigione dell'osso. Con un piano di trattamento adeguato e una gestione attenta, è possibile ottenere un recupero efficace.

Se hai ulteriori domande o hai bisogno di ulteriori chiarimenti, non esitare a chiedere. Auguro una pronta guarigione e un recupero completo.
Bisogna valutare il livello di calcificazione e quanto tempo è passato dalla frattura per capire come procedere.
Dott. Fabrizio De Lazzari
Fisioterapista
San Donà di Piave
Buongiorno, il ritardo di consolidazione di una frattura del piatto tibiale è una condizione abbastanza frequente. In questi casi, viene suggerito l'utilizzo di campi magnetici pulsati che hanno l'obiettivo di stimolare la produzione di callo osseo e di conseguenza la riduzione dei tempi di guarigione della frattura.
Normalmente in casi di pseudoartrosi come questo, previa visualizzazione degli rx ultimi, si consigliano onde d'urto focali e magneto terapia o campi magnetici superpulsati o camera iperbarica se la rima di frattura e' molto profonda ( come in un femore )

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