Salve, Vorrei chiedervi se, avendo saputo da poco che il mio compagno ha sofferto in passato di ma

19 risposte
Salve,
Vorrei chiedervi se, avendo saputo da poco che il mio compagno ha sofferto in passato di masturbazione compulsiva, questo disturbo può essere, concretamente e definitivamente eliminato o come tanti disturbi e dipendenze può tornare ad Acutizzarsi e soprattutto, dopo aver saputo questo come, da compagna, posso e dovrei comportarmi? Grazie!
Buonasera, dipende da chi vuole eliminare definitivamente e concretamente questo disturbo; se lei o il suo compagno. L'implicazione nella cura fa la differenza sostanziale ed è la prima cosa da sondare. SM

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Buonasera, per il tipo di problematica presentata (così come per altri comportamenti di natura compulsiva) risulta particolarmente indicata la Terapia Strategica Breve che consente di eliminare il problema in maniera duratura, senza ricadute. Per quanto riguarda il suo ultimo quesito, occorrerebbe avere maggiori dettagli (cioè capire lei come si sta comportando con il suo compagno rispetto a questa problematica). In ogni caso le posso consigliare in linea generale di non dare troppa attenzione al problema per evitare di incorrere in effetti controproducenti.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Saluti.
Sara Buttiglione
Gentile utente, non mi è chiaro se ne ha sofferto e ora il problema è assente, oppure lei crede che ci sia ancora. Se il suo compagno lo avesse risolto in passato, non credo che possa ripresentarsi, trovo più probabile che l'eventuale nevrosi trovi altre forme di espressione; se invece non lo ha risolto bisogna vedere se lui la vive come un problema o meno e se ha voglia di farsi aiutare da una psicoterapia. Per quanto riguarda lei, ritengo che debba pensare a come ciò la fa sentire ed evitare che tutto ciò abbia un peso eccessivo nella vostra relazione. Il parlarne spesso può ingigantire la difficoltà e ripercuotersi nella vostra vita di coppia, soprattutto a livello sessuale.
Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile Signora se il disturbo è stato tratta da un professionista si può ragionevolmente pensare che sia molto improbabile che si ripresenti. In merito alle sue modalità di comportamento servono molte più informazioni in quanto questa sua semplice domanda apre una serie di possibilità anche molto complesse. Sicuramente un consulto con uno specialista potrebbe essere una buona opportunità. Un cordiale saluto
Buonasera, nella sua domanda mancano dei dati, l'età del suo ragazzo e se ha già effettuato una cura per i suoi comportamenti compulsivi. Inoltre se per il suo ragazzo è stato un problema e lo è ancora potrebbe fare delle sedute di psicoterapia per elaborare cosa c'è dietro questi comportamenti compulsivi con un sessuologo. Inoltre se x lei aver saputo questo comportamento le crea un problema, sarebbe il caso che si facesse aiutare anche lei, per capire se questi comportamenti le possono causare un problema in futuro, la saluto cordialmente,dott.Eugenia Cardilli.
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Gent il problema del suo compagno, penso ampiamente superato, è strettamente collegato ad uno stato d'ansia che haprodotto il sintomo descritto. La sindrome ansiosa compulsiva è spesso espressione di un disagio reattivo legato alle condizioni di vita e alla modo di reagire della persona. Da parte suo non ritengo debba essere assunto un comportamento particolare. Cordiali saluti dott.ssa Maria Grazia Messaglia
Gentile utente di mio dottore,

la masturbazione compulsiva è una manifestazione che come altre risulta esser tipica di un disturbo ansioso.
In questi casi la psicoterapia può supportare il soggetto ed aiutarlo nell'acquisire strumenti con cui poter gestire in maniera adattiva l'ansia e le preoccupazioni.
Se il suo compagno si è affidato ad uno specialista ed ha intrapreso in passato percorso psicoterapico è molto probabile che abbia già definitivamente risolto la sua stessa problematica divenendo consapevole di alcuni meccanismi.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno,lei pone due questioni. Il "disturbo" potrebbe riacutizzarsi? La risposta è sì, potrebbe accadere dal momento che la masturbazione è una forma di godimento e la modalità di godimento di ogni soggetto è dura a morire. Ma la seconda questione che pone forse è ancora più decisiva per lei perchè riguarda la sua relazione, in quanto donna e compagna, con un sintomo del suo partner di cui prima non sapeva l'esistenza ( se non ho inteso male) e che la interroga.
Non sarebbe uno spreco di tempo se ne potesse parlare con qualcuno.
Cordialmente
A.M.
Buonasera
Mi pare di comprendere che lei abbia saputo che ne ha 'sofferto', in passato.
Che tipo di problema le sta creando questa informazione?
Forse può riflettere su questo.
Di fatto se eventualmente il problema si dovesse ripresentare ed il suo compagno lo vivesse come disturbante, sarà lui a dover chiedere di affrontarlo in coppia e/o con uno specialista.
Non sappiamo la storia del suo compagno e la masturbazione compulsiva in quanto sintomo, diventa funzionale a situazioni emotivamente poco gestibili dal soggetto.
Salve,
l'andamento di una problematica è legata a diversi fattori, non è possibile per questo darle una risposta effettiva e certa. Ciò che mi colpisce è la sua preoccupazione a riguardo. La invito a riflettere sull'origine di essa e su come affrontarla.
Se ha bisogno non esiti a contattarmi,
Saluti.
Ogni comportamento umano è finalizzato al soddisfacimento: il piacere.
Anche la masturbazione.
Quando il procacciamento del piacere diventa apicale e compulsivo assume un valore narcotico, difensivo, e altri valori psichici che non elenco per non aprire un varco troppo tecnico.
Sta di fatto che anche il comportamento apparentemente più bizzarro non va eliminato, ma compreso nella sua accezione funzionale. Per procedere poi in una direzione formativa.
Beninteso che in questo caso è lei che chiede un consiglio sul come comportarsi: nessuno ha il diritto di dirle come comportarsi, si comporti come meglio crede. Piuttosto si può interrogare sul motivo per cui questo trascorso del suo partner la turba tanto...
Buongiorno, chi dei 2 avverte il problema come tale? Se entrambi sarebbe opportuno iniziare una psicoterapia di coppia che contempli anche sedute individuali con il suo compagno
Buongiorno,
sarebbe indicato consultare uno psicologo e valutare con lui il miglior trattamento da seguire.
dott Tealdi
Buongiorno sarebbe utile vedervi insieme e capire la vostra dinamica di coppia

Dott. Ioimo
Buongiorno, è comprensibile il suo timore ma è necessario condividere questo dubbio/ paura con il suo compagno e se dovesse risultare un problema per entrambi potrebbe rivolgersi ad un psicoterapeuta.
Dott.ssa Malerba Nicoletta
Buongiorno, dalla sua domanda non si capisce la situazione attuale: il suo compagno ne soffre ancora? A chi dei due da più fastidio la situazione? In che termini ne è venuta a sapere? La vostra relazione ne è intaccata? Come vive questa notizia? Alcuni spunti per inquadrare il problema. Saluti
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Se il problema del suo compagno è stato ben trattato e superato è molto improbabile un ritorno; per quanto la riguarda, continui a porsi nel rapporto di coppia con autenticità e semplicità.
Gentile utente non è chiaro dal suo racconto se il suo compagno continui a soffrire di questo disturbo e come incida nella vostra vita di coppia . Conseguentemente e dopo aver risposto a questi quesiti si potrebbe pensare di continuare una psicoterapia individuale o di coppia

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