Salve, sono una ragazza di 25 anni, mi frequento con un ragazzo con cui abbiamo abbastanza differenz

19 risposte
Salve, sono una ragazza di 25 anni, mi frequento con un ragazzo con cui abbiamo abbastanza differenza di età (circa 20 anni), ci frequentiamo da un paio di mesi ma per entrambi è un qualcosa di serio, purtroppo però capita alcune volte che uscendo spesso o volendo andare a dormire da lui, ed è capitato 2 volte, i miei genitori non siano d'accordo, in particolare mia madre, ma non sono d'accordo sulla nostra relazione, in quanto per lei non è un qualcosa di "sano" soprattutto per l'età, inoltre è secondo lei un "approfittare" di una ragazzina e che non vorrebbe che io soffrisse, tutto questo mi fa male, quando io da parte loro vorrei solo fiducia, purtroppo sono una persona che si lascia un pò condizionare, quindi ci penso a questo e al fatto che questa persona possa stare con me solo perché sono più "giovane" o cose così..ma d'altra parte ci tengo e stiamo bene insieme, inoltre non abbiamo avuto un rapporto intimo "serio" e pui è comunque rimasto..ma non so che fare...forse dovrei chiudere con lui, così sarebbero più contenti? O perché forse è vero e lui mi prende in giro o si vuole approfittare?
Grazie per eventuali consigli
Da ciò che scrive sembra che l'accordo dei suoi genitori sulla sua vita affettiva sia molto importante per lei.
Attraverso le parole di sua madre si definisce "una ragazzina " di cui qualcuno si potrebbe approfittare, e di sè dice di essere "una persona che si lascia condizionare"..da qui potrebbe partire un lavoro con un terapeuta al quale portare le domande che pone e che la riguardano intimamente.

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Gentile utente, Credo che lei debba dare peso più a ciò che sente e ciò che desidera lei visto il suo naturale e crescente desiderio di indipendenza e di separazione dai genitori. Certo sarebbe suggeritile capire cosa la porta a pensare più al bisogno dei suoi genitori rispetto al suo o alla scelta del partner per la distanza d'età (se questo per lei può essere un impedimento o un fattore di attrazione). Ci sono elementi tali per cui scegliere di intraprendere un percorso personale di psicoterapia è possibile. Deve valutare se per lei è importante o no la questione che evidenzia tanto da sentirsi motivata a intraprendere il percorso di terapia. Mi contatti ancora se sente il bisogno. Cordialmente, Dott. Michelangelo Fede.
Salve, credo sappia anche lei che è impossibile prevedere le intenzioni di qualcuno, soprattutto se anche noi siamo presi emotivamente e cerchiamo di trovare conferme di quanto proviamo e desideriamo piuttosto che elementi che possano smentirci.
i suoi genitori, presumibilmente di età vicina all'uomo che frequenta, si preoccupano per lei e, volendole evitare una sofferenza, ma anche di ridurre la loro stessa ansia per una situazione che non comprendono e non possono gestire, cercano di dissuaderla e di spingerla a cercare una relazione più "in linea" con la sua età e con le loro aspettative. Una situazione del genere si risolve col dialogo, confrontandosi, magari anche dicendosi a muso duro ciò che si pensa ma anche verificando il grado di fiducia reciproco che, inevitabilmente, influenza l'accettare le reciproche posizioni.
Quanto a lei, non posso darle consigli riguardo le sue scelte se non quello di non agire solo seguendo "il cuore" perchè se anche lei nutre qualche dubbio, anche se fievole, è giusto provare a capire, verificare per poter essere certi delle proprie decisioni. Si dice che non ci sono regole in amore, ed è vero, ma è importante essere sempre certi delle scelte che facciamo, fosse anche il decidere consapevolmente di seguire il solo istinto.
Spero di esserle stato un minimo di aiuto, di più non mi sento di dirle in questa modalità.
In bocca al lupo.
Guido de Cristofaro
Buongiorno.
La sua famiglia, in particolare sua madre, manifesta un comportamento accudente e protettivo comprensibile. Allo stesso stesso tempo, lei ha 25 anni quindi non è una ragazzina, ha il potere di decidere cosa fare.
Si metta in ascolto di ciò che prova verso il suo partner e capire se è una persona che vuole, in questo momento, nella sua vita.
Come in tutti i rapporti, è importante riuscire a tollerare l'incertezza del non sapere come andrà, per questo è utile che lei ascolti le sue sensazioni ed emozioni.
Valuti se continuare a concedersi l'opportunità di vedere come va ed approfondire la conoscenza con il suo partner sia qualcosa di importante per se stessa.
La sua famiglia potrà eventualmente cambiare idea qualora continuerà a vederla felice.
Dia valore ai suoi vissuti emotivi e a ciò che per lei è importante.
Rimango a sua disposizione, anche online, qualora potesse esserle utile un supporto psicologico.
Rimango a sua disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, è comprensibile che la sua situazione possa essere emotivamente complessa. Potrebbe essere utile esplorare questi sentimenti insieme a uno psicologo per capire meglio le sue preoccupazioni e valutare la salute della tua relazione. Importante è anche comunicare apertamente con il suo partner riguardo alle sue preoccupazioni e ascoltare le sue prospettive. Si prenda il tempo per riflettere sulle tue priorità e su cosa è davvero importante per lei in una relazione. La decisione finale dovrebbe rispecchiare il suo benessere e i suoi valori.
Un cordiale saluto. Dott.ssa Coluzzi Silvia
Gentile utente, grazie per essersi aperta con i dottori della piattaforma! Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso non solo alle difficoltà che questa relazione crea con la sua famiglia, ma anche alle domande sulla sua personalità che le sta suscitando.

Ora lei chiede agli psicologi della piattaforma come dovrebbe comportarsi, ma come professionisti siamo formati per offrire comprensione, conforto, punti di vista differenti, ma non consigli: questo non perchè non vogliamo aiutare chi ci sta davanti, ma perchè lei e lei soltanto può decidere in che direzione far proseguire questo rapporto e la sua vita.

Quello che mi sento di suggerirle è di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, per mettere ordine tra i pensieri e ricercare, insieme a una figura professionale che la supporti, le risposte che cerca.

Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Gentile utente,
credo che nel suo messaggio lei abbia toccato diversi punti.
Sicuramente la sua famiglia, e in particolar modo sua madre, ha molta influenza su di lei e in questo caso la situazione non le crea benessere. Dall'altro lato però c'è un uomo che in questo momento la fa stare bene e lei ha 25 anni, quindi può essere libera di scegliere come portare avanti la sua vita.
La invito inoltre a riflettere sul punto del "forse sta con me perché sono più giovane". Sono sue ipotesi o in qualche modo lui glielo ha fatto pensare?
Tutto ciò potrebbe affrontarlo in un percorso psicologico, perciò resto a disposizione.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Cristina Fratto
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Buonasera. Mi sento di dirle in tutta onestà che è impossibile per una persona esterna fare una valutazione sulla sua relazione con questa persona; non ho modo di dirle se la sta prendendo in giro oppure se è realmente preso dalla relazione. L'unica cosa che le posso consigliare è di intraprendere un percorso con un professionista di sua scelta, per comprendere meglio le dinamiche tra voi due, ma anche quelle tra lei e i suoi genitori, per andare a indagare le origini delle loro perplessità sul suo rapporto con questo ragazzo. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Buona serata.
Buon pomeriggio, accolgo il suo vissuto e grazie per averlo condiviso.
Il suo essere ragazza, donna, con dei desideri e delle emozioni, si concretizza ogni volta che cerca di andargli incontro. Immagini la domanda "cosa oggi penso sia il meglio per me?" e immagini di poter ripetere la domanda quante volte sia necessario, affinché possa ascoltare davvero di cosa ha bisogno.
La famiglia d'origine resta il primo contesto sociale in cui ci confrontiamo, ma é sempre con noi stessi che possiamo creare il confronto più vero. Ogni frase, ogni "raccomandazione", ogni commento, può essere uno spazio di riflessione, oppure no.
Partirei da qui, dai bisogni, dai desideri, dai sentimenti.
Resto a disposizione. Buon prosieguo. Dott.ssa Grazia Paradido
Gentile utente,
Né noi dottori né i suoi genitori possono rispondere alle domande che pone, potrà farlo solo lei quando, con il tempo, avrà avuto modo di conoscere meglio questa persona e capire che cosa desidera, se fa per lei oppure no, se la vostra relazione funziona oppure no. Credo sia normale che i genitori si preoccupino e che di fronte ad un uomo di vent'anni in più di lei abbiamo il timore che voglia solo approfittarne. Tuttavia questo lo dovrà capire e decidere lei autonomamente, da persona adulta che è. Per cui faccia quello che più si sente e si dia il tempo di conoscere meglio quest'uomo, se per lei è importante e la fa stare bene.
Un caro saluto.
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Gentile utente buongiorno.
Decidere se una relazione sentimentale debba continuare oppure no, non può dipendere dal giudizio o dalla valutazione di persone esterne alla coppia, sia che siano i suoi genitori, sia che siamo noi professionisti.
Una relazione basata sul sentimento e rispetto reciproco ha la forza di sopravvivere alle difficoltà che l'ambiente circostante può determinare. Se lei crede in questo rapporto, si sente amata e sente il desiderio di amare, nessuno dovrebbe impedirle di viverlo serenamente.
La preoccupazione dei suoi genitori, d'altro canto, va compresa e accettata, perché loro pensano sicuramente al suo bene, alla sua felicità. Probabilmente, la strada migliore è cercare di comunicare con loro in modo attivo e costruttivo, con disponibilità all'ascolto reciproco e a spiegare le proprie ragioni e i propri bisogni con il giusto controllo emotivo. Per fare ciò è importante essere in armonia con i propri pensieri e saper gestire le emozioni. Ecco perché sarebbe molto utile per lei seguire un percorso psicologico che l'aiuti in questi aspetti fondamentali di comprensione di sé stessa, dei suoi sentimenti e delle sue esigenze.
Allo stesso modo, vivere la sua relazione dando importanza al dialogo, allo scambio di idee, alla comunicazione sincera delle emozioni, è un altro aspetto importante. In questo modo ogni dubbio, perplessità e timore per lo sviluppo della relazione avrà una risposta migliore di qualsiasi previsione azzardata del futuro.
Con l'intervento di uno psicologo molte di queste dinamiche le sembreranno più chiare da comprendere e semplici da affrontare.
Spero di averla aiutata in qualche modo. Sono a sua disposizione per ulteriori domande o chiarimenti.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Buongiorno gentile utente e grazie per la condivisione.
Sembrerebbe trovarsi proprio in una situazione di difficoltà, quasi in un tagliente bivio in cui dover sceglie tra due fazioni molto importanti della sua vita: il suo ragazzo e la sua famiglia.
In realtà questi due mondi potrebbero convivere serenamente e si potrebbe trovare un equilibrio, soprattutto se rivestono così tanta importanza.
Sta a lei capire ciò per cui vale la pena lottare e cosa realmente la fa stare bene in questo momento.
Da quello che racconta emerge un forte bisogno di introspezione per quanto riguarda questi contesti: l'affiancamento di un* professionista potrebbe aiutarla notevolmente e mostrarle determinati elementi che le sfuggono al momento ma che potrebbero essere essenziali.
Un caro saluto.

Dott. Liberatore
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Cara utente, non è possibile sapere con certezza cosa farà una persona nel futuro e questa incertezza è ancora più grande quando siamo emotivamente e affettivamente coinvolti nella situazione.
Per quanto le paure dei suoi genitori siano comprensibili, la scelta dei nostri comportamenti spetta solo a noi. Per cercare di non soffrire e di fare chiarezza, tuttavia, è bene essere consapevoli dei propri punti di forza e delle proprie fragilità, dei propri desideri e dei propri bisogni, delle proprie speranze e delle proprie paure.
Il punto di partenza per risolvere la sua situazione è il dialogo e il confronto onesto e sincero, magari con l'ausilio di un mediatore, che permetta di spiegarsi e di capire le preoccupazioni maggiori che possono emergere dall'una e dall'altra parte. Detto questo, mi spiace per la sofferenza che mi sembra abbia provato e che emerge dalle sue considerazioni: penso sia molto doloroso e faticoso affrontare il peso di certe parole e il bisogno di sentirsi investiti di fiducia.
Tuttavia, penso lei debba agire per la sua serenità interiore che si genera grazie a libertà di scelta e decisioni prese (preferibilmente in maniera ponderata) solo e soltanto da lei in quanto persona adulta e consapevole. Ciò non vuol dire che non bisogna tenere in considerazione quanto ci viene suggerito dalle persone che ci amano, ma che è importante confrontarsi con loro e riuscire a portare anche il proprio punto di vista. Le scelte devono essere fatte da noi, non perché costretti, ma per convinzione e perché crediamo siano quelle che ci permettono di essere sereni e felici in ogni ambito della nostra vita. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per potersi ritrovare e riscoprire come adulto e come persona separata dai suoi genitori, con opinioni e comportamenti forse differenti ma non per questo meno "giusti". Rimango a disposizione, anche online. Dott.ssa Marigo
Credo sia già sintomatico il modo in cui, in questa condivisione che ha fatto, lei si descrive e come lei si sente descritta da sua madre. Per quanto 25 anni molte cose si dovranno apprendere, il periodo di "ragazzina" è finito da un po'. Non saprei dire quale sia la scelta giusta da fare, quella che altre 100 persone farebbero. Io però posso dirle che questo pattern cognitivo, di pensieri e idee, non le fa bene. Oltre che a livello di malessere come sperimenta lei a livello di crescita. Dar peso all'opinione altrui è un ottima cosa, simbolo di maturità. Ma prendere passivamente quanto l'altro dice o cucirselo addosso, è segno di fragilità. Dia importanza anche a lei, cresca individualmente e come relazione. Se le cose andranno bene ne coglierà i frutti; se vanno male ne soffrirà e crescerà.
Buongiorno,
sarò diretto, lasciandole alcuni interrogativi.
1. Indipendentemente dai suoi genitori, quindi immaginando che i suoi genitori non esprimano un giudizio o non siano contrari, cosa la renderebbe felice? stare con quest'uomo oppure no?
2. Secondo lei, la felicità di una persona deve per forza coincidere con la felicità di qualcun altro?
3. Infine, immaginando di avere dei figli, lei vorrebbe la loro felicità o vorrebbe che facessero quello che vuole lei rischiando la loro infelicità?

Ritengo possa essere d'aiuto confrontarsi direttamente su questi aspetti e le do la mia disponibilità per un incontro online o in presenza. Intanto le dico che il giudizio dei nostri genitori molto spesso ci influenza e altrettanto spesso, i genitori, per preoccupazione o pregiudizio, in assoluta buona fede, esprimono giudizi su situazioni o esperienze che non hanno potuto vivere direttamente e che quindi, in quanto situazioni incognite, possono spaventarli e reagire con chiusura. Lei non deve sentirsi sbagliata o in colpa se vede che i suoi genitori non condividono.
Un rapporto con una persona 20 anni più grande, non è per forza una cosa sbagliata o una cosa giusta, tutto dipende da come stiamo con quella persona e della consapevolezza che abbiamo rispetto alla grossa differenza d'età, ma se tutto ciò non ci preoccupa, non vedo perché rinunciarci.

Spero di averle risposto e resto a disposizione.
Grazie
Dott. Filippo Festa
Gentile utente, dal suo racconto emergono due temi molti importanti e forse connessi tra di loro: il rapporto con la madre e con il giudizio. A 25 anni è normale confrontarsi con le persone che ci circondano e a cui vogliamo bene, tuttavia è di fondamentale importanza imparare a non farci condizionare da ciò che pensano. La vita è la sua: solo lei può sapere cosa prova, come pensa e quello che vuole, ed è essenziale che sia lei che sua mamma diveniate consapevoli di ciò.
Cara ragazza, comprendo che la disapprovazione dei tuoi genitori possa farti sentire confusa e insicura sulla tua relazione. È importante ricordare che la scelta di essere con qualcuno spetta a te. Rifletti sinceramente sui tuoi sentimenti e sulle dinamiche della relazione. Se ritieni che sia sana e genuina, potresti cercare di comunicare apertamente con i tuoi genitori, spiegando i tuoi sentimenti e cercando di comprendere le loro preoccupazioni. Ricorda che la tua felicità è fondamentale e prenditi il tempo necessario per valutare la situazione.
Gentile utente. La ringrazio per aver condiviso la sua situazione. La cosa principale che deve sempre tenere in grande considerazione è la sua felicità. Anche i suoi genitori vogliono il suo bene. Il loro timore, probabilmente, è dettato dalla differenza di età tra lei e il suo fidanzato e dalla preoccupazione che questa differenza di età porti a desiderare cose diverse. Provi a confrontarsi con i suoi genitori. Siete adulti ed un confronto su questi temi sarebbe importante. Lei potrebbe acquisire il loro punto di vista e nello stesso tempo potrebbe spiegargli la sua relazione e come intende viverla. Un sano confronto potrebbe avvicinare le opinioni e rasserenare le parti. La ringrazio e rimango a disposizione. Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia

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