Salve,sono una ragazza di 25 anni. ho deciso di andare a convivere da sola perché in casa di mia mad

18 risposte
Salve,sono una ragazza di 25 anni. ho deciso di andare a convivere da sola perché in casa di mia madre mi sentivo oppressa da lei, dare spiegazione a ogni mia uscita con chi sono a che ora rientro lei che mi chiama.. insomma un po' stressante, poi anche perché la mia gemella sta partendo per andare a convivere fuori con il ragazzo, e sarà molto lontana da me, per raggiungerla dovrei prendere aerei e treni. Ora che vivo da sola da circa una settimana mi sento sola, mi sento in solitudine.. ho una storia con un ragazzo molto più grande di me, lui non vive con me ho deciso di andare completamente da sola viene solo a trovarmi.. e ho tanti pensieri anche su lui perché anche se sono per conto mio ora mi sento sempre con la paura di fare le cose con lui perché so che mia madre non accetterà una differenza di età così grande.. quando sto con lui da sola sto benissimo, ma se siamo in compagnia con amici suoi o miei mi sento a disagio per la differenza di età, e quando sono sola lo stesso mi faccio mille pensieri, non mi va di uscire con lui e i suoi amici, preferisco stare in casa da soli di nascosto da tutti anche se tutto questo non porta a niente. So che questo non è buono e non so come fare o come mollare.. ultimamente ho riallacciato un buon rapporto di amicizia con il mio ex, e non so perché ora penso anche a lui, faccio confronti e penso che se mai un giorno dovessi decidere di fare un viaggio, un aperitivo o qualcos altro.. io penso al mio ex mi sento tanta confusione in testa.. ma la paura più grande è che quando torno a casa mia mi sento in solitudine, non so se ho fatto una buona scelta ad andare a vivere da sola in questo periodo.. devo rimanere in questa casa fino a giugno poi deciderò cosa fare, se continuare da sola o tornare da mamma, mi sento in ansia
Buongiorno,
l'uscita dalla famiglia di origine rappresenta uno dei tanti passaggi evolutivi verso il mondo adulto che porta a una ridefinizione di sè come individuo quanto della propria quotidianità e dei propri progetti futuri. In questa importante fase evolutiva può esserci confusione e disorientamento proprio in virtù di questa ridefinizione di ruoli. Potrebbe pensare di dedicarsi uno spazio di ascolto personale all'interno di un percorso psicologico che possa permetterle di comprendere meglio quanto sta vivendo anche rispetto alla sua attuale relazione. Qualora volesse intraprendere un percorso di questo tipo sono a disposizione, anche in videoconsulenza, per effettuare 4/5 colloqui di consultazione che potrebbero permettermi di capire meglio la sua sofferenza e la sua storia di coppia con l'obiettivo di arrivare a una maggiore consapevolezza dei suoi bisogni.

Cordialmente

Dott.ssa Chiara Galbiati

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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL
Gentile utente il lavoro psicologico che dovrebbe fare è in relazione alla solitudine. Questo perchè, solo accettando lo stare bene da soli, saremmo in grado di capire con chi stare vicino, considereremo la persona che ci piace e non la frequenteremo solo perchè ci sentiamo soli. Io partirei da qui ed in seguito esplorerei il rapporto con il partner. In bocca al lupo
Salve cara ragazza! La fase di svincolo dalla famiglia di origine è lunga e faticosa, comprendo le sue paure ed i suoi dubbi. Mi sento di dirle che avrebbe bisogno di un aiuto psicologico in questa fase così delicata
Gentile utente, mi dispiace per il suo disagio.
L'andare a vivere da sola rappresenta un passo avanti nella sua crescita adulta, ma come tutti i cambiamenti evolutivi, implica anche una prima fase di crisi in cui si possono sperimentare fatica e disorientamento.
Il consulto psicologico potrebbe aiutarla a comprendere le motivazioni dietro alle sue difficoltà e ad affrontare insieme la nuova fase della sua vita.
Riguardo al disagio che prova nel rapporto di coppia, penso che vada esplorato insieme durante il consulto, in modo da chiarire i suoi dubbi e acquisire maggiore consapevolezza personale.
Restando a disposizione per qualsiasi necessità, le faccio i migliori auguri e la saluto.
Dott.ssa Claudia Torrente Cicero

Cara utente, l'uscita di casa è una fase molto delicata tanto più quando i rapporti tra i membri di un sistema sono molto stretti. Nel fare questo passo così coraggioso, la paura di commettere errori e di ritrovarsi soli può farci fare dei passi indietro. Bisogna che impari a "fidarsi delle sue gambe" e delle sue scelte. Fintanto che le sue scelte non saranno mai del tutto sue, ma sempre vincolate all'approvazione di un altro, metterà in dubbio qualsiasi strada tenterà di percorrere.
Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Froiio
Gentile ragazza, il pensiero più forte sembra la solitudine, e dunque la separazione. Dalla sua famiglia di origine, in primis sua madre, con questo rapporto molto forte e conflittuale. Lei racconta delle aspettative dell’altro familiare, sua madre, che le chiede continuamente con chi sta, dove sta, che non accetterebbe il suo ragazzo Poi c’è anche però il fatto che voglia passare il suo tempo con lui di nascosto, anche se sua madre lì non c’è. Di nascosto dagli altri, dall’idea di essere vista vicino a un ragazzo più grande, poiché le crea disagio. La sua ansia rispetto a questo è forte. Dietro questa ansia c’è qualcosa che dice di lei, che la riguarda e riguarda chi lei voglia essere, senza interferenze con ciò che l’altro pensa lei debba essere o vuole lei sia. Togliersi dal nucleo materno infatti è non dover dire, rendere conto di chi lei sia, di chi scelga di essere e frequentare. Questioni che probabilmente le richiedono ancora tempo per comprendere e scegliere, lo dimostra il fatto che non sa se vivere da sola o meno. Le proporrei di parlarne in un luogo terzo, la aiuterà a vedere meglio dove vuole stare, quale sia il suo desiderio, chi vuole frequentare, che sceglierà di essere domani. Un caro saluto
Gentile utente, trovo le tue perplessità e il tuo vissuto emotivo molto comprensibili e in linea con il passaggio evolutivo intrapreso. Visto il tuo bisogno di esplorare la tua indipendenza e ciò che ne consegue, potrebbe essere buono rivolgerti a uno psicologo e trovare una nuova chiave di lettura.
Resto a disposizione, dott.ssa Costanza Zanini
Gentile Utente, cosa può accadere rimanendo da soli?
Cosa ha bisogno di vigliare, tornando a casa da sua madre?
Queste, ed altre riflessioni, forse potrebbero aiutarla a decifrare la sua ansia piuttosto che scacciarla via senza prima capirla. Cosa ne pensa?
Un caro saluto, Luisa
Buonasera, mi sembra di capire che è un momento in cui si sente confusa e incerta. Probabilmente ciò di cui parla è la sua identità, chi è, cosa vuole da sé stessa e dalla sua vita. Un momento questo tanto prezioso e intenso. Se dovesse sentire che un aiuto potrebbe alleggerirle il cammino, non esiti e chiederlo, può scoprire tante cose meravigliose. Un caro saluto
Buongiorno, credo che il punto di partenza sia proprio quello di cercare di mettere ordine nella sua confusione. Da ciò che leggo, sembra che il primo punto su cui sarebbe importante partire è il rapporto con sua mamma, che sembra altalenante dal punto di vista emotivo.
Sta vivendo un periodo emotivo forte: la partenza di sua sorella, è andata a vivere da sola, sta riflettendo sulla sua relazione, sente la solitudine. Tutte queste circostanze possono condurre a stati ansiosi. Le sarebbe utile un percorso psicologico per affrontare i suoi stati emotivi, le sue emozioni, indagare su questo suo senso solitudine, sulla sua ansia e sulle dinamiche di pensiero che mette in atto nelle situazioni. Insieme a uno psicologo, potrebbe riuscire a trovare strategie più funzionali per affrontare ciò che le accade.
Se vuole possiamo farlo insieme, non esiti a contattarmi. Lavoro anche on line.
Un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Lasciare la casa dei genitori è un atto di grande coraggio e dimostra la forza di volontà di stare bene con se stessi, ma ha anche tante difficoltà ed i tuoi dubbi sono più che comprensibili. Davanti a queste è anche normale un istinto di chiusura sociale e/o sentimentale, ma per tagliare il cordone ombelicale con i genitori non basta solo traslocare. Se le difficoltà ci fanno mettere in discussione questa scelta coraggiosa, forse è utile ricordarci quali risorse abbiamo quando siamo soli e questo può farlo sicuramente un percorso psicologico. La tua ansia, i dubbi sulla tua relazione, le paure e la solitudine che provi ora, puoi gestirle se hai il sostegno di un professionista. In tal modo, possono essere un fenomeno passeggero che ricorderai in futuro come nient'altro che questo.
buon pomeriggio, sarebbe importante per lei "imparare a stare bene da sola" per poter poi accogliere una persona nel suo mondo emotivo. Un percorso le sarebbe molto utile per capire anche come sarebbe la qualità della sua vita se tronasse nella famiglia d'origine... Non esite nulla di sbagliato se deciso con lucidità e non guidato dalle paure ancestrali che tutti abbiamo ... Questo le consentirebbe di vivere pienamente e liberamente senza creare rapporti di dipendenza le sue relazioni che siano amicali o di coppia.. lei può riempire la sua vita di se stessa , dei suoi desideri..
Buongiorno, dalla sua descrizione il tema ricorrente è la solitudine, la paura di essere sola. La decisione di andare via di casa è sempre un passo difficile da fare e immagino che anche la partenza della sorella abbia influito su questo sentimento che prova. La differenza di età con il suo compagno potrebbe essere indice di disagio quando si trova con altre persone ma non è che magari si sente così perchè si sente giudicata da sua madre? Se dovesse aver bisogno sono a sua disposizione. Cordiali saluti
Ciao, capisco che stai vivendo un momento di solitudine e confusione nella tua nuova esperienza di vivere da sola. È normale sentirsi un po' spaesati e incerti quando si prende una decisione importante come questa. Vorrei darti alcuni suggerimenti per affrontare le tue preoccupazioni.

Innanzitutto, è importante ricordare che è normale sentirsi soli quando ci si trasferisce in un nuovo ambiente. Ci vuole tempo per adattarsi e creare una nuova routine. Tieni presente che questa è solo una fase transitoria e che potresti iniziare a familiarizzare con la tua nuova situazione nel corso del tempo.

Per quanto riguarda la tua relazione con il ragazzo più grande, è comprensibile che tu possa avere delle preoccupazioni riguardo alla differenza di età e alle reazioni delle altre persone, in particolare di tua madre. Tuttavia, è importante che tu segua il tuo cuore e prenda decisioni basate sui tuoi sentimenti e la tua felicità. Le relazioni possono essere complicate, ma se stai bene con lui e vi siete sinceri l'uno con l'altro, potrebbe valere la pena esplorare questa storia senza preoccuparti troppo di cosa pensano gli altri.

Quanto al tuo ex, è comune che i pensieri sul passato affiorino quando ci troviamo in momenti di solitudine o incertezza. Tuttavia, è importante valutare se questi pensieri sono effettivamente una base solida per prendere decisioni future. Chiediti se la tua connessione con il tuo ex è basata su sentimenti reali o se è solo una riflessione del momento. Prenditi il tempo per riflettere e capire quali sono i tuoi veri desideri e cosa ti fa sentire davvero felice.

Infine, riguardo alla tua decisione di vivere da sola, è un passo coraggioso che ti consente di esplorare la tua indipendenza e sviluppare una maggiore autonomia. È normale sentirsi ansiosi riguardo al futuro, ma ti incoraggio a lasciarti guidare dai tuoi desideri personali e a prendere decisioni che ti portino benessere e felicità.

Se ti senti sopraffatta dall'ansia o dallo stress, potrebbe essere utile cercare il supporto di un professionista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, che possa aiutarti a esplorare i tuoi pensieri e sentimenti in modo più approfondito.

Ricorda che sei giovane e hai ancora molto tempo per esplorare e trovare il tuo cammino nella vita. Sii gentile con te stessa e cerca di vivere il presente nel modo più sereno possibile.
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Cara ragazza, comprendo che la tua decisione di andare a convivere da sola sia stata motivata da una necessità di libertà e di allontanarti dall'oppressione che sentivi a casa di tua madre. È normale sentirsi soli inizialmente quando si inizia una nuova esperienza, ma potrebbe essere utile sfruttare questo tempo per scoprire te stessa e costruire una maggiore indipendenza emotiva. Riguardo alla differenza di età con il tuo ragazzo, è importante che tu segua i tuoi sentimenti e preoccupazioni, ma cerca di affrontare la situazione con sincerità e apertura. Riguardo al tuo ex, potrebbe essere utile esplorare le ragioni dietro a questi pensieri e confronti, forse potrebbero essere legati a sentimenti di solitudine. Prenditi del tempo per riflettere su ciò che veramente desideri e metti il tuo benessere al primo posto. Se senti di aver bisogno di supporto, considera la possibilità di rivolgerti a un professionista per un aiuto mirato. Ricorda che sei in grado di prendere decisioni che ti porteranno verso una vita più appagante e autentica.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buongiorno, pare ci siano tante cose insieme e tanta confusione. Decisamente quello che ha deciso di intraprendere è un grande cambiamento, e non è ne facile ne immediato abituarcisi, si deve dedicare del tempo per comprendere cos'è la cosa più giusta per lei. Però nel frattempo per vivere meglio questo senso di solitudine e di confusione le consiglierei un percorso alla ricerca delle sue risposte per riuscire a trovare la sua serenità. Rimango disponibile a tale scopo.
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Capisco che questo periodo di transizione possa essere complicato per te. È normale sentirsi solo quando si inizia a vivere da soli, soprattutto dopo aver lasciato un ambiente familiare stressante. Potrebbe essere utile dedicare del tempo a te stessa, esplorare le tue passioni e cercare nuove attività che ti rendano felice. Quando si tratta della tua relazione con il ragazzo più grande, è importante ascoltare i tuoi sentimenti e capire cosa ti rende davvero felice. Parlarne con qualcuno di fiducia potrebbe aiutarti a fare chiarezza e prendere decisioni che siano davvero giuste per te.
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