Salve, sono una ragazza che ha rivelato ad una sua amica il tradimento del fidanzato. Loro sono anc

24 risposte
Salve, sono una ragazza che ha rivelato ad una sua amica il tradimento del fidanzato.
Loro sono ancora insieme e lei con me finge che io non abbia detto nulla; di recente le ho però detto che secondo me lei non aveva lasciato il suo ragazzo perchè aveva bisogno della sua casa e non avrebbe saputo dove andare altrimenti, ma lei dice che io immagino tutto e che non ha bisogno di aiuto.
Dopo questa esternazione ho deciso di non vederla più, ma so che lei frequenta solo amici del suo ragazzo e che altri non vogliono vederla perchè è considerata una stupida(non sempre capisce i discorsi che le vengono fatti).
Io non provo alcun sentimento nei suoi confronti; sono cinica? Sbaglio io? Dovrei migliorare il mio rapporto con gli altri?
Dott. Alessio Antonucci
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Pozzuoli
Buongiorno, non capisco esattamente la sua domanda. Ciò che fa o non fa la sua amica ovviamente attiene a decisioni personali. Se qui sta chiedendo come mai lei sente di "non provare alcun sentimento" nei confronti di una amica, invece, attiene al modo in cui lei vive i rapporti. Mi pare qui però che quell'ipotetico non provare niente sia riferito alla reazione che lei ha avuto rispetto alla risposta dell'amica: lei ha provato ad aiutarla e le è stato risposto che non c'è bisogno del suo aiuto e che inventa tutto. Se questa situazione le ricorda qualche altra relazione precedente, calda, o vede che questa dinamica si ripete anche in altri contesti, allora forse può valere la pena di parlarne in una consultazione psicologica. Dott. Alessio Antonucci

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Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Cara utente, senza entrare nel merito di cosa sia giusto o sbagliato fare. Lei è stata onesta e sincera con la sua amica, la sua amica a sua volta ha scelto cosa ritiene più giusto per lei in questo momento della sua vita. Dunque preoccuparsi delle scelte degli altri e della felicità degli altri è nostra responsabilità fino ad un certo punto. Se lei si sente in pace con se stessa, se sente di aver fatto la cosa giusta, perchè dovrebbe provare dei sentimenti diversi. Come mai si chiede se il suo modo di reagire è corretto? Avrebbe o vorrebbe sentire altro? Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Lucrezia Simone
Psicologo, Psicologo clinico
Bisceglie
Gentile utente, comprendo la situazione in cui si è trovata con la sua amica e mi sento di dirle che è stata altruisticamente onesta con la sua amica, preoccupandosi esclusivamente del suo bene. Al tempo stesso è bene sapere che non è possibile sostituirsi alle scelte degli altri, anche se per noi la strada corretta da percorrere fosse scontata ed evidente, per cui è corretto aver lasciato la sua compagna libera di scegliere cosa fosse meglio per sè stessa.
Per ciò che afferisce alla sua "mancanza di sentimento" nei suoi confronti, potrebbe essere una semplice reazione all'atteggiamento della sua amica, dopo i suoi suggerimenti, per cui si è probabilmente sentita tagliata fuori dalla sua vita. Tuttavia, il chiedersi se fosse corretto o se fosse necessario modificare il suo rapporto con gli altri, dipende da come lei vive questo aspetto, se le genera sofferenza e ritiene che il suo modo di approcciarsi vada riequilibrato per permetterle di star meglio e viversi meglio le relazioni, è giusto porsi questi interrogativi e magari approfondire il tutto in una consulenza psicologica mirata.
Dott.ssa Lucrezia Simone
Dott.ssa Francesca De Angelis
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Gaeta
Gentile utente, in generale non consideriamo cosa sia giusto o sbagliato perchè sono due concetti estremamente soggettivi. Ha considerato opportuno parlare con la sua amica che dal canto suo ha scelto cosa fosse meglio per lei. Non possiamo decidere al posto degli altri, ognuno di noi ha bisogni e aspettative diverse. Dice di non provare nessun sentimento e questo potrebbe essere dovuto anche dalla complessa situazione che si è andata a creare. Di concreto c'è che partendo da un episodio specifico arriva a interrogarsi sulle sue capacità generali di gestire le relazioni, un buon argomento da poter approfondire con uno specialista! Dott.ssa Francesca De Angelis
Dott.ssa Katia Delle Monache
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Genova
Gentilissima, a prescindere da quanto accaduto, ritengo che le domande che pone in chiusura al suo messaggio (sono cinica? Sbaglio io? Dovrei migliorare il mio rapporto con gli altri?) meritino un approfondimento che potrebbe valutare di fare con un professionista. L'interrogarsi, il mettere in discussione i propri comportamenti, le proprie emozioni e i propri pensieri rappresentano un momento di potenziale crescita e conoscenza di sé, la invito a cogliere questo momento e a farne tesoro. Un caro saluto
Dott.ssa Emiliana Fariello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Cara utente, capisco come si è sentita nel voler essere utile, sincera ed onesta con la sua amica, che però non sembra voler comprendere il suo aiuto, in tal senso. Lei stessa, mi sembra di capire, nota alcuni comportamenti contraddittori della sua amica che non riesce bene a comprendere, così come non comprende i sentimenti che lei stessa prova, forse indifferenza ma anche premura, altrimenti non avrebbe posto questi quesiti. Il suo dubbio circa il suo modo di relazionarsi agli altri, mi sembra un buon modo per poter comprendere meglio ciò che sente e che prova nel rapporto con gli altri. Le auguro di potersi dedicare uno spazio in questo senso.
Un caro saluto, Dott.ssa Emiliana Fariello.
Dott.ssa Lisa Cerri
Psicologo clinico, Psicologo
Soiano del Lago
Gentile utente,
sicuramente lei è stata corretta e trasparente con questa amica, che pare non aver colto la sua disponibilità e il suo aiuto. Posto questo, se l'altra persona decide di non accogliere il nostro consiglio e non seguirlo, non significa che siamo noi ad essere inadeguati o incapaci.
Cerchi solo di ascoltare il suo bisogno e i suoi sentimenti: se davvero non prova alcunché per questa persona, va bene così...
Mi chiederei piuttosto come mai le vengono dubbi sulla sua capacità di relazionarsi agli altri. Una buona autocritica è sana, ma faccia attenzione a non esagerare.
Buon proseguimento!
Dr. Marco Cenci
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
Dovrebbe fare ciò che si sente di fare, esattamente come sta facendo. Se volesse comprendere le ragioni profonde dei suoi comportamenti o pensieri potrebbe valutare la possibilità di contattare un collega.
Dott. Marco Cenci
Dott.ssa Anastasia Giangrande
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentilissima, lei ha avuto un determinato comportamento nei confronti della sua amica, agendo come pensava fosse meglio per lei. Anche la sua amica sta agendo come pensa sia meglio per se stessa.
Cosa si aspettava dalla sua amica?
Nonostante scriva che non ha interesse per lei, sembra invece ci tenga a lei e che abbia a cuore anche il fatto che non abbia altri amici all'infuori della cerchia del suo ragazzo.
Le suggerisco di osservarsi per bene, di fare ordine nei suoi sentimenti ed emozioni. SI può continuare a voler bene alle persone per noi importanti anche se non si comportano come noi vorremmo. Far chiarezza in lei le consentita di comprendersi meglio e probabilmente anche di sanare la relazione con la sua amica. Cordialmente, dott.ssa Anastasia Giangrande
Dr. Giuseppe Fichera
Psicologo, Psicologo clinico
Como
Carissima, il tuo intento era sincero e diretto ad aiutare un'amica. Spesso le aspettative che riponiamo sugli altri non vengono soddisfatte, è importante essere sinceri anche con se stessi e fare le cose che pensiamo senza secondi, poi sta agli altri scegliere come comportarsi. Come gli altri anche per noi siamo padroni del nostro destino.. anche se delle volte ci aspetta qualche delusione.
Dott.ssa Costanza Risiglione
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Salve, la ringrazio per aver condiviso la sua storia. Le dinamiche relazionali sono fondamentali nella vita delle persone e comprendo la decisione di essere onesta con la sua amica. In generale, forse rispondendo in parte alla sua domanda, mi sento di dirle che un percorso psicologico può essere molto utile per conoscere meglio se stessi e il proprio modo di relazionarsi agli altri.
Dr. Roberto Prattichizzo
Psicologo, Psicoterapeuta
Napoli
Buonasera, mi rendo conto che ti trovi in una situazione complicata in cui hai rivelato il tradimento del tuo amico al suo fidanzato, ma non hai ottenuto la risposta e il supporto che speravi dalla tua amica. È normale sentirsi confusi e in dubbio riguardo ai propri sentimenti e al modo in cui gestire la situazione. Ogni persona ha i propri motivi e modi di affrontare le situazioni. Cerca di metterti nei suoi panni e di comprendere che potrebbe esserci molta complessità dietro le sue scelte.
Se senti di avere bisogno di spazio e di allontanarti dalla situazione per proteggere te stessa, è una scelta del tutto legittima. Se ritieni che la tua decisione di non vederla più sia giusta per te, non devi sentirti in colpa.
Rifletti sulle tue esperienze passate e sulle tue relazioni attuali. Se senti che potresti migliorare il tuo rapporto con gli altri, potresti prendere in considerazione l'investire del tempo e dello sforzo nella costruzione di relazioni più sane e positive. Questo potrebbe includere l'apertura a nuove amicizie, l'ascolto attivo e l'empatia verso gli altri, nonché la comunicazione aperta.
Dr. Roberto Prattichizzo
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
La situazione che hai descritto è complessa e coinvolge relazioni interpersonali delicate. È importante riconoscere che le persone reagiscono in modo diverso alle situazioni e alle informazioni che vengono loro comunicate, e le dinamiche delle relazioni possono essere complesse.

Non sei cinica per aver espresso le tue preoccupazioni riguardo al comportamento dell'amica nei confronti del suo fidanzato e della relazione. Tuttavia, è altrettanto importante rispettare le decisioni delle persone riguardo alle loro relazioni personali, anche se non sembrano essere le scelte che faresti tu.

Ogni persona ha diritto di decidere come gestire la propria vita e le proprie relazioni, anche se può sembrare che abbiano bisogno di aiuto o stiano facendo scelte che non condividi. Può essere difficile vedere gli amici o le persone care intrappolate in situazioni che ci sembrano insalubri o non ideali, ma è importante ricordare che ognuno ha il diritto di vivere la propria vita come preferisce.

Se hai deciso di non vedere più l'amica perché ritieni che la situazione sia diventata insostenibile per te, è una tua scelta personale e va rispettata. Non necessariamente vuol dire che sei cinica o che stai sbagliando. Le amicizie dovrebbero essere basate sulla reciproca fiducia e rispetto, e se senti che questa amicizia non ti sta facendo bene, è legittimo prendere una decisione di allontanamento.

In generale, è importante lavorare sui rapporti interpersonali e cercare di migliorare la tua capacità di comunicazione e di gestione delle relazioni. Tuttavia, ciò non significa che dovresti rinunciare ai tuoi valori o alle tue opinioni personali. Puoi cercare di comprendere le diverse prospettive e opinioni degli altri senza necessariamente accettarle o condividerle. Alla fine, la chiave è trovare un equilibrio tra il rispetto per le scelte degli altri e il mantenimento delle tue convizioni personali.
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Dott.ssa Martina Diorio
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, credo che Lei sia stata onesta e trasparente nei confronti della sua amica decidendo di rivelarle l'accaduto, del resto quando si prova del bene nei confronti di una persona si vorrebbe, per quel che è possibile, proteggerla da tutto ciò che potrebbe ferirla. Comunicandole la sua opinione, circa il fatto che la sua amica abbia deciso di non lasciare il ragazzo nonostante Lei le avesse comunicato il tradimento, si è dimostrata trasparente e sincera esprimendo il suo punto di vista. La reazione della sua amica, nei suoi confronti, può essere interpretata in modi differenti, sembrerebbe comunque una risposta di chiusura, (almeno per quel che riguarda questo argomento), per tale motivo immagino che Lei in qualche modo si sia sentita "tagliata fuori"?
Al di là di questo, riguardo alla scelta fatta dalla sua amica, non deve assolutamente ritenersi responsabile, ha deciso di parlarle perché riteneva fosse giusto farlo.
Piuttosto per quale motivo si pone questi interrogativi?
Aggiungerei infine che porsi degli interrogativi circa i propri pensieri e comportamenti è momento di potenziale crescita.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Diorio
Salve, ha scelto di condividere con la sua amica il tradimento, immagino che questo per lei sia stato difficile e fonte di conflitto. Forse per questo la reazione della sua amica, che dal suo racconto sembrerebbe aver negato o rimosso il tradimento, le fa male e la porta a mettere in discussione il suo modo di stare il relazione con gli altri. Potrebbe cogliere gli aspetti di risorsa di questa situazione per lei difficile e iniziare un percorso psicologico che la aiuti a rispondere alle sue domande per niente semplici o banali. Un caro saluto.
Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buongiorno.
I rapporti evolvono e i sentimenti verso le persone anche. Se lei ha scelto di non voler vedere più la sua amica e non prova un disagio al riguardo, probabilmente ha seguito semplicemente un suo bisogno attuale ossia quello di mettere una distanza tra voi in questo momento di vita.
Si ha il diritto di scegliere le persone che si vogliono accanto a sè. Nulla le vieta, se dovesse sentire la mancanza del rapporto con la sua amica di riavvicinarsi a lei e confrontarvi su quanto è avvenuto.
Rispetto al dover "migliorare il suo rapporto con gli altri" non posso darle nessuna risposta al riguardo. In psicoterapia è la persona che decide su cosa è importante lavorare per promuovere un cambiamento desiderato. Gli obiettivi terapeutici emergono in primis da esigenze che la persona individua come importanti per sè e per il proprio processo di cambiamento. Quindi ci deve essere un disagio percepito al riguardo e capire come impatta su di lei e sulle sue relazioni, cosa sente che le impedisce di relazionarsi come vorrebbe etc.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso con noi le sue preoccupazioni per la situazione che si è creata con la sua amica. Non c'è nulla di sbagliato nella sua scelta, in quel momento ha ritenuto di doversi distaccare da lei, ma nulla le vieta di riavvicinarsi, la gestione dei rapporti interpersonali è sempre complessa e solo la diretta interessata (lei) può decidere cosa è giusto o sbagliato, innanzitutto per lei stessa. Se dovesse sentire la necessità di parlarne con qualcuno, io sono disponibile anche online.
Dott.sa Elena Bonini
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Dott.ssa Sveva Nonni
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Gentile utente, in che senso non prova alcun sentimento per lei? Intende in ambito romantico? Da quanto racconta, e dal momento che ha anche deciso di rivolegersi a noi, mi sembra abbastanza preoccupata per la sua amica e la sua situazione. Se in generale sente difficoltà ad empatizzare con gli altri, potrebbe esserle utile intraprendere un percorso per capire la causa di questa sua difficoltà. Un saluto, auguro il meglio sia a lei che alla sua amica ( la quale mi sembra bisognosa di un supporto e della sua presenza, se ormai è rimasta sola con il mondo del suo fidanzato.)
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, la situazione che descrive è complessa e comprensibile. Il fatto che abbia rivelato il tradimento del fidanzato alla sua amica nasce dal desiderio di aiutarla, ma la sua reazione di rifiuto può essere frustrante. Quando si tenta di aiutare qualcuno che non è pronto ad ascoltare, può sorgere il dubbio di star facendo bene o male. La sua decisione di allontanarsi è comprensibile, specialmente se sente che i suoi tentativi non sono apprezzati. Non penso che stia agendo in modo cinico, ma piuttosto che stia cercando di proteggere se stessa da una situazione che non la soddisfa emotivamente. Prendere le distanze da una persona che non è pronta a cambiare non è sbagliato, soprattutto quando non si ha un coinvolgimento emotivo profondo. La chiave sta nel fare ciò che è meglio per il proprio benessere. Se il suo comportamento è motivato da una riflessione sincera e non da rabbia o giudizio, credo che stia facendo una scelta coerente. Ogni rapporto ha i suoi limiti e, a volte, è necessario fare un passo indietro.
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gentile,

Capisco perfettamente la situazione "antipatica" venuta a crearsi. Guardi, è comprensibile che il suo gesto nasca dal desiderio di proteggere la sua amica, ma sembra che la sua reazione stia creando una certa distanza. La domanda che forse potrebbe aiutare è: cosa significa per lei supportare qualcuno, soprattutto quando quella persona non è pronta ad ascoltare o ad accettare il suo punto di vista? Potrebbe essere utile riflettere su come il suo comportamento possa influire non solo sulla relazione con lei, ma anche su quella che ha con se stessa. E, soprattutto, quale tipo di equilibrio potrebbe cercare per stare accanto agli altri senza sentirsi cinica?
Se interessata ad esplorare meglio questi interrogativi, sono disponibile su consulenza, anche online.

Un caro saluto,

Dr. Giorgio De Giorgi
Dott.ssa Giada Casumaro
Psicologo, Terapeuta, Professional counselor
Rovereto sulla Secchia
Buongiorno, non conosco il tipo di relazione che intercorreva tra di voi ma penso abbia fatto quello che riteneva giusto. Poi quello che l'altro decide di fare con determinate informazioni è responsabilità sua. La bellezza di ognuno è che può prendere le decisione che crede anche se ci sembrano insensate o sbagliate.
Se ci tiene al vostro rapporto penso che lei debba provare a parlarle e passare dei momenti insieme. Se invece non è interessata è giusto che ognuno vada per la sua strada.
Rimango sul fatto che il mio è un puro punto di vista non conoscendovi.
Rimango a disposizione qualora però volesse approfondire.
Dott.ssa Casumaro Giada
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, grazie per aver condiviso una situazione così delicata e carica di emozioni contrastanti. Da quello che racconta, emerge un intreccio complesso di lealtà, delusione, frustrazione e forse anche di stanchezza emotiva, tutte reazioni molto comprensibili quando ci si trova coinvolti in una dinamica che non si è scelto di vivere, ma che in qualche modo si è trovati ad attraversare. Lei si è trovata in una posizione difficile già nel momento in cui ha deciso di dire all’amica la verità sul tradimento. Spesso si compiono scelte simili spinti dal desiderio di essere onesti, di proteggere l’altro o di alleggerirsi da un peso. Qualunque sia stata la spinta principale, è facile che dopo entrino in gioco delusione e senso di impotenza quando l’altra persona non reagisce come ci si aspetterebbe. Vedere che loro sono ancora insieme e che lei sembra far finta di nulla con lei può creare un vissuto di svalutazione, come se ciò che ha fatto non avesse avuto alcun valore o significato. Questo può ferire anche quando non è immediatamente riconosciuto. Il momento in cui lei le ha espresso l’idea che la sua amica restasse con il fidanzato per bisogno pratico e non per scelta affettiva appare come un tentativo di darle una lettura alternativa della situazione, forse anche come un modo per scuoterla. La risposta di chiusura che ha ricevuto, con la negazione del problema e del bisogno di aiuto, può aver aumentato in lei un senso di distanza emotiva e di solitudine nella relazione. È umano, a quel punto, sentire il bisogno di proteggersi prendendo le distanze, soprattutto se la relazione inizia a pesare più di quanto arricchisca. Quando si chiede se è cinica, è importante distinguere tra il non provare più coinvolgimento emotivo e l’essere una persona fredda o priva di sensibilità. A volte il distacco non nasce da cinismo, ma da una forma di difesa dopo aver investito energie emotive senza sentirsi compresi o ascoltati. Il fatto che lei si ponga domande su se stessa, sul suo modo di sentire e sul rapporto con gli altri, suggerisce piuttosto una buona capacità di riflessione, non indifferenza. Riguardo al giudizio che circola sulla sua amica e alla sua condizione sociale, è comprensibile che questo possa suscitare in lei pensieri contrastanti, forse anche un senso di disagio o di fastidio. Allo stesso tempo, è utile ricordare che ogni persona ha i propri limiti, le proprie fragilità e i propri tempi per comprendere ciò che vive. Questo non significa che lei debba sentirsi responsabile per le scelte della sua amica o sacrificare se stessa in nome di un legame che oggi sente svuotato. La domanda su se dovrebbe migliorare il suo rapporto con gli altri è molto importante. Più che parlare di un errore o di un dovere, può essere utile chiedersi che tipo di relazioni desidera per sé, che spazio vuole dare agli altri e quali confini sente di dover proteggere. Le relazioni sane non si basano solo sull’aiutare o sull’essere presenti a ogni costo, ma anche sul rispetto reciproco, sull’ascolto e sulla possibilità di sentirsi a proprio agio nel rapporto. Quando questi elementi vengono a mancare, il disagio che lei prova è un segnale da ascoltare, non da colpevolizzare. In sintesi, non sembra che lei stia sbagliando nel porsi domande o nel sentire il bisogno di allontanarsi per tutelare il proprio equilibrio. Piuttosto, può essere un momento utile per riflettere su cosa si aspetta dalle amicizie, su quanto è disposta a dare e su cosa, invece, non è più disposta a tollerare. Questo tipo di consapevolezza è spesso un passo importante per costruire relazioni più autentiche e soddisfacenti in futuro. resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero

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