Salve, sono una donna di 30 anni che da sempre soffre di svenimenti. Il tutto è iniziato quando avev

19 risposte
Salve, sono una donna di 30 anni che da sempre soffre di svenimenti. Il tutto è iniziato quando avevo 5 anni, quando vedendo una goccia di sangue dopo il vaccino sono svenuta . Successivamente gli episodi di svenimento sono stati molteplici perché soffro inoltre di pressione bassa e a ogni prelievo del sangue svenivo nonostante rimanessi molto tempo sdraiata prima di alzarmi. Gli episodi di svenimento però sono arrivati a essere più esagerati: rimasta la paura degli aghi, sono svenuta vedendo anche solo una flebo al mio cane e sono collassata anche mentre ero in seduta per dei tatuaggi. Non solo, sono svenuta vedendo mio fratello star male dopo una seduta dal dentista, sono svenuta dopo aver visto una persona camminare con una sacca di sangue per il drenaggio, sono svenuta vedendo una ecografia e svengo o mi sento in procinto di svenimento tutte le volte che mi ritrovo in un ospedale o in una clinica veterinaria o quando vedo qualche strumento sanitario. Senza che io ci faccia caso, senza che io avverta alcuna paura o ansia accuso la stessa sensazione di svenimento e spesso e volentieri collasso. È come se una parte inconscia di me avesse paura e facesse partire un blackout per cui svengo. Per questo mio problema vorrei trovare una soluzione, perché non faccio un'analisi del sangue da anni ormai per paura di svenire e anche perché il solo entrare in uno studio veterinario, fare un tatuaggio o il sentire "l'odore di ospedale" mi fa star male. Non so nemmeno come definire questo mio problema... Potrei fare un lavoro in autonomia su me stessa? Dovrei rivolgermi a uno psicologo? A chi mi dovrei rivolgere? Ringrazio per l'attenzione.
Gentile utente, la promessa della psicoterapia è un accrescimento del sapere su sé stesso, da cui può partire una guarigione. Nel suo caso un lavoro terapeutico potrebbe aiutarla a dare un nome alla sua sofferenza e alle sue angosce, non in termini diagnostici, ma in termini di riappropriazione di quella parte di sé, una parte proprio Sua, che da tanto tempo sembra misteriosamente sfuggire al controllo e alla ragionevolezza.
Un saluto,
MG

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Buongiorno, date le premesse ed escluse eventuali cause organiche legate agli svenimenti, i quali si verificano solo in determinate circostanze, prenderei in considerazione un psicoterapia, in particolare potrebbe essere indicato un percorso con uno psicoterapeuta che lavori anche con EMDR per lavorare sulla percezione traumatica partita dagli aghi ed estesa a tutto l'apparato sanitario. Un saluto Dott.ssa Michela Campioli
Buongiorno. Potrebbe trattarsi di una reazione vasovagale . Non è grave. Non è pericolosa. Come.in tutte le problematiche è bene , però , non utilizzare condotte di evitamento, in quanto il rischio è quello che si abbini una fobia. Può essere utile qualche incontro di approfondimento e decodifica del.significato che per lei ha avere queste reazioni.
Gentile utente, probabilmente se non sono presenti cause organiche, il suo problema ha origini psichiche che sfuggono, come lei stessa ha intuito, al controllo cosciente. Non credo per tale motivo che la sua ragionevolezza possa bastare a modificare la logica del suo inconscio. Le consiglio di rivolgersi al suo medico di base per accertamenti fisiologici e di contattare uno psicoterapeuta per affrontare il resto. Rimango a sua disposizione.
Saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera. Da ciò che descrive sembra che la sua sintomatologia incida molto nella gestione della sua vita quotidiana. Lei individua una sorta di connessione tra il ritmo evento scatenante e le successive manifestazioni, che poi sembrano essere diventate degli automatismi, per cui sviene alla sola presenza di un elemento disturbante. Il suggerimento può essere quello di approfondire con il suo medico di base per poter escludere altre cause, e allo stesso tempo seguire un percorso di sostegno psicologico, in cui lavorare sulle sue paure e sui blackout, che interferiscono nelle attività della sua vita quotidiana. Un supporto può essere d'aiuto nella comprensione delle sue paure e nel loro superamento. Un caro saluto Dot.sa Demontis
Gentile signora, è possibile che la temporanea perdita di coscienza rientri in una tipologia di sindrome chiamata sincope vaso vagale, causata dalla stimolazione di un nervo cranico, il nervo vagale. E' un fenomeno di per sé benigno che però può incidere in modo particolare sulla qualità della vita.
Fattori emotivi, quali la paura, l'ansia, le situazioni stressanti possono essere potenzialmente responsabili.
Da quanto riferisce ci sono diversi fattori che innescano questa reazione che le sta causando svariati disagi.
Le consiglio di rivolgersi al suo medico di fiducia per escludere cause organiche e, una volta escluse, di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, anche terapeuta Emdr, per individuare i fattori che hanno innescato e mantengono questa reazione.
Il rischio è che si creino schemi di comportamento disfunzionali, quali l'evitare le situazioni scatenanti, che possono portare a strutturare delle fobie.
un caro saluto
Dr.ssa Patrizia De Sanctis
Buongiorno... si può rivolgere ad uno specilista che si occupa di Ipnosi terapia. L'ipnosi aggiunta alla visualizzazione migliora il recupero delle informazioni che hanno portato al trauma oltre che a dissociare il ricordo dalle emozioni riducendo il pericolo di svenimenti.
Ci sono tecniche efficaci che permettono di ritrovare un buon equilibrio anche in tempi relativamente brevi.
Buona Vita
Ciao. Sicuramente l'unica possibile strada per risolvere il problema è una psicoterapia. Tu racconti che svieni senza aver provato alcun tipo di ansia, come se la tua paura fosse del tutto inconsapevole. Forse è proprio questo problema; di solito le persone non svengono di fronte ad una paura perché la sentono, vivono la paura a livello fisico con cuore che batte, tremori, sudorazione eccessiva. La paura arriva quindi come emozione al nostro cervello che cerca di trovare delle soluzioni. Nel tuo caso sembrerebbe che, per qualche motivo, tu sia abituata a saltare tutto questo percorso che invece è utile come meccanismo di sopravvivenza degli esseri viventi. Come sicuramente saprai la paura è innata anche negli animali, ed è una reazione adattiva ed indispensabile per garantire la sopravvivenza della specie. Forse hai bisogno di un lavoro con la psicologa per riuscire a sentire la giusta paura di fronte alle situazioni stressanti, ed imparare ad elaborarla senza svenire. Sono certa che potrai riuscire così a cambiare il tuo modo di rapportarti alle situazioni difficili.
Gentile utente di mio dottore,

potrebbe esser utile approfondire il significato di questi svenimenti e la funzionalità del suo sintomo nella sua vita.
Intraprendere un percorso di psicoterapia in questo caso potrebbe rivelarsi utile, nel tempo le consentirebbe di acquisire gli strumenti necessari per poter fronteggiare meglio le situazioni che la sua mente percepisce come pericolose.
Per un possibile approfondimento non esiti a contattarmi.

Saluti
Dott. Diego Ferrara
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Cara utente, comprendo le difficoltà che tutto ciò che descrive le possa causare e la sua esigenza nel trovare una soluzione. Si rivolga innanzitutto ad un medico che possa escludere cause organiche, successivamente si rivolga ad uno psicoterapeuta che possa dare un significato e aiutarla nei suoi sintomi. Le faccio i miei auguri.
Dott.ssa Federica Leonardi
Buonasera. Il tutto ciò che ha descritto è sicuramente da approfondire in psicoterapia. Gli svenimenti vanno collocati all’interno della sua storia di vita cercando i significati che lei attribuisce. Buona serata
Buonasera, sono 'accordo con i mie colleghi che mi hanno preceduto nel rispondere alla sua domanda. Lei dovrebbe iniziare una psicoterapia per elaborare quali sono le radici della sua fobia e quali traumi del passato le hanno creato tali disturbi invalidanti. La terapia EMDR è molto valida per analizzare i traumi, la saluto cordialmente, dott.Eugenia Cardilli
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Salve le confermo che un terapeuta E.MD.R fa il suo caso. Probabilmente vi è un vissuto fobico- traumatico rispetto all'ospedale e la vista del sangue. Cerchi in zona dove poter praticare questa terapia. Sul sito E.M.D.R vi è una lista di professionisti abilitati.
Dott.ssa Milvia Verginelli
Cara utente
che si tratti di belonefobia (la paura morbosa nei confronti di aghi, siringhe, oggetti appuntiti e spilli), emofobia (paura del sangue) o che la paura riguardi l'atto di svenire (molto frequente nel Disturbo di Panico) è molto importante comprendere la sintomatologia da lei riferita all'interno del contesto di vita.
Ciò è possibile effettuando dei colloqui con uno Psicoterapeuta che possa accompagnarla e sostenerla nel cercare le strategie più efficaci per migliorare la qualità della sua vita.
Spero di aver risposto alla sua domanda.
A presto!
Buongiorno, oltre alla pressione bassa qui si sommano paure e fobie che portano al collasso o svenimento come accade innanzi a una situazione stressante intensa e improvvisa, come una paura o un evento che non si riesce a gestire. Nei casi come il suo può causare una sincope vagale che attiva in modo improvviso la componente
parasimpatica dorso-vagale fino allo svenimento (lipotimia).

Una psicoterapia in particolare la Mindfulness psicosomatica permette di non scivolare verso uno stadio successivo che è la Dissociazione: la forma di inibizione dell’azione più grave e profonda, che si manifesta quando il soggetto psicosomatico sente di non poter più agire e vivere in modo vitale e piacevole, non può nemmeno reagire con una risposta attiva di attacco o fuga e quindi attiva in modo più grave la componente parasimpatica dorso-vagale che tende a generare processi di dissociazione, inibizione grave, in cui il soggetto si distacca dal corpo (lei non riferisce di sentire ansia, svenendo prima), dal cuore e a volte anche dalla mente. E’ l’ultima strategia difensiva disponibile, cioè il distacco da una situazione insopportabile.

Un lavoro sulle neuro-personalità permette di riequilibrare tutto questo sbilanciamento del non sentire e lasciarsi andare.

Saluti Dr. Gianpietro Rossi
Gentile utente, sicuramente un percorso di psicoterapia le sarebbe di grande aiuto per affrontare questa fobia che in diverse occasioni ha rappresentato un ostacolo alla qualità della sua vita. È stata molto brava ad individuare tutte le situazioni in cui sta male, questo certamente è già un passo in avanti.
Un cordiale saluto
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Un lipotimia (svenimenti) è un sintomo/riflesso che, come ha intuito, stacca la spina, toglie corrente.
Una corrente evidentemente accelerata di fronte ad eventi per lei ansiogeni che richiedono elaborazione e collocazione interna.
Si affidi con serenità ad un terapista che l’accompagni nell’elaborazione dei significati di questi sintomi: ne trarrà un profitto in termini di formazione, sicurezza interna e lettura del suo mondo interiore.
Insomma ne trarrà benefici enormi.
Un caro saluto
Salve, effettivamente penso che un percorso psicologico potrebbe aiutarla, lo prenda in considerazione..
Buona serata
Dr. ssa Clotilde Marinacci

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