Salve, sono una donna 34 anni e ho gonfiore addominale da un bel po di tempo, anni probabilmente. A

12 risposte
Salve,
sono una donna 34 anni e ho gonfiore addominale da un bel po di tempo, anni probabilmente. A giugno ho effettuato tutte le analisi (feci, urine, intolleranza glutine e lattosio, glucosio per sibo, tutte negative) per capire da dove derivasse ed è emersa una grave disbiosi (ho preso, in ordine, florvis, colonir e sustenium immuno). Inoltre, ho intrapreso dal 2024 un'alimentazione sana, ho provato a fare foodmap ma senza risultati.
Il gonfiore persiste, sembro incinta. Questo inizia a pesarmi perché ad oggi seguo un'alimentazione "restrittiva" (ho tolto alimenti fermentabili come frutta specifica e ridotto notevolmente il consumo di frutta in generale, verdura mangio solo zucchine, spinaci e fagiolini, etc) ma nulla, non cambia niente.
I problemi ginecologici sono stati esclusi perché faccio regolarmente le visite ed ecografie trans-vaginali. 10 anni fa ho avuto diagnosi di ovaio policistico, ma negli ultimi anni (penso proprio grazie all'alimentazione corretta) il mio ovaio è migliorato e non presenta più l'aspetto policistico.
Non so più cosa fare, faccio una vita regola con costante attività sportiva (pratico crossfit 4 volte a settimana e yoga una volta a settimana). Mi chiedo se ci sono casi simili a me e se si può curare tutto ciò, inizio a sospettare che non ne uscirò mai e avrò l'addome gonfio per sempre.
grazie per l'attenzione
Dott. Luca Agostini
Nutrizionista
Piove di Sacco
Buongiorno,
il suo percorso è stato già molto accurato e capisco bene la frustrazione legata a un sintomo così persistente. In alcuni casi il gonfiore addominale cronico non dipende solo da intolleranze alimentari o disbiosi, ma può essere sostenuto da fattori funzionali (ipersensibilità viscerale, alterazioni della motilità intestinale, stress) che mantengono i disturbi nonostante l’alimentazione corretta.
Nei casi più resistenti può essere utile affiancare al percorso nutrizionale un approccio integrato che includa la gestione dello stress e, in alcuni pazienti, il supporto di un gastroenterologo esperto in disturbi funzionali. Non è detto che debba convivere per sempre con il gonfiore: spesso con un lavoro multidisciplinare si riesce a migliorare nettamente la situazione.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Buonasera, sono biologa nutrizionista e mi occupo in particolar modo di apparato gastro-intestinale (patologie, disbiosi e altro). Per quanto riguarda la disbiosi, il primo esame che si consiglia è il disbiosi test (indicano e scatolo sulle urine) per capire almeno se sia fermentativa o putrefattiva. In alcuni casi è molto utile dosare la zonulina sierica per capire se c'è anche leaky gut. Per quanto riguarda SIBO, a mio avviso, il test migliore è il breath test al lattulosio (e non al glucosio). Inoltre, ci sono comunque diversi tipi di disbiosi e di SIBO (o SIFO?), in base alla predominanza dei microrganismi. Se non ne è ancora venuta a capo e ha eseguito tutti i test sopra citati, ed escluso un'endometriosi da visita gineocologica, le consiglio un test del microbiota, per valutare più nello specifico la sua situazione.
Nel caso non avesse riferimenti di nutrizionisti che si occupano nello specifico di queste problematiche, rimango a sua disposizione per un eventuale percorso.
Le auguro una buona serata.
Salve, nel caso di diagnosi di ibs, sarebbe utile approfondire con un'anamnesi più dettagliata circa la regolarità intestinale: eventuale presenza di stitichezza oppure inetstino molto veloce con feci poco formate e morbide o, come capita spesso, alvo alternato.
A seconda della situazione, capire se persiste ancora uno stato di disbiosi ed eventualmente procedere con un protocollo di pulizia del colon che prevede cicli di ceppi di probiotici diversi e separati che si alternano ( Saccharomices boulardi, Enterococcus faecium / Bifidobactecium breve, longum, lactis / Lactobacillus rhamnosus e acidophilus ecc. da decidere in base alla sua situazione).
Inoltre associare una dieta personalizzata anch'essa ciclizzata.
E' consigliato rivolgersi ad un nutrizionista specializzato in sindrome ibs
Dott. Federico Spina
Biologo nutrizionista, Nutrizionista
Pisa
Buonasera, la presenza di disbiosi è spesso associata ad un aumento della presenza di batteri del genere Firmicutes e/o Prevotella. Se è presente anche il genere Clostridium aumenta notevolmente la complicanze tant'è che questo genere di batteri, in base al ceppo, può rendere necessario il trapianto del microbiota fecale che ad oggi si svolge in ambito ospedaliero come al Policlinico Gemelli o di Milano, e non solo.
Salve, per una disbiosi forte è necessario associare ad una alimentazione adeguata anche dei prebiotici giusti ,facendo un analisi della flora batterica fecale .Inoltre anche lo stress puo' causare gonfiore .Farei anche l'esame del cortisolo.
Dott.ssa Patrizia Desogus
Nutrizionista
Guidonia Montecelio
Salve Signora , immagino la sua delusione nel vedere che nonostante tutti gli sforzi e controlli eseguiti nel tempo la sua pancia sia ancora là a crearle disagio .
Ammesso che il protocollo che ha eseguito a seguito della diagnosi di disbiosi grave sia stato quello adatto al suo caso, ( ce ne sono diversi )
ci sono altri fattori da considerare come per esempio in che modo il suo sistema insulinico funzioni ?.... piuttosto che analizzare anche la sua tonicità muscolo addominale , valutare se svolge attività .... che tipo di lavoro fà ....
Ha rifatto il DISBIOSI test per appurare che la situazione sia rientrata veramente?
Capire se la cura che fatto sia stata giusta .
In un momento di DISBIOSI, si deve risanare il terreno del nostro microbiota intestinale , ripulire totalmente , e poi reinserire nuova vita batterica e cibo per gli stessi batteri affinchè questa si rinvigorisca .
Sono dei percorsi ben specifici con ceppi specifici.
Se desidera può fissare la sua visita presso il mio studio per la valutazione personalizzata del suo caso .
Un cordiale saluto Dottssa Patrizia Desogus

Salve,
necessita di un'anamnesi approfondita (dato che tali problematiche hanno radici profonde e varie non riconducibili alla sola alimentazione), così come la Low FODMAP necessita di essere ben visionata e guidata e non si basa solo sul tipo di vegetali scelti ma è un ambito praticamente totalitario per quanto riguarda l'alimentazione.
Ovviamente, stress ed aspetti psicologici sono altrettanto importanti.

Buona serata :)
Capisco benissimo il disagio e lo stress che questa situazione può provocare. Le consiglio di valutare la sua alimentazione insieme a un professionista (nutrizionista), perché una dieta troppo restrittiva può peggiorare la disbiosi riducendo la diversità del microbiota. Inoltre, lo stress cronico non aiuta...anzi, può amplificare i sintomi intestinali. È importante non colpevolizzarsi e non vivere questa condizione come qualcosa di immutabile: con il giusto percorso e un po’ di tempo, si può migliorare e trovare sollievo. Spero di essere stata utile e non si abbatta, Buona giornata
Dott.ssa Brunella Troncone
Nutrizionista, Biologo nutrizionista
Napoli
Gentile paziente, innanzitutto bisogna vedere la disbiosi di che tipo è: se fermentativo o putrefattiva. Successivamente si segue con una dieta per esclusione e graduale reintroduzione. Tuttavia la sintomatologia della PCOS prevede gonfiore addominale e alterazioni dell'alvo. Bisogna integrare anche probiotici specifici in base alla sua disbiosi.
Cordialmente, dottssa Troncone
Buongiorno, una consulenza nutrizionale professionale l'aiuterebbe a fare chiarezza. I disturbi intestinali, anche quando ricondotti a cause comuni come la disbiosi, si manifestano in modo unico. Il piano nutrizionale deve essere altamente personalizzato e calibrato sulle sue specifiche risposte e sensazioni, specialmente se le restrizioni attuali non stanno funzionando. E', inoltre, importante analizzare lo stile di vita in generale, in riferimento anche alla gestione dello stress ad esempio e al tipo di attività fisica svolta.
Ciao il problema di gonfiore non può essere risolto con una dieta generica o eliminando tutto a caso, ma serve un protocollo specifico e integratori di supporto, io mi occupo proprio di questo se vuole può scrivermi, a presto
Salve, colon irritabile escluso e reflusso esclusi?

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.