Salve sono un ragazzo di 22 anni studio all'università e una relazione a distanza di 3 anni e ci ved

23 risposte
Salve sono un ragazzo di 22 anni studio all'università e una relazione a distanza di 3 anni e ci vediamo qualche giorno al mese. Da due anni soffro di ansia a volte è invalidante invece alcuni giorni è assente. Da diversi mesi per ogni sintomo che accusavo dovuto all'ansia pensavo sempre al peggio ossia a qualche malattia oppure qualche tipo di disturbo. All'inizio stavo cercando di capire solo quale fosse la causa della mia ansia invalidante ma ultimamente sembra che mi stia concentrando più sui sintomi e mi sono accorto che sono diventato più suscettibile ad esempio quando sento un tipo di malattia mentale o disturbo mentale subito mi metto in allarme e faccio di tutto per vedere se ho quei sintomi. Cosa potrei fare? Vi ringrazio
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Stefania Di Leo
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Dalmine
Gentilissimo,
provare a cercare aiuto qui è sicuramente già un passo molto importante per Lei e il Suo benessere. Per poter provare a capire come risolvere il Suo disagio, però, sarebbe sicuramente necessario approfondire meglio la Sua storia di vita personale e questo è possibile solamente attraverso un percorso di terapia individuale.
Rimango eventualmente a disposizione e Le auguro intanto buona fortuna.
Cordialmente,
dott.ssa Stefania Di Leo
Dr. Alessandro Terlizzi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
I diturbi d'ansia producono la sintomatologia che ha descritto: focalizzazione sui sintomi, ipervigilanza e suscettibilità. Ovviamente per aiutarla è necessario approfondire. Ho però notato che la prima cosa che ha scritto riguarda la storia a distanza che va avanti da 3 anni, può esserci una correlazione tra l'esordio della sintomatologia e la relazione che sta vivendo, ma è solo un'ipotesi da cui partire. Auguri. Alessandro Terlizzi
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Salve, la sintomatologia che le descrive sembrerebbe ascrivibile a tutta la sfera ansiosa.
Tuttavia occorro ulteriori verifiche per comprendere le cause.
Un percorso psicologico la potrebbe aiutare a identificare i pensieri sottostanti alla sua forte ansia.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi necessità
Dott.ssa Alessia D’Angelo
Dott. Emiliano Perulli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lecce
Buonasera,
per poter comprendere meglio in che modo l'ansia che prova si attiva e a cosa è effettivamente legata, occorrerebbero più informazioni.
Valuti l'opportunità di un consulto psicologico. Uno spazio personale dove poter affrontare ed elaborare i suoi vissuti con la calma e la profondità necessarie, può certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
Dott.ssa Angela Peronace
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Santa Croce sull'Arno
Buonasera, grazie per aver condiviso qua la sua esperienza. Per comprendere meglio la sua sintomatologia ansiosa, andrebbe collocata all' interno della sua storia di vita; a volte l' ansia è la manifestazione di un possibile disagio o difficoltà, a cui non stiamo dando ascolto. Le consiglio di esprimere ed affrontare i suoi vissuti, con un professionista, all' interno di uno spazio accogliente e non giudicante, in cui possa sentirsi sicuro nel poter affrontare tali dinamiche.
Un saluto,
dott.ssa Angela Peronace.
Dott.ssa Valeria Minola
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Salve, mi dispiace per la situazione di sofferenza che sta affrontando. Credo che possa essere utile intraprendere un percorso di psicoterapia per apprendere inizialmente delle strategie che le permettano di affrontare e ridurre gli stati di ansia. Successivamente credo che possa essere importante anche individuare le origini e risolvere le cause che la stanno portando a vivere queste sensazioni negative. Resto a disposizione, un cordiale saluto, Dott.ssa Valeria Minola
Dott.ssa Camilla Ballerini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, i sintomi non vengono mai dal nulla. Se questo disagio dura da diverso tempo e non trova soluzione le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico. I sintomi si autogenerano finché la condizione emotiva sottostante non cambia. L'unica via è affrontare il problema attraverso un approfondimento attento di ciò che le accade nella vita.
Rimango a disposizione, se ha bisogno mi può contattare o scrivere.
Le sedute possono essere effettuate anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Dott.ssa Giuseppina Mangano
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione descritta. Se il disagio dura da diverso tempo le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico al fine di elaborare pensieri e le emozioni connessi alla situazione descritta e trovare strategie utili per fronteggiarla. Se sceglierà di affidarsi ad un professionista, io faccio anche consulti online, resto a disposizione, Dott.ssa G.Mangano
Dott. Vincenzo Costantino
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pisa
Buonasera, mi dispiace per lo stato che descrive, deve essere molto difficile. Riporta diverse informazioni tra cui la relazione a distanza e l'occupazione attuale (quella di studente). Pensa che possano essere collegate all'insorgenza del sintomo?
Il suo ricercare le cause probabilmente si configura come una strategia per ridurre l'angoscia che sente, il conseguente "allarmarsi" al pensiero di un ipotetico "disturbo mentale" - come lei dichiara - probabilmente è dovuto al fatto che "la causa" non è pervenuta.
Pensavo a cosa intende per invalidante? La sintomatologia che lei dichiara inficia sulla sua qualità di vita? Quali sono i sintomi che sente di avere? Sono ricollegabili ad un periodo del giorno preciso?
Sarebbe molto utile iniziare un percorso terapeutico per avere una panoramica della sintomatologia che riporta e per poter mettere a fuoco l'intervento volto al ridimensionamento della quota ansiosa.
Resto disponibile per qualsiasi dubbio o chiarimento,
Cordiali Saluti
Dott. Vincenzo Costantino
Dott. Lorenzo Ferdinandi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Santa Maria Capua Vetere
Gentile utente, ciò che lei descrive sembra far parte di una sintomatologia ansiosa. Questo comporta in lei, probabilmente, un susseguirsi di pensieri che si autoalimentano e rinforzano, diventando sempre più pervasivi e fastidiosi. Quello che attualmente lei può fare è cominciare a indagare le cause di questi pensieri e lavorarci con l'aiuto di un professionista; altrimenti, se non ne capisce almeno la causa, l'ansia si farà sempre sentire.

Saluti, dott. Lorenzo Ferdinandi.
Dott.ssa Zena Ballico
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente,
la paura dell’ansia genera ansia… sembrerebbe un circolo vizioso ma non è difficile uscire! Lei è prima di tutto una persona e non i suoi sintomi.
Si affidi ad un bravo professionista. Un percorso psicologico o psicoterapico l’aiuterà a far chiarezza e le fornirà gli strumenti per affrontare gli stati ansiosi senza che diventino così ingombranti.
Le faccio i miei migliori auguri!
Cordialmente,
Dott.ssa Zena Ballico
Dott.ssa Elisa Taverniti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, considerando che l’ansia è la punta di un iceberg, l’espressione, sotto forma di sintomi fisici ed angoscia, di esperienze relazionali, di emozioni e bisogni inconsci. Certamente un percorso psicoterapeutico può aiutarla a comprendere i significati profondi delle sue preoccupazioni ansiose in un clima di sicurezza e rilassamento. Con la speranza di esserle stata di aiuto le porgo i miei cordiali saluti.
Dott. Ssa Elisa Taverniti
Prenota subito una visita online: Colloquio psicologico clinico - 60 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dott.ssa Anna Sensale
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Padova
Gentile utente, la preoccupazioni e l'ansia di cui scrive necessiterebbero di una spazio di ascolto e di cura per capire in che modo sono collegati ai suoi vissuti, alla sua storia personale, alla sua vita relazionale e all'impatto che questi due ultimi anni di pandemia hanno avuto sul suo benessere. Come molti colleghi le hanno già scritto, l'ansia non si genera dal nulla ma poggia le sue basi su qualcosa di cui potrebbe occuparsi all'interno di un percorso psicologico. Cordialmente, Dott.ssa Anna Sensale
Prof. Antonio Popolizio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, la sua richiesta è già un ottimo segnale perché sottende una sua volontà di affrontare e risolvere il disagio. Dal poco che ha scritto si può desumere, sottolineo desumere, che lei soffra di sintomi legati al disturbo d'ansia ma le suggerisco di rivolgersi a uno psicoterapeuta che analizzi con più attenzione tutta la sfera del suo disturbo per risolvere definitivamente il problema e avere una qualità di vita migliore. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Dott. Stefano Scaccia
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
I sintomi servono a richiamare l'attenzione della coscienza. Sono cioè delle spie che avvertono che qualcosa non va. Il sintomo, in sé, non è il vero problema, serve indagare cosa in sintomo cerca di rivelare.
Dott. René Galante
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Buon pomeriggio, in base agli elementi da lei portati potrebbe essere estremamente utile richiedere un supporto psicologico professionale. Saluti
Dott.ssa Martina Cremanti
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bergamo
Gentile utente, sebbene i pochi elementi a disposizione, alcuni comportamenti sembrano essere associabili a una forma ansiosa. Iper-monitoraggio della minaccia e pensiero catastrofico ad esempio. Tuttavia, potrebbe essere utile con un consulto psicologico approfondire meglio la sintomatologia, per fornirle un quadro più chiaro e anche il funzionamento su cui poggia. Un caro saluto.
Dott.ssa Laura Lanocita
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
La situazione che descrive evidenzia chiaramente un conflitto interno che può essere estremamente faticoso. L'ansia che prova, accompagnata dalla preoccupazione costante per la salute e dal timore di avere una malattia, è un'esperienza comune, ma può diventare paralizzante se non affrontata.
Concentrarsi sui sintomi e cercare risposte può portare a un ciclo di pensieri che alimenta ulteriormente l’ansia. È naturale voler trovare una causa per ciò che si sta vivendo, ma questo processo può rapidamente trasformarsi in una trappola, facendole perdere di vista il quadro più ampio della Sua vita e dei Suoi desideri.
Un passo utile potrebbe essere quello di dirigere la Sua attenzione verso le emozioni e i pensieri sottostanti che accompagnano l'ansia.
Spesso, i sintomi fisici possono essere un modo per esprimere ansie più profonde legate a eventi di vita, relazioni o timori per il futuro. Potrebbe essere utile riflettere su quali situazioni o preoccupazioni potrebbero essere collegate al Suo stato d'animo attuale.
Consideri anche l'idea di trovare uno spazio per esprimere le Sue emozioni, sia parlando con amici fidati sia considerando la possibilità di un supporto professionale, può offrire un grande sollievo e aiutarLa a navigare attraverso questa difficoltà.
Se desidera approfondire queste dinamiche e ricevere supporto in questo percorso,
La invito a contattarmi. Sarò lieta di ascoltarLa e aiutarLa a trovare un senso di maggiore tranquillità.
Cordialmente,
Dottoressa Laura Lanocita
Prenota subito una visita online: Colloquio psicologico online - 70 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dott. Marco Squarcini
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentilissimo, sono molto dispiaciuto per la sofferenza che descrive. In questo momento così delicato della sua vita credo possa essere opportuno iniziare un percorso psicologico dove possa trovare un professionista in grado di ascoltarla ed uno spazio per far emergere e per elaborare le sue difficoltà legate alle problematiche ansiose, alla relazione a distanza ed al timore di ammalarsi. Le auguro il meglio e la saluto, cordialmente, Dott. Marco Squarcini
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, la situazione che descrive è abbastanza comune nelle persone che soffrono di ansia, soprattutto quando i sintomi fisici o psicologici sono associati a paure di malattie o disturbi. Il fatto che lei si concentri sui sintomi e cerchi conferme può alimentare il circolo vizioso dell'ansia. Un approccio utile potrebbe essere quello di lavorare sulla gestione dell'ansia, piuttosto che cercare di interpretare ogni sensazione fisica. Potrebbe essere utile rivolgersi a uno psicoterapeuta specializzato in disturbi d'ansia, che può aiutarla a ridurre il focus sui sintomi e sviluppare tecniche per affrontarli in modo più equilibrato. La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è spesso efficace in questi casi. Inoltre, pratiche di rilassamento come la mindfulness o la respirazione profonda potrebbero aiutarla a ridurre l'intensità delle sue preoccupazioni.
Dott.ssa Irene Cerri
Psicologo, Psicologo clinico
Cecina
Gentile utente, le sue parole raccontano un’esperienza che può risultare faticosa da attraversare. Quando l’ansia diventa un elemento centrale della vita quotidiana, può accadere che l’attenzione si rivolga con insistenza verso il corpo, i pensieri, le emozioni, nel tentativo di trovare rassicurazioni o spiegazioni. È un funzionamento che può trasformarsi col tempo in una fonte di disagio.
In queste situazioni, può essere utile prendere sul serio ciò che accade concedendosi uno spazio di ascolto. Un percorso psicologico può offrire uno spazio sicuro in cui esplorare questi vissuti, e rimettere a fuoco ciò che oggi le chiede attenzione.
Un caro saluto
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Gentile utente,

la difficoltà che descrive è molto comune tra le persone che vivono periodi di ansia intensa: la mente, nel tentativo di controllare la paura, finisce per spostare tutta l’attenzione sul corpo e sui sintomi, come se potesse trovare una spiegazione certa e definitiva. In realtà, questo meccanismo alimenta un circolo vizioso, perché più si osservano i segnali fisici o mentali, più questi si amplificano, e l’ansia cresce.

Il passo più importante è interrompere il controllo continuo e spostare gradualmente l’attenzione dall’analisi dei sintomi alla gestione dell’ansia stessa. Può aiutarla:

– Accettare i sintomi come parte dell’ansia, senza interpretarli come qualcosa di grave. Anche se fastidiosi, sono innocui: tachicardia, respiro corto, tensione muscolare o sensazioni di “testa vuota” sono effetti comuni dell’attivazione del corpo.
– Ridurre le ricerche online su malattie o disturbi: leggere e confrontare i sintomi aumenta l’ansia e la percezione di rischio.
– Allenare la consapevolezza corporea, ad esempio con la respirazione diaframmatica o brevi pratiche di mindfulness, imparando a osservare le sensazioni senza giudicarle.
– Parlare di queste paure con uno psicologo, anche per poche sedute: un professionista può aiutarla a riconoscere il funzionamento dell’ansia e insegnarle tecniche per regolarla prima che diventi invalidante.

Non deve “convincersi” di non avere nulla, ma imparare a fidarsi di più del proprio corpo e della propria mente, che in questo momento stanno solo segnalando stress. Con il giusto supporto, è possibile tornare a vivere i sintomi per ciò che sono — manifestazioni temporanee di tensione — e non come minacce.

Un cordiale saluto,
Dott.ssa Sara Petroni

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.