salve, sono un ragazzo di 22 anni, studente universitario e che vivee ancora con la proprio famiglia

23 risposte
salve, sono un ragazzo di 22 anni, studente universitario e che vivee ancora con la proprio famiglia. ho una ragazza che abita a 15 min da casa mia che non prende mai la propria macchina (o almeno quella della madre, cosi come io prendo quella dei miei genitori), poiche ha sempre la scusa che non sa parcheggiare, del traffico, dei parcheggi che costano troppo o che di sera non esce perché ha paura di tornare a casa da sola. io in 1 anno e mezzo non le ho mai chiesto un centesimo di benzina, poiche il 99% delle volte usiamo sempre la mia, e questa cosa mi fa sentire in dovere con i miei genitori che fanno sacrifici per scendere con amici a piedi e mi lasciano la macchina per andare da lei. oggi, sono stufo di questa situazione e ho avuto una discussione con la mia fidanzata discutendo per la prima volta riguardo la benzina. lei ha iniziato a dire che questo argomento le fa schifo, poiche nella sua vecchia relazione, il suo ex, mai le aveva detto una cosa simile. io sono un ragazzo dedito e grato alla mia famiglia, che non mi ha mai messo paletti o freni in nulla, ma dopo tanto tempo mi sono sentito in dovere di dirle che sono stanco di andare sempre a casa sua, di portarla in giro a spese mie e che lei non mette mai a disposizione la sua macchina con la scusa che non è mai disponibile oppure che ha paura di tornare la sera tardi a casa. volevo chiedere un consiglio riguardo questa situazione e se anche secondo voi il mio ragionamento è giusto oppure sono un folle, come pensa lei.
Dott.ssa Ilaria Grasso
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, direi che la questione sia parlare con sincerità di cosa si desidera e come ci si sente in un rapporto. La macchina e la benzina sono un argomento da cui partire, un pretesto - diciamo - per esprimere un piccolo disagio che in questo caso mi sembra rappresentabile con le parole (in)disponibilità e condivisione.

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Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Giada Piva
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Fossò
Buonasera, mi dispiace per la discussione che si è verificata con la sua fidanzata. Il suo ragionamento non è da rivedere, bisogna capire però il modo in cui ha espresso i suoi pensieri e malumori. Si dovrebbe capire se il motivo benzina è stato solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso e dentro questo vaso ci siano tanti piccoli malumori accumulati. La cosa che mi viene da consigliarle è di parlare apertamente con la sua ragazza cercando di spiegarle il suo pensiero. Resto a disposizione per un aiuto, un caro saluto, Giada
Dott.ssa Elisa Fedriga
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Iseo
Buongiorno,
Ha fatto bene ad esprime quello che non le andava. Va capito come lo ha espresso però, Perché spesso il medesimo contenuto detto in due modi differenti porta ad una risposta diversa.
Dott.ssa Orianna Miculian
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trieste
Salve, ogni relazione dovrebbe basarsi sulla sincerità e fiducia reciproca, lei è stato sincero e non ha sicuramente sbagliato ad esprimere quello che pensa. E' possibile però che l'argomento sollevato mascheri altri disagi, piccoli o grandi, che stanno dietro a quanto espresso. Faccia chiarezza in se stesso riguardo alla sua relazione e magari lo faccia assieme alla sua ragazza Se ha bisogno di aiuto resto a disposizione, anche online.
Cordialmente
dott.ssa Miculian
Dr. Alessio Lambiase
Psicologo, Psicologo clinico
Terni
Salve, capisco quanto la situazione le rechi disagio. Lei ha tutto il diritto di comunicare alla sua fidanzata un disagio che sente, ma bisogna fare attenzione al modo in cui questo viene fatto. Perché comunicandolo in un modo non assertivo si potrebbe arrivare ad una conclusione diversa da quello che ci si aspettava. Comunicare i propri disagi non è un errore. Io le consiglierei di parlare apertamente con la sua ragazza, cercando di spiegarle tranquillamente il disagio che questa situazione le sta creando. Se questa situazione dovesse continuare le consiglierei di iniziare un percorso psicologico per avere un suo spazio personale e privo di giudizi, in cui condividere ed esplorare sé stesso. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Saluti, Dott. Alessio Lambiase.
Dott.ssa Giulia Angelici
Psicologo, Psicologo clinico
Formello
Salve, quello che mi sento di dirle è che quando si discute a volte è difficile comprendere realmente quello che l'altro ci vuole dire e/o esprimere quello che si vuole dire e si prova. Cerca di capire cosa c'è realmente dietro questo episodio e apriti a lei. Il rapporto e l'apertura è sempre la soluzione giusta,
Giulia Angelici
Dott.ssa Claudia Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta
Frascati
Salve, capisco il
Suo disagio, probabilmente non le.sara neanche piaciuto essere paragonato al ragazzo precedente... Credo che ci potrebbe esserci dell'altro alla base dei suoi malumori, provi ad interrogarsi più a fondo. Le basta ciò che la sua ragazza mette nella relazione? O soltanto questo particolare che la.disturba?
Un saluto
Claudia m
Dott.ssa Francesca Ponziani
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera non si tratta di essere folli ma di aver tollerato per un pò una situazione che già da tempo le creava disagio. Ha fatto bene ad esprimere il suo punto di vista, chiaramente sono essenziali i modi ..è probabile che tra voi ci sia un problema di comunicazione le suggerisco di capire come mai non n vuole prendere la macchina da sola.. da quanto tempo ha questa paura..se ha delle pressioni dal suo sistema familiare.. oppure nel suo (della ragazza) sistema familiare le cose sono impostate in modo diverso e condizionano un pò la sua fidanzata.. Vi suggerisco un confronto per riattivare una comunicazione fatta al momento di rancore e poca condivisione. Io sono a disposizione. Saluti Dottoressa Francesca Ponziani
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno ti ringrazio per la condivisione. In una coppia, un rapporto che dovrebbe essere paritario nei diritti e nei doveri e questo vale anche per la condivisione di alcune responsabilità, si dovrebbe contribuire il più possibile nella stessa misura, onde evitare la nascita di discrepanze che andrebbero a minare il senso di equità e giustizia tra le due persone.
Va da sé, poi, che questa non è una regola matematica: se uno dei due ha meno risorse, ci può naturalmente anche stare che la persona in quel momento con maggiore disponibilità possa contribuire un po' in più, e quella con minore disponibilità fare invece per come può. Però è importante che, anche con piccoli gesti, chi può meno, faccia lo stesso, per come può e quando può: contribuire rende "libera" la persona che lo fa, le dà dignità e la afferma.
Regali e bei gesti sono, nella giusta misura, sempre graditi. Ma, in un tempo in cui la parità tra i sessi si rincorre ancora con qualche insuccesso, una donna che "dipende" è ben lontana dall'affrancamento dai brutti retaggi della nostra società.
Vero è anche, almeno stando al suo racconto, che la sua fidanzata non sembra una donna sofferente di una certa condizione, ma una vera e propria approfittatrice.
Sarebbe interessante capire se questo innamoramento fosse almeno all'inizio ricambiato o se la sua ragazza fosse fin dall'inizio interessata alla comodità e i suoi bisogno.
Glielo dico perché alcuni dettagli che racconta sono abbastanza forti.
Non vorrei che questo elemento, come altri del consulto precedente, rivelassero un lei un po' troppo dipendente affettivamente. Qualora volesse affrontare con efficacia la situazione mi rendo disponibile anche on-line. Dott.ssa Bachiorri Sara
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Dott.ssa Marina Costantini
Psicologo, Psicologo clinico
Colleferro
Buongiorno caro utente, il suo ragionamento non è "folle", ma mi sento di soffermarmi sul significato della relazione che è un legame ed è fatto di reciprocità. In ogni coppia, o gruppo, si stabiliscono, implicitamente o meno, i tipi di condivisione da spartire. Se lei sente di dover dire alla sua ragazza certe cose, è opportuno che le dica, con tempi e modi utili a lei che in questo momento ha necessità di esprimere i suoi bisogni. Potrebbe essere accompagnato in questo, se sente di non riuscire ad essere compreso o assertivo.
Cordialmente, Dott.ssa Costantini M.
Dott.ssa Francesca Caloiaro
Psicologo, Psicologo clinico
Castellamonte
Salve,

arriva la difficoltà di cui narra scrivendo del suo rapporto. Credo che lei si possa legittimare e sentirsi libero di esprimere nel rapporto affettivo che ha instaurato con la sua fidanzata. Attraverso i colloqui potrebbe riflettere e condividere con un professionista le sue perplessità, la sua difficoltà nel dar voce ai suoi vissuti e legittimare le sue scelte, i suoi valori.
Un saluto,
Dott.ssa Francesca Caloiaro
I valori personali sono estremamente importanti. Lei ha, giustamente, mantenuto un punto e lo ha fatto cercando di rispettare la sua fidanzata. Solo due consigli:
1) non arrivi ad esplodere prima di esternare un’esigenza. Altrimenti rischia di porre la questione in modo più veemente e l’altra persona potrebbe percepirla come aggressività
2) provi a parlargliene con calma e serenità, spiegandole il suo punto di vista ragionevolmente.
Spero di esserle stato utile. Cordiali saluti
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
Psicologo, Psicologo clinico
Lainate
Buongiorno,
il suo ragionamento è più che corretto. Tuttavia, potrebbe averlo espresso in modo un po' brusco e la sua fidanzata si potrebbe essere sentita accusata, mettendosi quindi sulla difensiva.
Provi a riflettere sulle modalità in cui le ha comunicato la cosa e se ci siano altre questioni che disturbano la vostra relazione.
Se nonostante una comunicazione attenta continuasse a percepire questa mancanza di rispetto, dovrà valutare se i vostri valori siano in sintonia o meno.
Un caro saluto.
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve,

Grazie per aver condiviso la tua situazione e le tue preoccupazioni. È importante esplorare le dinamiche in una relazione e cercare di capire le tue emozioni e i tuoi pensieri in modo approfondito.

È comprensibile che dopo un periodo di tempo senti la necessità di esprimere i tuoi sentimenti e discutere dei dettagli che influenzano la tua relazione. Vorrei offrirti alcune riflessioni su questa situazione:

1. **Comunicazione aperta:** È positivo che tu abbia condiviso i tuoi sentimenti con la tua fidanzata. La comunicazione aperta è un elemento cruciale nelle relazioni, in modo che entrambe le parti possano comprendere meglio i rispettivi punti di vista.

2. **Comprensione reciproca:** Cerca di metterti nei suoi panni e comprendere quali potrebbero essere le sue preoccupazioni e paure riguardo all'uso della macchina e alla guida. Forse c'è qualcosa che la rende insicura o ansiosa riguardo a queste situazioni.

3. **Ascolto empatico:** Dedica del tempo ad ascoltare le sue opinioni e i suoi sentimenti senza interromperla. Capire le sue ragioni potrebbe aiutarti a comprendere meglio la sua prospettiva.

4. **Compromesso:** Cerca di trovare un punto di equilibrio che funzioni per entrambi. Può essere utile discutere insieme soluzioni pratiche, come la possibilità di condividere l'uso delle macchine o trovare modi alternativi per trascorrere del tempo insieme.

5. **Rispetto reciproco:** È importante che entrambi rispettiate i bisogni e i sentimenti dell'altro. Trovare un modo per affrontare la situazione in modo rispettoso e costruttivo può rafforzare la vostra relazione.

6. **Tempo per riflettere:** Dopo la discussione, potresti concederti del tempo per riflettere sulla tua posizione e sulla situazione nel suo complesso. Questo potrebbe aiutarti a stabilire se il tuo ragionamento è in linea con i tuoi valori e le tue aspettative.

Ogni relazione è unica e complessa, e ciò che è importante è trovare una via di mezzo che funzioni per entrambi. Il tuo desiderio di comunicare e affrontare le questioni è un segno di impegno nella relazione. Ricorda che è normale avere opinioni diverse su alcune questioni, ma ciò che conta è come affrontate e risolvete queste divergenze.

Ti auguro il meglio nell'affrontare questa situazione e spero che queste riflessioni possano esserti d'aiuto.

Cordialmente,
Ilaria
Dott.ssa Giorgia Lanza
Psicologo, Psicologo clinico
Carate Brianza
Carissimo, il tuo ragionamento mi sembra che non faccia una piega! Nonostante ciò non so con che toni hai portato alla tua ragazza la questione, magari lei ha reagito in questa maniera perché si è sentita attaccata oppure non accudita da te. Sicuramente hai fatto bene a parlarne: la comunicazione è essenziale e vitale per un rapporto di coppia. C'è da discutere sulle proprie priorità e sui compromessi che si è disposti a fare per stare bene entrambi.
Ti auguro che possa andare tutto per il meglio.
Un caro saluto, Dott.ssa Giorgia Lanza
Dott. DAVIDE PAPARELLA
Psicologo, Psicologo clinico
Ruvo di Puglia
Gentilissimo...argomenti difficili da discutere e lo si fa solo essendo veramente sinceri, senza "rinfacciare nulla". Dott. Davide Paparella
Dott.ssa Laura Astarita
Psicologo, Psicologo clinico
Giugliano in Campania
Buonasera, mi dispiace molto che abbia litigato con la sua fidanzata ma ritengo che abbia fatto bene a comunicarle ciò che pensa e sente. In ogni tipo di relazione è necessario che ci sia sincerità, rispetto e fiducia affinché il rapporto possa funzionare e migliorare nel tempo. Dalle cose che ha scritto ho percepito che il disagio che prova non è solo riferito alla mancanza di rispetto nei confronti della sua famiglia e per la quale prova un senso di dovere e di gratitudine ma anche relativo alla delusione che le ha dato la sua ragazza. Molto probabilmente si aspettava che quest'ultima la comprendesse e le dimostrasse del rispetto giungendo a dei compromessi che avrebbero potuto evitare litigi ed incomprensioni. Io le suggerisco di provare nuovamente a parlare con la sua fidanzata in un momento di calma e spiegarle il motivo per il quale sta male. Se la sua ragazza le vuole bene, comprenderà la sua sofferenza ed arriverete a decidere insieme ciò che è giusto per il benessere di entrambi. Mi auguro che riuscirete insieme a trovare la soluzione più giusta. Un caro saluto. Dott.ssa Astarita Laura
Dott. Alessandro Pittari
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, prima di tutto grazie per aver condivido il tuo vissuto. Comprendo come la situazione che stai vivendo sia per te motivo di disagio. Per rispondere alla tua domanda, è importante comprendere che ognuno entra in una relazione con un suo sistema di bisogni, aspettative e credenza. Nessun punto di vista è necessariamente più vero o giusto dell'altra. Semplicemente ognuno scaturisce dalla sensibilità e dalla storia di vita della persona. La domande utili da porsi diventano quindi: quanto l'altro è disponibile a mutare la propria posizione per venirmi incontro? Oppure, quanto io sono disposto a fare dei compromessi per venire incontro alle posizioni dell'altro? Fatte le dovute riflessioni e tentati gli opportuni approcci comunicativi, si stima quali cambiamenti si è pronti ad apportare nella coppia o, quando non c'è margine di cambiamento e compromesso, se la relazione è sostenibile e compatibile con i propri valori e bisogni. Spero di averti daro una risposta utile e rimango a disposizione se desideri pormi ulteriori domande o prenotare un primo colloquio gratuito. Un caro saluto, Dott. Alessandro Pittari.
Dott.ssa Claudia Lavia
Psicologo
Milano
Ciao e grazie per aver condiviso la tua esperienza con noi.
Capisco il tuo disagio e la tua frustrazione, trovo utile ed importante che tu abbia espresso come ti senti. La tua richiesta credo che nasca dal bisogno di equità e rispetto reciproco nella relazione. Ti consiglierei di parlare in maniera approfondita con la tua ragazza in modo calmo e aperto, spiegando come questa situazione ti pesa non solo economicamente, ma anche emotivamente.
Se hai necessità di esplorare meglio il tema e capire come affrontarlo , sono a disposizione.
A presto
Dott.ssa Miriana Pipia
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Padova
Buonasera gentile utente, capisco il suo disagio e la sua frustrazione per questa situazione. È del tutto legittimo sentire il bisogno di equità in una relazione, anche quando si tratta di questioni pratiche come l’uso della macchina e le spese per la benzina.
Da quello che racconta, il problema principale non sembra essere solo il denaro, ma la sensazione di sbilanciamento: il fatto che lei sia sempre quello che si sposta e si fa carico degli spostamenti, senza che ci sia uno sforzo dall’altra parte per condividere il peso della situazione. In una relazione, è importante trovare un equilibrio in cui entrambi si sentano rispettati e valorizzati.
Un punto su cui si potrebbe riflettere è cosa rappresenta per lei questo squilibrio: Si può sentire sfruttato? Prova senso di colpa verso i suoi genitori? Le sembra che la sua ragazza non tenga abbastanza a lei? Capire cosa le pesa davvero potrebbe aiutarla a comunicarglielo in modo più chiaro.
Se la discussione si è accesa, potreste riprenderla in un momento più tranquillo, partendo da quello che provate entrambi, senza colpevolizzarvi a vicenda. Provare a sperimentare l'ascolto reciproco può rappresentare il primo mattone per mettere le basi di una relazione serena.
Se questa situazione dovesse provarle ulteriore disagio e difficoltà, parlare con un professionista per un consulto psicologico, io posso essere disponibile anche online!
Cordiali saluti,
Miriana Pipia
Buongiorno,
ha fatto qualcosa di importante: è riuscito a dare voce a un suo bisogno. Non è sempre facile farlo, soprattutto in una relazione affettiva, dove a volte si tende a trattenere il disagio per paura di creare conflitti. Ma esprimere come ci si sente è un passo fondamentale per costruire un rapporto più autentico e reciproco.
Dalle sue parole si percepisce quanto si impegni per far funzionare le cose, anche tenendo conto dei sacrifici della sua famiglia. È comprensibile che, dopo tanto tempo, inizi a sentire il peso di questa dinamica e desideri una maggiore condivisione.
Allo stesso tempo, può essere utile provare a chiedersi cosa ci sia dietro alle scelte della sua ragazza: il timore di guidare, la paura di rientrare da sola… Forse non si tratta solo di “scuse”, ma di difficoltà personali che potrebbero trovare spazio in un dialogo aperto e non giudicante.
Spesso, più che criticare un comportamento, è utile provare a raccontare cosa quel comportamento suscita dentro di noi, in termini di sensazioni e bisogni. Un esempio potrebbe essere: “Quando succede questa cosa, mi sento stanco, non supportato, ma vorrei capire anche come vivi tu tutto questo”. In questo modo si apre la possibilità di comprendersi a vicenda, senza mettersi sulla difensiva.
Non si tratta di stabilire chi ha ragione o torto, ma di trovare un equilibrio che tenga conto dei bisogni di entrambi.
Un cordiale saluto.

Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Ciao,
capisco bene la tua stanchezza: più che una questione di “benzina”, ciò che emerge dal tuo racconto è un senso di squilibrio nella relazione. Quando uno dei due si sente sempre quello che deve “fare di più” — spostarsi, organizzare, sostenere costi o iniziative — col tempo è naturale che nascano irritazione e amarezza, anche se c’è amore e buona volontà.

La tua richiesta non è folle, né egoista: è una richiesta di reciprocità. Il problema non è solo economico, ma simbolico — tu stai dicendo: “Vorrei che anche tu ti muovessi verso di me, come io mi muovo verso di te.”
E questo è un bisogno legittimo in ogni relazione sana.

D’altra parte, può darsi che per la tua ragazza l’auto rappresenti una fonte di ansia o di insicurezza (paura di guidare, del traffico, di muoversi da sola). In tal caso, il tema non è la volontà, ma la paura: e allora serve affrontarla con empatia, non come un dovere, ma come qualcosa da comprendere insieme.

Ti consiglierei di parlarne non nel momento del conflitto, ma con calma, partendo da come ti senti — “Mi pesa sentirmi sempre io quello che deve venire, non tanto per i soldi, ma perché mi sembra che non ci sia equilibrio” — e poi ascoltare anche la sua versione, senza svalutare le sue paure ma chiedendo collaborazione concreta.

L’amore non si misura in chilometri percorsi, ma nel desiderio reciproco di incontrarsi a metà strada.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Petroni – Psicologa

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