Salve sono un ragazzo di 21 anni. Una mattina mi sono svegliato con un pizzicore appena percettibile

11 risposte
Salve sono un ragazzo di 21 anni. Una mattina mi sono svegliato con un pizzicore appena percettibile nella parte sinistra sotto la nuca ( per farvi capire meglio dove inizia la pelle e finiscono i capelli) e sono andato in palestra. Arrivato in palestra alzo i miei soliti pesi quotidiani e sento un dolore davvero forte al collo, schiena e braccio sinistro che a detta dell'ortopedico cervicobrachialgia . Faccio una risonanza magnetica e non esce nessuna ernia. Prendo antinfiammatori, sto con questi dolori nelle zone citate un mese e scompaiono. Vado anche da due fisioterapisti. Uno osteopata e l'altro utilizzatore di laser e tecar e sostanzialmente risolvo le varie problematiche. L'unica che però non si è risolta sono queste 5 "palline": una sotto la nuca parte sinistra, una parte sinistra del collo, una sotto l'orecchio sinistro, una zona mandibolare sempre a sinistra che probabilmente mi causa lo schiocco quando apro la bocca ma solo quando ad esempio apro la bocca, sposto verso sinistra la mascella e faccio su e giù (quando apro e chiudo normalmente per mangiare non mi fa), e l'ultima zona trapezio sopra la clavicola sempre a sinistra. Queste palline non sono doloranti, ma se le comprimo sono dolenti inoltre quando faccio sport ad esempio calcio la parte sinistra del collo si indurisce, diventa rigida. Facendo una ecografia risultano essere dei "noduli reattivi non patologici " quindi non trigger points come credevo anche perché trattando queste "palline" con i due fisioterapisti non le abbiamo risolte (anche loro non credevano fossero trigger points). Fatto sta a distanza di 7 mesi queste palline ci sono ancora.
Le mie domanda sono:
1) Cosa possono essere?
2) Può essere che siano le stesse ghiandole che magari crescono in periodi influenzali e che dato lo sforzo fatto quel giorno in palestra di 7 mesi fa (queste palline ci sono da quel giorno) sono uscite fuori dalla loro posizione naturale?
Dott. Luca Baleani
Fisioterapista
Osimo
Buonasera, da come scrive e da ciò che è riportato dall'ecografia direi sono dei linfonodi che si sono ingrossati perchè il sistema immunitario sta lavorando. Per quale motivo sia in sovraccarico non glielo so dire, ma se sono stati identificati come non patologici può stare tranquillo!
Per qualsiasi cosa resto a disposizione, saluti. Luca Baleani

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Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buonasera
Avrei bisogno di alcune informazioni, potrebbe chiamarmi ? O mi scriva il suo recapito telefonico. Senza impegno.
Grazie
Dott. Alessio Guarnotta
Fisioterapista
Livorno
Concordo con il collega, anche io credo proprio che siano linfonodi, perché nelle zone da lei citate ce ne sono molti agglomerati.
Buonasera, immagino che la sensazione di queste palline sia tutt’altro che piacevole, peró una volta che si è confermato che si tratta di noduli reattivi non patologici tirerei un sospiro di sollievo. Potrebbe trattarsi di linfonodi, i quali diventano reattivi in una gran quantità di situazioni in cui è coinvolto il sistema immunitario, peró non essendo ambito di mia competenza, nel caso in cui avesse dei dubbi io ti consiglio di fare due cose. Punto primo, stilare una lista di tutto ció che senti cambiato a livello del corpo dal momento in cui si sono viste le palline (a patto che sia cambiato qualcosa) tipo: digestione, minzione, nausea, cefalee, dolore e qualunque cosa possa essere associata ad una nuova sensazione o sintomo. Dopo aver fatto questo, se noti che c’è qualche fattore davvero rilevante che magari stavi tralasciando io ne parlerei con il medico di base, per vedere se è necessario approfondire la questione oppure meno, in fondo una chiaccherata non puó fare alcun male ecco! In bocca al lupo e buona serata!
Così dai dati che fornisce sembrerebbe trattarsi di linfonodi. Ne parli con il medico di base ,magari prescriverà delle analisi e una giusta terapia se indicata.
Saluti
Dott. Alessio Stranges
Fisioterapista, Posturologo
Firenze
Buongiorno sembrerebbe trattarsi di linfonodi.
Cordiali saluti
Dott. Andrea Coculo
Fisioterapista, Osteopata, Chinesiologo
Roma
Buonasera, concordo anche io con i colleghi affermando che sono dei linfonodi che hanno una normale risposta fisiologica.
In ogni caso dovrei valutarla per capire al meglio.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
saluti
Dott.Andrea Coculo
Dott. Davide Donaggio
Fisioterapista
Arcola
Buonasera, escluderei a prescindere i trigger points perche non si presentano in questo modo, molto probabilmente, come dicono i colleghi, sono linfonodi. In questo caso, sebbene nella maggior parte dei casi il problema sia banale, comunque la valutazione spetta al medico. Cordiali saluti
Dott. Alessandro Sozzi
Osteopata, Fisioterapista, Posturologo
Roma
Buongiorno, la valutazione del caso spetta al medico, che attraverso un esame clinico ed eventuali esami ematochimici e/o strumentali può dirimere il quesito clinico.

Saluti.
Dr. Riccardo Bianucci
Fisioterapista, Osteopata, Chinesiologo
Roma
Gentile utente,
Grazie per aver condiviso la tua esperienza in modo così dettagliato. È positivo che i dolori iniziali legati alla cervicobrachialgia siano migliorati grazie ai trattamenti fisioterapici e osteopatici. Tuttavia, la persistenza di queste "palline" può generare dubbi e preoccupazioni.

1) Cosa possono essere queste “palline”?
Se l'ecografia ha evidenziato che si tratta di noduli reattivi non patologici, è probabile che siano linfonodi ingrossati o tessuto connettivo reattivo. I linfonodi possono aumentare di volume in risposta a infiammazioni, infezioni o stress meccanico prolungato. La loro persistenza potrebbe essere legata a uno stato di tensione muscolare cronica, che mantiene un'irritazione locale dei tessuti circostanti.

Un'altra ipotesi potrebbe essere la presenza di piccoli ispessimenti miofasciali o fibrosi localizzate, residui della reazione infiammatoria avvenuta durante l’episodio acuto. Queste aree potrebbero essere poco responsive al trattamento manuale classico, ma migliorabili con approcci più mirati.

2) Potrebbero essere ghiandole fuori posizione a causa dello sforzo?
È poco probabile che lo sforzo abbia spostato i linfonodi dalla loro posizione naturale, ma è possibile che la reazione infiammatoria locale legata al sovraccarico abbia attivato una risposta del sistema linfatico. Se il tuo corpo ha interpretato l’evento come un trauma, potrebbero essersi sviluppate aderenze fasciali o ristagni linfatici localizzati, che danno la sensazione di noduli persistenti.

Cosa fare per migliorare la situazione?
Se questi noduli non creano problemi clinici rilevanti, ma ti causano rigidità e fastidi muscolari durante l’attività fisica, potresti beneficiare di un approccio integrato con:

Trattamento osteopatico mirato, per valutare eventuali disfunzioni cervicali e mandibolari che potrebbero mantenere la tensione nella zona.
Terapie strumentali come laser e Tecar terapia, per migliorare la circolazione locale e ridurre eventuali fibrosi.
Linfodrenaggio manuale o terapia miofasciale, per favorire il riassorbimento di eventuali ristagni linfatici o tensioni miofasciali residue.
Esercizi di mobilità e rinforzo muscolare progressivo, per migliorare la risposta della muscolatura e prevenire rigidità future.
Se il problema persiste senza variazioni nel tempo, una rivalutazione specialistica potrebbe essere utile per escludere altre possibili cause.

Puoi prenotare un appuntamento in studio o richiedere una consulenza online tramite MioDottore.

Sono il Dott. Riccardo Bianucci, fisioterapista e osteopata, e posso aiutarti a individuare la strategia più efficace per risolvere il tuo problema e migliorare il tuo benessere.
Dott. Roberto Caporale
Fisioterapista, Osteopata
Remanzacco
Salve. Cercherò di fornirle una risposta tecnica e un'analisi basata sulla sua descrizione clinica, tenendo conto dei referti e dei trattamenti che ha già effettuato.

Analisi del Quadro Clinico e Quesiti
La sua storia è molto chiara: un esordio traumatico-meccanico (sforzo in palestra dopo un pre-sintomo di pizzicore) che ha portato a un episodio acuto di cervicobrachialgia (dolore irradiato dal collo al braccio). L'assenza di ernie alla Risonanza Magnetica (RM) suggerisce che il problema sia stato di natura prevalentemente miofasciale, ligamentosa o di disfunzione articolare cervicale/costale/scapolare acuta.

Il recupero funzionale è avvenuto con la fisioterapia, ma le rimangono questi 5 noduli non doloranti a riposo, ma dolenti alla compressione, localizzati lungo le catene linfatiche e muscolari del collo e della spalla sinistra.

1. Cosa possono essere i "Noduli Reattivi non Patologici"?
Il referto dell'ecografia di "noduli reattivi non patologici" è cruciale:

Linfonodi Reattivi: La descrizione anatomica delle "palline" (sotto la nuca, parte sinistra del collo, sotto l'orecchio, zona mandibolare, trapezio sopra la clavicola) corrisponde perfettamente alle principali stazioni linfatiche della testa e del collo (linfonodi occipitali, cervicali superficiali e profondi, parotidei, sottomandibolari, sovraclaveari).

"Reattivi": Significa che sono ingrossati a causa di una stimolazione del sistema immunitario (infiammazione, infezione passata o cronica, o reazione locale).

"Non Patologici": Conferma che non sono il segno di una malattia grave (ad esempio un tumore), ma solo una risposta del corpo.

In un contesto di cervicobrachialgia e infiammazione miofasciale cronica/ricorrente, è plausibile che l'infiammazione acuta subita dal tessuto muscolare e articolare del collo abbia innescato una risposta reattiva linfatica persistente. Il sistema linfatico drena i liquidi e i prodotti di scarto dell'infiammazione dai tessuti circostanti.

Ipotesi Fisioterapica Aggiuntiva: Anche se l'ecografia parla di linfonodi, non si può escludere che alcuni di essi siano aree di tensione muscolare cronica (simili a dei trigger point latenti o noduli fibrosi/cicatriziali), specialmente quello nel trapezio sopra la clavicola e il dolore che avverte quando "la parte sinistra del collo si indurisce, diventa rigida" durante lo sport. È possibile che la rigidità e l'indurimento che sente nello sport siano la causa del mantenimento di questa reattività linfatica.

2. Rapporto tra Sforzo, Linfonodi e Persistenza
È altamente improbabile che lo sforzo in palestra di 7 mesi fa abbia "fatto uscire fuori dalla loro posizione naturale" le ghiandole (linfonodi).

Linfonodi e Posizione: I linfonodi sono strutture fisse all'interno dei tessuti connettivi. Non possono "spostarsi" dalla loro sede anatomica a causa di un sollevamento pesi.

Sforzo e Infiammazione: La sequenza più probabile è:

Fattore scatenante/Infiammazione: Il sollevamento pesi e la tensione hanno causato un danno/infiammazione acuta (cervicobrachialgia) ai muscoli e/o alle strutture nervose cervicali.

Reazione Linfatica: Il sistema linfatico si è attivato per drenare i prodotti dell'infiammazione e della riparazione tissutale (reazione aspecifica).

Persistenza: L'infiammazione non si è completamente spenta (manifestata dalla rigidità residua nello sport e dal dolore alla palpazione) o la reattività linfatica è rimasta "accesa" a causa di:

Tensione Muscolare Cronica: La rigidità muscolare che sperimenta durante l'attività sportiva continua a irritare l'area e mantiene il drenaggio linfatico stimolato.

Disfunzione Articolare Residua: Se c'è una lieve disfunzione meccanica (cervicale, costale o temporo-mandibolare) che sovraccarica costantemente quei muscoli, può mantenere l'infiammazione locale.

Fattori Non Muscolo-scheletrici: A volte, una reazione linfatica persistente può essere correlata a problematiche locali (dentali, ORL – orecchio, naso, gola) che meritano un controllo medico di routine se non è già stato fatto.

Il Dettaglio sulla Mandibola
Il nodulo e lo schiocco mandibolare sono un'indicazione di una probabile Disfunzione Temporo-Mandibolare (DTM) o di un problema all'articolazione temporo-mandibolare (ATM). Il legame è stretto:

L'ATM è connessa tramite i muscoli masticatori (Pterigoidei, Masseteri, Temporali) alla muscolatura cervicale.

Spesso, un trauma cervicale acuto o una postura scorretta in palestra possono influenzare la meccanica mandibolare, causando tensione e schiocco (click), che lei percepisce quando esegue movimenti combinati complessi.

Conclusioni e Prospettive Fisioterapiche
Poiché i noduli non sono patologici ma reattivi e persistono insieme a rigidità da sforzo, l'approccio fisioterapico dovrebbe focalizzarsi su:

Drenaggio e Rilascio: Utilizzare tecniche specifiche (come il Linfodrenaggio Manuale mirato sulle stazioni cervicali o la Mobilizzazione Fasciale) per facilitare la risoluzione della stasi linfatica e il rilascio della tensione muscolare profonda che potrebbe aver mantenuto l'ingrossamento.

Rieducazione della Forza e Stabilità: Verificare e correggere la stabilità scapolare e cervicale durante il sollevamento pesi. L'indurimento durante lo sport è un segnale che quei muscoli stanno lavorando in maniera errata o eccessiva (sovraccarico di compenso).

Gestione della DTM: Se lo schiocco mandibolare è un sintomo, sarebbe utile valutare la necessità di un trattamento specifico per l'ATM da parte di un fisioterapista specializzato o di un dentista-gnatologo.

Il mio consiglio è di ricontattare il suo Fisioterapista (soprattutto quello Osteopata) per un nuovo ciclo di poche sedute, concentrandosi non tanto sul dolore acuto (che è risolto), ma sulla risoluzione della tensione muscolare residua e sul drenaggio linfatico persistente, congiuntamente a un programma di rinforzo muscolare controllato per la palestra.

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