Salve, sono Nicola un ragazzo di 34 anni, volevo un parere/consiglio medico riguardo alla mia situaz

16 risposte
Salve, sono Nicola un ragazzo di 34 anni, volevo un parere/consiglio medico riguardo alla mia situazione che ora vi descrivo. Da circa 5/6 mesi ho iniziato ad avere dei dolori alla caviglia destra che piano piano sono andati sempre a pegiorare, fino ad arrivare al punto di non riuscire piu' a dormire la notte per i dolori, tengo a precisare che nel corso degli ultimi 10 anni ho avuto diverse storte o distorsioni sempre in questa caviglia, senza mai fare nessun tipo di cura o riposo particolare. Ho eseguito una ecogafria con il seguente esito:ispessimento ad ecostruttura e dismogenea del tendine estensore delle dita e dei tendini peronei breve e lungo nel tratto retro malleolare esterno come per marcata componente flogistica edematosa, ispessimento (oltre i 4 mm) dell'aponeurosi plantare e disomogenea per edema; (fascite plantare di grado medio) in seguito RM con esito: tenue alterazione di segnale della spongiosa ossea dell'estremità distale della tibia, specie nel vesrante posteriore, del collo dell'astragolo, del profilo anteriore del calcagno e del profilo antero/inferiore del cuboide come per edema, su verosimile base algodistrofica. Le cartilagini di rivestimento presentano, come per il resto, regolare spessore ed il trofismo scheletrico appare conservato. L'esame non evidenzia alterazioni morfostrutturali e di segnale a carico delle strutture legamentose periastralgiche e del legamento interosseo astragalo-calcaneare. Le strutture tendinee esaminate appaiono regolari per morfologia decorso ed intensità di segnale. Modico versamento articolare tibio/astralgico. Con tutti questi esami sono andato a visita da un fisiatra che come cura mi ha fatto una serie di onde d'urto, 3 sedute (500 colpi) piu' 20 giorni di tauxib da 60, prendendo l'antinfiammatorio i dolori mi sono allegeriti, come ho spesso, ormai a distanza di un mese sto peggio di prima e con dei dolori da nn dormire la notte, secondo voi questa cura che ho fatto era idonea al problema?? o altrimenti secondo voi cosa avrei dovuto fare? in attesa di un vostro parere vi ringrazio anticipatamente; cordiali saluti
Dr. Gabriele Sbei
Fisioterapista, Posturologo, Massofisioterapista
Mosciano Sant'Angelo

Dr. Gabriele Sbei
Dr. Gabriele Sbei
Fisioterapista, Posturologo
Mosciano Sant'Angelo
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Salve sig Nicola sono un Fisioterapista quindi lungi da me fare una diagnosi per il suo problema ma alcune domande mi sorgono spontanee: 1)Prima delle onde d’urto e dopo le distorsioni ripetute ha eseguito esercizi propriocettivi? 2) che tipo di onde d’urto ha eseguito radiali o focali? 3) ha effettuato un esame baropodometrico per la realizzazione di eventuali plantari ortopedici personalizzati per migliorare l’appoggio del piede? La saluto augurandole buona salute

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Dott. Salvatore Maida
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Milano
Buongiorno vista la persistenza dei sintomi e il dolore notturno, potrebbe (ma siamo sul campo delle ipotesi) essersi un innescata una neuropatia. Si tratterebbe di una sofferenza di uno o più nervi. Sarebbe opportuna una visita da un fisioterapista che saprà aiutarla nel risolvere il problema. Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela De Angeli
Fisioterapista, Posturologo, Osteopata
Torino
Buongiorno. Avendo già provveduto a una valutazione diagnostica accurata,
il quadro di sospetta algoneurodistrofia indirizza verso visita reumatologica per valutare terapia farmacologica e valutazione fisioterapica per l'aspetto riabilitativo.
Spesso su dolori di questo tipo può essere utile l'utilizzo di campi magnetici a bassa frequenza. Auguri! DDA
Buongiorno Nicola.
Grazie per il contatto, consiglio di fare una seduta dall' osteopata .
E' importante valutare i sintomi del dolore, consiglio tecar per l' infiammazione , esame baropodometrico , esercizi priopocettivi.
Cordiali saluti
Dott. Claudio Tedesco
Osteopata, Posturologo
Roma
Buongiorno, in base agli approfonditi esami diagnostici sembrerebbe un algodistrofia, sarebbe opportuna credo anche una valutazione osteopatica per approfondire bene la condizione della caviglia e la sua meccanica nell'appoggio del piede. Fisiatra ed osteopata spesso lavorano insieme per finalizzare meglio la cura. La sua giovane età mi induce a pensare che ci possono essere anche altre strade percorribili per una pronta guarigione.
Dott. Leonardo Cellura
Osteopata, Posturologo
Licata
buongiorno gentile sig. Nicola, sicuramente le distorsioni di caviglia sono spesso una peculiarita' dell' Osteopatia strutturale. Un errato appoggio plantare a seguito di numero distorsioni, con conseguentemente alterazione della biomeccanica posturale, possono ridurre decisamente i tempi di guarigione delle stesse terapie strumentali.
distinti saluti
 Giovanni Garavello
Chiropratico, Posturologo, Osteopata
Stanghella
Carissimo ciao. Seguo da molti anni atleti di medio ed alto livello. A mio avviso con un ottimo fasciale potresti ottenere grandi risultati
Dott.ssa Chiara Cicolella
Osteopata, Posturologo, Chiropratico
Milano
La cura che ha fatto è di sicuro di tipo palliativo e non considera i motivi per cui sono iniziati i problemi. È importante andare alla causa della sua infiammazione soprattutto studiando la postura e come appoggia il peso sugli arti inferiori.
Cordiali saluti
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
 Nicola Trevisan
Osteopata, Posturologo
Roma
Buongiorno Nicola. Bisognerebbe fare una valutazione e valutare una serie di aspetti. Innanzitutto le cause che la portano a non risolvere il problema nonostante le cure. Fatto questo individuare una serie di esercizi che siano utili e funzionali al fine di risolvere la problematica da abbinare trattamenti mirati. Resto a sua disposizione.
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Salve, la terapia svolta sicuramente era strettamente collegata al problema riscontrato e finalizzata a ridurre i sintomi, ma purtroppo non finalizzata a comprendere le cause del problema ed eliminarle tramite anche un'attenta analisi della postura. Le consiglierei a questo punto di rivolgersi ad un osteopata in modo da analizzare a fondo le cause del problema ed intervenire direttamente, studiando anche la sua postura ed eventualmente degli esercizi adatti a ridurre e migliorare la sintomatologia.
Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.
Dr. Alfio Stefano Alì
Osteopata, Chinesiologo, Posturologo
Aci Bonaccorsi
Salve, considerando la probabile ridotta stabilità della caviglia, bisognerebbe migliorare tale stabilità articolare in modo attivo (con rafforzo muscolare) e quindi intervenire sul miglioramento dell'appoggio podalico. Se non farà ciò provocherà uno stress/sovraccarico articolare e miotendineo continuo (ad ogni deambulazione), stimolando di conseguenza l'infiammazione.
Le consiglio una visita da un osteopata, che potrà valutarla ed intervenire nella risoluzione della sua sintomatologia.
Cordiali saluti
Dr. Marco Carlon
Posturologo, Massofisioterapista, Chinesiologo
Arese
Posso aiutarla moltissimo tramite PEMF e trattamenti manipolativi in Riequilibrio Posturale Globale
Posso riceverla su Milano, Arese o Bergamo
Dott. Matteo Salvatori
Posturologo
Fiano Romano
Il suo risulta essere un quadro cronico complesso che va gestito assolutamente in maniera piu articolata, le consiglio un ulteriore videat ortopedico per un eventuale integrazione terapeutica.
Saluti
Dott. Matteo Salvatori
Dott. Alessandro Bartolo
Osteopata, Chinesiologo, Posturologo
Palermo
Dalla descrizione dei sintomi e dai risultati degli esami, emerge un quadro complesso in cui la caviglia destra manifesta segni di infiammazione dei tendini e della fascia plantare. La terapia che ti è stata proposta, basata su onde d'urto, un ciclo di Tauxib e l'assunzione di antinfiammatori, è una strategia comunemente adottata per tentare di ridurre l'infiammazione e il dolore in questi casi. Tuttavia, i benefici ottenuti possono variare da paziente a paziente e, in alcuni casi, il sollievo risulta solo temporaneo, soprattutto se non viene seguito un percorso riabilitativo completo. In questi casi, è importante integrare il trattamento con esercizi specifici di stretching, mobilizzazione e rafforzamento muscolare, volti a migliorare l'equilibrio meccanico dell'arto e a sostenere la guarigione a lungo termine. Inoltre, un approccio multidisciplinare che preveda la collaborazione tra un osteopata, unmedico può offrire ulteriori strumenti per ridurre le tensioni e migliorare la circolazione nell'area interessata. Se i sintomi persistono o peggiorano, potrebbe essere opportuno rivalutare la strategia terapeutica con ulteriori consulti ed esami. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Alessandro Bartolo
Dott. Massimo Giaccio
Chinesiologo, Massofisioterapista, Posturologo
Genova
Egr. Sig. Nicola,
Comprendo la sua preoccupazione: convivere da mesi con dolori così intensi, soprattutto notturni, è molto limitante. Dagli esami che riporta emerge una condizione complessa, con segni di sovraccarico e di sofferenza cronica a livello della caviglia, probabilmente anche in relazione ai traumi distorsivi ripetuti negli anni.
Il trattamento con onde d’urto e antinfiammatori può aiutare momentaneamente a ridurre l’infiammazione e il dolore ma, come spesso accade, agisce sugli effetti e non sulle cause del problema. Se l’origine è meccanica o funzionale, legata a rigidità articolari, squilibri posturali o compensi muscolari, questi devono essere affrontati in modo mirato per evitare che il dolore si ripresenti.
In questi casi è utile un lavoro di riequilibrio globale: valutazione posturale, analisi del passo e dell’appoggio plantare, mobilizzazioni articolari, esercizi specifici per il rinforzo e la stabilità della caviglia e per la gestione del carico. Questo approccio mira non solo a ridurre i sintomi ma, a correggere le disfunzioni che li alimentano.
Le suggerirei quindi, una volta esclusi ulteriori aspetti medici acuti, di intraprendere un percorso di riequilibrio posturale e funzionale personalizzato, così da trattare in modo più completo la causa del problema.
Un cordiale saluto,
Dott. M. Giaccio

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