Salve sono 6 mesi che sono stata operata alla spalla per una frattura e ho dovuto mettere una protes

29 risposte
Salve sono 6 mesi che sono stata operata alla spalla per una frattura e ho dovuto mettere una protesi inversa ora dopo molta fisioterapia alzo bene il braccio però non riesco a fare il movimento per mangiare e a pettinare i capelli ho dolore sul braccio a livello della cicatrice e del deltoide con stanchezza nel muscolo riuscirò a superare la difficoltà cosa mi consigliate? Grazie mille
Buonasera,
sarebbe utile conoscere la valutazione post-operatoria del chirurgo e la valutazione post-trattamento del fisioterapista. Inoltre è andata dall'ortopedico per un controllo relativo all'ampiezza di movimento dopo aver svolto le sedute di fisioterapia?
Dopo questo percorso necessario, potrebbe essere utile rivolgersi all'osteopata per il dolore al deltoide, per il trattamento della cicatrice e per una valutazione della colonna cervicale.
Cordiali saluti.

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Salve, quella della spalla è sicuramente un’articolazione molto complessa che richiede tempi di recupero molto lunghi per ottenere la massima efficienza funzionale. Le limitazioni che lei lamenta sono riconducibili ai movimenti rotazionali dell’articolazione. Le posso consigliare, se non lo avesse già fatto, di effettuare una visita con l’ortopedico che l’ha operata e comunque di non sospendere i trattamenti riabilitativi indicati (il tempo è denaro). Resto a sua completa disposizione per ogni chiarimento.
Salve, come l'ortopedico l'avrà senz'altro informata, una protesi inversa di spalla consente di controllare bene il dolore ma non consente di eseguire tutti i movimenti come prima dell'operazione.
Per quanto riguarda il deltoide può essere potenziato ulteriormente con altre sedute riabilitative in modo da limitare la sensazione di stanchezza.
A disposizione, Giovanelli Debora (CR)
Buongiorno,
I casi di protesi inversa richiedono tempi lunghi di riabilitazione dal momento che viene stravolta l'anatomia della spalla invertendo convessitá e concavitá delle superfici articolari.
Generalmente si opta per questo intervento quando il paziente soffre anche di patologie tendinee a carico della cuffia dei rotatori che non a caso sono i principali responsabili dei movimenti per cui lei lamenta limitazione e stabilizzatori della spalla.
Sarebbe utile avere qualche informazione in piú.
A disposizione per chiarimenti.
Cordialmente.
Buongiorno, come già detto dai colleghi, utile sarebbe una visita di controllo con l'ortopedico che l'ha operata. Continui con gli esercizi fisioterapici e prenderei però in considerazione la terapia manuale (osteopatia o fisioterapista specializzato) in quanto spesso nella fase post-operatoria di una protesizzazione possono insorgere complicanze come il dolore dovuto al tessuto cicatriziale, aderenze o atteggiamenti posturali compensatori che tendono a sovraccaricare strutture muscolo-scheletriche adiacenti all'articolazione operata. Resto a sua completa disposizione per ogni chiarimento.
Buona sera, i tempi di recupero dell'articolazione della spalla sono lunghi. Se non l'ha ancora fatto, ricontatti lo specialista che l'ha operata prima di farsi manipolare.
Resto a sua disposizione per chiarimenti.
Buongiorno, come già detto potrebbe farsi vedere dall’ortopedico che l’ha operata e eventualmente anche da fisioterapista che la seguiva nel percorso riabilitativo. Può comunque tenere in considerazione dei trattamenti osteopatici per aiutarla a ridurre il suo dolore al deltoide e a carico della cicatrice. Cordiali saluti
Buongiorno, un ulteriore controllo dall'ortopedico sarebbe molto indicato. L'osteopatia potrebbe comunque rivelarsi efficace soprattutto per il trattamento della cicatrice e del dolore nella zona deltoidea. Cordiali saluti
Buongiorno, come detto dai miei colleghi , la spalla é un'articolazione complessa che normalmente compie molti movimenti. A mio avviso andrebbe valutata la cicatrice presente per capire se sta rallentando il totale recupero e nel caso trattarla con tecniche specifiche
Buongiorno, la protesi inversa va a "stravolgere" la normale anatomia della spalla ed è quindi normale, nei periodi post intervento non recuperare la completa mobilità articolare. Le consiglio una visita ortopedica per stabilire prima di tutto se è necessaria delle fisioterapia aggiuntiva per guadagnare ulteriore mobilità e poi in seguito si potrà valutare l'utilizzo dell'osteopatia per il trattamento della cicatrice e la connessione della spalla con il resto del corpo. Cordialmente
Buongiorno, in questi casi il primo consiglio è sempre quello di fare riferimento al chirurgo e al fisioterapista che hanno seguito il caso, sono loro che hanno più chiara la situazione. Per ragioni biomeccaniche la protesi convessa richiede un ottima funzionalità del deltoide che diventa il principale attore del movimento della spalla. Può capitare quindi che durante il percorso riabilitativo il paziente si senta affaticato e dolorante in tale regione. Insieme alla riabilitazione, indispensabile, le consiglio di rivolgersi a un osteopata per una valutazione posturale più ampia; può aiutare il suo corpo a compensare il movimento della spalla e a ridurre la trazione tissutale che può derivare dalla cicatrice.
Buona giornata
Salve quel movimento che lei fa ancora fatica a fare è ovviamente il più critico per la spalla. Ovviamente con il tempo ed esercizi recupererà anche quello.
A volte però il problema è dato da una rigidità di altri muscoli che arrecano dolore al movimento.
In sostanza per poterglielo dire con certezza bisogna sempre esser visitati.
Cordialmente.
Buongiorno, le consiglio di effettuare una visita osteopatica in modo da poter valutare col terapista la miglior strategia per alleviare i sintomi e ridurre il dolore.
Buongiorno, come già evidenziato da alcuni colleghi, la spalla è un’articolazione complessa. Ha subito un intervento importante ed è normale che i tempi di recupero siano lunghi. Non si scoraggi, continui con le sedute di fisioterapia e chieda un consulto con l’ortopedico. L’osteopatia potrebbe aiutarla, anche per il trattamento della cicatrice, ma non è sostitutiva del percorso riabilitativo che sta facendo.
Buongiorno!
Come già accennato dai colleghi, l'articolazione della spalla è davvero complessa, l'operazione che ha subito va a modificare la normale struttura della spalla quindi le cosinglio di rivolgersi in primis all'ortopedico per valutare se sono necessarie altre sedute di fisioterapia.
Successivamente può essere utile richiedere un consulto osteopatico per il trattamento della cicatrice post-chirurgica e la valutazione della spalla in relazione ad altre strutture corporee.
Cordialmente
Buongiorno, mi associo alle considerazioni dei colleghi: l'articolazione della spalla è molto complessa. Ne consegue che dopo un'intervento chirurgico così invasivo i tempi di recupero siano molto lunghi. In prima istanza dovrebbe porre i suoi dubbi all'ortopedico che l'ha operata e al fisioterapista che l'ha seguita durante la riabilitazione. L'Osteopatia potrebbe essere un valido supporto da affiancare al lavoro del fisioterapista per ridurre i tempi di recupero e favorire una più rapida guarigione. A disposizione. Cordialmente.
Buongiorno, sarebbe necessaria una visita ortopedica per escludere complicanze post-operatorie ma dopo 6 mesi dall'intervento è possibile che il dolore non sia passato totalmente e spontaneamente. A livello osteopatico dopo un'accurata valutazione il trattamento dovrebbe migliorare molto i suoi sintomi.
Salve, come già detto dai colleghi, utile sarebbe una visita di controllo con l'ortopedico che l'ha operata. Continui con gli esercizi fisioterapici e prenderei però in considerazione trattamenti osteopatici in quanto nel suo caso si può essere sviluppato tessuto cicatriziale post-operatorio che tendono a sovraccaricare le strutture muscolo-scheletriche adiacenti alla protesi.
Per maggiori info non esiti a contattarmi
Buongiorno
la riabilitazione alla spalla in un caso come il suo necessita di tempo per guarire completamente
sicuramente continuare con gli esercizi è una buona soluzione
in casi specifici risulta molto importante un lavoro kinesiologico (sul movimento) su tutti i muscoli che fanno parte dell'arto superiore sommato alle strutture che connettono l'arto superiore al resto del tronco
tutto va rinforzato e mobilizzato senza esclusione alcuna
Salve, la condizione da lei descritta è una presentazione piuttosto tipica per coloro che subiscono interventi simili. Ciò che è accaduto, secondo anche la mia esperienza, è che il comparto muscolo-fasciale della spalla si è alterato inizialmente a causa del trauma e secondariamente per via dell'operazione e delle relative adesioni cicatriziali sottostanti. Questi due eventi sono stati fonte di importante stress per la muscolatura e per le relative fasce, comportando un'alterazione della funzione. Il trattamento osteopatico sarebbe dunque volto al ripristino dell'ergonomia muscolo-scheletrica della spalla, in funzione soprattutto della protesi.
Non vanno dimenticate le implicazioni emotive e psicologiche legate al trauma, all'intervento oltre che all'impotenza che ne è derivata.
Un osteopata in grado di prendere in considerazione tutti questi elementi sarà certamente in grado di aiutarla a ritrovare la propria indipendenza ed il proprio benessere.
Salve, tenendo in considerazione le precauzioni già illustrate dai colleghi, io le consiglio una valutazione osteopatica seguita se necessario da un trattamento della cicatrice e di detensionamento delle fibre muscolari del deltoide e della cuffia. Tutto ciò le permetterà di recuperare ancora qualche grado di movimento. Cordiali saluti.
Salve, è vero che con una protesi inversa non si ristabilisce la completa mobilità della spalla, ma movimenti come pettinarsi i capelli e soprattutto mangiare dovrebbero essere svolti senza problemi anche con una protesi inversa, le suggerisco di comunicare le difficolta al medico che l'ha operata per capire meglio la natura di questa difficoltà e seguire il percorso da lui dettato.
Antonio Refrigeri
buongiorno,
viste le informazioni che ha scritto probabilmente ci sono delle aderenze fasciali dovute all'intervento che le creano questa restrizione,
dei trattamenti osteopatici sarebbero utili a risolvere il suo problema
buona giornata
Buongiorno, in prima istanza le consiglio di prenotare una visita di controllo con l'ortopedico. Successivamente si può procedere con l'osteopatia per il trattamento della cicatrice e dei tessuti circostanti.
buona giornata
Buongiorno Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno.
Grazie
Salve! Molto probabilmente si tratta di aderenze cicatriziali, fasciali e restrizioni di movimento di articolazioni della spalla, come l'acromion-claveare. Sono condizioni che si possono facilmente affrontare con trattamenti osteopatici associati a qualche esercizio funzionale su spalla e scapola.
Cordialmente, Melia Alessandro.
Buongiorno, le consiglio una visita osteopatica in modo tale da effettuare test più approfonditi. 
Può contattarmi senza impegno utilizzando la mia pagina. Un saluto, grazie.
Andrea Crespi Osteopata
Salve, potrebbe esserle d'aiuto integrare all'iter riabilitativo delle sedute di osteopatia per poter integrare al meglio tutte quelle strutture muscolocheletriche e non che vanno ad influenzare in maniera negativa quella che è la mobilità della spalla. La fisioterapia e l'osteopatia se abbinate in un iter terapeutico con intelligenza possono dare grandi risultati!
Buongiorno, premettendo che l'articolazione gleno omerale della spalla è un articolazione molto complessa anche per la sua estrema mobilità, i tempi di recupero della spalla, sono molto lenti e necessitano una riabilitazione attenta e giornaliera. Detto questo le consiglio di rivolgersi all'ortopedico che ha operato, per verificare il post-operatorio a distante di 6 mesi; inoltre le consiglio di rivolgersi a un osteopata per valutare la cicatrice e eventuali zona "indirettamente" interessate. Saluti!ES

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