Salve scrivo qui perché sento di aver superato il limite.. Sono una ragazza di 26 anni e sono fidan

16 risposte
Salve scrivo qui perché sento di aver superato il limite..
Sono una ragazza di 26 anni e sono fidanzata da 7 anni. Sono sempre stata molto gentile ,troppo sensibile ed empatica,sempre pronta ad aiutare chi amo e ad amare e dare me stessa al 200%. Non è una giustificazione ma è proprio così che son fatta da quando ero bambina.
Io ed il mio ragazzo stiamo passando un "periodo" particolare da ormai 3 anni. Ci siamo sempre amati tantissimo,siamo diventati indispensabili l'una per l'altra,perché abbiamo passato tanti momenti di luce e di buio sempre insieme. Ci aiutiamo a vicenda e risolviamo ogni cosa con il dialogo. O almeno negli ultimi due anni è così. Nel 2022 mi ha lasciata dicendomi di non amarmi più ,per una settimana siamo stati lontani ma poi è tornato da me ,non ho mangiato e non ho dormito per tutta quella settimana ,insomma ho subito un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Mi lasciò perché (situazione anche di adesso) non aveva un lavoro, e si sentiva incompleto. Data questa sua frustrazione lo riversava nella relazione,allontanandosi o comunque dandomi per scontata. Litigavamo spesso perché c'era la sofferenza della situazione e si è "sfogato" su di me..lasciandomi alle spalle,o almeno questo è quello che penso io e che pensa lui. Ora conviviamo da un anno. Ho preso casa e siamo andati a convivere. Appena siamo andati a convivere lui aveva un lavoro dove lo denigravano e lo insultavano,quindi tornava a casa sempre molto cupo e pieno di rabbia ..ora anche purtroppo è stato licenziato e dati i vari dialoghi e le promesse che ci siamo fatti lui ha capito e sta cercando,nonostante la delusione del licenziamento,di non essere cupo ma anzi di essere super presente ,e lo sta facendo..
Sono qui perché dopo tutto quello che ho passato,e varie peripezie anche dei primi mesi ed anni insieme che abbiamo vissuto (non sto qui a raccontarli se no sarebbe ancora più lungo il tutto) ,ieri durante un litigio,gli ho tirato uno schiaffo sul viso (non era forte ,so che non conta probabilmente ma lo tengo a precisare) ed ho letteralmente perso la pazienza in un modo che veramente non mi sarei mai mai aspettata da me stessa. Sono sempre stata super disponibile con lui ,quello che sento è che sono frustrata. Non c'è più una connessione fisica tra noi,insomma mi dà di nuovo per scontata,e non solo in questo. Ed ogni volta che parlo nei particolari di questa cosa ,lui sorride e non risponde. Oppure dice solo "ma non è così" senza dire altro. Questa cosa che ho fatto ieri ,mi ha letteralmente scossa. Lui inizialmente si è arrabbiato ed è anche giusto,ma poi mi ha perdonata ,mi ha abbracciata e mi ha detto stai tranquilla non è successo nulla e nel frattempo piangevo .
Sento che tutta questa frustrazione,questo non capirsi e questi discorsi sempre uguali da ormai 3 anni (tra disoccupazione e di conseguenza la non curanza della relazione)senza trovare una fine a questa situazione,mi sta logorando e sta facendo uscire qualcosa in me di brutto che neanche pensavo di avere. Mi sento così in colpa ,così uno schifo per quel gesto che non è da me..
A volte mi sento come se sono io quella sbagliata della relazione ,che sono io quella che esagera e a lui invece lo vedo perfetto nonostante tutto, e penso sempre che io non sono alla sua altezza e che merita di meglio .. e quando glielo dico (anche ieri) lui mi dice che sono la donna della sua vita e che supereremo tutto insieme e che mi ama tantissimo) ..
Ci tengo ad aggiungere che quando mi lasciò ,dopo che ritornò da me ho inziato a soffrire di attacchi di panico,ora invece delle volte ho attacchi d'ansia ,gli attacchi di panico invece non mi sono più venuti.
Il tutto l ho scritto di getto..quindi spero sia comprensibile...grazie in anticipo a chi risponderà .
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buonasera, la ringrazio per aver condiviso questa sua difficoltà, non è facile e soprattutto deve essere molto doloroso. Per quanto riguarda tutto ciò che ha descritto, le chiarisco che a volte le nostre emozioni se represse, possono generare questo genere di sintomi come ad esempio attacchi di panico, o anche reazioni esagerate a determinate situazioni come ad esempio lo schiaffo di cui parla. Riferisce di essere sempre molto disponibile con il prossimo, questo sicuramente le fa onore, ma a volte reprimere i propri bisogni per mettere avanti quelli degli altri può portare ad avere quella sensazione di logoramento di cui parla. È possibile anche che all'interno della sua relazione, si sia sviluppato uno sorta di circolo vizioso dal quale è difficile uscire, e del quale non è nemmeno consapevole.
La invito a contattare un terapeuta per verificare più a fondo questi aspetti.
Cordialmente,
Dott.ssa Francesca Viani
Gentile, è evidente e mi dispiace che la situazione da lei descritta sia causa di grande sofferenza, sia personale che della relazione.
Dal suo racconto, la prima sensazione che ho avuto è che forse non abbiate mai veramente affrontato la vostra prima crisi: non solo quello che provato lui, ma anche quello che ha provato lei, come si è sentita prima, durante e dopo quello che lei definire un "fulmine a ciel sereno". Che effetto l'abbandono e il successivo ritorno hanno avuto su di lei?
Spesso, dietro la rabbia nascondiamo delle sue fedeli compagne, la paura e la tristezza. Quando non ci permettiamo di esprimerle, loro trovano altre forme per venire fuori, e nel suo caso queste forme potrebbero essere lo schiaffo, gli attacchi di panico, gli attacchi d'ansia.

Per stare bene insieme, occorre innanzitutto stare bene da soli.
Se avesse voglia di esplorare questi aspetti, sono a sua disposizione.
In bocca al lupo,
Chiara Russo
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Una relazione importante abbisogna ogni tanto di essere assestata, ridiscussa e forse riformulata. Alcuni disagi che possono sfociare in litigi o tensioni, in realtà non hanno solo cause esterne ( il lavoro), ma investono anche la parte più interna, quella legata alla gestione delle emozioni, al senso che stiamo dando alla nostra vita e a come ci sentiamo con noi stessi e con gli altri. Quello che ha provato dopo lo schiaffo è quello che ne è seguito, testimoniano una tensione o forse aspetti irrisolti, che varrebbe la pena affrontare insieme ad uno psicologo.
Cordiali saluti.
Buonasera, i cambiamenti all'interno della reazione sono comprensibili solo alla luce dei cambiamenti dei significati personali di ognuno di voi. Qualcosa è cambiato ma probabilmente non è stato compreso ed elaborato tanto da non riuscire a spiegarsi "lo schiaffo dato" che non corrisponde inoltre a come lei si percepisce ovvero "gentile ed empatica".
L'unico suggerimento possibile per far si che quello "schiaffo" non si ripeta o che la sua frustrazione trovi una risoluzione è che lei si prenda cura di ciò che le sta accadendo in modo da poter vivere la sua vita appieno. La psicoterapia è il luogo adatto a questo scopo.
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Dott.ssa Camilla Ballerini
La frustrazione (ascrivibile a tutte le situazioni che ha descritto), spesso genera aggressività/rabbia. Il suo timore abbandonico in questa relazione che - a tratti - sembra assumere connotazioni simbiotiche, può generare ansia/panico. Una consultazione psicoterapeutica può esserle d'aiuto per esplorare i vissuti emozionali con se stessa e con il prossimo.
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica relazionale.Cordiali saluti
Buonasera. Mi dispiace per le difficoltà che sta sperimentando nella sua relazione di coppia. Mi colpiscono molti aspetti della sua condivisone, ed in linea generale penso che potrebbe essere importante per lei poter ascoltare e comprendere i propri sentimenti, i propri vissuti ed i propri bisogni in questo momento della sua relazione, al di là di quei pensieri attraverso i quali definisce se stessa come il problema nella relazione ed il suo ragazzo come la persona “perfetta” nella relazione. Se sentisse la necessità di approfondire potrà certamente contattare un/a professionista, al fine di dar voce e far maggiore luce nella sua esperienza relazionale. Un saluto, Dott. Felice Schettini
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Buongiorno, riporta una frustrazione che ha espresso con uno schiaffo, non gestendo la rabbia verso il suo compagno, oltre a soffrire in passato di attacchi di panico ed ora provando un'ansia meno intensa. La situazione che descrive è una crisi di coppia (questo non capirsi e questi discorsi sempre uguali da ormai 3 anni), che merita di essere affrontata con una terapia di coppia al fine di lavorare su una modalità di relazione e comunicazione più soddisfacente per entrambi. Cordialità. Dr.ssa Lorena Ferrero
Buongiorno e grazie per la condivisione. Mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo, a volte la vita ci mette davanti situazioni difficili da comprendere e accettare. Fortunatamente abbiamo il potere di ridare un senso alle nostre giornate mettendoci in gioco e scegliendo la possibilità di cominciare un percorso di psicoterapia per restituire colore a tutto. Dedichiamo impegno, pazienza e attenzione a noi stessi, ne avremo solo da guadagnare. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Buonasera, non si può dare una risposta esauriente e precisa, ma solo fare delle supposizioni. A me sembra che quello schiaffo potrebbe essere frutto di una parte di lei, che lei stessa tende a mettere da parte e giudicare. Una parte di sé che è stanca e carica di rabbia per dare e non ricevere. Mi colpisce, fra l'altro, quel suo senso di percepirsi inferiore al suo uomo, e mi chiedo se e come possa essere collegata alla parte che "deve" sempre dare e sopportare. Penso perciò che ci siano aspetti di lei da legittimare e ascoltare per trovare un equilibrio che tenga conto anche delle sue esigenze.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, forse lei ha bisogno di fare chiarezza in se stessa e capire se l'uomo che le sta accanto è quello giusto per lei. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che possa aiutarla a comprendere meglio i suoi vissuti e a raggiungere un po' di serenità.
Ciao,

Innanzitutto, è coraggioso da parte tua condividere apertamente le tue esperienze e sentimenti. Comprendo quanto sia difficile affrontare una situazione complessa come quella che stai vivendo con il tuo fidanzato. È evidente che ti stai sforzando enormemente per gestire questa fase difficile della vostra relazione.

È importante riconoscere momenti difficili come quello che hai raccontato, e cercare di capire cosa li abbia scatenati. Le tensioni e le frustrazioni accumulate possono emergere in modi imprevisti, ma è positivo che tu stia cercando di comprendere te stessa e la situazione.

La tua preoccupazione per la mancanza di connessione fisica e emotiva nella relazione è comprensibile. La disoccupazione e le sfide personali possono mettere a dura prova una relazione, e la comunicazione aperta è essenziale per affrontare questi problemi. È importante che tu riesca ad esprimere i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni in modo chiaro e rispettoso durante i dialoghi con il tuo fidanzato. Potrebbe essere utile cercare di parlare con lui quando entrambi siete calmi e aperti alla comunicazione, spiegando come ti senti e cercando di capire la sua prospettiva.

È positivo che lui ti abbia perdonata, ma è altrettanto importante lavorare insieme per affrontare le sfide nella vostra relazione. La consulenza di coppia potrebbe essere un'opzione utile per esplorare dinamiche più profonde e sviluppare strategie di comunicazione più efficaci.

Tieni a mente che la tua salute mentale è altrettanto importante. Se senti di aver bisogno di un sostegno aggiuntivo per affrontare la frustrazione e le difficoltà emotive, potrebbe essere utile consultare uno Psicologo o uno Psicoterapeuta.

Spero che tu possa trovare la forza e il supporto necessari per superare questo momento difficile. Se hai ulteriori domande o hai bisogno di ulteriore confronto, sono qui per sostenerti.

Un caro saluto,
Rita Gatto
Psicologa Psicoterapeuta
È evidente che stai vivendo un momento estremamente difficile e carico di emozioni. È molto coraggioso aver condiviso la tua storia e le tue paure qui.Questa situazione è molto complessa e coinvolge molte dinamiche relazionali e emozionali. È chiaro che hai cercato costantemente di essere presente e di sostenere il tuo ragazzo attraverso i momenti difficili che ha vissuto, compresa la disoccupazione e la frustrazione legata al lavoro. Tuttavia, è altrettanto evidente che questa situazione ha avuto un impatto significativo su di te, portandoti a manifestare un comportamento che ti ha sorpresa e spaventata, come il gesto di ieri durante il litigio.
È comprensibile che tu stia vivendo una grande sofferenza e frustrazione, soprattutto considerando la mancanza di connessione fisica e di comprensione reciproca nella relazione. È importante riconoscere che i momenti di stress prolungato possono portare a reazioni inconsuete e a un aumento delle emozioni negative.Sembra che tu stia attraversando una forte crisi emotiva e che le dinamiche relazionali con il tuo ragazzo abbiano contribuito a ciò. È fondamentale affrontare questa situazione in modo approfondito e avvalerti del supporto di professionisti qualificati per esplorare le tue emozioni e trovare soluzioni efficaci.
Potrebbe essere utile considerare la possibilità di rivolgerti a uno psicoterapeuta o uno psicologo per esplorare queste emozioni, comprendere meglio la tua situazione e trovare modi per affrontare la frustrazione e la disperazione che stai vivendo. Inoltre, potrebbe essere opportuno valutare se è necessario coinvolgere anche il tuo ragazzo in un percorso di counseling di coppia, in modo da lavorare insieme sulle dinamiche relazionali e trovare nuovi modi per affrontare le difficoltà.
Infine, è importante che tu rifletta sulla tua autostima e sul rapporto che hai con te stessa. È cruciale prenderti cura di te stessa e riconoscere il tuo valore, indipendentemente dalla situazione in cui ti trovi. Se ti senti a tuo agio, potresti anche valutare l'opzione di trovare uno spazio sicuro in cui esprimere le tue emozioni, come ad esempio un gruppo di sostegno o un'associazione di ascolto.
Ti invito a mantenere la calma, a cercare il supporto di professionisti e a ricordare che sei importante e che meriti di essere ascoltata e compresa. Spero che troverai il coraggio di affrontare questa situazione in modo costruttivo, e sono qui per offrirti ulteriore sostegno e consulenza.
Dr. Roberto Prattichizzo
Buongiorno,

lei è portatrice di una istanza di coppia ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui riportate. Provi a parlarne anche con il suo ragazzo, sarebbe un occasione di crescita per entrambi.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno dalle sue parole si sente una grande frustrazione e logorio per questa relazione che si trascina da tempo. Lo "schiaffo "sembra essere l apice di questa situazione. È molto bello essere comprensivi ed empatici ma è importante che la cosa sia reciproca altrimenti diventa un correre dietro una persona che forse non vuole più essere raggiunta. Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia per lavorare su di sé e sulle su emozioni. Le mando un abbraccio Rossella Chiusolo

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