Salve, scrivo perché mi sto trovando in un periodo molto critico. Sto con il mio ragazzo da 6 mesi,

18 risposte
Salve, scrivo perché mi sto trovando in un periodo molto critico. Sto con il mio ragazzo da 6 mesi, apparentemente andava tutto bene anche se ci vediamo solo una volta scarsa a settimana a causa del suo lavoro impegnativo. Qualche giorno fa, casualmente è uscito fuori da parte sua che non è pronto per la fase successiva all' euforia iniziale dei primi mesi. Dice che l'interesse per me è un po' diminuito e che non sente più il coinvolgimento che c'era all' inizio, ma solo da una punto di vista " mentale" dato che la parte per così dire " fisica" va molto bene. Mi ha chiesto dunque un periodo per pensare, dato che ha molti problemi personali che influiscono in modo negativo, ma che comunque vorrebbe continuare a vedermi e a sentirmi e che per lui la relazione non è finita.Io credo a questo punto che non mi ami più e si annoi a passare il tempo con me perché è diventata routine. Io ho messo un fermo, gli ho detto che è meglio se non ci sentiamo e ci vediamo fino a quando non si sarà chiarito le idee. Io però sono molto confusa e triste perché sento che non si potrà più recuperare. In più ci sono i miei genitori che prima lo adoravano e ora invece non lo nominano nemmeno più e mi dicono che dovrei lasciarlo perdere definitivamente.
Io non so proprio come comportarmi. Vi chiedo un parere o un consiglio, grazie mille.
Buongiorno,
non tutte le persone affrontano le storie d'amore nel medesimo modo, per questioni riguardanti le modalita' di crescita di ognuno. Il suo ragazzo e' stato onesto nel parlarle dei suoi dubbi, in una fase che definirei ancora di conoscenza. Potrebbe cercare di definire lei i suoi limiti, ovvero quanto tempo e' disposta a restare in questa situazione ed a correre il rischio!Ne parli con lui, riuscirebbe a mollare un po' la presa per un periodo?Provi altrimenti a consigliargli un supporto psicologico in modo che riesca in primis a risolvere i suoi problemi personali che magari lo bloccano!cordiali saluti

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Gentile utente, le relazioni vengono vissute in maniera differente da ognuno di noi, in quanto vi è sempre un intreccio di vari variabili, dalla storia della persona alle proprie aspettative. Il suo compagno le ha detto cosa sente in questo momento mentre lei pensa di avere chiarezza sui suoi sentimenti e suoi bisogni attuali? Resto a disposizione per una eventuale consulenza psicologica (anche online) per valutare insieme i suoi bisogni e aspettative.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elisabetta Paviglianiti
Gentile utente, tra le sue parole colgo delusione e sorpresa per l'apertura del suo ragazzo. In particolare leggendo "apparentemente" e "casualmente" ho avuto la sensazione che ci fosse un po' di scollamento tra la sua percezione della storia e come le cose stavano andando. Non so se ho colto bene.
Non so se questa relazione si poggia su altre esperienze affettive e delusioni passate e se forse lei si è già sentita altre volte così. Sembra essersi chiusa irrimediabilmente e aver già deciso. Quanto conta l'opinione dei suoi genitori in questa fermezza? Cosa desidera per lei oggi? E' sulla difensiva o si sta effettivamente proteggendo perchè ha fiutato che questo rapporto non corrisponde a ciò che vuole per sè e non sta bene? Non posso darle le risposte che cerca... non ho gli elementi e comunque sarebbero le mie risposte e non le sue. Ho preferito lasciarle degli spunti sui quali riflettere lei con il suo vissuto personale e unico, sperando le siano d'aiuto per trovare le " "sue" risposte. Senz'altro esplorare questi temi nell'ambito di un percorso di terapia dando loro tempo e spazio potrebbe essere invece utile e fruttuoso. Un caro saluto Dott.ssa Serena Pugliatti
Buongiorno, se il suo ragazzo le ha chiesto un periodo per pensare non può che accogliere la richiesta e allo stesso tempo decidere, come ha fatto, di non voler restare in una situazione di mezzo continuando a vederlo e sentirlo soprattutto se questa modalità le crea sofferenza..
Non può sapere se la situazione sia o meno recuperabile ma stopperei questo interrogativo che continua a farla rimanere in attesa, piuttosto inizierei a vederla "come se" la storia fosse definitivamente conclusa, dopo un'iniziale sofferenza le si apriranno nuove prospettive. Si focalizzi sul suo benessere piuttosto che su quello che farà o non farà l'altro, faccia delle cose che le piacciono, veda gli amici e se e se un giorno il suo ragazzo tornerà a cercarla valuterà il da farsi... Resto a disposizione, un saluto.
Buongiorno, quando si attraversano momenti difficili è abbastanza irrazionale allontanare la persona che amiamo e da cui possiamo ricevere supporto, dunque al netto della sincerità con cui ha descritto il suo dubbio, la motivazione lascia un pò a desiderare. Ma il punto non è lui, è lei. Sembrerebbe sentirsi a disagio nella situazione di chi deve aspettare la decisione di un altro. Certo che questa cosa ha cambiato le carte in tavola ed è perfettamente sano che lei non ci stia ad aspettare la decisione di lui. Deve poter decidere per se stessa.
Buongiorno, ho letto con attenzione ciò che ha raccontato e comprendo le difficoltà che può provare. Uno dei passaggi più difficili in queste situazioni Provare a comprendere se stessi e chi ci circonda può essere molto difficile in queste situazioni, per questo le consiglio inizialmente un percorso di consulenza psicologica che possa aiutarla a definire meglio questo complesso stato emotivo in cui si trova.
Se ha bisogno, può prenotare con il bottone qui accanto.
Un caro saluto
Dr. Eugenio Mirante Marini
Buonasera gentile utente. E' comprensibile e comune sentire sentire emozioni negative dovute allo stare in questa terra di mezzo ignota, dove non si sa cosa fare o cosa verrà fatto dal compagno. Il compagno, però, è stato molto onesto nel raccontare come attualmente sta vivendo la relazione. Può provare ad essere altrettanto aperta e sincera anche lei: provi a dire che emozioni prova, cosa si aspetta da lui, cosa desidera, con che tempistiche ecc. Magari tutto ciò non sarà uguale per entrambi ma avrà fatto chiarezza a lui e a lei stessa su quello che è il proprio vissuto e il proprio mondo interiore.
Si sentirà anche più forte nel gestire i passi ulteriori, che siano di mediazione o di chiusura del rapporo.
Resto a disposizione, un saluto
Luca Frumento
Grazie della condivisone. Immagino che la situazione sia ben più lunga e complessa di questo breve post, anche se vedo l'impegno a spiegare la situazione. Consigli pratici e 100% efficaci non so se esistano in realtà. Credo molto più che ognuno di noi è diverso e una cosa utile ad una persona può non essere utile ad un'altra. Una riflessione la volevo comunque fare sperando possa essere di aiuto. Molto di quello che ha scritto gira intorno a questo ragazzo mentre la sua prospettiva la vedo messa da parte. Non credo molto che "la pausa riflessiva" la debba fare solo lui. Nelle relazioni c'è sempre un lavoro di entrambe le parti. Io rifletterei molto su come lei sta, ma soprattutto sul perchè. Questo per far si che le difficoltà che sperimenta non si ripetano più in futuro. Attenzione al falso pensiero "dipende da lui".
Salve! Grazie per aver condiviso il suo pensiero. In una relazione ci sono sempre più parti (anche di noi) in gioco. L'attenzione sulla scelta che ha proposto questo ragazzo mi sembra che la faccia distogliere da quello che lei sente e vuole. Riconosca i suoi bisogni, si dia del tempo per capire (come già sta facendo). Anche rispetto a ciò che dicono i suoi genitori, per quanto capisco che siano naturalmente altre parti importanti, non sono comunque più importante di ciò che pensa lei a riguardo.
Spero di esserle stato utile.
Cordialmente
Dott. Lorenzo Biagioni
Cara utente, l'onestà e la trasparenza del suo fidanzato risultano disarmanti, e forse è proprio per questo che lei si sente triste e confusa. Che cosa si può fare o dire di fronte ad una persona che riferisce di non essere più coinvolto mentalmente? Di non sentire più lo stesso interesse di prima? Inoltre le viene chiesto di aspettare in un limbo di incertezza. Di sicuro tutto questo è davvero difficile da gestire. Purtroppo non esistono consigli o suggerimenti in grado di fornire soluzioni, in questo momento l'unica cosa che può fare è imparare a stare insieme a quello che c'è: guardare in 'faccia' la sofferenza che questa situazione le provoca non perdendo di vista quali sono i suoi bisogni. Non è possibile sapere come evolveranno le cose, ma di sicuro lei può scegliere se porsi in attesa o decidere di chiudere, l'importante è che tenga in considerazione le eventuali conseguenze in modo da poter decidere con il maggior livello di consapevolezza possibile. Spero di esserle stata d'aiuto per qualche spunto di riflessione. Un caro saluto. P.s. il comportamento dei suoi genitori è comprensibilie, seppur non condivisibile, ma cerchi di non dargli troppa importanza
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente,
le dinamiche alla base dei rapporti affettivi sono assai complesse e ogni persona e a sé. A prescindere dalle intenzioni del suo partner e da come si evolverà la vostra situazione, potrebbe esserle utile affrontare questi vissuti con uno specialista, in primis per comprenderli e avere un suo spazio per guardare più da vicino quello che si sta attivando in lei ora e più in generale il suo modo di stare in relazione con l'altro.

Rimango a sua disposizione, anche online.

Cordialmente,
Dott. Francesco Culcasi
Buongiorno, credo che il distacco che lei ha chiesto sia la cosa migliore per far sentire chiaramente una eventuale mancanza e comprendere la misura di quanto l'altro sia veramente importante. Probabilmente l'atteggiamento dei suoi la influenza e ritengo che sia opportuno concentrarsi su ciò che prova lei, unica via per darsi le risposte che cerca. Penso anche che una persona indecisa non sia l'ideale per iniziare un rapporto solido. Il tempo darà le risposte che cerca.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,
intanto le faccio i miei complimenti perché è stata capace di mettere un limite al suo ragazzo. Questo suo comportamento lo trovo assolutamente adeguato e soprattutto lei è riuscita a avere rispetto per se stessa. Per quanto riguarda il suo ragazzo, dire che l'euforia iniziale che lo ha travolto si è un po' raffreddata, solitamente dopo i primi mesi, anche da un punto di vista ormonale, è assolutamente naturale passare a una forma di normalizzazione e si affronta "la routine". Dopo la fase dell'infatuazione si dovrebbe passare alla fase del innamoramento. In base a quello che scrive sembrerebbe che il suo ragazzo si sia spaventato e che non sia in grado di "condividere" profondamente una relazione affettiva. Le consiglierei di iniziare un percorso di sostegno psicologico per rafforzare la sua personalità (ripeto adeguata) e affrontare i temi del rifiuto e delle perdita che affliggono tutti noi. Vedrà che da quest'esperienza ne trarrà un profondo beneficio anche se dovrà attraversare periodi difficili.
I suoi genitori hanno ragione, è meglio allontanarsi e capire se stessi per non confondere il dolore della perdita con il vero amore.
Cordialmente
Dott.ssa Camilla Lenti
Carissima, non è facile né credo opportuno darle consigli su cosa dovrebbe fare con il suo ragazzo senza avere altri particolari e dettagli; le suggerisco di prendere contatti con uno specialista ed avviare una consulenza psicologica finalizzata a fare chiarezza su quanto sta avvenendo. Sono ovviamente a sua disposizione, anche da remoto, qualora lo desiderasse. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Buongiorno,
innanzitutto empatizzo rispetto alla difficile situazione che sta passando. Sicuramente, avrà riposto speranze e aspettative in questa relazione, per cui adesso è normale che si senta un po' "tradita" e delusa dal ragazzo.
Consideri, però, anche la fortuna di aver potuto fare chiarezza sui sentimenti di questi ultimo, prima che passassero anni (quando, dunque, sarebbe stato più difficile attraversare una separazione.
Ritengo che, da parte sua, abbia fatto la scelta più giusta rispetto al mettere un punto fermo e consentire, così, che avvenisse una riflessione da parte entrambe le parti.
D'altra parte, comprendo la sofferenza e l'indecisione rispetto anche al parere dei suoi genitori, che sembra, per lei, contare molto.
Un percorso di psicoterapia breve potrebbe esserle utile per elaborare il conflitto che attualmente sta vivendo e considerare cosa adesso possa farla stare meglio. Qualora desiderasse, ricevo anche online.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Gentile utente,
È senza dubbio difficile gestire i vissuti emotivi e sentimentali alla luce di quanto il suo ragazzo le ha detto. Sembrerebbe un po' confuso rispetto a ciò che prova e questo andrebbe meglio capito comunicando apertamente con lui. D'altra parte è naturale che i genitori tengano a proteggerla e a suggerirle di lasciare perdere questa persona, che in questo momento la sta facendo soffrire. Capisco la sua ambivalenza, tra il dispiacere di non averlo più e il desiderio di andare avanti. Provi a ritagliarsi uno spazio per se stessa nel quale rifletterci insieme ad un professionista. Potrebbe essere l'occasione di scoprire altre cose importanti che riguardano la sua vita emotiva e trovare un maggiore benessere generale.
Se vuole parlarne, sono disponibile.
Cordialmente,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Buongiorno,

è evidente che non vi troviate più sulla stessa lunghezza d'onda e che quello che lui vorrebbe non è quello che lei vuole. A volte farsene una ragione è difficile ed il dolore per una perdita può essere tale da richiedere l'aiuto di un professionista che accompagni in un processo di elaborazione.
Nel caso, resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line tramite video consulto.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara

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