Salve, Perchè più siamo disponibili, compiacenti e accomodanti invece di ottenere rispetto, vicinan

16 risposte
Salve,
Perchè più siamo disponibili, compiacenti e accomodanti invece di ottenere rispetto, vicinanza, ammirazione, sicurezza e stima otteniamo esattamente l'opposto?
Mi sembra che le persone più le "inseguo" più queste "scappino". Più mi dedico agli amici con la mia presenza più mi sento non corrisposto.
È un'interessantissima domanda che denota anche un suo grande spirito riflessivo! A volte le primissime esperienze infantili ci "insegnano" a creare dei modelli relazionali ... se le nostre prime relazioni affettive sono soddisfacenti, allora questi modelli ci permettono di godere da adulti di rapporti appaganti. Ma se questi modelli non sono "sani" da adulti ci creeranno non pochi problemi nel gestire le relazioni affettive!
Ecco che quando si cresce ed i nostri modelli relazionali non sono esattamente "felici" si rischia di costruire relazioni che fanno star male.
Spero di essere stata chiara nonostante il tema molto complesso!
Un saluto
Dott.ssa Baiardo Bruni Samantha

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Il rapporto con l'altro è sempre importante e fa leva sulle nostre abilità sociali,
fra cui l'assertività, sulla quale tengo Corsi in piccolo gruppo che insegnano metodi e strategie per porsi nel modo migliore nei confronti degli altri.
Salve, purtroppo dobbiamo ammetterlo. Anche involontariamente ci approfittiamo delle persone che ci appaiono più disponibili. Sta alle persone mettete il limite per ciò che vogliono dare di sé stessi, perché anche i migliori istintivamente si aspettano di piu da quelli che sembrano più disponibili a dare. Come arginare tutto ciò?
Prendendo coscienza di sé stessi e definendo i limiti della amore sano per sé stesso. Cordiali saluti, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buongiorno caro utente,
La “pretesa” che gli altri ci diano esattamente quanto noi diamo é un meccanismo che non ci porta ad ottenere molto.
Un percorso su di sé può portare a comprendere meglio questi schemi e ad avere più consapevolezza e sicurezza rispetto a ciò che personalmente si sente di dare nei rapporti ma anche il coraggio di non inseguire chi non ricambia.
Dr.ssa Damiano Maria
Gentile utente, dal racconto fornito sembra che lei sia prevalentemente focalizzat* sull'esterno, ed in particolare sull'altro in termini di ricerca di "rispetto, ammirazione, stima e sicurezza" che, quando non arriva, suscita in lei un particolare effetto. Pertanto, il rincorrere costantemente l'altro potrebbe rappresentare una costante tendenza da parte sua a ricercare un riconoscimento da parte dell'altro, che purtroppo non sempre può arrivare. Qualora volesse approfondire questo suo modo di accadere, le suggerisco di confrontarsi con un professionista. Cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Forse non e' cosi' simpatico ....
Buongiorno, il tema è complesso ma cercherò di darle una risposta sintetica. Da un punto di vista psicologico questa frase andrebbe inquadrata nello specifico del rapporto che intrattiene con gli altri. I suoi schemi relazionali, appresi nell'infanzia, possono avere vari obiettivi. Per esempio lei potrebbe cercare approvazione e valore di sé nella risposta che vede negli altri. Da un punto di vista generale, potrebbe abituare chi la circonda ad essere così disponibile da essere dato, senza volerlo, per scontato; oppure essere visto come colui che non ha necessità e che può farcela da solo in ogni circostanza. In tutti i casi focalizzarsi solo sull'esterno, senza un equilibrio fra il suo mondo interiore e quello fuori, può portare frustrazione e malessere, solitudine e senso di non essere compreso. L'obiettivo è invece cercare di porre un punto di equilibrio fra ciò che il mondo ci chiede e i suoi bisogni. Ciò implica anche la capacità dire di no senza sentirsi fuori luogo, egoista o in colpa.
Spero di essere stata esaustiva.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
A volte il cercare di piacere agli altri nasconde una ferita narcisistica: paura del rifiuto, dell’abbandono… inseguire una persona potrebbe denotare un bisogno di esser visti.
Sicuramente un buon lavoro terapeutico può aiutare a vedere i propri schemi (pattern comportamentali) che a volte ci portano ad ottenere sempre lo stesso risultato.
Dott.ssa Teresa Colaiacovo
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buona sera, essere accomodanti disponibili, compiacenti non sempre garantisce il successo nelle relazioni.
Bisogna capire se quello che lei dà
è quanto le altre persone realmente vogliono e richiedono. Ossia, quanto queste persone riescono anche veramente a dare.
Un caro saluto, dottoressa Teresita Forlano
Buongiorno,
sono molto interessanti le domande che lei qui porta. Molto probabilmente nascono da esperienze che la hanno fatta star male nelle relazioni. Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a comprendere meglio come funziona nei rapporti e la posizione che assume, al punto da farla star male. Resto disponibile nel caso, ricevo anche on-line.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, modificherei la sua domanda nella seguente: lei cerca un rapporto in cui l'altro cerchi di essere come lei, oppure può avere anche un comportamento che si contrappone al suo? Penso che aver trovato persone che "fuggono" le permette di interrogarsi sul suo modo di stare in relazione con loro. Del resto possiamo vedere noi stessi grazie alla diversità non all'uguaglianza. Le dico anche che non saprei quanto lei sia pronto ad essere "inseguito", sarebbe utile considerare anche che la sua modalità è funzionale ad impedire che qualcuno si apra con lei. Cosa succederebbe se ciò accadesse?
Resto a disposizione per le sue necessità.

Dott. Festa Simone
Buongiorno, "in amore vince chi fugge" recita l'adagio e potremmo estenderlo a tutte le relazioni significative. Detto questo, che è fuorviante dato che non sono gare da vincere o da perdere prendiamo quello che serve per capire la dinamica. Già il fatto che sente di dover "inseguire" pone un primo punto di riflessione in quanto cercare di piacere o di compiacere non è mai il metodo giusto per instaurare una relazione sana e reciproca. Tuttavia ci sono numerosi fattori sottostanti che meriterebbero un approfondimento.
Buongiorno, mi dispiace per la sua sofferenza. Bisognerebbe comprendere ed esplorare che cosa accade nelle sue relazioni e perché queste conseguenze. È difficle costruire teorie senza comprendere le.specificita' delle sue difficoltà.
Rimango a disposizione per qualsiasi informazione.
Salve, avrei voluto più dettagli per rispondere meglio alla sua domanda. Certo farsi vedere sempre disponibili, anche se è un pregio, può portare delusioni, come nel suo caso. Noi abbiamo imparato a comportarci in un certo modo nell'infanzia e ripetiamo i nostri modelli che spesso non sono i modelli degli altri. Un saluto
Gentile utente,
il comportamento e le relazioni umane sono molto complessi e dipendono da molti fattori. Tuttavia, è possibile che, nonostante il suo impegno e la sua disponibilità, lei riceva risposte negative a causa della mancanza di confini personali chiari. Quando siamo in grado di comunicare in modo efficace le nostre esigenze e i mostri limiti, le persone percepiscono ciò che possono o non possono fare nel rapporto con noi.
Senza confini chiari, si rischia di permettere agli altri di approfittarsi di noi, di subire abusi o di sentirci costantemente sopraffatti.
È importante imparare a stabilire dei confini sani e ad essere assertivi nelle relazioni interpersonali. Questo significa essere in grado di dire no quando necessario, di esprimere i propri bisogni e le proprie opinioni in modo chiaro e rispettoso.

Potrebbe anche essere utile riflettere su cosa la spinge a essere così accomodante e se ci sono dei bisogni emotivi non soddisfatti che potrebbero influenzare il suo comportamento con gli altri.
Si dia la possibilità di parlarne con un professionista per ottenere un supporto più specifico.
Un caro saluto

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