Salve, ho bisogno di aiuto. Penso che mia sorella sia una cleptomane,ma non essendo del settore non

21 risposte
Salve, ho bisogno di aiuto. Penso che mia sorella sia una cleptomane,ma non essendo del settore non ne sono sicura. Come posso capire? E soprattutto come posso aiutarla? Fin ora ha rubato soldi alla famiglia del suo fidanzato,(ammettendo del fatto qualche giorno dopo essendo stata vista ha confessato) e oggetti di poco valore. Ultimamente è anche ossessionata dalla palestra.. E come persona è molto nervosa. Si tratta di cleptomania? Mi può aiutare? Ovviamente lei non mi ha detto nulla me l'ha detto il suo fidanzato perché vorremmo aiutarla. La ringrazio
Buongiorno immagino la sua preoccupazione per sua sorella! I comportamenti che descrive hanno sicuramente un significato e vogliono dirci qualcosa, per questo sarebbe importante poterli approfondire con l'interessata per capire cosa prova, quali sono i suoi pensieri e cosa la spingere a mettere in atto questi comportamenti. Anche il contesto è importante e lei che è consapevole di tutto ciò potrebbe essere aiutato in un percorso a gestire meglio la situazione. Può contare su di me. Un saluto

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Gentilissima, alla base di una problematica come la cleptomania vi è una pervasiva difficoltà a controllare i propri impulsi spesso anche accompagnata da un successivo senso di colpa. È importante cercare di capire il livello di consapevolezza che sua sorella ha rispetto ai comportamenti che mette in atto perché questa è la base fondamentale per poter accettare l'ipotesi di essere aiutata (da uno psicologo o psicoterapeuta). Le consiglio di parlarne il più apertamente possibile, senza giudizio, per capire sia come sua sorella stessa viva la situazione sia se è disposta ad essere seguita. Un caro saluto
Buongiorno, potrebbe essere utile che ne parli direttamente con sua sorella, senza rimproveri o accuse. Piuttosto le consiglio di rivolgersi a lei assumendo un atteggiamento empatico e comprensivo, solo così sua sorella potrà non sentirsi giudicata e libera di condividere il significato dei suoi gesti. Successivamente potrà farsi un'idea rispetto alla consapevolezza e alla volontà nel commettere alcuni gesti da parte di sua sorella, avendo così l'opportunità di riflettere su come eventualmente aiutarla. La invito infine a considerare la possibilità di chiedere supporto ad un professionista, anche se sua sorella non dovesse essere interessata può farlo ugualmente: i benefici che otterrà dagli incontri potranno essere utili, indirettamente, anche a sua sorella e alla vostra relazione. In bocca al lupo! E. Cuzzucoli
Buongiorno,
i comportamenti che descrive non si possono solo ascrivere alla cleptomania, ma hanno sicuramente un significato e vogliono dirci qualcosa che riguarda il modo di funzionare di sua sorella. Proprio per questo sarebbe importante poterli approfondire con lei per capire cosa prova, quali sono i suoi pensieri, cosa la spinge a mettere in atto questi comportamenti, perchè adotta questa modalità di funzionamento. Il consiglio che posso darle è di parlarne con sua sorella per capire come vive lei la situazione, se ne è pienamente consapevole e sopratutto se è disposta ad essere seguita da un professionista che l'aiuti a gestire meglio la situazione.
Un saluto
A.S.
Buongiorno,
non è detto che sua sorella sia cleptomane, i suoi comportamenti fanno pensare ad un atteggiamento ossessivo-compulsivo che probabilmente non riesce a gestire e controllare. Le consiglio di confrontarsi con lei senza giudizio, palesando la sua preoccupazione e offrendole aiuto, per provare a comprendere che cosa sta succedendo e magari provando a proporle la consulenza di uno specialista.
Un abbraccio.
Dott.ssa Alesssandra Contiero
Buongiorno. Al di là dell'etichetta diagnostica, impossibile (per ragioni tanto cliniche quanto etiche) da associare a comportamenti riportati online, sembrano emergere segnali di un momento di difficoltà da parte di Sua sorella. Qualora fosse il caso, questo tipo di difficoltà può e dovrebbe essere affrontato quanto prima con un professionista. Sembrano esserci alcuni segnali di sofferenza, ma per conoscerne motivi e sviluppo è fondamentale conoscere CHI è Sua sorella, senza ridurla a una categoria predefinita, che non dice niente del momento di vita che sta passando (e quindi delle possibili cause del disagio). E' fondamentale che sia lei stessa, in prima persona, a riconoscere la difficoltà e a rivolgersi a un professionista, con il vostro supporto laddove necessiti. Il consiglio pertanto è parlare con tranquillità e sincerità con lei, manifestandole le proprie preoccupazioni, senza giudizio e senza accusarla, offrendo il proprio aiuto ad affrontare qualsiasi problema. Insieme, se lei riconosce il problema, potete valutare la possibilità che si rivolga a uno specialista. E' fondamentale che sia sua sorella a riconoscerne la necessità: senza il suo consenso, infatti, non è possibile attuare alcun intervento (fatto salvo per interventi di sanità obbligatoria che non rientrano nel caso da lei descritto). Si renda disponibile all'ascolto e all'accompagnamento, insieme con il suo fidanzato. Sarete risorsa fondamentale lungo il percorso - ma non potete, purtroppo, sostituirvi a lei nel riconoscere il bisogno e fare il primo passo verso il miglioramento. In bocca al lupo! cordialità, DMP
Salve signora I furti possono essere attribuibili a diversi fattori. La cleptomania è una tendenza impulsiva al furto, che può accompagnarsi a molteplici malattie mentali; è di regola assente ogni considerazione sul valore dell'oggetto da rubare.
Darle una spiegazione dai pochi elementi che fornisce non solo non è facile ma anche poco adeguata. Provi ad approfondire con sua sorella e cerchi di comprendere più a fondo la questione
Buonasera,
ha fatto bene a rivolgersi a noi professionisti e comprendo la sua preoccupazione. Ad ogni modo i comportamenti di sua sorella rappresentano un segnale e hanno un significato ben preciso; andrebbero approfonditi all'interno di un setting terapeutico. Quello che può fare è provare ad ascoltare sua sorella ed eventualmente suggerirle di farsi aiutare da uno specialista.

EF
Buongiorno, comprendo bene il dolore e lo sconforto di questi momenti, che hanno inevitabilmente ricadute su tutti, quindi intanto mi sento di dirvi BRAVI per la rete di supporto che state costruendo per sua sorella. Al di là della diagnosi in sè, che potrebbe essere di cleptomania o meno, le consiglio di pensare al fatto che comportamenti come quelli che lei descrive provengono senza dubbio da un profondo dolore che sua sorella non riesce a riconoscere e a gestire. Provi ad aiutarla in questo, comprendendola senza giudicarla, provando a parlare con lei, cercando di capire cosa le causa sofferenza. E' normale che in queste situazioni, le persone che circondano sua sorella, lei in primis, possiate alternare momenti di aiuto ed empatia a momenti di rabbia per ciò che fa: valutate la possibilità di un sostegno psicologico da parte di un professionista, che magari possa anche occuparsi di tutto il contesto facendo sedute di terapia famigliare, così che questo non la faccia sentire sola o "malata". Un abbraccio. Dott.ssa Ilaria Marchesi
Sarebbe opportuno che lei riuscisse a parlare con suo sorella, cercando di comunicare con tranquillità e senza giudicarla, mostrando la sua disponibilità. Il suo nervosismo e il modo ossessivo che vive il suo rapporto con la palestra potrebbe essere indice della sua sofferenza. La cleptomania come hanno indicato i colleghi è una pervasiva difficoltà a controllare i propri impulsi che potrebbero essere accompagnati da altro tipo di disturbi mentali. Tutto questo andrebbe valutato e approfondito da un psicoterapeuta che sicuramente la potrà aiutare. Cordiali saluti
Gentile Utente, da quanto ha condiviso con noi emerge la sua preoccupazione nei confronti di ciò che sta accadendo a sua sorella. L'etichetta diagnostica (cleptomania, ossessione, nervosismo...) poco ci dice su chi sia sua sorella e come sia la sua esperienza attuale. La cosa fondamentale è comprendere se sua sorella si riconosca in un momento di difficoltà. Il primo e fondamentale passo per l'inizio di un percorso d'aiuto è, infatti, riconoscere il proprio malessere. Come già indicatole da altri colleghi, il consiglio è quello di parlare con sua sorella, in maniera accogliente, sincera e non giudicante, così da poter valutare insieme a lei se sia il caso di rivolgersi ad un professionista per un primo colloquio. Dovrà poi essere sua sorella, in prima persona, a prendere contatto con il professionista, sicuramente contando su un supporto costante da parte sua e del suo fidanzato. Cordiali saluti
Salve. Come già osservato da molti colleghi è difficile associare una diagnosi precisa al comportamento di sua sorella. Di certo i comportamenti che descrive fanno pensare a modalità ossessivo compulsive di gestione della realtà. Cerchi il più possibile di creare dialogo per capire meglio le sue problematiche. Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli
Buongiorno, conviene approfondire la gestione dei comportamenti e il significato degli stessi. Le consiglio una visita.
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Buongiorno,
comprendo l'apprensione per Sua sorella, poiché gli eventi fanno pensare all'esistenza di una condizione di disagio.
L'importante, a mio avviso, è non formulare ipotesi più o meno diagnostiche prima di avere compreso tutta una serie di fattori che definiscono a pieno la situazione. Credo che l'ideale sarebbe consultare un professionista che possa prendere in carico Sua sorella o, in mancanza della possibilità di farlo, gli altri componenti della famiglia, per giungere ad una contromisura efficace.
Un caro saluto,
Guido Rutili
gentilissima, i comportamenti di sua sorella meritano sicuramente attenzione e anche la cura di uno specialista. può fare lei un primo passaggio cercando di affrontare con atteggiamento aperto e non giudicante il comportamento di sua sorella offrendole un ascolto sincero e teso a comprendere per far capire a sua sorella che lei è pronta ad aiutarla senza alcun giudizio. Successivamente valutando anche alla luce dei suggerimenti già offerti dai colleghi il livello di consapevolezza di sua sorella rispetto al problema potrete valutare insieme l'opportunità di chiedere un aiuto più strutturato. un augurio di cuore Carmen Molinari
Buongiorno,
le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo della sua zona, in modo da intervenire in modo sistematico sulla faccenda.
dott tealdi
Buongiorno. La sua domanda è molto focalizzata, nel senso che mi sembra abbia già una diagnosi. Credo che debba affidarsi ad un professionista quale uno psicologo. può contattare un professionista della sua zona oppure contattare i centri ascolto del territorio che potranno darle tutte le informazioni che servono.
Saluti
Salve,
non ci sono elementi sufficienti per fare una diagnosi, ma è evidente che c'è un problema e che lei da sola non può risolvere, ma è il caso che sua sorella si faccia aiutare da un professionista.
Saluti.
Buongiorno , comprendo la sua preoccupazione. Consiglierei come prima cosa di parlare con sua sorella senza giudicarla ma con comprensione , ascolto e capire anche se sua sorella è consapevole del problema; dalle sue parole emergono anche stati di ossessività, nervosismo e sospetto di cleptomania quindi consiglierei di intraprendere un percorso psicoterapeutico. un caro saluto
Salve,
è impossibile e non deontologico proporre diagnosi online, ancor più di se parliamo di terze persone.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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