Salve,ho 63 anni sportivamente molto attivo peso e salute in regola. Ho fratello di 72 anni che ha e

2 risposte
Salve,ho 63 anni sportivamente molto attivo peso e salute in regola. Ho fratello di 72 anni che ha eseguito lo scorso anno prostaectomia radicale dopo biopsia con grado di Gleason 3+4 con persistenti problemi di incontinenza e disfunzione erettile.Io dopo biopsia ho ricevuto il seguente esito.Adenocarcinoma acinare prostatico su 6 frustoli che riguardano il lobo destro con grado di Gleason 3+3 gruppo prognostico 1 sec ISUP/WHO.
I due della base coinvolti il 10%, uno della zona intermedia coinvolto al 10% l altro meno del 5%,uno dell apice coinvolto al 40% e l altro dell apice coinvolto il 25%.
Vorrei un vostro riscontro relativamente a come dovrei comportarmi se eseguire terapie e nel caso quali possibili.Grazie
Prof. Carlo Rando
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Milano
Nonostante il Gleason 3+3, è un carcinoma abbastanza diffuso nella ghiandola ed è possibile che il successivo esame istologico porti ad un incremento significativo del grado Gleason e al ritrovamento di focolai anche nel lobo sx. Quale è il il profilo del PSA (PSA totale e libero, 2-proPSA e PHI; rapporto PSA/volume e PHI/volume, PSA L/T, testosterone/PSA)? Un tale quadro ha una sola scelta ed è la prostatectomia radicale. Se vuole un dato più preciso le può derivare da una PET/CT focalizzata sulla prostata con detrminazione dei livelli di SUV differenziali ed eseguita con 68GallioPSMA o con (18F)-DCFPyl-PSMA.

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Buongiorno
Per poterle rispondere in maniera adeguata bisognerebbe essere a conoscenza del valore del PSA che può anch'esso variare la classe di rischio del tumore della prostata. Tuttavia per la sua malattia si può eseguire la prostatectomia radicale robotica o la radioterapia perchè entrambe hanno la stessa efficacia oncologica, si differenziano per gli effetti collaterali. La disfunzione erettile dopo intervento ha una variabilità elevata che dipende soprattutto dalla situazione erettile di partenza, dalla gravità della malattia e dall'abilità del chirurgo. La continenza urinaria solitamente la vediamo ripresa ora nel più del 90 % dei casi ad un anno dall'intervento. Nel suo caso specifico, in base al valore del PSA, potrà essere valutata anche la sorveglianza attiva monitorando la patologia nel tempo e intervenendo solo se si verifica un aumento del rischio.

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