Salve, ho 42 anni. Vorrei chiedere un parere da esperto. Mi sento spesso giù, molto insoddisfatta d

15 risposte
Salve, ho 42 anni. Vorrei chiedere un parere da esperto.
Mi sento spesso giù, molto insoddisfatta di una vita personale che non riesco a cambiare e spesso mi tornano in mente episodi del mio passato, quando da bambina venivo presa in giro ed emarginata, ed a casa nel privato lasciata spesso sola, qualche volta picchiata, ma è passato tanto tempo...
Oggi sono una professionista economicamente indipendente ma sento spesso come un dolore al petto e la voglia di piangere e scappare via.
Inoltre spero sempre di morire e penso a me stessa in bilico su un punto molto alto o come sarei se mi imbittissi di farmaci o di veleno.
Faccio tutto ciò che devo, mi occupo della casa, vado a lavoro anche se non felice. Non mi chiudo in casa...
Non so se si tratta di depressione, come si può capire?
Ho provato a fare una seduta da uno psicologo un anno fa ma ha ritenuto che i miei "problemi" non fossero poi così gravi, sminuendo ogni cosa che dicevo ed in 30 minuti mi ha liquidata, dunque non voglio più andare a parlare con nessuno, non credo che parlare possa aiutarmi...
Ho un compagno che da un lato dice di amarmi, dall'altro mi fa sentire sbagliata per il mio aspetto fisico, facendomi notare che sono grassa, che non curo la mia persona, che se non stiamo più bene intimamente è per colpa mia che non faccio nulla per essere desiderabile. Non so se dopo tanti anni potrei riuscire a tornare di nuovo da sola anche se da sola, in fondo, lo sono anche adesso.
Come affrontare la situazione?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Riferisce che lo psicologo a cui si è rivolta l'ha "sminuita" e "liquidata" in un breve lasso di tempo. Si è sentita "screditata" come è avvenuto durante la sua infanzia e come sta accadendo con il suo partner...? Ritenere che un supporto psicoterapeutico non le serva a nulla potrebbe essere un errore, sotteso da una generalizzazione (per es.: "gli psicologici sono tutti così"). Non è da escludere che, con un/una altro/a professionista, lei possa sentirsi accolta, valorizzata e possa stabilirsi un rapporto di fiducia tale da modificare il suo modo di percepire se stessa, il prossimo e dare una svolta decisiva alla qualità della sua vita, soprattutto, a fronte delle ideazioni autodistruttive che la pervadono. Se non avesse realmente bisogno di aiuto, avrebbe raccontato la sua profonda sofferenza in questa sede? A disposizione per ogni chiarimento. MC
Buongiorno, i suoi sentimenti sono molto importanti, ha fatto bene a scrivere in questa sede. Non tutti ci possono capire, non è facile comprendere e ascoltare, il rapporto con uno psicologo è sempre il rapporto con un essere umano e come in tutte le relazioni gli altri possono avere delle modalità e atteggiamenti che non ci fanno sentire accolti, visti... Le consiglio di non demordere e di continuare ad ascoltare quella voce interiore che le dice che ci sono delle cose che non vanno bene... Le consiglio caldamente di provarci ancora con uno psicologo-psicoterapeuta (deve essere psicoterapeuta). Per lavorare sulle esperienze difficili del passato una tecnica molto efficace è l'EMDR. Nella sua zona, che non conosco, troverà sicuramente. Mi può contattare se vuole più informazione.
Gentile Utente, comprendo la sofferenza che sta provando in questo momento, l'insoddisfazione della vita che sta conducendo e il ricordo di sofferenze passate influiscono profondamente sul suo benessere. Le consiglio di contattare un professionista per un colloquio psicoterapeutico per approfondire queste tematiche, elaborare eventuali episodi del passato e fare affidamento sulle risorse che ha a disposizione. L'esperienza precedente non deve condizionarla perchè probabilmente non era la persona adatta a lei. In realtà è proprio la relazione che si instaura con uno psicoterapeuta la base su cui poter lavorare su se stessa, in un clima sicuro accogliente e non giudicante.
Resto a disposizione, un caro saluto, Dott.ssa Marina Colangelo
Buongiorno, capisco quanto vissuto nel suo passato e quanto forse questa sensazione di essere sminuita la stia vivendo nuovamente in altri contesti della sua vita più attuali (compagno, psicologo, ecc). Forse è proprio qui il suo blocco; il trauma vissuto in passato è come se venisse sempre riattualizzato. Credo che un supporto psicologico sia il percorso che potrebbe aiutarla; a mio avviso non generalizzi l'esperienza non piacevole che ha avuto con lo psicologo incontrato perché così sta anche sminuendo la possibilità di farsi aiutare e di cercare di trovare una buona strada per il suo benessere. Se vuole mi contatti e ne parliamo insieme. Cordiali saluti. Alessandra Domigno
Salve, il suo èstato sicuramente un passato difficile, posso assicurarle che parlarne...e più in generale parlare le farebbe sicuramente bene, forse non ha ancora incontrato la persona giusta con cui poterlo fare. Comprendo le ragioni del suo disagio e ne sono dispiaciuto. Tuttavia qualsiasi ipotesi formulata sulla base delle sole informazioni presenti nel suo scritto sarebbe a mio avviso riduttivo a fronte di una situazione complessa come la sua (tutte quelle che riguardano il vissuto umano lo sono). La invito per questo a contattarmi in privato, anche con un semplice messaggio se vuole; mi limiterei a farle solo qualche ulteriore domanda in modo da offrirle una consulenza più accurata. Cordiali saluti Dott. Antonio Panza.
Salve, mi ha colpito molto ciò che ha scritto . Leggo un bagaglio di sofferenze passate che andrebbero trattate eventualmente anche con tecniche per la desensibilizzazione del trauma. Certamente andrebbe approfondita la dinamica relazionale passata che pesa nel presente anche nella relazione di coppia, fonte di ulteriore insoddisfazione. Si stima che i traumi passati pesano molto in termini di possibilità di sviluppare psicopatologie nel presente. Ritengo che si possa fare un buon lavoro con un ciclo adeguato di psicoterapia che possa ridarle una definizione nuova e quindi prospettive nuove. Si affidi al suo istinto nella scelta del terapeuta, certamente valutando le esperienze e la professionalità , ma anche riscrivendo una storia nuova anche rispetto alla terapia che a quanto leggo non è stata per lei soddisfacente nella sua esperienza. Le lascio i miei auguri per un futuro migliore
Gentile utente, mi dispiace molto per quello che sta vivendo e le sono vicina.
Tutto quello che sta vivendo necessita di essere attualizzato e approfondito, affinché non rimanga solo un contenitore di emozioni spiacevoli. La inviterei a pensare ad un supporto psicologico al fine di trattare il nostro vissuto con la giusta importanza che merita e iniziare a guardarlo con occhi diversi. Le ricordo che rimango a disposizione per ulteriori informazioni. Le auguro di trovare la sua strada. Cordialmente, Dott.ssa Sonia Lisi
Gentile paziente, dalle sue parole emerge tanta fatica e tanta sofferenza soprattutto, sembra, dal non essere/sentirsi riconosciuta. Il bisogno che ha espresso, anche con il collega un anno fa, è reale così come la sua richiesta di aiuto. Il mio parere è che ascolti se stessa e la necessità di fare un po' il punto della situazione sulla sofferenza che si porta, sul peso della solitudine e sulla sua relazione. Un caro saluto e a disposizione. Maria dr. Zaupa
Gentile utente, il coraggio per aver condiviso le sue esperienze mi parla molto della sua sofferenza e delle sue difficoltà. Riecheggia dentro di me un equilibrio apparente che le consente di essere una compagna, una donna indipendente tuttavia sento un forte dolore che nasce da esperienze del suo passato e che rivive oggi in scelte che abbracciato ma che non la soddisfano. Vorrei dirle che le sue emozioni e i suoi vissuti sono importanti e che sicuramente, un esperto psicoterapeuta, potrebbe aiutarla a comprendere meglio cosa sta accadendo. Le auguro di non perdere il coraggio di credere che qualcosa può cambiare. Resto a disposizione per qualsiasi pensiero, curiosità o informazione. Un caro saluto. Dott.ssa Veronica Iazzi
Cara utente, signora, persona sembra lei riesca a contattare parti di sé risolute e determinate e parti di sé molto sofferenti, che hanno biosgno di venir fuori, di essere ascoltate e accolte e che meritano uno spazio per loro. da quanto scrive ha provato a darglielo e non ha sentito che siano state trattate bene. Le consiglio di riprovarci, consideri che ogni colloquio psicologico (meglio se psicoterapeutico) é innanzitutto un incontro tra due persone, il primo non e´ andato bene ma spero davvero lei riesca a darsi un'altra possibilitá. Un caro saluto Dott.ssa Ilaria Giordani
Gent.ma, descrive una condizione critica che sembra protrarsi da molto tempo e che si riversa nelle sue esperienze personali attuali, procurandole ulteriori sofferenze. Sarebbe opportuno riuscisse a ricontattare uno specialista per riprovare a spiegare ciò che sente e concordare una via terapeutica che possa aiutarla. SG
Buonasera, rispetto alle situazioni del passato che le procurano disagio e sofferenza nel presente sarebbe consigliato un percorso di E.M.D.R. di tecniche di rielaborazione e desensibilizzazione di piccoli e grandi traumi.
Rispetto al rapporto con il suo compagno faccia di tutto per esprimergli tutto il suo disagio e la sua sofferenza che le procurano determinate situazioni.
Qualora non riusciste a trovare un punto di incontro e qualora ci fosse la motivazione da parte di entrambi sarebbe utile un percorso di psicoterapia di coppia al fine di poter sperimentare seduta dopo seduta modalità alternative di relazione.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Buongiorno! Posso solo provare ad immaginare quanta tristezza e quanta solitudine sente ogni giorno. Nonostante i limiti del contesto e dello strumento, proverò a darle un mio piccolo contributo di pensiero. Sembra essere cresciuta in una dimensione familiare e relazionale deficitaria, insoddisfacente, inospitale. Forse, questo ha reso difficile immaginare e sentire che qualcuno possa essere interessato a Lei, in modo genuino. È possibile che
tale "teatro" interno si sia riattivato in modo potente e doloroso di fronte alla possibilità che il/la collega potesse offrirle un'esperienza diversa (tanto desiderata quanto minacciosa). Come se in quella circostanza (di fronte all'altro/terapeuta/compagno) "tornano in mente episodi del mio passato, quando da bambina venivo presa in giro ed emarginata, ed a casa nel privato lasciata spesso sola, qualche volta picchiata". Sembra essere qualcosa che ha bisogno per qualche motivo di ripetersi, così come il dolore che prova. Lei è cresciuta, ha un lavoro, nel quotidiano pare cavarsela. Non perda questa occasione preziosa. Forse, il punto non è parlare, ma concedersi la possibilità di ri-vivere un'esperienza umana nuova. In bocca al lupo
Gentilissima,
immagino sia rimasta delusa nella sua prima esperienza con uno psicologo, e capisco sia dura riprovarci. Ma è stata brava a chiedere aiuto allora, così come ora scrivendo qua. E pensi alla possibilità di richiedere un aiuto per una psicoterapia che io credo invece possa esserle di aiuto. Sembra esserci una parte che va avanti con la vita ("professionista economicamente indipendente"), e un'altra parte che soffre molto ("dolore al petto, voglia di piangere e scappare via, spero sempre di morire") probabilmente legata ad un passato difficile a cui accenna e che condiziona negativamente il suo presente e la sua serenità. Merita di essere felice, non si arrenda!
Se lo desidera mi contatti privatamente per un primo appuntamento, io sono disponibile ad aiutarla (se distante da Milano, valutiamo di utilizzare Skype).
Un saluto.
Dott.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta

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