Salve, ho 37 anni e soffro di prostatite da 10 anni, riacutizzata da uno. Ho bruciore post minzional
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Salve, ho 37 anni e soffro di prostatite da 10 anni, riacutizzata da uno. Ho bruciore post minzionale al pene ed al perineo che peggiora dopo l'evacuazione e peggiora moltissimo dopo l'eiaculazione (anche per giorni). Ho dolore e bruciore al pene anche in erezione. Se anche prendo antibiotici (es.Ciproxin) o integratori (es. Pea Prostil, Pelvilen) devo interrompere quasi subito per un aumento intollerabile dei bruciori. I colturali sono negativi ma mi è stato detto che i batteri possono comunque essere presenti: esiste qualche analisi secondaria (VES, Spermiogramma?) per escludere sicuramente un'infezione? Quali potrebbero essere altre cause che possono scatenare questi sintomi così invalidanti?
Grazie per la vostra disponibilità.
Grazie per la vostra disponibilità.
La prostatite e/o la congestione infiammatoria pelvico-prostatica possono avere ragioni diverse e variabilmente concorrenti che vanno definite con gli esami necessari sul fronte genitale (struttura e funzione prostatica e testicolare, condizioni prepuziali) e sul fronte genitale (aspetti metabolico-ossidativi, ormonali, immunitari, nutrizionali, stressogeni). Le colture negative svolte lasciano tranquilli sul fronte batterico, per quanto la decisione definitiva debba derivare dalla coltura del secreto prostatico estratto al meato... se anche questa sarà negativa ogni responsabilità batterica va esclusa, fermo restando che anche una eventuale presenza di basse cariche batteriche non ha significato nella patologia. Non serve a nulla bombardarsi di antibiotici, soprattutto di antibiotici ad alta tossicità (il Ministero della Salute ha dato indicazione ad impiegarli solo se strettamente necessario), che finiscono solo per squilibrare l'intero sistema genitale e intestinale peggiorando le cose. A nulla serve assumere integratori non definiti da una reale necessità documentata dagli esami citati. La sintomatologia di un problema non definito e non risolto ovviamente può avere alti e bassi finché non lo si risolve riequilibrando le cause. Cerchi un ottimo andrologo che svolga con contestualità quanto necessario... il percorso terapeutico sarà conseguente per quanto possa richiedere non meno di un anno.
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Confermo la necessità di eseguire un Test di Stamey sulle urine prima e dopo massaggio prostatico e dopo farsi seguire da uno specialista
no ha elencato in dettaglio tutti gli accertamenti (quali esami colturali, se ha fatto ecografie o prove funzionali). In linea generale, parallelamente a tutte le indagini necessarie a carattere urologico che lo specialista valuterà, consiglierei anche un controllo della funzionalità intestinale, eventuali intolleranze/allergie ecc ed una valutazione di pelvi/pavimento pelvico con un operatore dedicato (fisioterapista/osteopata, fisiatra, ecc)
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