Salve. Ho 26 anni e purtroppo non ho mai avuto un bel rapporto con mia madre, sin da bambina

18 risposte
Salve. Ho 26 anni e purtroppo non ho mai avuto un bel rapporto con mia madre, sin da bambina ho ricevuto percosse e ricordo di aver soltanto ricevuto brutte parole nei miei confronti. Da qualche anno e soprattutto nell’ultimo periodo le cose sono peggiorate, continua ad insultarmi (pesantemente) anche senza un motivo. Oggi, per futili motivi, ha addirittura detto che io non provo amore per nessuno, neanche per me stessa. Ci tengo a precisare che non ho mai dato alcun problema in famiglia, sono una studentessa e proprio per la mia educazione e per il mio modo di essere (fin troppo sensibile) sento di non farcela più. Ad oggi l’unica soluzione sarebbe andare via di casa ma purtroppo economicamente non riesco. Questa situazione mi sta distruggendo psicologicamente. A mio padre non interessa minimamente questa situazione, né sapere io come sto. Non riesco neanche più a studiare o pensare a cose belle… Cosa posso fare?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
'Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno,
dalle sue parole traspare quanto malessere il rapporto con sua madre stia portando nella sua vita. Dalle informazioni che ha fornite mi sembra di capire che la sua infanzia è stata attraversata da traumi importanti, carenze affettive e difficoltà comunicative con i suoi genitori. Data la complessità della situazione e l'importanza che avverte di darsi ascolto le consiglierei di iniziare un percorso di terapia individuale con un terapeuta ad orientamento sistemico-relazionale che sia attento alle dinamiche familiari e ai legami di attaccamento. Qualora volesse intraprendere un percorso di questo tipo sono a disposizione, anche in videoconsulenza, per effettuare 4/5 colloqui di consultazione che potrebbero permettermi di capire meglio la sua sofferenza, la sua storia familiare e progettare insieme un piano terapeutico efficace per il suo benessere.
Augurandole il meglio resto a disposizione.
Cordialmente
Dott.ssa Chiara Galbiati
Ciao,
quello che posso consigliarti è di intraprendere un percorso psicologico per lavorare su questa tua sofferenza che va avanti da molto tempo e che non ti fa stare bene in casa.
Per quanto riguarda il lavoro stai cercando qualcosa per essere maggiormente autonoma? Stai facendo qualche lavoro?
Resto a disposizione per dei colloqui online .
Dott. Michele Arnaboldi.
Salve sulla base delle sue indicazioni potrebbe esserle utile valutare l'opportunità di contattare uno psicoterapeuta per esplorare con lui questi vissuti e successivamente valutare se e cosa è utile o opportuno fare sempre rimanendo sul piano psicologico. Un cordiale saluto
Buonasera,
da quanto leggo la situazione a casa ma soprattutto la possibilità di gestire quanto accade dal punto di vista emotivo sono ormai insostenibili per lei. Bisogna riconoscere il fatto che, seppur possa sembrarle strano, anche la sua insofferenza alla situazione sono un sintomo positivo dettato della voglia di uscire da questa condizione e "liberarsi" da un contesto che non è sano per il suo sviluppo psico-emotivo oltre che per una naturale autoaffermazione e crescita personale.
Sono certa che un percorso psicologico possa aiutarla a trovare la forza per uscire emotivamente dalla condizione e trovare anche le risorse interne ed esterne per diventare autonoma.
In bocca al lupo
Dott.ssa Anna Maria Casale
Gentile utente, nell'ottica della teoria biosociale, lo sviluppo di una persona dipende molto dalla famiglia, dai contesti di vita e dalla cultura che modellano il carattere in interazione con la base biologica.
Considerata la sua giovane età può fare ancora molto per modellare la sua personalità tale da definire un'identità stabile. Suggerisco una valutazione psicodiagnostica e un percorso terapeutico tagliato e cucito sulle sue esigenze. Resto disponibile per ulteriori informazioni. Saluti Dott.ssa Silvana Zito
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Buonasera , comprendo la sua sofferenza , è necessario che intraprenda un percorso psicotarico profondo con una brava psicoterapeuta .Immagino dalla sua descrizione che ci siano per lei , problemi economici ,provi a rivolgersi a qualche centro ASL oppure centri a tariffe calmierate ,ma insista nella sua ricerca di emanciparsi da questa tormentata situazione familiare Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Buonasera, purtroppo le scelte sono complesse e articolate soprattutto quando non c'è una solida base economica. Ma nel suo caso, come in tutti i casi di maltrattamento familiare in età adulta l'unica prima via d'uscita è andarsene. Questo significa fare un passo dopo l'altro per rendersi autonomi economicamente. Se in contemporanea riuscisse anche ad avere un supporto psicologico la situazione potrebbe mutare rapidamente.
Deve combattere per se stessa, per la sua libertà.
Se necessita di un confronto non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Mi spiace molto per la sua situazione, immagino quanto sia difficile affrontare tutto questo dolore. Potrebbe rivolgersi ad un consultorio oppure cercare di contattare un professionista che può aiutarla a risolvere le sue problematiche. Un abbraccio
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Buonasera. Mi dispiace per la sofferenza che descrive e sta vivendo in relazione alla sua famiglia. Credo possa essere importante per lei poter riflettere sulla possibilità di rivolgersi ad un/a professionista per valutare l'inizio di un percorso psicologico attraverso il quale poter dar voce e poter esprimere i suoi vissuti, sentimenti, pensieri ecc. ed avere uno spazio individuale di elaborazione della propria esperienza, al fine di migliorare il proprio benessere e poter affrontare le difficoltà che descrive in modo costruttivo. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentile utente di mio dottore,

sarebbe importante cominciasse un percorso di terapia individuale al fine di affrontare le tematiche qui esposte. La aiuterà sicuramente ad affrontare la situazione ed il disagio ad essa connessa.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Ciao, ti darei del tu considerando che sei giovane. Comprendo quanto tu stia dicendo e immagino come possa essere faticoso rimanere in una situazione incastrata, dove l'idea di rimanere in quella realtà arriva frustrante e l'idea di andarsene via non è percorribile. Credo che possa essere di aiuto esplorarsi dal punto di vista psicologico tramite un percorso, anche in remoto per andare più a fondo nei propri vissuti. Rimango a disposizione.

Dott. Riccardo Scalcinati
Situazione classica della. fine dell'adolescenza... Se questa situazione è davvero insostenibile, se fosse la prima cosa che le interessa e se crede che risolverla le cambierebbe radicalmente la vita allora credo che il primo passo sia allontanarsi per un po' da casa, cambiare aria, respirare qualcosa di diverso per un po'... Anche a costo di qualche difficoltà economica!
Buongiorno, grazie per la sua condivisione.
Il supporto psicologico e la psicoterapia servono proprio ad affrontare situazioni come quella da lei descritta. Esistono professionisti privati, strutture convenzionate a prezzi calmierati e strutture pubbliche. Riceverà certamente l'aiuto e il supporto che le serve. Un caro saluto.
Buonasera , la terapia può seriamente aiutarla a liberarsi dalla rabbia che prova nei confronti di sua madre, dalla delusione e sofferenza che ha provato quando da piccola era costretta a vivere in un clima conflittuale e poco adatto ad una bambina. Lei può essere aiutata a capire che al di là delle pareti della sua casa lei può costruire una famiglia nuova e lo deve a se stessa e a la futura madre che sceglierà di diventare, potrà essere una madre e una donna diversa e comprendere i motivi della durezza di sua madre e dell'indifferenza di suo padre. Sono a disposizione e posso cercare di rendere la tariffa più agevole alle sue attuali difficoltò economiche.
Buonasera, mi dispiace molto per la situazione che ha vissuto e che sta tutt'ora vivendo. Comprendo la sofferenza che deve provare e la ringrazio per averla voluta condividere. La sua insofferenza è in questo caso, pur se legata a profondo malessere, motivante per trovare strade alternative di crescita e uscita. Bisogna però indagare ogni ostacolo che potrebbe interporsi fra lei e tali evoluzioni, in che modo la sua fiducia nei suoi mezzi o la sua motivazione possono subire dei colpi, in che modo le emozioni possono diventare pesanti bagagli. Raggiungere l'autonomia quando nel proprio percorso di crescita non si è potuto fare affidamento sul sostegno dei genitori a volte non è facile. Sono certa che un percorso psicologico possa aiutarla a trovare la forza per uscire emotivamente dalla sua attuale condizione e prendere in mano la propria realizzazione. Le auguro buona fortuna, Dott.ssa Eleonora Donatelli
Buonasera

Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia psicoanalitica per cercare di trovare la causa della crisi evolutiva che sta attraversando.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Carissima,
siamo tutti dispiaciuti nel leggere le sue parole. Prenda in considerazione la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapico, anche con il servizio pubblico. I traumi relazionali lasciano cicatrici importanti. É arrivata il momento di prendersene cura…
Un caro saluto

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