Salve gentili Fisioterapisti premetto che nei mesi scorsi avrete gia letto e alcuni di Voi pure ris

8 risposte
Salve gentili Fisioterapisti
premetto che nei mesi scorsi avrete gia letto e alcuni di Voi pure risposto al mio problema.
Dunque 4 anni fa trauma al 5 metatarso, si generò una frattura intraspongiosa con edema osseo purtroppo non rilevati subito con le lastre. Ora certamente è ancora presente una sofferenza edematosa al 5 mtt, a breve farò nuova RMN. Purtroppo causa coronavirus e struttura riabilitataiva chiusa e alcuni altri ritardi le varie fisioterapie con la fisioterapista con cui avevo contatto fb le ho potute intraprendere solo 10 giorni fa, e più che altro sono manipolazioni ed esercizi. E 2 settimane fa sono pure andato in visita privata dall'ortopedico che mi visitò 4 anni fa, e che lavora poi in quella struttura, e lui oltre manipolazioni ha scritto tutto (così non sbagliava...): laser, tecar, magnetoterapia...sta di fatto che con la fisioterapia al momento si è alla Rieducazione Funzionale ed esercizi, nulla di strumentale ancora; perplesso che non mi abbia iniziato subito con le tecar, oggi gliene parlo.
La sintomatologia in sintesi è sensazione di rigidità del piede, senso di tirare specie verso 4 e 5 dito ma non solo, piede a volte come sia in una (lieve) "morsa", questo a piede libero mentre in carico i citati fastidi spariscono non li avverto ma interviene di peggio ovvero fastidio e dolore sotto bordo piede, sensazioni di corpi estranei di vario tipo all'appoggio... dipende, ma comunque qualcosa di fastidioso sempre presente...
Insomma, il piede è dolente.
Ma qui voglio focalizzarmi sul l’aspetto visivo.
Confrontando i due piedi, osservando bene si nota che la pelle sotto il piede traumatizzato appare un po’ meno liscia e meno luminosa e probabilmente un pò più ispessita dell’altro piede sinistro sano dove invece è liscia lucida e rosacea mentre nel piede traumatizzato appare un pò più pallida, più "opacata, più ruvida.
Ed anche il confronto tra i due dorsi piede: il sx sano come pelle appare di aspetto leggermente più vivace e colorito del dx che appare un poco più chiaro, più pallido. Io questa differenza la noto, ed ho chiesto alla fisioterapista e lei non so forse per non fissarsi, ha detto "ma dai va là, sono uguali di colore", sta di fatto che una mia cugina che ha vizio di rifrazione visivo di 2 gradi di miopia (mentre io vedo perfettamente) a cui mostrai i piedi a confronto mi disse "si vedo hai ragione, è un poco diverso di colore"
Da profano mi sono pure chiesto se in queste differenze non siano coinvolte questioni circolatoria del sangue, o drenaggi linfatici, e, qualcuno qui mi accennò, di possibile probabile alterato metabolismo dell’osso..del calcio forse..
Ora, e qui vengo al contatto con Voi, poichè ricordo benissimo che qualche mese fa proprio qui e in osteopatia qualcuno mi parlò di alterata circolazione sanguigna, qualcuno di qualche problema linfatico e qualcuno di alterato metabolismo dell'osso del calcio, ecco il motivo che mi rivolgo a Voi Fisioterapisti.
E anche se medici e ortopedici "alzano" le spalle o mi dicano "beh dai... . ", ci sarà pure un motivo per cui io osservando e passando al tatto le due piante dei piedi, quella del piede traumatizzato la sento più "ruvida" cioè meno liscia dell'altra? che sia questa ruvidità che deterrmina un generale fastidio al contatto che per me è anche di natura "neuropatica"? come una frattura intraspongiosa su 5 mtt possa alterare l'aspetto cutaneo sopra e sotto il piede, per me è un mistero, ma sta di fatto che questa è l'oggettività... . spero che dopo 4 anni non sia questione che possa ancora degenerare.. e sino a dove??
Se il problema è di circolazione sanguigna o qualche sorta di ristagno ( (o problema) linfatico, ci potrebbero essere delle terapie per migliorare la circolazione sanguigna e il problema linfatico? concludo affermando che a livello fisiologico generale la mia circolazione sanguigna e apparato cardiaco sono ottimi come pure la funzione renale, la filtrazione glomerulare mi pare si chiamasse (molto superiore per efficienza rispetto alla mia età, mi disse il mio medico). Quindi se problemi di quel tipo ci sono, sono esclusivi in zona piede dx causa trauma...
Devo allarmarmi per queste differenze cromatiche, o no?
All'ortopedicio recentemente ho chiesto se era algodistrofia, e lui come gl ialtri due m iha risposto di no.
Sta di fatto che se con queste fisiotrapie di vario tipo nulla si migliora, penso che non mi restino che due strade: o andare in ospedale veneto dove seriamente e profesionalmente si occupano di problematiche da traumi pregressi e se c'è bisogno se ravvedono una particolare forma di algodistrofia non esitano coi bifosfonati, oppure andare in un centro di Medicina del dolore, che è pure qui nella mia città e come scrivono sul loro sito prendono in cura la problematica sotto ogni punto di vista specialistico, ma sta di fatto che quelli di sicuro il portafoglio te lo pelano.... A dirle tutte ci sarebbe pure la camera iperbarica di Ravenna, ma non so se è per i lmio caso, mica posso saperlo io se non me ne menzionano gli specialisti....
Grazie
Buongiorno. Le consiglio dei massaggi e manipolazioni del piede e della gamba, massaggio linfatico arto inferiore in paeticolare della zona interessata e shiatsu.
Rimango a sua disposizione.

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Salve,
Le differenze che nota tra un piede e un altro sono del tutto normali.
Se ha dolore va da se che ci carica di meno e quindi ne risente sia la circolazione linfatica che venosa, e anche come dice lei la ruvidità o la morbidezza del piede.
Sicuramente le manipolazioni sono necessarie non solo della zona a cui riferisce il dolore ma a tutto l’arto inferiore . Potrebbero anche aiutarla macchinari tipo tecar.
Buonasera, le alterazioni a carico del piede destro possono essere compatibili con una scarsa mobilità articolare e anche funzione muscolare del piede stesso che ne condizionano la vascolarizzazione e quindi trofismo.
Credo che il lavoro multimodale di terapia strumentale, manuale e rieducativa possa svoltare la situazione.
Buongiorno probabilmente il trauma ha innescato problemi neuropatici per questo sente tutte queste sensazioni “strane”. Con la fisioterapia si risolve. Se cosi fosse comunque andrebbero trattate tutte le interfacce che infastidiscono io nervo, dalla schiena fino al piede. C’è bisogno di mobilizzare piede e caviglia e soprattutto utilizzare degli esercizi specifici al suo problema (come supportato dalle evidenze scientifiche). Ovviamente siamo sul campo delle ipotesi che andrebbero confermate solo con una visita approfondita. Cordiali saluti
Buongiorno, la differenza di colore dei piedi indica una alterazione della circolazione, che può essere dovuta alla persistenza dell'edema spongioso, ad alterazioni legate della deambulazione ed ad un carico ineguale, ad alterazioni neurovegetative legate al dolore ancora persistente. L'algodistrofia peresenterebbe caratteristiche riconoscibili in RMN e l'ortopedico l'avrebbe identificata. Purtroppo l'edema spongioso se non trattato correttamente può perdurare molto nel tempo, sicuramente è sul percorso giusto facendo fisioterapia, ma potrebbe certamente aiutare la magnetoterapia prescritta che sull'edema spongioso risulta, anche se nel tempo, molto efficace. Non mi preoccuperei della differenza cromatica perchè è perfettamente normale nelle sue condizioni data dall'alterazione del microcircolo si riflette anche sulla texture della pelle. Inoltre dalla nuova RMN riuscirà a capire se il problema è legato al persistere dell'edema spongioso o se invece è legato più a postura ed utilizzo.
Salve, sicuramente una frattura intraspongiosa del 5 metatarso con edema osseo ancora presente può determinare con il tempo una sofferenza edematosa di tutto il piede con alterazione del colorito della pelle ed aumento della consistenza della stessa (pelle rugosa e densa ), dolenzia di tutto il piede durante i movimenti e sensazione di rigidità. In questi casi oltre a tutto quelle terapie che sta già effettuando le consiglirei di sottoporsi a delle sedute di miofibrolisi diacutanea che sono molto indicate nei casi di edema e indurimento della pelle accompagnati da rigidità del distretto interessato. E' una terapia manuale che si effettua con l'ausilio di attrezzi specifici che ha lo scopo di stimolare efficacemente la circolazione locale con miglioramento a cascata della vascolarizzazione locale, del dolore, dell'elasticità della cute, della mobilità articolare. E' molto efficace anche se un pò dolorosa, ma tutto molto sopportabile. Deve informarsi e trovare un fisioterapista o un osteopata che effettuano questo tipo di terapia. Ci saranno sicuramente nella sua zona. Sono a sua disposizione per eventuali ulteriori informazioni e chiarimenti.
Cordiali saluti.
Buonasera, le consiglio vivamente l'idrokinesiterapia in una piscina riabilitativa. Tramite essa sarà possibile sia migliorare la circolazione, sia ridurre sintomatologia e rigidità, sia migliorare tono e trofismo non solo del piede, ma dell'arto interessato in toto. Inoltre tramite l'acqua si potrà anche migliorare la postura e di seguito il cammino.
Con la speranza di essere stato d'aiuto; buona serata!
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Buonasera
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie

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