Salve dottori, sono una donna di 30 anni e da circa un mesetto sto riscontrando il rigonfiamento del
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Salve dottori, sono una donna di 30 anni e da circa un mesetto sto riscontrando il rigonfiamento delle vene di entrambi gli avambracci, evento mai successo prima d'ora. Su consiglio del mio medico curante mi sono recata da un chirurgo vascolare il quale mi ha detto che per sua esperienza non ci sono patologie correlate a tale fenomeno tant'è vero che non mi ha effettuato il doppler venoso. Durante la visita però mi ha consigliato di indagare sulla postura e sui nervi che possono comprimere le vene e farle rigonfiare. Ora non so a chi rivolgermi e quali indagini effettuare. Potreste darmi dei consigli? Grazie.
Utile analisi posturale ed eventuale trattamento di linfodrenaggio
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Buongiorno,
capisco bene la sua preoccupazione.
Quando la postura crea tensioni o compressioni a livello delle spalle, del collo o del torace, può ridurre il ritorno venoso e linfatico degli arti superiori. Questo succede, ad esempio, se ci sono:
- rigidità a livello di spalle e scapole;
- retrazioni dei muscoli pettorali;
- squilibri della colonna cervicale e toracica;
- compressioni del nervo e del plesso brachiale (talvolta associate alla cosiddetta sindrome dello stretto toracico).
Per indagare meglio, può rivolgersi a:
Fisiatra o ortopedico per una valutazione clinica e posturale globale;
Chinesiologo o fisioterapista per una valutazione funzionale ed eventuale programma di esercizi mirati;
Se il dolore, il formicolio o il gonfiore peggiorano, si può considerare anche un elettromiografia per valutare eventuali compressioni nervose.
Nel frattempo possono essere utili esercizi di mobilità toracica, apertura delle spalle e allungamento dei pettorali, oltre a migliorare la postura durante le ore al PC o in piedi.
Se vuole, posso prepararle una scheda di esercizi semplici per ridurre le compressioni e migliorare il ritorno venoso.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ciacci Stefania
capisco bene la sua preoccupazione.
Quando la postura crea tensioni o compressioni a livello delle spalle, del collo o del torace, può ridurre il ritorno venoso e linfatico degli arti superiori. Questo succede, ad esempio, se ci sono:
- rigidità a livello di spalle e scapole;
- retrazioni dei muscoli pettorali;
- squilibri della colonna cervicale e toracica;
- compressioni del nervo e del plesso brachiale (talvolta associate alla cosiddetta sindrome dello stretto toracico).
Per indagare meglio, può rivolgersi a:
Fisiatra o ortopedico per una valutazione clinica e posturale globale;
Chinesiologo o fisioterapista per una valutazione funzionale ed eventuale programma di esercizi mirati;
Se il dolore, il formicolio o il gonfiore peggiorano, si può considerare anche un elettromiografia per valutare eventuali compressioni nervose.
Nel frattempo possono essere utili esercizi di mobilità toracica, apertura delle spalle e allungamento dei pettorali, oltre a migliorare la postura durante le ore al PC o in piedi.
Se vuole, posso prepararle una scheda di esercizi semplici per ridurre le compressioni e migliorare il ritorno venoso.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ciacci Stefania
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni.
Mi potrebbe inviare il suo contatto telefonico su questo sito?
Senza impegno economico.
Grazie
Avrei necessità di avere maggiori informazioni.
Mi potrebbe inviare il suo contatto telefonico su questo sito?
Senza impegno economico.
Grazie
Buongiorno,
Potrebbe contattare un massoterapista e fare dei trattamenti di linfodrenaggio così interviene su tutto il sistema linfatico.
Spero di esserle stato di aiuto.
Potrebbe contattare un massoterapista e fare dei trattamenti di linfodrenaggio così interviene su tutto il sistema linfatico.
Spero di esserle stato di aiuto.
Buongiorno,
grazie per aver condiviso con così tanta chiarezza la sua situazione.
Quello che descrive – il rigonfiamento venoso localizzato agli avambracci – può effettivamente essere legato a squilibri posturali o compressioni a livello neuro-muscolare, specialmente nella zona di spalle, collo o torace, dove passano strutture che possono influenzare anche la circolazione periferica.
Nel mio lavoro mi occupo proprio di analizzare il corpo come un sistema integrato, valutando postura, respiro e tensioni muscolari, per capire se e come queste influenze meccaniche possano essere all’origine del disturbo.
Le propongo, come primo passo, una breve telefonata conoscitiva di 10 minuti: potrei farle qualche domanda mirata e aiutarla a capire se una valutazione posturale approfondita sia indicata per lei.
Sono disponibile anche domani: se le fa piacere, mi dica pure un orario comodo e ci sentiamo volentieri.
Un caro saluto,
Davide Rigamonti – Specialista in postura, movimento e gestione dello stress
grazie per aver condiviso con così tanta chiarezza la sua situazione.
Quello che descrive – il rigonfiamento venoso localizzato agli avambracci – può effettivamente essere legato a squilibri posturali o compressioni a livello neuro-muscolare, specialmente nella zona di spalle, collo o torace, dove passano strutture che possono influenzare anche la circolazione periferica.
Nel mio lavoro mi occupo proprio di analizzare il corpo come un sistema integrato, valutando postura, respiro e tensioni muscolari, per capire se e come queste influenze meccaniche possano essere all’origine del disturbo.
Le propongo, come primo passo, una breve telefonata conoscitiva di 10 minuti: potrei farle qualche domanda mirata e aiutarla a capire se una valutazione posturale approfondita sia indicata per lei.
Sono disponibile anche domani: se le fa piacere, mi dica pure un orario comodo e ci sentiamo volentieri.
Un caro saluto,
Davide Rigamonti – Specialista in postura, movimento e gestione dello stress
Buongiorno, visto che il chirurgo vascolare ha escluso patologie e ha valutato che si potrebbe indagare sulla postura le consiglio di prendere appuntamento con un posturologo che può andare a indagare se ci sono squilibri anche in altri settori che possano portare alla problematica che lei riferisce.
Ciao! Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Il rigonfiamento improvviso delle vene può avere diverse cause: in alcuni casi può essere legato a tensioni muscolari, compressioni nervose o posture scorrette, mentre in altri è importante escludere cause vascolari.
Il mio consiglio è duplice:
Verifica medica completa – anche se il chirurgo non ha rilevato patologie, eseguire un doppler venoso può essere utile per avere un quadro più completo e tranquillizzante.
Valutazione posturale e muscolare – attraverso una valutazione chinesiologica possiamo analizzare eventuali squilibri muscolari o posturali che potrebbero comprimere vene o nervi, e definire esercizi mirati per ridurre la pressione e migliorare la circolazione.
Se vuoi, possiamo fissare un incontro per valutare postura, tono muscolare e eventuali compressioni, così da impostare un percorso personalizzato per il tuo benessere e sicurezza.
Il mio consiglio è duplice:
Verifica medica completa – anche se il chirurgo non ha rilevato patologie, eseguire un doppler venoso può essere utile per avere un quadro più completo e tranquillizzante.
Valutazione posturale e muscolare – attraverso una valutazione chinesiologica possiamo analizzare eventuali squilibri muscolari o posturali che potrebbero comprimere vene o nervi, e definire esercizi mirati per ridurre la pressione e migliorare la circolazione.
Se vuoi, possiamo fissare un incontro per valutare postura, tono muscolare e eventuali compressioni, così da impostare un percorso personalizzato per il tuo benessere e sicurezza.
Salve, valuti una visita osteopatica
Gentile Utente,
Ha fatto bene a rivolgersi al medico curante e allo specialista vascolare per un primo inquadramento. Se il chirurgo non ha riscontrato patologie vascolari significative, l’ipotesi di una componente posturale o muscolo-scheletrica merita attenzione, perché squilibri o rigidità a livello di spalle, torace e arti superiori possono effettivamente influenzare la circolazione locale, favorendo gonfiori o rigonfiamenti venosi.
Dal punto di vista posturale, una valutazione specifica può aiutare a verificare eventuali compressioni, rigidità o compensi che incidono sul ritorno venoso. In questi casi, il trattamento manuale, esercizi di mobilità e riequilibrio muscolare possono contribuire a migliorare la situazione e alleggerire i sintomi.
Resta comunque importante monitorare l’evoluzione del fenomeno e se il problema persiste o peggiora, rivalutare con esami mirati (ad esempio un doppler, anche solo a titolo precauzionale) per escludere completamente cause di natura vascolare.
Un cordiale saluto,
Dott. M. Giaccio
Ha fatto bene a rivolgersi al medico curante e allo specialista vascolare per un primo inquadramento. Se il chirurgo non ha riscontrato patologie vascolari significative, l’ipotesi di una componente posturale o muscolo-scheletrica merita attenzione, perché squilibri o rigidità a livello di spalle, torace e arti superiori possono effettivamente influenzare la circolazione locale, favorendo gonfiori o rigonfiamenti venosi.
Dal punto di vista posturale, una valutazione specifica può aiutare a verificare eventuali compressioni, rigidità o compensi che incidono sul ritorno venoso. In questi casi, il trattamento manuale, esercizi di mobilità e riequilibrio muscolare possono contribuire a migliorare la situazione e alleggerire i sintomi.
Resta comunque importante monitorare l’evoluzione del fenomeno e se il problema persiste o peggiora, rivalutare con esami mirati (ad esempio un doppler, anche solo a titolo precauzionale) per escludere completamente cause di natura vascolare.
Un cordiale saluto,
Dott. M. Giaccio
Salve, consiglio una visita con un fisioterapista/posturologo
Si rivolga ad un osteopata o ad un fisioterapista che pratichi il massaggio linfatico Wodder
Buongiorno, analizzando la problematica descritta, consiglierei di rivolgersi ad un Posturologo per capire se la problematica è di origine posturale.
Una postura scorretta del capo potrebbe comportare problematiche agli arti superiori come formicolii o rigonfiamenti.
In questi casi, la terapia osteopatica unita ad un linfodrenaggio potrebbe aiutarla nella risoluzione del suo problema.
Una postura scorretta del capo potrebbe comportare problematiche agli arti superiori come formicolii o rigonfiamenti.
In questi casi, la terapia osteopatica unita ad un linfodrenaggio potrebbe aiutarla nella risoluzione del suo problema.
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