Salve dottori, mi chiamo Alessandro e ho ventisei anni e mi sento donna e sarei felice di diventarlo

18 risposte
Salve dottori, mi chiamo Alessandro e ho ventisei anni e mi sento donna e sarei felice di diventarlo. Ho capito che mi piacciono i ragazzi, ma al contempo so che dentro mi sento donna e questo lo so da quando ho tredici anni. Ho avuto anche un esperienza intima molto bella con un ragazzo. Vorrei far venire alla luce chiara la ragazza che sono sempre stata però mia mamma non mi accetta Pensa che sia una perversione desiderare un corpo da donna e che mi piacciono i maschi perché non ho il coraggio di approcciare le ragazze gli ho detto che le ragazze non mi dicono nulla e i ragazzi mi fanno battere il cuore non accetta che mi sento donna non mi appoggia nel percorso dice che non sarò mai donna che si nasce donna io sarei voluto nascere chiara e non Alessandro credetemi io sarei voluto nascere donna e un ragazzo mi emoziona come un quadro Hopper io ci ho provato a parlare a mia mamma ma non accetta il mio desiderio di essere donna mi sa che posso solo sognare come faccio già di essere una ragazza che posso fare dottori fare la transizione senza il suo appaggio restare uomo anche se mi fa soffrire?
Buongiorno Alessandro, non è la prima volta che scrive su questo portale e ciò mi da la misura di quanto sia combattuto nelle sue scelte. Ci chiede se è possibile iniziare la transizione senza l'appoggio di sua madre. Lei può fare quello che vuole, e immagino ne sia consapevole, il punto è se se la sente. Quanto è importante per lei l'approvazione di sua madre? Quanto sarebbe disposto a vederla soffrire per la sua scelta? Credo che le domande a cui dovrebbe rispondere siano queste. Se pensa di essere troppo confuso, se pensa che un sostegno psicologico possa essere d'aiuto per fare chiarezza tra la selva di pensieri e paure, io resto a disposizione. Un caro saluto, dott.ssa Manuela Leonessa

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno Alessandro,
comprendo che la situazione in cui si trova sia molto difficile, sente di dover scegliere tra il suo bisogno di esprimere una parte di sé che sente più autentica e l'approvazione genitoriale.
è importante che lei si chieda quanto è importante per lei l'appoggio di sua madre a discapito di una sua libera espressione. con uno psicologo potrebbe iniziare a conoscere meglio Chiara ed i suoi bisogni.
Le auguro il meglio, Dott.ssa Lovisato
Salve, mi sembra evidente che lei stia attraversando una fase molto significativa della sua vita, in cui sta esplorando e cercando di comprendere la sua identità di genere. È importante sottolineare che l'identità di genere è un aspetto complesso dell'individuo e può variare da persona a persona. Quello che sente riguardo alla sua identità è legittimo e merita di essere rispettato. Il desiderio di essere una donna e il fatto di provare attrazione romantica per ragazzi sono aspetti legati alla sua identità di genere e orientamento sessuale. È essenziale ricordare che non si tratta di perversioni, ma di esperienze autentiche che possono essere esplorate e accettate. È normale per le persone transgender desiderare un corpo in linea con la loro identità di genere, così come è normale per tutti provare attrazione verso persone di un certo genere. È comprensibile che lei voglia il supporto e la comprensione della sua famiglia riguardo alla sua identità di genere, ma alcune persone potrebbero avere difficoltà ad accettare esperienze diverse dalle aspettative sociali o culturali. Questo può essere un percorso emotivamente impegnativo da affrontare, ma è fondamentale ricordare che la sua identità è preziosa e merita rispetto indipendentemente dalle opinioni degli altri. Le consiglierei di considerare l'opportunità di parlare con uno psicologo specializzato in questioni di identità di genere. Un professionista può aiutarla ad esplorare i suoi sentimenti, comprendere meglio la sua identità e supportarla durante un eventuale percorso di transizione, se è ciò che desidera. Inoltre, può anche aiutarla a comunicare le sue esperienze e sentimenti alla sua famiglia in modo più chiaro e comprensibile. Esistono anche organizzazioni e gruppi di supporto per persone transgender, dove può entrare in contatto con altre persone che hanno attraversato esperienze simili e trovare sostegno all'interno della comunità LGBTQ+. Ricordi che il processo di autoesplorazione e accettazione della propria identità richiede tempo e pazienza. Non esiste una risposta universale o giusta riguardo alla sua identità di genere. Quello che conta è essere onesti con sé stessi e vivere la propria vita autenticamente. Spero che lei possa trovare il supporto e la comprensione necessari per affrontare questo percorso di scoperta personale. Se desidera ulteriori informazioni o supporto, non esiti a contattarmi. Cordiali saluti, DM
Ciao Alessandro, mi dispiace sentire che stai affrontando una situazione così difficile con tua madre. È importante ricordare che il processo di accettazione dell'identità di genere può essere un viaggio complesso e emotivo per te e per le persone intorno a te.

Prima di tutto, è fondamentale capire che ciò che provi riguardo alla tua identità di genere è valido e legittimo. Se ti senti una donna dentro di te, è importante riconoscere e onorare questi sentimenti. L'identità di genere è un aspetto profondo e personale della nostra essenza e non è determinata solo dal corpo fisico con cui si nasce.

Il fatto che tu sia attratto dai ragazzi e senta di essere una donna non è affatto una contraddizione. L'orientamento sessuale (chi ti piace) e l'identità di genere (come ti senti dentro di te) sono due aspetti differenti della tua identità. È perfettamente normale essere una donna trans e provare attrazione per i maschi.

Quando si tratta di affrontare la situazione con tua madre, capisco che possa essere difficile. È importante ricordare che alcune persone possono avere pregiudizi o mancanza di comprensione riguardo all'identità di genere. Questo può essere particolarmente doloroso quando riguarda una persona cara come tua madre.

Se ti senti a disagio a parlare con tua madre riguardo alla tua identità di genere al momento, potresti cercare il supporto di altre persone di fiducia nella tua vita. Questo potrebbe includere amici, familiari o gruppi di sostegno LGBTQ+ dove puoi condividere le tue esperienze con altre persone che possono comprenderti meglio.

Ricorda che il tuo benessere emotivo e la tua felicità sono fondamentali. Se decidi di intraprendere un percorso di transizione o esplorare la tua identità di genere, puoi cercare il supporto di professionisti esperti in questo campo, come psicologi o consulenti specializzati in identità di genere.

Non lasciare che le opinioni di tua madre o gli altri ostacolino il tuo cammino verso la realizzazione di te stesso. Se senti di essere una donna dentro di te, meriti di essere rispettato e accettato per ciò che sei. Cerca il supporto di persone che ti comprendano e ti sostengano nella tua identità di genere.

La strada potrebbe essere difficile, ma ricorda che sei prezioso e hai il diritto di essere te stesso. Cerca di costruire una rete di supporto che ti aiuti nel tuo percorso e cerca di prenderti cura di te stesso mentre fai i passi che senti di dover fare per essere autenticamente te stesso.
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Buongiorno, immagino ol disagio della mancata approvazione, non deve essere facile, ma è lei a decidere di se stessa e del suo corpo, non sua mamma, cosa la farebbe stare meglio? È maggiorenne può agire anche senza il suo supporto se se la sente.
Buonasera, credo che non sia possibile sciogliere ogni suo dubbio attraverso questo primo contatto. La sua è "una lettera aperta" che apre ad un confronto, spero per lei utile, tramite i rimandi scritti di persone che lavorano a sostegno del benessere psichico dei loro pazienti. Credo che giungere ad una decisione le richiederà un percorso di consapevolezza ancora più profondo. Ora lei esprime un desiderio nitido, vivace come i magnifici colori che utilizza Hopper...e, proprio come in quei dipinti, anche nell'immagine che lei ci porta emergono elementi di attesa, solitudine e vuoto, con la presenza di qualcosa che certamente esiste ma è inafferrabile, ancora non visibile e inesplorato. Bisognerebbe "entrare" dentro questa sua immagine, attraversare i silenzi che percorrono la stanza, osservare le persone presenti, coglierne le relazioni. Sua madre in questa immagine è presente ma forse va compreso quale sia il posto e la luce da dedicarle, quale posizione lei si prende e quale volto e quale corpo rappresentare nel quadro della sua esistenza. Potrebbe pensare al suo processo decisionale e di crescita personale come ad una tela da dipingere e l'opera ultimata come l'esito di questo processo. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla lungo il suo viaggio verso di sé.
Salve Alessandro,

Capisco che sia un momento molto difficile per lei, affrontare tale questione e allo stesso tempo affrontare la tematica con un genitore può essere davvero difficile. Tutttavia è importante tenere a mente che chiunque è libero di esplorare la prorpia identità di genere e di seguire il percorso che la rende veramente felice e autentica.

Prima di tutto, è importante ricordare ciò non è una perversione o qualcosa di sbagliato. Le identità di genere variano molto e la diversità di esperienze è una parte importante della nostra umanità. Essere attratti dai ragazzi non contraddice ciò, poiché l'orientamento sessuale e l'identità di genere sono due aspetti distinti.

Parlare con una figura di supporto, come uno psicologo o un terapeuta specializzato in questioni di identità di genere, può essere estremamente utile per esplorare i suoi sentimenti, emozioni e desideri in modo più approfondito e supportivo.

Quando si tratta della relazione con un genitore capisco che può essere difficile quando non c'è accettazione o comprensione. Tuttavia, sappia che il processo di accettazione da parte dei genitori può richiedere tempo e può essere complicato. Provi a comunicare apertamente riguardo ai suoi sentimenti e alle sue esigenze, ma ricordi anche di prendersi cura di se e del proprio benessere emotivo.

Se sente di voler intraprendere un percorso di transizione per esprimere la sua identità di genere, è importante cercare risorse e supporto specializzati. I professionisti che lavorano con le questioni transgender possono aiutarla a esplorare le opzioni disponibili e guidarla nel processo.

Ognuno di noi è arbitro della propria identità di genere e della sua vita, e che la felicità e autenticità sono fondamentali. Nessuno dovrebbe sentirsi costretto a restare in una condizione che lo fa soffrire. Accettare e abbracciare la prorpia vera identità può essere un percorso di crescita e realizzazione personale.

Cerchi di trovare una comunità di supporto, dove potersi connettere con altre persone che condividono esperienze simili alle sue.

Infine, tenga presente che può essere utile cercare supporto anche da parte di amici, familiari o professionisti che sono aperti e comprensivi riguardo alle questioni di genere. Spesso si è meno soli di quanto si creda, ci sono persone che la sosterranno e l'accetteranno per chi è.

è importante essere gentili con se stessi e si prendersi il tempo necessario per esplorare la propria identità di genere e il percorso che la porterà felicità e realizzazione.

Se ha bisogno di ulteriore supporto o informazioni, consideri di rivolgersi a organizzazioni o centri di supporto LGBTQ+ che possono offrirle risorse specifiche per la sua situazione.

Le auguro tutto il meglio nel suo cammino verso l'autenticità e la realizzazione di sé.

Rimango a disposizione per un consulto, anche online :)
Vittorio Mario Longo
Buonasera Chiara, credo che chiamarla come vuole e desidera sia il primo passo per il suo riconoscimento dell’essere donna. Lei sta facendo un percorso con uno specialista? Per le transizioni in genere si effettua un percorso con uno specialista psicoterapeuta che l’aiuta nel processo dall’inizio alla fine e aiuta anche la famiglia ad accettare e accogliere pienamente la transizione. Se è davvero quello che vuole le consiglio di contattare un centro specializzato per queste operazioni che la prende in carico anche dal punto di vista psicologico e vedrà che aiuterà anche sua mamma nel processo. Buona fortuna.
Gentile utente,
dal suo scritto di evidenzia molto il suo disagio emotivo .
Credo profondamente che sia il caso di intraprendere un percorso psicologico per sviluppare maggiore consapevolezza di sè, delle sue emozioni e dei suoi obiettivi.
Per tanto le ricordo che abbiamo una sola vita e ogni istante è troppo prezioso per non mettere tutto il nostro impegno per viverlo al meglio!
Rimango a disposizione per un consulto anche online.
Dott.ssa Rosa Argenti
Buongiorno gentile utente, dalle sue parole è evidente la complessità delle emozioni contrastanti che sta vivendo e per questo le proporrei, prima di tutto, di rivolgersi ad un Professionista specializzato che possa supportarla psicologicamente nel districare tutti questi vissuti. Di fatto lei ha diritto di scegliere autonomamente cosa fare della sua vita, senza necessitare dell'approvazione di nessuno, ma è altrettanto comprensibile che l'idea di intraprendere un percorso di transizione senza il supporto di sua madre e della sua famiglia possa suscitarle paura e preoccupazioni.
Mi sembra infatti molto consapevole di ciò che vuole, mentre manca forse appunto fare chiarezza su "come" vuole che questo avvenga e su quello che teme potrebbe comportare a livello relazionale con i suoi cari. Uno Specialista può supportare lei ed eventualmente anche la sua famiglia in questo complesso percorso alleviando la faticosa sensazione di essere da soli.
Credo che, una volta fatta luce soprattutto in lei anche su questi difficili aspetti, potrà intraprendere con maggior serenità e preparazione qualunque strada decida di percorrere.

Cordialmente, Dott.ssa Anna Bonci
Ciao Alessandro,

Grazie per aver condiviso con me i tuoi sentimenti così profondi e personali. Capisco che vivi una situazione molto delicata e complessa riguardo al tuo desiderio di essere donna e il fatto di sentirti attratto dai ragazzi. È importante sapere che hai tutto il diritto di esprimere e riconoscere la tua vera identità di genere, e nessuno può giudicare o negare i tuoi sentimenti.

Il processo di accettazione e comprensione della propria identità di genere può essere difficile, soprattutto quando non viene compreso o accettato dai familiari. È fondamentale che tu sappia che non sei solo e che ci sono risorse e professionisti disposti ad ascoltarti e supportarti durante questo percorso.

Il fatto che tua madre possa avere difficoltà a capire e accettare il tuo desiderio di essere donna non deve scoraggiarti. Potrebbe essere utile cercare il supporto di un professionista, come uno psicologo specializzato in questioni di genere, per affrontare insieme queste sfide e trovare il modo migliore per comunicare i tuoi sentimenti con tua madre.

La tua identità di genere è una parte importante di te, e meritatamente hai il diritto di esplorarla e viverla autenticamente. La transizione di genere può essere un processo che richiede tempo e riflessione, ma è possibile farlo con il sostegno adeguato.

Se desideri intraprendere un percorso di transizione di genere, ci sono opzioni a tua disposizione, come la consulenza di un endocrinologo specializzato in terapie ormonali e un terapista che possa supportarti nel processo di transizione.

Ricorda che la tua felicità e la tua autenticità sono essenziali nella tua vita. Cerca di essere gentile con te stesso e prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per comprendere te stesso e i tuoi desideri. La tua identità di genere non deve essere motivo di sofferenza o vergogna, ma di accettazione e amore verso te stesso.

Se vuoi continuare a discutere dei tuoi pensieri o delle tue preoccupazioni, sono qui per te. Non esitare a contattarmi o a cercare il supporto di un professionista di fiducia.

Ti invio un abbraccio virtuale e ti auguro il meglio per il tuo percorso di scoperta e autenticità.

Con affetto,

Ilaria
Buonasera, lei ha condiviso con noi un suo sentire veramente prezioso e autentico "mi sento donna e sarei felice di diventarlo". Questo denota una notevole consapevolezza in se stessa e l'aver riconosciuto un suo bisogno esistenziale, ossia quello di poter essere Chiara e star bene con se stessa. Posso comprendere quanto sia difficile essere nati in un corpo in cui non ci si riconosce, e non c'è nessuna perversione in questo. Mi sento di dirle che è stata molto coraggiosa nel fare coming out e nel condividere con sua mamma il bisogno di avere il suo sostegno e la sua approvazione per poter affrontare in modo più sereno un percorso carico a livello psicofisico. E' stata quindi una condivisione autentica rispetto al suo bisogno di poter essere se stessa e trovare il suo posto nel mondo. Comprendo il voler l'appoggio di sua mamma in un momento così delicato della sua vita, tale da mettere in discussione l'idea di iniziare un percorso di transizione.
sarebbe importante chiedersi se il prezzo da pagare per sacrificare la sua felicità e il potersi sentire a proprio agio in un corpo che corrisponde all'identità di genere in cui si riconosce, non sia veramente troppo alto? E' importante che lei possa ascoltarsi, far spazio alle sue emozioni e a Chiara. Sua mamma sarebbe disponibile ad una consulenza in cui poter proporre un percorso di sostegno psicoeducativo? Probabilmente non è semplice neanche per lei far chiarezza tra le sue emozioni, pensieri e credenze. Un supporto psicologico individuale potrebbe inoltre esserle utile per affrontare i suoi vissuti emotivi e accogliere l'idea di iniziare un percorso per la transizione. Inoltre, ci sono diverse associazioni e gruppi di mutuo aiuto in cui poter ricevere sostegno, vicinanza e instaurare relazioni preziose. Si prenda cura di se stessa. Può servire tempo per capirsi, conoscersi e sentirsi al sicuro. Rimango a sua disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Gentile utente, capisco quanto possa essere difficile per lei trovarsi in questa situazione senza poter contare sull'appoggio di sua mamma.
nonostante ciò provi ad ascoltare se stesso, a farsi coraggio e ad intraprendere il cammino che desidera così fortemente.
Sua mamma, la sua famiglia e le persone a lei vicine capiranno.
Un caro saluto.
Dott.ssa Clarissa Russo.
Buongiorno, dalle sue parole emerge chiaramente il dolore che prova per il mancato riconoscimento della sua identità di genere. Purtroppo, a volte le famiglie hanno difficoltà ad accogliere situazioni simili alla sua, questo accade per tanti motivi, ma comprendo quanto sia doloroso per lei.
Le sue emozioni, i suoi vissuti, i suoi pensieri sul suo corpo e sul suo orientamento sono legittimi e meritano di essere rispettati e accolti. Intraprendere un percorso psicologico potrebbe essere utile per approfondire ed elaborare i suoi vissuti, ciò potrebbe aiutarla a fare la scelta che sente più giusta per lei.
Resto a sua disposizione qualora desiderasse approfondire alcuni argomenti. Cordiali saluti.
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Buongiorno Alessandro.
Il percorso di transizione non è tanto un percorso “estetico” quanto intimo ed interiore.
I genitori purtroppo a volte non riescono a comprendere che sentirsi di appartenere ad un corpo che non ci rappresenti non sia una “scelta” o una perversione ma semplicemente essere consapevoli che alla nascita ci è stato affidato un sesso biologico diverso da quello reale.
Il percorso di transizione credo che in cuor suo sappia che lo può iniziare da un momento all’altro anche senza l’appoggio di sua madre il punto cruciale credo sia: quanto se la sente in una scala da 1 a 10 ?
Effettuare questo tipo di percorso interamente da solo non è facile per nulla e so che è questo che la frena. Quello però che le posso dire è che le opinioni altrui in questo momento delicato della sua vita deve cercare di farsele scivolare addosso anche se è sua madre che parla, perché solo lei sa che se rimarrà a vita Alessandro non vivrà la vita che vorrà.
Le consiglio in questo delicato periodo della sua vita di affidarsi ad uno specialista per intraprendere un percorso solo per se stesso. Se deciderà di iniziare nonostante tutto il percorso di transizione almeno ci sarà uno spazio a settimana dove lei potrà svuotare tutte le sue emozioni e ricevere conforto.
Io le auguro tutto il meglio che c’è e sono a disposizione per un consulto.
Dott.ssa Silvia MARCELLETTI
Buona sera, trovo che il desiderio che esprime sia molto forte e presente nei suoi pensieri e nella sua vita. A questo desiderio si contrappongono alcune scelte difficili da compiere. Capisco molto bene quanto sarebbe importante avere il supporto di una persona cara durante tutto il percorso. Il mio suggerimento è quello di considerare la scelta della transizione come un lungo viaggio da intraprendere, e di cominciare dall'inizio senza subito pensare al traguardo. Ci sono molte cose importanti da fare prima: decidere dove andare, perché, e che bagaglio portarsi. Così per queste operazioni iniziali potrebbe chiedere aiuto ad uno psicologo per fare una ricognizione e delineare un itinerario, e magari successivamente valutare se e come coinvolgere un suo familiare; avere un'idea chiara e precisa da comunicare potrebbe ridurre l'ansia di chi riceve il messaggio.
Cari Saluti
Giorgio Manieri
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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