Salve, dopo 2 anni con un uomo di 48 anni che mi faceva piangere di felicità mi ritrovo a piangere a

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Salve, dopo 2 anni con un uomo di 48 anni che mi faceva piangere di felicità mi ritrovo a piangere a distanza di un anno e mezzo di tristezza. In questi 8 mesi non ha fatto un gran che per stare con suo figlio nato da un precedente matrimonio e ora, dopo vari consulti e cambi di idea continui ha detto che ha una dipendenza dal figlio tale da scegliere lui . Ha un ex moglie che L ha sempre ricattato con il figlio e lui fino a che ha incontrato a me ci sottostava, poi una volta iniziata la nostra relazione mi diceva che quel figlio non lo voleva perché gli ricordava solo cose brutte… alla fine questo ha portato ( anche con L aiuti dell ex moglie) a far sì che il bambino (11 anni)non volesse più vedere me e mia figlia perché sosteneva che il padre avesse scelto mia figlia al posto suo e voleva che il padre stesse solo con lui nei giorni di sua spettanza. Premetto che dopo un anno che ci conoscevamo e abbiamo ritenuto seria la nostra storia, abbiamo fatto conoscere i bambini per poi dopo sei mesi , visto che le cose andavano bene, con il loro aiuto abbiamo scelto una casa più grande dove andare tutti insieme perché fin quel momento il padre nonostante fosse separato da 8 anni non aveva mai lasciato la casa coniugale ( una villetta su 2 piani in cui su uno viveva lui è L altro L ex e il bambino faceva su e giù ogni volta che voleva) . Dicevo… fino a quel momento tutto ok ..poi a trasloco fatto il bambino dice di non voler venire perché si sentiva in difficoltà con la madre se L avesse incontrata ( perché per non stravolgerlo troppo avevamo preso una casa a 5 km dalla
Madre cosicché il padre lo potesse vedere spesso). A quel punto il mio compagno, guidato da uno psicologo dove già il bambino era in cura anni prima per problemi di cui non ho mai capito bene,so solo che furono le maestre di scuola a dire ai genitori che gli servisse un supporto, decide che è meglio lasciare casa così anche se io contraria perché secondo me era far retta ad un capriccio manipolato dalla madre, lasciamo la casa ed andiamo a vivere a casa mia distante 1 ora senza traffico da casa della madre. Morale della favola il figlio nulla non vuole più vedere me e mia figlia ( alla quale tra L altro era stata stravolta la vita con cambio di scuola casa e lontana dai suoi amici e partenti ma alla quale avevo spiegato la situazione ed era d’accordo) e lui mi dice che deve assecondarlo o meglio a giorni alterni mi dice che deve assecondarlo , in base a con chi parla… fino a che in una giornata, dopo un colloquio con una psicologa che dice che lui dovrebbe fare un percorso sulla genitorialita ‘ lui decide di insistere con il figlio e portarlo qui a casa…dopo 4 ore parla con L avvocato e cambia idea . Mi chiama , mi dice che deve mettere prima il figlio e che conta più lui di un nuovo amore. Beh che dire io gli ho detto non puoi cambiare idea ogni 2x3 e non puoi sottostare ai continui capricci di tuo figlio perché se ogni volta è così non se ne esce. Premetto che il bambino è molto viziato e che ogni cosa che voleva la otteneva dal padre perché era una guerra tra lui e la ex moglie per accaparrarsi questo figlio e che lui la ritiene pericolosa per suo figlio e che quindi lo deve portare il più possibile via da lei . Io mi chiedo; ma in tutti quei mesi che non L ha voluto vedere questo non valeva? È giusto assecondare ogni capriccio dei figli perché io con la mia non lo faccio… grazie
Salve Sara, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.

Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buon giorno a lei e grazie per aver condiviso con noi questi suoi vissuti certamente non facili da affrontare e gestire. Concordo con il collega in merito all’importanza di poter intraprendere un trattamento psicoterapico. Credo che un percorso di Psicoterapia individuale la porta certamente aiutare a meglio individuare risorse e difficoltà sulle quali poter impostare adeguato percorso per il raggiungimento del benessere psico-fisico. Cordialmente Gian Piero dott Grandi
Salve, scrive di provare un profondo disagio per la situazione che sta vivendo. La invito pertanto a intraprendere un percorso psicologico per trovare le risposte che cerca.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno e grazie per aver condiviso la sua storia. Capisco il suo disagio e le perplessità relative all’atteggiamento del suo compagno, purtroppo quando ci sono storie di separazioni conflittuali é sempre difficile trovare un giusto equilibrio, credo che sia utile un chiarimento con lui, se possibile, riguardante la natura della vostra relazione e le dinamiche che le creano disagio, a questo proposito può chiedere un supporto psicologico che possa aiutarla ad affrontare questo momento.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Un caro saluto é in bocca al lupo !
Dott.ssa Germana Ambrosi
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione complicata che si è venuta a creare. Sicuramente è molto complesso gestire le emozioni che nascono in ognuno dei soggetti coinvolti, che sono tutti ugualmente importanti. Più che una questione di priorità, è sicuramente possibile trovare un modo per gestire la situazione al meglio,ma occorre l'aiuto di un esperto. Consiglio quindi una terapia in cui lavorare sulla famiglia ricostituita che possa riportare armonia in ognuno di voi. Resto a disposizione.
Le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Monica Mellone
Gentile Sara, comprendo il suo disagio, la sua delusione.
La situazione che ha descritto non è semplice e le consiglio di indagarla in un percorso.
Cordiali saluti,
Buona fortuna
Giada Bruni
La situazione che descrive è molto complessa. Si intuisce che la ex moglie del suo compagno sia una persona manipolatoria e rivendicativa (come spesso avviene nelle separazioni con elevata conflittualità), tanto con l'ex marito, tanto con il figlio. In casi simili, i minori diventano una sorta di "capro espiatorio", che pagano a caro prezzo. Il risultato è una considerevole confusione e sofferenza sia del padre che del figlio. Mi permetto di ipotizzare che i comportamenti del ragazzino non siano esattamente "capricci", bensì espressione di un disagio profondo, plausibilmente determinato da una strumentalizzazione a cui è stato esposto per lungo tempo e da una genitorialità deficitaria. Avete tutti e tre bisogno di un aiuto specialistico per ristabilire un equilibrio relazionale compromesso.
Salve gentile utente, comprendo il profondo disagio per la situazione che sta vivendo. La invito pertanto a intraprendere un percorso psicologico per trovare le risposte che cerca. Buona giornata.
AV
Salve, la situazione che ci descrive è troppo importante vista la presenza dei bambini e per questo motivo non posso assolutamente darle una risposta. Le consiglio un contatto con uno psicologo per un percorso che la aiuti in questo difficile momento. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Gentile signora,
non è facile rimanere invischiati all'interno di una separazione conflittuale. Data la delicatezza della situazione, considerando che ci sono dei minori coinvolti, ritengo sarebbe utile un consulto psicologico al fine di mettere meglio a fuoco una situazione che appare complessa.
Cordialmente, EP
Gentile Signora, dal suo racconto si coglie la complessità delle dinamiche e dei ruoli. Mi sento di consigliarle di prendere in mano la trama delle vostre vite e legami per tutelare la serenità di tutti, adulti e bambini. Penso che un consulto psicologico con un terapeuta che ha una formazione sistemica potrebbe esserle d'aiuto, e poi valutare il da farsi.
Cordiali saluti
Dr.ssa Giorgia Trinelli
Buongiorno mi dispiace molto per la situazione che descrive che immagino procuri una serie di emozioni e sentimenti. Credo che occorra innanzitutto che lei chiarisca e definisca la portata di ciò che prova e come questo posso essere risultato di un suo specifico modo di essere e della sua storia di vita sia pur sollecitata dagli eventi complessi che descrive. Quello che racconta sollecita l'immagine di una competizione per una posizione di rilevanza come a dimostrazione di un riconoscimento e talvolta ciò può veicolare una lotta di tutti contro tutto. Credo che la cosa migliore sia prendere tempo, lasciar decantare e poi affrontare ciò che le compete con il sostegno di un esperto.
Rimango a disposizione per un consulto.
Cordiali saluti,
Dott,ssa Chiara Bevilacqua
Salve, la storia che ci ha raccontato sembrerebbe densa di triangolazioni e troppi movimenti che mirano a perseguire uno scopo che poco dopo quasi non esiste più. Quando ci troviamo di fronte a "famiglie allargate", specie se ci sono minori, il campo diventa molto delicato. lei pone una domanda relativa all'adeguatezza genitoriale di assecondare i capricci dei figli, che sembra quasi retorica perchè ovviamente non è mai del tutto consigliabile un tale atteggiamento, tuttavia la faccenda è davvero troppo complessa per essere risolta con un "Si" o un "No" su due piedi. Quello che invece riterrei più utile è chiedersi se è questa la dinamica in cui vuole continuare a vivere lei, fatta di così tanti movimenti... Provi a chiedersi che genere di stabilità si auspicherebbe per se stessa e per la propria bambini e provi a capire se il quadro diventa più chiaro
Salve, comprendo il suo disagio e credo che le abbia bisogno di trovare uno spazio in cui riversare tutto il suo dolore e in cui fare chiarezza. A volte il comportamento degli altri ci sembra inaccettabile ma dobbiamo imparare a convivere con scelte che non condividiamo, utilizzando strategie e pensieri che ci aiutino a ritrovare la serenità. Forse allora potremo anche accettare le scelte altrui che altrimenti ci appaiono prive di senso o sbagliate. Toccare la fragilità in noi stessi può aiutare a comprendere quella dell'altro e a ricominciare con uno spirito più positivo con la stessa persona o con un'altra. Resto a sua disposizione per un eventuale supporto psicologico.
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