Salve. Da circa 2 giorni , ho difficoltà a deglutire (soltanto i solidi), nessun problema con liqui

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Salve.
Da circa 2 giorni , ho difficoltà a deglutire (soltanto i solidi), nessun problema con liquidi e saliva.
Ho sempre masticato con lentezza, stavolta peró é come se avessi un blocco nel deglutire, derivato dal fatto che quando lo faccio, il cibo non scende in modo fluido.la sensazione é quella che resta bloccato in gola con il susseguente rischio di affogarmi. É capitato più volte che questo stato ansioso mi ha portato ad alzarmi di scatto dalla paura con susseguente battito cardiaco accelerato. La sensazione é terribile. Sembra davvero di star affogando!
Note: soffro di ipertiroidismo, sono un soggetto allergico (polvere e polline) ed ho i canaletti del naso strettissimi.
Cosa può essere?
Grazie
La malattia da reflusso comprende il reflusso gastro-esofageo (quello liquido, che è più di competenza del gastroenterologo) e il reflusso laringo-faringeo (quello gassoso, che invece è più di competenza dell'otorinolaringoiatra). Il reflusso laringo-faringeo rappresenta una patologia di recente definizione scientifica. E' stato descritto e approfondito in modo più preciso nel corso degli ultimi 20 anni, ed è legato alla risalita di gas dallo stomaco. Episodi di risalita di secrezione acida (liquida o gassosa) di tipo occasionale e di modesta entità sono normali nel soggetto sano. Il fenomeno diventa patologico quando il numero, la durata e l’entità degli episodi comportano alterazioni a carico degli organi interessati. I sintomi a carico di questi organi possono diventare preminenti e costituire un quadro clinico ben definito. Nel 33% dei casi la malattia da reflusso può determinare disturbi a carico della laringe e anche disturbi bronchiali. Questa malattia da reflusso può causare sapore sgradevole in bocca, ma anche dolore faringeo, difficoltà a deglutire sia cibi solidi che liquidi, e ancora, tosse secca, sensazione di corpo estraneo in gola, secchezza della bocca, sensazione di nodo in gola, fino a frequenti episodi di raucedine. Tali disturbi sono dovuti sia alla irritazione diretta provocata dall’acido cloridrico e dalla pepsina, sia dai riflessi vagali scatenati da queste sostanze. E nei soggetti ansiosi, purtroppo, si osserva anche una maggior produzione di acido cloridrico che, a sua volta, può far peggiorare la malattia e incrementare i sintomi che avverte il paziente. In questi casi è consigliabile eseguire una valutazione fibrolaringoscopica per valutare i segni di irritazione e seguire i consigli del proprio otorino di fiducia non solo per avviare la terapia più adatta al caso clinico, ma anche per correggere il proprio stile di vita e poter, quanto prima, sospendere senza conseguenze la terapia farmacologica.

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