Salve ce la mia compagna che che è da 6 mesi in ospedale con la sindrome di guglian barré a le mani

11 risposte
Salve ce la mia compagna che che è da 6 mesi in ospedale con la sindrome di guglian barré a le mani ancora bloccate e non cammina ancora quanto tempo ci vuole ? Grazie
Dott. Enrico Poncia
Fisioterapista
Cosio Valtellino
Buonasera, sicuramente i colleghi del reparto staranno facendo il loro meglio per cercare di stimolare le abilità motorie residue e recuperare le funzioni al momento limitate. Non conoscendo la storia clinica della paziente non posso aggiungere altre informazioni. Le stia accanto il più possibile, non la lasci sola e si prenda cura di lei che, al momento e nei prossimi mesi, ha e avrà bisogno di tutto l'affetto e il coraggio possibile. Forza!

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Salve, la sindrome di Guillain-Barré è una patologia neurologica la cui ripresa è molto variabile e individuale. Il fatto che la sua compagna sia da sei mesi in ospedale indica un quadro clinico severo. I tempi di recupero, soprattutto per la funzionalità delle mani e la capacità di camminare, non possono essere definiti con esattezza, poiché dipendono da vari fattori come la gravità del danno nervoso iniziale, la risposta alle terapie e la costante riabilitazione. Spesso, il recupero motorio può richiedere mesi, se non anni, e avviene gradualmente. La riabilitazione fisioterapica intensiva è fondamentale per stimolare il sistema nervoso e il recupero muscolare. È importante avere pazienza e continuare a supportarla nel percorso, perché, anche se lento, il recupero è possibile. Le consigliamo di rivolgere questa domanda in modo diretto anche all'equipe medica e fisioterapica che la segue, poiché possono darle una valutazione più precisa basata sull'evoluzione clinica individuale.
Salve, capisco bene la sua preoccupazione. La sindrome di Guillain-Barré ha tempi di recupero molto variabili: in alcuni casi i miglioramenti iniziano già dopo pochi mesi, in altri possono volerci anche un anno o più. Dopo 6 mesi senza pieno recupero non significa che non ci siano margini, ma che il percorso sarà lungo e graduale. Le mani e la deambulazione spesso sono tra le ultime funzioni a riprendersi del tutto. La riabilitazione intensiva e continua è fondamentale per favorire la rigenerazione nervosa e il recupero della forza. È importante avere pazienza, perché i nervi si rigenerano lentamente, e ogni persona ha tempi diversi.
La sindrome di Guillain-Barré è una patologia complessa, con tempi di recupero molto variabili da persona a persona. In alcuni casi i miglioramenti si vedono dopo pochi mesi, in altri il percorso può richiedere più tempo, anche oltre un anno. La riabilitazione fisioterapica intensiva e continua gioca un ruolo fondamentale per favorire il recupero della forza, della mobilità e della funzionalità delle mani e del cammino. È importante che la sua compagna sia seguita da un’équipe multidisciplinare, così da adattare il programma terapeutico alla sua condizione specifica e monitorare i progressi.
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni. Mi invii il suo numero di cellulare su questo sito affinché possa contattarla.
Senza impegno economico.
Grazie
Dott. Matteo Gallo
Fisioterapista
Genova
Buonasera, in quale ospedale si trova la sua compagna?

Dipende, ahime, dalla quantità e dalla qualità della riabilitazione alla quale la stanno sottoponendo. Questa sindrome è una malattia neurologica rara che colpisce i nervi periferici, per cui la perdita di funzionalità agli arti (mani e piedi maggiormente) è del tutto normale nella prima fase. Arrivati ai 6 mesi dalla comparsa dovrebbe iniziare una graduale ripresa di queste funzionalità. Hanno nel frattempo iniziato a provare diverse posizioni (seduta bordo letto/in piedi)? è in grado di sopportare queste posture?
Nei mesi precedente avrebbero dovuto eseguire delle mobilizzazioni passive per evitare retrazioni e successivamente stimolare la ripresa muscolare con una mobilizzazione assistita ma attiva. Per questo ritengo che non sia stata effettuata se a 6 mesi le mani sono "bloccate".
Stare in piedi in primis (prima ancora di poter camminare) richiede non solo forza ma soprattutto controllo del tronco (ci si lavora stando seduti a bordo letto senza appoggio posteriore inizialmente) e un equilibrio generale che dopo un lungo periodo di allettamento si perde. Per farla stare tranquillo le posso dire che i tempi di recupero, mediamente, vanno comunque dai 6mesi in poi, fino all'anno. Per cui siamo ancora nei tempi (ripeto, molto approssimati in quanto nelle malattie neurologiche non si parla di tempistiche poichè ognuno reagisce differentemente ma soprattutto la riabilitazione fornita fa la differenza in questi casi).
Le consiglierei di parlare con il direttore dell'ospedale e chiedere direttamente a lui spiegazioni. Se ha bisogno di altre domande riguardo la sua compagna mi scriva in privato che le posso spiegare ciò che le possono rispondere non comprendesse tutto. Spero di esserla stato utile
Buongiorno,mi dispiace molto per la situazione della sua compagna.La sindrome di cui soffre ha un andamento difficile da prevedere pur non essendo esclusa una remissione.Certamente richiede tempo e attento monitoraggio. Le faccio i miei migliori auguri. Cordiali saluti.
Dott. Daniele Fusto
Fisioterapista, Terapeuta
Milano
Buongiorno, la sindrome descritta è complessa e articolata va affrontata con specialisti e con tanta tanta pazienza. in bocca al lupo per la sua compagna.

cordialmente
Dott. Andrea Pierfederici
Fisioterapista, Osteopata, Chinesiologo
Senigallia
Buongiorno,
la velocità e la completezza del recupero sono influenzate da tanti fattori. Il recupero può durare anche qualche anno, ma può rimanere una debolezza muscolare.
Un'adeguata fisioterapia è fondamentale per massimizzare il recupero funzionale.
Ogni Guillan Barrè è a se, serve una valutazione da un neurologo/fisiatra
Dr. Alessio Facchini
Fisioterapista, Osteopata
Novara
Salve. Purtroppo non credo sia possibile dare una risposta alla sua domanda in questa sede. Le problematiche neurologiche danno esiti che possono variare molto da persona a persona, sia in termini di gravità che come durata del decorso. Deve fare affidamento al personale ospedaliero per gli aggiornamenti clinici. Parli nuovamente con il neurologo o il personale medico del reparto in cui la sua compagna è attualmente ricoverata. Spero le diano notizie migliori a breve e le porgo cordiali saluti.

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