Salve a tutti, sono un ragazzo di 19 anni che ha praticato calcio fino all'età di 15, dopo uno squat
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Salve a tutti, sono un ragazzo di 19 anni che ha praticato calcio fino all'età di 15, dopo uno squat fatto male a luglio del 2020 ho cominciato a riscontrare dei dolori all'inguine sx che si sono protratti all'adduttore e adesso anche al ginocchio, feci una ecografia a gennaio 2021 dove mi hanno riscontrato una tumefazione capsulare della sinfisi pubica associata a discreto versamento sinoviale contestuale da ipersollecitazione meccanica con irregolarità dei margini osteocondrali craniali contrapposti maggiormente a sinistra, bilateralmente caratterizzata da aspetti micro-frammentari distrettuali. Dopo ciò feci solo (purtroppo) 10 sedute di laser
Oggi questa problematica sta compromettendo molto la mia quotidianità, una cosa da aggiungere è che anche l'adduttore e il ginocchio dx ne stanno risoffrendo ultimamente. Per concludere in bellezza e capire meglio il quadro clinico sottolineo che ho i piedi piatti (maggiore a destra), il bacino non è in asse, per bilanciare tutto si è formata una doppia curva scoliotica di lieve entità.
Verso quale branca di specialisti mi dovrei rivolgere?
Oggi questa problematica sta compromettendo molto la mia quotidianità, una cosa da aggiungere è che anche l'adduttore e il ginocchio dx ne stanno risoffrendo ultimamente. Per concludere in bellezza e capire meglio il quadro clinico sottolineo che ho i piedi piatti (maggiore a destra), il bacino non è in asse, per bilanciare tutto si è formata una doppia curva scoliotica di lieve entità.
Verso quale branca di specialisti mi dovrei rivolgere?
Buonasera. Se non lo ha già fatto il primo passo consiste nella visita medica fisiatrica per poter individuare la terapia più idonea in base alla valutazione. In generale il consiglio sarebbe in seguito di lavorare con un osteopata per le tensioni profonde e in seguito con una rieducazione posturale per gli sbilanciamenti. Saluti
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Salve non condivido la scelta della mia collega di andare da un fisiatra in quanto entrerebbe nuovamente nel vortice burocratico medico lungo e spesso incerto per problemi di questo tipo. I problemi al ginocchio e piede possono ovviamente esserne una conseguenza, mentre per la scoliosi se "reale" allora sarà idiopatica quindi non è detto che sia una stretta relazione ma magari una concausa.
Il suo problema sembra già cronico e quindi più complicato da risolvere e le sconsiglio di andare da un bravo collega osteopata che le saprà dire la natura del suo problema; possibili cause:
- trauma lesivo sinfisi pubica che ha portato a blocchi articolari al bacino e contratture
- grave contrattura dei muscoli dell'anca che mimano i problemi al pube o adduttori.
- altri problemi di base che hanno portato a queste due ipotesi qui sopra come problemi viscerali o altro....solo con una visita accurata lo si può sapere.
Spero di esserle stato d'aiuto.
Rimango a disposizione
Il suo problema sembra già cronico e quindi più complicato da risolvere e le sconsiglio di andare da un bravo collega osteopata che le saprà dire la natura del suo problema; possibili cause:
- trauma lesivo sinfisi pubica che ha portato a blocchi articolari al bacino e contratture
- grave contrattura dei muscoli dell'anca che mimano i problemi al pube o adduttori.
- altri problemi di base che hanno portato a queste due ipotesi qui sopra come problemi viscerali o altro....solo con una visita accurata lo si può sapere.
Spero di esserle stato d'aiuto.
Rimango a disposizione
Faccia una diagnosi piu chiara presso un fisiatra
Salve, in questi casi la condizione di sofferenza dei tessuti richiede una gestione multimodale di terapia manuale che vada ad agire sulla sofferenza tessutale ed esercizi di carico progressivo per migliorare la condizione muscolo-tendinea e riadattare il tutto al carico funzionale.
In questi casi il professionista in merito sarebbe un fisioterapista specializzato in fisioterapia muscoloscheletrica.
Fabio C.
In questi casi il professionista in merito sarebbe un fisioterapista specializzato in fisioterapia muscoloscheletrica.
Fabio C.
Buongiorno, da quello che leggo il suo è un problema cronico e quindi più complicato da risolvere. Le consiglio di andare da un'osteopata che valuterà la natura del suo problema e le possibili cause che lo hanno scatenato e di abbinare al trattamento osteopatico la ginnastica postulare per diminuire gli sbilanciamenti! Per qualsiasi informazione può contattarmi, buona giornata.
Buongiorno, le consiglio di effettuare una visita Osteopatica in modo da poter valutare col terapista la miglior strategia per alleviare i sintomi e risolvere il suo problema.
Salve,
I suoi problemi dubito derivino soltanto da un esercizio fatto male, probabilmente ha delle disfunzioni accentuate del bacino che le hanno gradualmente modificato la sinfisi pubica. Vada prima da un ortopedico e poi da un osteopata
I suoi problemi dubito derivino soltanto da un esercizio fatto male, probabilmente ha delle disfunzioni accentuate del bacino che le hanno gradualmente modificato la sinfisi pubica. Vada prima da un ortopedico e poi da un osteopata
Buongiorno, quello che mi sento di consigliarle attualmente è una visita mirata da un buon ortopedico che saprà meglio indirizzarlo al miglior trattamento per lei. Non vado a escludere che la terapia manuale (fisioterapia) sarà necessaria, ma ritengo anche che da sola non sia sufficiente per risolvere il suo problema.
Il trattamento osteopatico a mio parere sarà utile successivamente, al momento di una valutazione e possibile correzione del mancato equilibrio a livello di bacino, articolazioni sacroiliache e schiena.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento
Il trattamento osteopatico a mio parere sarà utile successivamente, al momento di una valutazione e possibile correzione del mancato equilibrio a livello di bacino, articolazioni sacroiliache e schiena.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento
Buonasera, personalmente mi é capitato un caso come il suo partito come una pubalgia e poi evoluto in una problematica meniscale. Personalmente credo che un approccio osteopatico possa essere molto adatto al suo caso.
Buongiorno, sarebbe necessario svolgere una valutazione osteopatica più precisa in modo da analizzare tutte le possibili cause del suo dolore e affrontarlo nel modo più efficace possibile. Buona giornata
Buongiorno dal suo racconto si evidenzia uno stato di cronicità. Questo significa che possono essersi instaurati vari adattamenti che in questo momento limitano la sua quotidianità. La visita Osteopatica e una rieducazione funzionale potrebbe aiutarla nel recupero e successive attività motorie.
Buongiorno, ritengo che il susseguirsi delle sue problematiche non derivi da quell'esercizi svolto male in palestra bensì da anni di adattamenti che via via hanno portato al presentarsi dei dolori. Ritengo utile rivolgersi ad un osteopata che meglio può indirizzarla verso un riequilibrio generale.
Buongiorno,
per avere una diagnosi osteopatia è necessaria una valutazione ed effettuare dei test.
Rimango a Disposizione
Cordialmente
per avere una diagnosi osteopatia è necessaria una valutazione ed effettuare dei test.
Rimango a Disposizione
Cordialmente
Salve, potrebbe essere opportuno fare una valutazione osteopatica per considerare anche un eventuale coinvolgimento viscerale che mantiene questo stato infiammatorio ormai praticamente cronicizzato. Focalizzare l'attenzione esclusivamente sul sintomo potrebbe essere forviante, se ha provato con terapie mirate all'area del sintomo senza risoluzione, farei un discorso più ampio.
Resto a disposizione. Saluti
Resto a disposizione. Saluti
Buongiorno, una visita ortopedica sarebbe il primo passo e poi un trattamento osteopatico potrebbe essere particolarmente indicato per ristabilire il corretto equilibrio tra ginocchio, anca e sinfisi pubica.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Buongiorno,
il primo step sarebbe la visita fisiatrica, successivamente può rivolgersi ad un osteopata che possa valutarla manualmente.
Cordiali saluti
il primo step sarebbe la visita fisiatrica, successivamente può rivolgersi ad un osteopata che possa valutarla manualmente.
Cordiali saluti
Da quanto descritto e dai risultati delle indagini strumentali mi pare di poter immaginare che lei sia un soggetto altamente sportivo. Sottolineo questo punto poiché spesso i soggetti sportivi ad alti livelli o che usano lo sport come sfogo, tendono ad allenarsi costantemente a livelli elevati. Purtroppo, non essendo il nostro corpo progettato per rimanere sempre in uno stato di massimo sforzo, quel che spesso succede è che ad un certo punto arrivi l'infortunio. Le aggiungo che, tanto più si rivede in questo quadro, tanto più sarà probabilmente necessario un lavoro riabilitativo di lungo termine. Quindi dovrà fare le cose con l'adeguata calma, senza forzare gli step ed imparando ad ascoltare il suo corpo.
Ciò detto, condizioni come la sua sono tipicamente relazionabili, in principio, ad alterazioni meccaniche sport-correlate. Specie se l'attività è svolta dalla giovane età come nel suo caso.
Ciò di cui ritengo abbia bisogno, è di affiancare una terapia osteopatica, meglio se con un collega specializzato nello sport e magari nel calcio, e di iniziare un percorso di allenamento riabilitativo specifico per la sua condizione e postura. Conoscendo bene gli sportivi, le consiglio di trovare uno specialista che sappia adattare gli esercizi base della pesistica al suo problema, ben sapendo che gli esercizi con elastici e lo stretching sono cosa poco gradita e divertente per gli atleti (che quindi non seguono la terapia). Per riconoscere tale terapista, può informarsi di cosa sto parlando visionando i materiali disponibili dalle 2 associazioni americane Barbell Rehab e Barbell Medicine.
Cordialmente.
Ciò detto, condizioni come la sua sono tipicamente relazionabili, in principio, ad alterazioni meccaniche sport-correlate. Specie se l'attività è svolta dalla giovane età come nel suo caso.
Ciò di cui ritengo abbia bisogno, è di affiancare una terapia osteopatica, meglio se con un collega specializzato nello sport e magari nel calcio, e di iniziare un percorso di allenamento riabilitativo specifico per la sua condizione e postura. Conoscendo bene gli sportivi, le consiglio di trovare uno specialista che sappia adattare gli esercizi base della pesistica al suo problema, ben sapendo che gli esercizi con elastici e lo stretching sono cosa poco gradita e divertente per gli atleti (che quindi non seguono la terapia). Per riconoscere tale terapista, può informarsi di cosa sto parlando visionando i materiali disponibili dalle 2 associazioni americane Barbell Rehab e Barbell Medicine.
Cordialmente.
salve, è un quadro clinico abbastanza particolare... le consiglio di vedere un osteopata specializzato in osteopatia sportiva che le permetterà di capire da dove è originato il problema e sopratutto come risolverlo... lo specialista sicuramente oltre al trattamento osteopatico le darà degli esercizi da fare in modo tale da lavorare sulla catena miofasciale in disfunzione...
spero di essere stato d'aiuto e buona serata
spero di essere stato d'aiuto e buona serata
Buongiorno,
Sicuramente la visita da una fisiatra è la prima opzione in quanto è necessario stabilire un programma terapeutico adeguato per ridurre il dolore.
Inoltre al suo posto valuterei l'ipotesi di fare dei plantari per correggere il piattismo dei piedi, in quanto può essere una causa di pubalgia.
E per finire, una volta diminuita almeno in parte la sintomatologia, inizierei un percorso di ginnastica correttiva volta alla rieducazione muscolare dell'arto inferiore.
Cordialmente,
D.O. Elisa Cassinelli
Sicuramente la visita da una fisiatra è la prima opzione in quanto è necessario stabilire un programma terapeutico adeguato per ridurre il dolore.
Inoltre al suo posto valuterei l'ipotesi di fare dei plantari per correggere il piattismo dei piedi, in quanto può essere una causa di pubalgia.
E per finire, una volta diminuita almeno in parte la sintomatologia, inizierei un percorso di ginnastica correttiva volta alla rieducazione muscolare dell'arto inferiore.
Cordialmente,
D.O. Elisa Cassinelli
Buongiorno.
Partendo dal presupposto che è difficile fare ipotesi senza poter osservare da vicino la sua postura e il bilanciamento dei carichi, quello che mi sento di consigliare io è un approccio multidisciplinare, che a mio avviso vede coinvolti un osteopata che si occupi di neutralizzare le trazioni fasciali che hanno portato nel tempo ad una asimmetria del bacino e in conseguenza delle altre strutture annesse; di un podologo/posturologo che valuti la necessità o meno di inserire un plantare da supporto al piattismo; infine un chinesiologo/personal training BRAVO che crei un percorso motorio volto alla rieducazione/rinforzo posturale e del movimento.
Cordiali saluti,
Jessica
Partendo dal presupposto che è difficile fare ipotesi senza poter osservare da vicino la sua postura e il bilanciamento dei carichi, quello che mi sento di consigliare io è un approccio multidisciplinare, che a mio avviso vede coinvolti un osteopata che si occupi di neutralizzare le trazioni fasciali che hanno portato nel tempo ad una asimmetria del bacino e in conseguenza delle altre strutture annesse; di un podologo/posturologo che valuti la necessità o meno di inserire un plantare da supporto al piattismo; infine un chinesiologo/personal training BRAVO che crei un percorso motorio volto alla rieducazione/rinforzo posturale e del movimento.
Cordiali saluti,
Jessica
Buonasera, se dovessi dirle la mia versione le proporrei di far collaborare un Podologo e un Osteopata da poter riassettare tutte le strutture andando a lavorare sulla causa, dovuto a una catena ascendente. sicuramente ci vorrà ancora un po' di pazienza ma si potrebbe raggiungere un giovamento. Saluti
Buongiorno Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno.
Grazie
Grazie
Salve, consiglierei visita dal podologo per valutare la necessità di mettere dei plantari correttivi, eventualmente da utilizzare anche durante l'attività sportiva.
Contemporaneamente le consiglio di contattare un osteopata per rimuovere blocchi articolari e fasciali che possono influire sui carichi degli arti inferiori.
Contemporaneamente le consiglio di contattare un osteopata per rimuovere blocchi articolari e fasciali che possono influire sui carichi degli arti inferiori.
Buongiorno, le consiglio una visita osteopatica in modo tale da effettuare test più approfonditi.
Può contattarmi senza impegno utilizzando la mia pagina. Un saluto, grazie.
Andrea Crespi Osteopata
Salve, le consiglio una prima visita osteopatica in modo da tale poter integrare dei dati e valutare insieme al terapista il miglior modo per liberarsi o gestire il suo dolore. Saluti, a disposizione
Buongiorno,
come primo passo sentirei il parere di un fisiatra per un eventuale piano terapeutico, dopodichè mi affiderei a un osteopata per valutare la componente muscolare e articolare di arto inferiore e bacino. Probabilmente il tutto potrebbe dipendere anche dallo psoas.
Sarebbe opportuno una visita più approfondita per una diagnosi più chiara.
Per qualunque cosa rimango a completa disposizione.
Cordialmente, Mirko Salvaneschi
come primo passo sentirei il parere di un fisiatra per un eventuale piano terapeutico, dopodichè mi affiderei a un osteopata per valutare la componente muscolare e articolare di arto inferiore e bacino. Probabilmente il tutto potrebbe dipendere anche dallo psoas.
Sarebbe opportuno una visita più approfondita per una diagnosi più chiara.
Per qualunque cosa rimango a completa disposizione.
Cordialmente, Mirko Salvaneschi
Buongiorno, grazie per aver condiviso le sue preoccupazioni. Un consulto osteopatico e fisioterapico potrebbero fare al caso suo. Il primo sarebbe utile a rilevare le componenti muscoloscheletriche responsabili del suo dolore, rilasciare la muscolatura adduttoria, pelvica, rotatori dell'anca e psoas, spesso coinvolti nell'attività calcistica ad altra intensità. Inoltre l'osteopata non tratta solo il sintomo ma anche la causa che potrebbe mantenere nel tempo la sua sintomatologia: valuta la articolazioni dell'arto inferiore, il bacino, la mobilità della colonna vertebrale, osserva l'influenza del piattismo plantare sul suo dolore (nel caso vi sia una correlazione potrebbe essere opportuno il consulto di un ortopedico per eventuale prescrizione di plantari appositi). Il fisioterapista è in grado di fornire un supporto attivo con esercizi appositi capaci di riequilibrare il bacino e mantenere la corretta meccanica delle strutture muscolo-scheletriche.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Erica Alippi, osteopata
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Erica Alippi, osteopata
Buongiorno, le consiglio di effettuare una visita Osteopatica in modo da poter valutare col terapista la miglior strategia per alleviare i sintomi e risolvere il suo problema. Cordiali Saluti, Vincenzo Cani Osteopata D.O
Salve ritengo che l' approccio osteopatico sia molto utile in questo caso proprio per avere uno sguardo generale sulla problematica e intervenire laddove possibile per evitare ulteriore sovraccarico a livello articolare.
Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.
Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.
Buongiorno, credo che, visto i sintomi da lei indicati, una valutazione osteopatica potrebbe esserle d'aiuto.
Buonasera,
la situazione descritta, caratterizzata da dolore all’inguine, adduttore e ginocchio, associato a problematiche posturali come piedi piatti, asimmetria del bacino e scoliosi, richiede un approccio multidisciplinare per una gestione efficace.
Il consiglio è quello di consultare un fisiatra o un ortopedico: è importante per confermare una diagnosi precisa e valutare eventuali ulteriori esami strumentali.
È consigliato anche un trattamento fisioterapico mirato con anche eventuale valutazione podologica.
In aggiunta, una valutazione osteopatica è indicata per esaminare il corpo nel suo insieme, trattare le disfunzioni biomeccaniche e migliorare l’equilibrio posturale. Questo approccio è utile per ridurre la tensione a livello della sinfisi pubica, del bacino e degli arti inferiori. L’obiettivo è migliorare il supporto muscolare e diminuendo lo stress sulle articolazioni interessate, promuovendo un miglioramento duraturo.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti
la situazione descritta, caratterizzata da dolore all’inguine, adduttore e ginocchio, associato a problematiche posturali come piedi piatti, asimmetria del bacino e scoliosi, richiede un approccio multidisciplinare per una gestione efficace.
Il consiglio è quello di consultare un fisiatra o un ortopedico: è importante per confermare una diagnosi precisa e valutare eventuali ulteriori esami strumentali.
È consigliato anche un trattamento fisioterapico mirato con anche eventuale valutazione podologica.
In aggiunta, una valutazione osteopatica è indicata per esaminare il corpo nel suo insieme, trattare le disfunzioni biomeccaniche e migliorare l’equilibrio posturale. Questo approccio è utile per ridurre la tensione a livello della sinfisi pubica, del bacino e degli arti inferiori. L’obiettivo è migliorare il supporto muscolare e diminuendo lo stress sulle articolazioni interessate, promuovendo un miglioramento duraturo.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti
Buongiorno, il quadro che presenta sembrerebbe essere collegato e dovuto ad una alterazione posturale. Per questo motivo le consiglio di visitare un osteopata in quanto lavorare sul sintomom è importante ma non si può tralasciare il focus sulla causa. A presto!
Salve, osteopati, fsioterapisti.
Consiglierei una visita dal Fisiatra. Inoltre sarebbero utili delle sedute osteopatiche per cercare di ridare una maggiore armonia posturale.
Dal quadro che descrivi, sembra esserci un problema di compensi posturali che potrebbero aver contribuito al sovraccarico della sinfisi pubica e delle strutture adiacenti.
Vista la presenza di piedi piatti, alterazioni posturali e una doppia curva scoliotica, sarebbe utile un approccio multidisciplinare. Un’analisi biomeccanica approfondita potrebbe aiutare a capire come queste alterazioni influenzano la tua sintomatologia. La ginnastica posturale e un percorso di riequilibrio muscolare potrebbero essere strumenti validi per ridurre il sovraccarico e migliorare la gestione del movimento.
Potresti valutare il supporto di un osteopata per un lavoro sulle tensioni muscolari e sulla mobilità articolare, affiancato da un fisioterapista specializzato in rieducazione posturale per impostare un programma di esercizi mirato. Intervenire in modo specifico ora potrebbe fare la differenza nel lungo termine.
Vista la presenza di piedi piatti, alterazioni posturali e una doppia curva scoliotica, sarebbe utile un approccio multidisciplinare. Un’analisi biomeccanica approfondita potrebbe aiutare a capire come queste alterazioni influenzano la tua sintomatologia. La ginnastica posturale e un percorso di riequilibrio muscolare potrebbero essere strumenti validi per ridurre il sovraccarico e migliorare la gestione del movimento.
Potresti valutare il supporto di un osteopata per un lavoro sulle tensioni muscolari e sulla mobilità articolare, affiancato da un fisioterapista specializzato in rieducazione posturale per impostare un programma di esercizi mirato. Intervenire in modo specifico ora potrebbe fare la differenza nel lungo termine.
Buongiorno, da quanto racconta sicuramente un approccio con fisioterapia, posturologo e osteopata sono la soluzione migliore. Non è un quadro che guarisce velocemente, necessità di un lungo trattamento combinato di più specialisti.
Buonasera,
Probabilmente dall'episodio che le ha innescato il dolore iniziale il suo corpo ha iniziato a lavorare un po' in maniera scorretta e avendo fatto solo delle sedute di laser il tutto potrebbe essersi un po' cronicizzato. Potrebbe sicuramente rivolgersi ad un osteopata per rimettere un po' tutto il corpo in asse, ad un massaggiatore per quanto riguarda la problematica muscolare agli adduttori sopra descritta, ma anche ad un fisioterapista.
Probabilmente dall'episodio che le ha innescato il dolore iniziale il suo corpo ha iniziato a lavorare un po' in maniera scorretta e avendo fatto solo delle sedute di laser il tutto potrebbe essersi un po' cronicizzato. Potrebbe sicuramente rivolgersi ad un osteopata per rimettere un po' tutto il corpo in asse, ad un massaggiatore per quanto riguarda la problematica muscolare agli adduttori sopra descritta, ma anche ad un fisioterapista.
Salve, è possibile che alla base dell'insorgenza del suo dolore al pube non sia stato il movimento di squat fatto male nel 2020, ma il bacino non in asse, per cui nel gesto atletico sia del calcio che della palestra ( lo squat in questo caso), il movimento non è simmetrico bilanciato e corretto. Questo automaticamente porta a reclutare la muscolatura e a caricare le articolazioni in maniera scorretta, perciò questo è il substrato di base su cui si è allenato ed è bastato far un movimento particolarmente male per sovraccaricare massivamente la zona pubica e percepire dolore.
In questo caso, visto che è una situazione cronica che si trascina da diversi anni e che ha portato a diversi problemi successivi, il miglior approccio è quello multidisciplinare in quanto ci sono diverse cose su cui lavorare.
Sicuramente è necessario un consulto ed un lavoro con l'osteopata per comprendere effettivamente la sua postura e meccanica del cingolo pelvico e come si relaziona con gli arti inferiori e con la schiena, e trattare le eventuali disfunzioni presenti. Già così dovrebbe cambiare molto il reclutamento muscolare ed il sovraccarico a livello pubico, poi sicuramente è necessario comprendere se questo piede piatto ha un'influenza effettiva su questa situazione e quindi potrebbe rendersi necessario consultare un podologo per l'uso eventuale di plantari. Inoltre sarà sicuramente necessario lavorare sull'infiammazione a carico dell'origine degli adduttori, quindi il pube, sicuramente con terapia manuale, ma forse anche con terapie anti infiammatorie fisiche loco-regionali.
Spero di esserle stata d'aiuto, un saluto
Dottoressa Laura Cacciamani
In questo caso, visto che è una situazione cronica che si trascina da diversi anni e che ha portato a diversi problemi successivi, il miglior approccio è quello multidisciplinare in quanto ci sono diverse cose su cui lavorare.
Sicuramente è necessario un consulto ed un lavoro con l'osteopata per comprendere effettivamente la sua postura e meccanica del cingolo pelvico e come si relaziona con gli arti inferiori e con la schiena, e trattare le eventuali disfunzioni presenti. Già così dovrebbe cambiare molto il reclutamento muscolare ed il sovraccarico a livello pubico, poi sicuramente è necessario comprendere se questo piede piatto ha un'influenza effettiva su questa situazione e quindi potrebbe rendersi necessario consultare un podologo per l'uso eventuale di plantari. Inoltre sarà sicuramente necessario lavorare sull'infiammazione a carico dell'origine degli adduttori, quindi il pube, sicuramente con terapia manuale, ma forse anche con terapie anti infiammatorie fisiche loco-regionali.
Spero di esserle stata d'aiuto, un saluto
Dottoressa Laura Cacciamani
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