Salve a tutti, avrei bisogno di sfogarmi un po' e magari capire se tutto ciò che frulla nella mia m

23 risposte
Salve a tutti,
avrei bisogno di sfogarmi un po' e magari capire se tutto ciò che frulla nella mia mente è normale.
Ho finito quest'anno il liceo e ho iniziato l'università; il mio obiettivo è sempre stato quello di fare psicologia ma purtroppo ho fatto il test d'ammissione e non sono stata presa, tutto ciò ha creato parecchio casino nella mia testa.
Era ormai troppo tardi cosi ho scelto tra i corsi ad acceso libero quello che mi interessava di più, ovvero giurisprudenza; ho iniziato e ho capito che non è quello che voglio fare nella mia vita. Sono sicura al 99% che il prossimo anno cambierò questa facoltà, ma nel mentre molti miei amici, giustamente , mi domandano "perché allora sprechi un anno così se sai già che cambierai? Perché studiare per degli esami che non ti serviranno?"
Io in questo momento sono grata dell'opportunità che i miei genitori mi hanno dato: studiare, e affittare una stanza lontano da casa.
Non voglio perdere quest'anno non facendo completamente nulla e sono sicura che deluderei miei genitori.
A me piace giurisprudenza, mi piace seguire e prendere appunti, tuttavia non voglio continuarla il prossimo anno.
Da un lato penso che sto facendo "sprecare soldi" ai miei , ma dall'altro vedo tutto ciò come una crescita personale: non sto perdendo un anno non facendo niente ma arricchendomi di conoscenze nuove , in questo caso giuridiche, che però non voglio continuare il prossimo anno.
Ovviamente poi, mai dire mai.
È un pensiero "giusto" secondo voi? Dovrei lasciare questa facoltà già adesso e concentrarmi su altro oppure fare come vorrei fare, ovvero continuare (perché non mi dispiace) studiando semplicemente per far rimanere "allenata " la mente ?
Spero in un vostro riscontro, grazie !
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, Mi spiace molto per la situazione del disagio espresso e comprendo il disagio sperimentato. Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che le impediscono al benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Ilaria Truzzi
Psicologo, Psicologo clinico
Reggio Emilia
Buongiorno, la ringrazio per la condivisione. Non è possibile indicare la scelta da prendere, tuttavia è possibile darle qualche spunto di riflessione. Non esiste un giusto o uno sbagliato, una normalità o anormalità. Ognuno fa ciò che sente essere il meglio per se stesso: ognuno ha una propria idea e gli amici possono avere il loro legittimo punto di vista. Piuttosto che farsi influenzare, disorientare dai giudizi altrui, provi a prendersi del tempo e ascoltare se stessa. Non esiste tempo perso: da ogni esperienza traiamo qualcosa, impariamo e questo ci permette di crescere. Sta a lei ascoltare se stessa e capire cosa fare del suo tempo, cercando anche di comprendere quali sono i suoi reali interessi, cosa la stimola e la motiva, su quale ambito di studio o di lavoro le piacerebbe investire per orientarsi. Spesso è difficile, ma fermarsi e ascoltarsi è il primo passo per capire come proseguire nel proprio percorso, altrimenti si corre il rischio di agire in maniera automatica, di scegliere perchè presi dalla fretta o dalla pressione del dover "rimanere in pari".
Provi a riflettere, con serenità e curiosità.
Cordialmente, Dott.ssa Ilaria Truzzi
Dott.ssa Marika Fiori
Psicologo, Psicoterapeuta
Forlì
Ciao, nulla è uno spreco se reca esperienza, il prossimo anno deciderà meglio sul da farsi e riproverà ad entrare alla facoltà di psicologia, se questo sarà ancora il suo interesse. Ora si goda tutto ciò che giurisprudenza le regalerà, conoscenze, nuove amicizie...io credo che i suoi genitori sarebbero più delusi nel vederla non far nulla.. In bocca al lupo
Dottssa Marika Fiori
Dott.ssa Laura Tessari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Salve,
La scelta universitaria è difficile perché significa progettare sul proprio futuro, può mettere in crisi comprensibilmente. Percepisco però entusiasmo nel suo racconto, nonostante la delusione iniziale, questo è un elemento non scontato per affrontare un cambiamento con energia e determinazione. Il tempo a disposizione è un’opportunità per fare chiarezza su se stessa e sulle proprio tendenze e attitudini. Come giustamente ha sottolineato tutto può essere occasione di crescita e arricchimento e fa bene a vivere questo momento senza ansie e fretta che potrebbero invece portare a scelte potenzialmente sbagliate. Si prenda il tempo per guardarsi intorno e capire da che parte direzionare le proprie forze ed energie per iniziare qualcosa con l’idea di investire sul futuro e costruire qualcosa di solido per se stessa.
Buona ricerca.
Dott.ssa Laura Tessari
Dott.ssa Claudia Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta
Frascati
Buongiorno, da quello che scrive mi sembra che lei abbia già la risposta... Chiede se sia giusto continuare a fare quello che "vorrebbe" fare. Se rilegge quello che ha scritto lo trova, ha la risposta, se l'è data da sola. Solo un consiglio, verifichi se a giurisprudenza ci sono esami validi anche per psicologia, un tempo c'era psicologia dell'età evolutiva, credo anche criminologia, studi bene il piano di studi, magari le convalidano qualche esame...
In bocca al.lupo
Claudiam
Dott.ssa Ashanti Coticchia
Psicologo, Psicoterapeuta
Ancona
Salve, la ringrazio per la condivisione e mi piacerebbe anche restituirle che ha una visione completa ed integrata della situazione; fondamentalmente non credo sia importante rispondere a queste domande che rivolge qui, sono del pensiero che lei già sappia le risposte. Faccia solo molta attenzione a non lasciarsi influenzare dai pensieri e dai giudizi altrui, che in situazioni di vulnerabilità possono essere ipervalorizzati. Sicuramente prendere delle decisioni comporta anche dei sacrifici, che devono essere accettati alla pari di come si prendono le decisioni. A questo punto bisognerebbe riflettere sulla disponibilità che lei ha ad accettare i sacrifici della decisione presa. Le consiglio un intervento di supporto psicologico.
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Dott.ssa Serena Di Francia
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno,
il passaggio dalla scuola superiore e l' università è spesso caratterizzato da insicurezza, dubbi, perplessità (per citarne alcune) e quando si sentono diverse opinioni contrarie può capitare anche di voler esser rassicurati.
Nessuno può sapere a priori cosa sia "giusto" per lei ma si possono focalizzare quali sono i suoi desideri e provare a trovare insieme un modo per realizzarli.
Personalmente credo che qualsiasi cosa stimoli interesse, curiosità e arricchimento vale la pena di essere esplorata.
I percorsi di vita non sono mai lineari e con tracciati ben definiti, sta a noi dipingerne le possibilità di percorsi e prendere in considerazione anche una pluralità di mete cogliendo da ogni esperienza ciò che sentiamo utili per noi stessi.
Se pensa di avere necessità di un confronto e di un "luogo" dove poter esprimersi potrebbe essere interessante parlare con uno psicologo.
O, più semplicemente, alle volte gli sfoghi sono solo degli sfoghi e allora le auguro buona fortuna per la sua nuova avventura.
Saluti,
Dott.ssa Di Francia Serena

Dott.ssa Francesca Gigliarelli
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
San Benedetto del Tronto
Buonasera, in effetti studiare è una grande opportunità di realizzare i propri progetti. Tuttavia dato il tuo turbamento ti suggerisco di rivolgerti ad un professionista che possa aiutarti a sciogliere questo conflitto. Io sono disponibile anche online. Un caro saluto
Buonasera, studiare indubbiamente è fonte di conoscenza e crescita personale. Si è confrontata con i suoi genitori su queste sue idee di scelte future?
Guardi cmq il suo piano di studi rispetto a quello di psicologia, in quanto potrebbe vedere se ci fossero esami da poter convalidare. In questo modo, ancor di più, sarebbe più sfruttuoso ulteriormente .
Resto a disposizione, qualora volesse confrontarsi sulle sue decisioni future. Un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Dott.ssa Paola Cammareri
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Gioia Tauro
Salve, la ringrazio per aver condiviso la sua preoccupazione con noi circa il suo futuro. Sono dell'idea che non esiste uno "spreco" di tempo quando si parla di studio e di formazione. Forse questo lei dentro di sé lo sa già, perché alla fine continua a seguire le lezioni e a prepararsi. Prenda quest'anno come un anno di ulteriore arricchimento e allo stesso tempo cerchi di fare chiarezza su quello che effettivamente vuole fare. Credo che una terapia con uno psicologo possa esserle di aiuto per andare più a fondo. Rimango a disposizione.
Saluti
Dott.ssa Paola Cammareri
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve,
l'inizio degli studi universitari è sempre un momento di passaggio e quindi di crisi: affrontiamo il nostro futuro, ci confrontiamo con la nostra indipendenza e cerchiamo di costruire la nostra identità.
E' comprensibile che si senta molto bene nel vivere questa indipendenza dai suoi genitori: una stanza lontano da casa, poter decidere delle proprie giornate! Contemporaneamente sente il conflitto che tutti gli adolescenti sentono: non sono "davvero grande" se ancora dipendo dai miei genitori. Così tendiamo a sfuggire al confronto con la realtà (ad esempio un cambio di facoltà) che potrebbe definirci e costringerci ad assumere le nostre responsabilità - si rischia un fallimento e questo è difficile da sopportare.
E se semplicemente volesse un "anno sabbatico" prima di affrontare la sua scelta? forse ha solo bisogno di sentirsi indipendente dai suoi genitori, e per questo ritarda la scelta...?

Con i migliori auguri
dr. Ventura
Dott.ssa Annalisa Cavalleri
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Cagliari
Salve, nonostante la delusione per la mancata ammissione al test penso che lei abbia le idee chiare, al momento ha solo bisogno di rafforzarle e per farlo è importante che segua il suo volere e non quello degli altri. In questo tipo di situazioni e scelte così personali non c'è qualcosa di giusto o di sbagliato perchè la direzione da seguire è il suo sentire.
Usi questo anno per ascoltarsi di più e usare le risorse che possiede.
Le auguro un buon tempo d'ascolto.
Un saluto,
Dott.ssa Annalisa Cavalleri
Dott.ssa Lorella Mezzenga
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Buongiorno, mi allineo con i miei colleghi sulle rassicurazioni che le porgono circa perplessità e i dubbi che possono generare quando si compiono delle scelte che riguardano il proprie futuro, ma nonostante ciò sembra piuttosto chiaro per lei la intenzionalità a proseguire in un certo modo. Questo anno sarà importante per lei per emanciparsi dal mondo che fino ad ora l'ha accompagnata nel suo processo di crescita. Affacciarsi al mondo adulto vuol dire anche avere dubbi e non certezze ma anche poter tollerare di non aver nell'immediato delle risposte rassicuranti.
Le auguro ogni bene.
Cordiali saluti
Dr.ssa Lorella Mezzenga
Dott. Iacopo Curzi
Psicologo, Psicologo clinico
Senigallia
Salve, la scelta della facoltà giusta a cui iscriversi non è per nulla facile e scontata. È un momento importante della sua vita e per questo motivo necessita di un’attenta riflessione. Il tempo che ha a disposizione è quindi un’opportunità importante che le dà la possibilità di analizzare le cose senza la fretta di una scelta imminente. In questo, l’entusiasmo che trapela dal suo racconto, di certo la sosterrà. Ogni esperienza ha il suo valore e la sua importanza, anche se in un primo momento sembra non averne affatto. Si prenda quindi il tempo che le serve e si faccia il pieno di esperienze, nulla è inutile. Dott. Iacopo Curzi
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Ciao, capisco che ti trovi in una situazione di incertezza riguardo alla tua scelta di studiare giurisprudenza anche se non hai intenzione di continuare questa facoltà nel prossimo anno accademico. È normale avere dubbi e interrogarsi su quale sia la decisione migliore da prendere.

È importante considerare diversi fattori quando prendi una decisione riguardo ai tuoi studi universitari. Prima di tutto, è fondamentale seguire ciò che ti appassiona e che senti essere la tua vocazione. Se hai già la certezza che vuoi cambiare facoltà, è importante prendere in considerazione i tuoi interessi e obiettivi a lungo termine. Chiediti cosa ti appassiona veramente e quale percorso di studio ti avvicina di più a ciò che desideri fare nella tua vita.

Da un lato, hai ragione nel pensare che l'esperienza di studiare giurisprudenza ti offre l'opportunità di arricchirti di nuove conoscenze e di sviluppare abilità che potrebbero tornarti utili in futuro, anche se non continuerai con questa facoltà. Puoi vedere questo periodo come un'occasione per crescere personalmente, migliorare le tue capacità di studio e approfondire la tua comprensione del diritto.

Dall'altro lato, è importante valutare attentamente il tempo e le risorse che investi in questa facoltà se hai già la certezza che non continuerai. Potresti prendere in considerazione la possibilità di dedicare parte del tuo tempo libero a esplorare altre discipline che ti interessano e che potrebbero essere più in linea con i tuoi obiettivi futuri. Puoi fare ricerche, partecipare a corsi o workshop, o anche fare volontariato o stage in settori che ti affascinano.

La decisione finale spetta a te, poiché solo tu conosci le tue passioni, i tuoi obiettivi e le tue risorse personali. È importante valutare attentamente le tue opzioni e prendere una decisione che ti renda felice e soddisfatto nel lungo termine. Se hai ancora dubbi, potresti considerare di parlare con un consulente accademico o con uno psicologo per ottenere un supporto nella tua decisione.

Ricorda che il percorso universitario è fatto di scelte e cambiamenti, e può richiedere del tempo per trovare la tua strada. È importante non farti sentire in colpa per aver preso una decisione diversa da quella originale e ricordare che ogni esperienza può portare crescita e nuove competenze.

Ti auguro buona fortuna nella tua decisione e nel tuo percorso accademico!
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Dott.ssa Sofia Bonomi
Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Gentile utente, mi sento di premettere che nessuno psicologo o psicoterapeuta può indicarle la risposta a questa sua domanda. Vorrei tuttavia rassicurarla del fatto che la scelta universitaria risulta spesso complessa, nel suo caso tuttavia mi sembra che ha le idee chiare sul percorso che vorrà seguire. Per quanto riguarda le preoccupazioni che esprime, essendo anche legate all'ambito economico, penso che potrebbe provare a condividerle direttamente con i suoi genitori, così come lo ha fatto per iscritto su questo portale. Aprire un dialogo con i diretti interessati potrebbe avere un immediato effetto benefico. Eventualmente potrebbe anche iniziare un percorso psicologico volto a mettere in ordine i pensieri ed esplorarli maggiormente. Resto a disposizione, anche online. Saluti, Dott.ssa Sofia Bonomi
Buongiorno, dalle sue parole percepisco una forte volontà nel cambiare facoltà l'anno prossimo e credo che sia importante sentire di voler intraprendere una strada piuttosto che un'altra, soprattutto quando ci troviamo a dover scegliere del nostro futuro in giovane età.
Quello che invece vuole fare in questo anno credo che lei sia l'unica persona che può deciderlo. Non esiste una scelta giusta o sbagliata, ma solo quello che lei sente sia meglio per lei in questo preciso momento. Ogni esperienza che facciamo o qualsiasi scelta che prendiamo, possono solo arricchire il nostro bagaglio.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Marta Vittoria Gambardella
Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buonasera.
Penso lei abbia abbastanza le idee chiare, quindi cambiare facoltà il prossimo anno ma nel mentre seguire le lezioni che comunque ha piacere a frequentare.
Se invece pensa che possa esserle utile e pensa sia importante per lei dedicarsi ad altro, nell’attesa di poter riprovare il test a psicologia, allora provi a prendersi del tempo per chiedersi cosa altro potrebbe fare?
E’ importante cercare di capire cosa è importante per lei nel qui ed ora, cosa puo essere arricchente per lei in attesa del test di ingresso all’altra facoltà.
È lei che può scegliere come impiegare questo lasso di tempo, e non sarà mai tempo sprecato.
Rimango a sua disposizione, anche online, qualora potesse esserle utile uno spazio di supporto.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Dott.ssa Laura Raco
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, è interessante questo suo modo di pensare, e, devo dire, non da tutti. Io penso che lei abbia già una risposta dentro di sé. Dalle sue parole sembra proprio che lei sia decisa a continuare questi studi di giurisprudenza, ed eventualmente ritentare l'anno prossimo per psicologia. Non vi sono regole per come ognuno vuole gestire la propria vita accademica/lavorativa quindi non si lasci influenzare dalle perplessità dei suoi amici, che forse non comprendono questa scelta. L'unica cosa che le posso suggerire, se lei si sente confusa rispetto a cosa vuole davvero studiare e cosa vorrebbe lei dal suo futuro professionale, è di intraprendere un percorso psicologico che l'aiuti a orientarsi meglio verso le sue scelte preferenziali. Dr.ssa Laura Raco
Dott.ssa Carla Trovato
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gentilissima grazie per la sua condivisione.
La prima cosa che mi vien da dirle è che non esiste il tempo sprecato, anzi, riprendendo le sue parole è proprio una crescita personale, che va sicuramente ad arricchire il suo bagaglio culturale ed esperienziale. Nella vita c'è sempre tempo per reinventarsi e cogliere opportunità che non si erano prese in considerazione all'inizio. Certamente il percorso potrà essere un po' più complesso rispetto ad altro, ma nella vita anche gli imprevisti ci fanno crescere e ci fanno scoprire lati di noi stessi che prima non conoscevamo. Quindi non si preoccupi, continui nel suo percorso e il prossimo anno potrà fare le sue valutazioni.
Rimango a disposizione per ulteriori approfondimenti.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Psicologo, Psicologo clinico
Massa
Prima di tutto, voglio dirti che quello che stai vivendo è assolutamente normale. Sei in un momento di grande transizione, e il fatto che tu stia riflettendo così tanto dimostra una maturità che non tutti hanno alla tua età.
Il tuo ragionamento ha molto senso: non stai "perdendo" un anno, ma lo stai vivendo in un modo che ti permette di crescere, imparare cose nuove e mantenere la tua mente attiva. Certo, studiare qualcosa che sai già di non voler proseguire potrebbe sembrare un investimento poco utile, ma allo stesso tempo può darti disciplina, nuove competenze e magari farti capire ancora di più cosa vuoi davvero.
Se ti piace seguire le lezioni, prendere appunti e vuoi rimanere mentalmente attiva, allora proseguire con questo anno può essere una buona scelta. Inoltre, stai facendo un’esperienza di vita importante: sei lontana da casa, impari a gestirti e ti stai dando del tempo per capire meglio cosa vuoi.
L’unica cosa su cui potresti riflettere è se esistono altre attività che potresti affiancare allo studio di giurisprudenza in questi mesi. Ad esempio, potresti già iniziare a prepararti per il test di ammissione a psicologia del prossimo anno, magari con corsi online o libri specifici. Oppure potresti cercare esperienze lavorative o di volontariato in ambito psicologico, per avvicinarti ancora di più alla tua vera passione.
Alla fine, la decisione è solo tua, ma il tuo ragionamento non è sbagliato: ogni esperienza è formativa, e se tu senti che questo percorso, anche se temporaneo, ti sta dando qualcosa, allora non è tempo sprecato
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Dott.ssa Fausta Florio
Psicologo, Psicologo clinico
Palma Campania
Gentile utente, buongiorno e grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza.

Ci ha descritto una situazione in cui è perfettamente comprensibile provare dubbi o incertezze. Il passaggio dal liceo all’università rappresenta già di per sé un momento critico: segna una transizione importante, da un contesto più strutturato – pensiamo ad esempio alla gestione dello studio, scandita da verifiche e compiti – a un ambiente come quello universitario, dove si è chiamati a sperimentare l’autonomia in modo nuovo e spesso impegnativo.
Lei ci racconta che il suo obiettivo è da sempre quello di studiare psicologia. Vorrei invitarla a riflettere sul fatto che l’ostacolo incontrato nel momento in cui non ha superato il test d’ingresso può averla, comprensibilmente, disorientata. È naturale sentirsi smarriti quando ciò in cui crediamo profondamente sembra allontanarsi.
La scelta di proseguire con un’altra facoltà, tuttavia, le ha permesso di restare attiva e di mettersi in gioco da una prospettiva diversa rispetto a quella che aveva immaginato. Questo è un segno importante di crescita e di desiderio di esplorarsi, di non arrendersi.
Ciò che mi sento di dirle è che, forse, dentro di sé ha già una consapevolezza chiara: emerge con forza la sua propensione allo studio, la determinazione nell’impegnarsi, il desiderio di restare in ambito accademico. Si dia la possibilità di accogliere ciò che risuona davvero con il suo sentire più autentico.
Lei esprime con sincerità la paura di deludere i suoi genitori o di essere giudicata da chi le è vicino, come gli amici. Vorrei rassicurarla: ogni scelta che farà sarà comunque un’opportunità di apprendimento e non uno spreco di tempo.
Vorrei ricordarle, inoltre, che ha pieno diritto di sperimentarsi: a volte, infatti, non sappiamo davvero cosa desideriamo finché non ci mettiamo alla prova. Di conseguenza, lei può cambiare idea, modificare prospettiva, scoprire nuove passioni e anche intraprendere strade diverse da quelle che inizialmente aveva immaginato.
Si dia il permesso di accogliere sé stessa e i suoi bisogni profondi. Merita di conoscersi, di riscoprirsi, di scegliere in base alle sue aspirazioni. E questo non significa deludere gli altri, ma rispettare sé stessa.

Se dovesse trovare difficoltà nell’orientarsi da sola, consideri, se lo ritiene utile, la possibilità di intraprendere un percorso di sostegno psicologico. Potrebbe aiutarla a fare chiarezza, a leggere questo momento non come uno stallo, ma come una preziosa occasione di crescita personale, in un contesto empatico e privo di giudizio.
Le auguro sinceramente il meglio per il suo futuro, qualunque strada decida di intraprendere.
Cordialmente,
Dott.ssa Fausta Florio
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Cara utente,
quello che stai vivendo è un momento di transizione molto comune, ma spesso carico di ansia e senso di responsabilità. Hai affrontato una delusione importante — non essere ammessa al corso che desideravi — e stai cercando di dare comunque valore a questo periodo, senza restare ferma. Questo atteggiamento è maturità, non confusione.

Il tuo ragionamento è assolutamente “giusto”: frequentare un corso che ti permette di mantenere un ritmo di studio, ampliare le conoscenze e vivere l’esperienza universitaria è comunque un investimento su te stessa. Non stai sprecando un anno, stai allenando la tua mente e costruendo resilienza, qualità che ti serviranno anche nel futuro percorso di psicologia.

Non è necessario interrompere ora se la frequenza non ti pesa e se senti che questo tempo ti sta dando comunque qualcosa. L’importante è che tu non lo viva come un “dovere per non deludere”, ma come una scelta consapevole di crescita personale. In parallelo, puoi già informarti per il prossimo anno accademico e prepararti con serenità al nuovo test, senza sentirti in colpa per il presente.

Ricorda: nella vita non tutto ciò che non prosegue è tempo perso — a volte è proprio ciò che ci aiuta a capire meglio chi vogliamo essere.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Petroni – Psicologa

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