Prendo antidepressivo e ansiolitico, e molto probabilmente sono borderline ho avuto l'idea di usare

18 risposte
Prendo antidepressivo e ansiolitico, e molto probabilmente sono borderline ho avuto l'idea di usare stupefacenti. Cosa comporterebbe soprattutto per il mio disturbo, aumenta le probabilità di diventare dipendente, oltre le altre problematiche del borderline?
Salve, rivolga questa domanda al medico che le ha prescritto i farmaci, figura professionale più competente in materia.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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È difficile dare una risposta ,ogni soggetto risponde diversamente ,ogni persona ha un suo modo unico.Si tratta di approfondire la sua situazione personale . È seguito da uno psicoterapeuta ? È un consiglio importante Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Gentile utente, forse il medico che le ha prescritto i farmaci potrà rispondere ai suoi dubbi. Qui può comunque trovare ottimi professionisti per quanto riguarda la possibilità di integrare un buon percorso di psicoterapia con la terapia farmacologica che già segue.
Un saluto
Dott.ssa Laura Perdisci
Salve usare droghe provoca alterazioni umorali, caratteriali fino ad arrivare ad un disturbo da dipendenza. Perché sente l'esigenza di provare? Sicuramente andrà a peggiorare un quadro già instabile. Si rivolga ad uno psicoterapeuta per intraprendere un percorso di supporto ai farmaci che prende.
Dott.ssa milvia verginelli
Buonasera, troppa confusione anche in questa richiesta. Provi a parlarne con il suo medico/psichiatra sicuramente le chiarirà i suoi dubbi. Per qualsiasi supporto ulteriore non esiti a contattarmi, cerchiamo di chiarire la richiesta fatta qui. Salutissimi
Buonasera. Se ci sta chiedendo dell'interazione che ci sarebbe tra i farmaci che sta assumendo e l'utilizzo di stupefacenti è necessario rivolgere la domanda al medico che le ha prescritto la terapia farmacologica. Rispetto alla domanda più diretta che ci pone su cosa comporterebbe l'utilizzo di stupefacenti in relazione al disturbo di cui scrive, le suggerisco di chiedere un consulto ad un professionista per approfondire maggiormente la sua situazione, chiarire cosa intende dire con "probabilmente sono borderline" (ha ricevuto una diagnosi da uno specialista? sta seguendo un percorso psicologico?) ed avere feedback e risposte più complete ed esaustive,
Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buonasera, come mai parla di questa diagnosi? Chi l'ha fatta? Cosa le è stato detto e perché le sono stati dati questi farmaci? Servirebbero tante informazioni e più chiarimenti per risponderle. Le consiglio di parlare con il professionista che le ha prescritto i farmaci e se necessario pensare anche ad un consulto psicologico.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Gentile utente di mio dottore,

troppe poche informazioni per poter definire bene le problematiche da cui è affetto in questo momento. Non conosco la sua storia personale; da quanto scrive però si evince sia in cura presso uno psichiatra che le ha già somministrato una terapia farmacologica per una sindrome ansiosa-depressiva. Affiancherei al trattamento farmacologico anche una psicoterapia con lo scopo di poter meglio approfondire le funzioni relazionali del suo malessere. Ne parli anche col medico che la segue, potrebbe orientarla anche in tal senso.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Salve, si rivolga al medico che le ha prescritto i farmaci al fine di chiarire i suoi dubbi.
Cordiali saluti, Dott.ssa FM.
INNANZITUTTO UN NO NETTO ALL'ASSUNZIONE DI SOSTANZE STUPEFACENTI!
Penso , inoltre, in qualità di Medico specialista in Psicologia clinica, Psicoterapeuta ed Omeopata di sottolinearle che gli psicofarmaci devono essere utilizzati solo in una situazione di emergenza, poiché non curano le cause del malessere, producono effetti collaterali negativi e hanno controindicazioni. Comunque la diminuzione dell’assunzione degli psicofarmaci deve essere effettuata con gradualità. Sono del parere che ci sia bisogno, per ottenere risultati soddisfacenti nel suo caso di un rapporto psicoterapeutico in cui ci sia molta accoglienza, in cui si lavori seriamente sugli aspetti inconsci che generano malessere. E' opportuno anche che la psicoterapia sia promossa e supportata da medicinali innocui e naturali: la Floriterapia di Bach, l’Omeopatia Omotossicologica, la Nutraceutica, la Fitoterapia e la Psicoprobiotica che permettono di offrire al paziente i seguenti reali valori aggiunti: il lenimento sintomatico, la rivitalizzazione metabolica, il recupero delle forze e del buon umore e una benefica disintossicazione. Io sono un medico specialista in psicologia clinica, psicoterapeuta, omeopata ed esperto in terapie naturali- lavoro in questa maniera ottenendo degli ottimi risultati.
Se vuole sono a sua disposizione (telefonicamente o tramite messaggi) per informazioni. Ho lo studio a Roma, ma sono anche disponibile per terapie on line. Buona giornata!
Salve. Per i famaci associati a stupefacenti, si rivolga al medico. Se volesse affrontare le sue problematiche cercando di individuarne la causa potrebbe integrare la terapia farmacologica con un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla ad esprimere e ad elaborare i vissuti emotivi e a stimolare la fiducia in sé che le farà sentire meno il bisogno di usare stupefacenti. Distinti saluti
Gentile utente, ritengo che sia importante per lei consultare uno psicoterapeuta per un corretto inquadramento del suo caso, dei suoi bisogni e del supporto che forse cerca e che vorrebbe trovare con facilità in qualcosa "da prendere".
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Carissimo/a, mi dispiace tanto per come si sente.
Ha provato a parlarne con il suo medico psichiatra?
Inoltre secondo me potrebbe essere importante per lei fare una consulenza di psicoterapia.
Un caro saluto
Dott.ssa Daniela Vargiolu
Gentile utente, questa domanda dovrebbe rivolgerla allo psichiatra che le ha prescritto gli antidepressivi e gli ansiolitici. Ha mai pensato di integrare la terapia farmacologica con la psicoterapia? Resto a disposizione, anche online. Dott.ssa Sirna
Salve, penso che la sua domanda sia un sintomo, così come penso che lo sia la sua autodiagnosi di borderline. Cerco di spiegarmi meglio. Il dubbio è sempre da accogliere con benevolenza perché è l'origine di ogni riflessione e cambiamento, ma il suo dubbio è espressione di un problema, di un disagio, e come tale va affrontato in ambito psicoterapeutico, ma non per trovare una risposta alla sua domanda, quanto piuttosto per trovare una risposta al perché lei si stia ponendo proprio questa domanda e perché lei si sia dato un'etichetta di borderline (giusta o sbagliata che sia, non importa). Un saluto. d.ssa M.Rita D'Onofrio
Buongiorno, ci sono troppi elementi che non permettono di dare un parere. Chi le ha fatto la diagnosi? Chi le ha prescritto i farmaci? Ha avuto in passato problemi di dipendenza?
In ogni caso assolutamente no qualsiasi tipo di droga con i farmaci che prende!
Saluti dott.ssa Marini
Caro utente, generalmente l'interazione di sostanze psicoattive hanno effetti non desiderabili con farmaci che già si assumono in una terapia. Ciò premesso, lei scrive di una diagnosi "probabile" di quadro borderline tuttavia farei attenzione con diagnosi che magari non descrivono pienamente il suo mondo. Le consiglio di accompagnare alla terapia farmacologica un percorso di psicoterapia o supporto che possa chiarire i quesiti che si pone.
I miei migliori auguri.
Dr. Emiliano Spisto
Gentile utente, una cura farmacologica prescritta da uno psichiatra con l'aiuto di una psicoterapia, è sicuramente il giusto approccio per trattare le dipendenze e il disturbo di personalità borderline.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu

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