Mio padre ha 57 anni e ' affetto da cirrosi epatica ,e ' stato operato di epatocarcinoma ,ed e ' in

8 risposte
Mio padre ha 57 anni e ' affetto da cirrosi epatica ,e ' stato operato di epatocarcinoma ,ed e ' in lista trapianto. Ora ha un' aneurisma di 6 cm all' arteria poplitea alla gamba sinistra e placche all' inguine . Piastrine basse e valori non perfetti dovuti alla cirrosi .. e' consigliabile l' intervento in questi casi?o e ' troppo rischioso?
E' possibile ipotizzare un trattamento endovascolare se ci sono i presupposti anatomici. In termini pratici la puntura dell'arteria femorale e il posizionamento di uno stent ricoperto a livello dell'aneurisma per escluderlo.

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È necessario trattare l'aneurisma. La scelta migliore, se possibile anatomicamente, è per via endovascolare. Ma va trattato perché il rischio di rottura e complicanze è alto con dimensioni del genere.
È sicuramente un intervento ad alto rischio ma se anatomicamente fattibile si può considerare un trattamento endovascolare mininvasivo
Anche se l’aneurisma popliteo presenta delle dimensioni voluminose, in questo particolare caso dovrebbe essere valutata la possibilità di un trattamento Endovascolare, data la nettamente minor invasività della metodica
Valutare la possibilità del trattamento endovascolare.
risposta corale. il trattamento endovascolare è di scelta, non libero da rischi. M a certamente proponibile. il problema serio è il fegato.
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L'aneurisma popliteo è una patologia severa di riscontro generalmente occasionale che provoca una progressiva rarefazione del circolo periferico e delle ischemie che possono essere anche irreversibili. Il trattamento può essere endovascolare o chirurgico. Nel caso di suo padre il trattamento endovascolare ritengo non sia percorribile in quanto richiede una terapia antiaggregante che non si può proporre per la piastrinopenia. L'unica strada percorribile rimarrebbe quella chirurgica comunque solo dopo un'adeguata e corretta valutazione del caso clinico in quanto la patologia di base ha una prognosi severa.

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