Mia figlia di 14 anni mi ha detto che e'lesbica che debbo fare? Fare un colloquio ci psicoterapeuta?

20 risposte
Mia figlia di 14 anni mi ha detto che e'lesbica che debbo fare? Fare un colloquio ci psicoterapeuta? O aspettare?
Salve mi rendo conto che per lei possa essere difficile accogliere una comunicazione di questo tipo, che spesso é oggetto di pregiudizio da parte di molti. Quello che posso consigliare é di accogliere sua figlia nel miglior modo possibile, fornendole un sostegno saldo in un momento difficile, come può essere quello di aprirsi al mondo in tutte le sue fragilità, dovute al timore di non essere accettata.
Penso tuttavia che sua figlia abbia raggiunto una consapevolezza tale che le ha permesso di confidarsi con lei, consapevolezza che ci fa ben sperare su una scelta compiuta in base al riconoscimento di sé.
Se può essere d'aiuto ai familiari, nonché a sua figlia, confrontarsi su una tematica simile esistono diverse associazioni che forniscono supporto e sostegno, vedi il Mario Mieli piuttosto che il gay help line, ecc
Buona vita a lei e a sua figlia che si affaccia al mondo con una nuova consapevolezza

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Salve signora, sua figlia le ha confidato una cosa molto importante. sono sicuro che saprà contenere ed ascoltare quello che sua figlia vorrà comunicarle in un momento della sua crescita sicuramente molto complicato.L'unica cosa che sarebbe opportuno evitare è di farla sentire "malata". l'orientamento sessuale a 14 anni puo' non essere cosi' definito ed una precisa identità sessuale puo' essere quantomai in divenire. provare attrazione per chi è dello stesso sesso a quella età puo' essere una cosa normale. Se cosi' non fosse e sua figlia, nel tempo, dovesse continuare a manifestarle questo tipo di orientamento puo' rivolgersi a quei servizi che la collega le ha già segnalato. Le forniranno supporto ed esperienza. Sono certo che le preme la felicità di sua figlia, che ha diritto di essere accettata per quello che sente di essere, a prescindere dal suo orientamento sessuale. Rimango a sua disposizione per ogni eventuale chiarimento. Cordiali Saluti. Dottor Grilli
Buonasera, capisco la sorpresa di una mamma, è molto difficile, il più delle volte, affrontare l'omosessualità di un figlio o figlia. Si deve ammettere che affrontando l'omosessualità di un figlio, non proviamo rifiuto ma paura del rifiuto altrui e dei giudizi che potrebbe avere nel suo ambiente o nella società. Sua figlia ha bisogno del suo appoggio, favorendo la sua stima ed appoggiarla in questa fase della sua vita e condividere questo momento vitale con lei. Innamorarsi, amare e desiderare è un sentimento che indipendentemente dall'orientamento affettivo-sessuale si può sperimentare. Penso che sicuramente un percorso psicologico la potrà aiutare, le auguro di stare bene, la saluto dott.Eugenia Cardilli
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Buongiorno. L'orientamento sessuale non è nè una scelta ne' tantomeno una patologia. Posto ciò, per le possibili implicazioni, difficoltà nell'accettazione sarebbe opportuno un colloquio psicologico. Resto a disposizione per qualunque dubbio o domanda. Cordiali saluti.
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Buongiorno. Sua figlia ha fatto una comunicazione importantissima, richiedendo implicitamente sostegno incondizionato. La domanda di psicoterapia in realtà non la pone nessuno, in quanto questo passaggio fa parte di un percorso più complesso, ancora in divenire, che si chiama costruzione dell'identità. In adolescenza, se non ci sono altri bisogni, convogliare verso una psicoterapia potrebbe non essere indicato. È possibile che lei, come madre, abbia bisogno di metabolizzare questa informazione, così come numerose altre di vario genere che fanno parte di questa specifica fase della vostra vita
Buongiorno signora, ritengo molto bello che sua figlia abbia trovato il coraggio e la forza di aprirsi con lei circa la propria sessualità. Non è facile per una ragazzina in piena adolescenza confidarsi con la propria madre, questo potrebbe indicare che si fida di lei e che le sta chiedendo supporto e sostegno in un momento molto delicato della sua vita.
Non conosco le sue convinzioni circa i vari orientamenti sessuali, ma se in questo momento si sente confusa, forse un colloquio psicologico potrebbe aiutarla a fare chiarezza e gestire con maggiore serenità la situazione per il bene di entrambe.
Rimango a disposizione e le faccio un grosso in bocca al lupo.
Saluti
Francesca
Buongiorno,
Se sua figlia si è aperta con lei può voler dire che si fida delle sue capacità genitoriali.

Consiglio prima di tutto a lei una consulenza, elaborando un evento che mi sembra aver colto in maniera inaspettata.

L’omosessualità in sè non è, ovviamente, preoccupante, ma il modo in cui la ragazza può viverla e viversi nella società può condizionare il suo benessere.

Saluti
Dott.ssa Paola Ficili
Gentile Signora, questa comunicazione lascia intendere che ha fatto un gran bel 'lavoro di mamma' ,sua figlia si fida di lei ed ha sentito la necessità di renderla consapevole di una sua scelta. non vi è necessità di consultare uno psicoterapeuta. Potrebbe, d altro canto, richiedere un supporto psicologico per sè stessa per affrontare e metabolizzare una scelta che a quanto pare sembra arrivare in modo inaspettato.
Cordialmente
Cara Signora se Sua figlia si è confidata con Lei significa che si sente accolta e sa che può confrontarsi liberamente; ascoltare un figlio è alla base di una buona relazione.
Se vuole parlare con un collega può farlo e ciò Le permetterà di sentirsi più tranquilla. Già leggendo tutte le risposte, si può rendere conto che la nostra categoria non ha pregiudizi. Non è però semplice gestire questa situazione perché il contesto sociale è complesso.
L'orientamento sessuale non modifica l'affetto verso un figlio, ma una consulenza professionale la può aiutare a gestire questo cambiamento.
Buongiorno, le pongo una domanda. E' lei che fatica a metabolizzare ciò che sua figlia le ha comunicato o è sua figlia che ha chiesto di essere sostenuta in questa sua comunicazione? Valuti se la necessità è sua, e quindi in questo caso può farsi aiutare lei a comprendere la scelta di sua figlia, o se la necessità arriva da entrambe e in quanto tale il supporto possa essere della famiglia.
Cordiali saluti
Buonasera Sig., sarebbe opportuno chiedersi come mai le è venuta questa domanda o se è stata sua figlia a chiederlo espressamente. Un caro saluto
Premesso che l'orientamento sessuale non è ancora definito a 14 anni, che molti adolescenti attraversano una fase trasnsitoria di attrazione per lo stesso sesso, credo che l'atteggiamento di un genitore debba essere orientato a totale accettazione. Perché è importante che sua figlia si senta accettata da lei al fine di poter accettare lei stessa la sua "diversità". Nel caso, del tutto comprensibile, che lei si senta un po' incerta su come comportarsi, si confronti con un bravo terapeuta esperto in problemi dell'adolescenza. Un caro saluto. Daniela Benvenuti
Gentile signora,
ci sono due questioni che si intrecciano e possono averla angosciata come madre: il fatto che sua figlia non sia più una bambina, ma un'adolescente con un'identità sessuale; il fatto che la ragazza si sia definita lesbica. Entrambi i temi possono disorientare anche il genitore più accorto. Stia accanto a sua figlia e se ciò la rende più serena, valuti se fissare qualche colloquio di sostegno genitoriale. Un caro saluto, dottoressa Margherita Maggioni.
Salve, intanto deve essere stata proprio brava se sua figlia si è fidata di lei al punto da farle una confidenza così difficile da esprimere e da ascoltare (fermo restando che a 14 anni le cose non sono ancora ben definite). Continui ad ascoltarla, se avrà bisogno di un supporto sarà lei a chiederlo. Si chieda anche se non ha bisogno anche lei, con il padre, di essere guidati in questa fase.
Marta Calderaro
Gentile Signora, Sua figlia si è fidata grandemente di Lei confidandoLe una cosa così bella e preziosa come questa. Chi amiamo, verso chi proviamo affetto, è una delle confessioni più belle che si possano ricevere. Provare affetto e amore per qualcuno, indipendente dal genere di appartenenza proprio e dell'Altro, è un sintomo di grande sanità e come tale va trattato. Ogni orientamento affettivo è ugualmente valido, sano e meritevole di rispetto. Sua figlia ha dimostrato grande maturità nel venire da Lei a dirLe cosa prova, e ha bisogno della Sua comprensione, del Suo sostegno, e della consapevolezza che chi ama non modifica in nessun modo l'affetto e l'amore che sua madre prova per lei. Sembra però che Lei sia rimasta turbata da questo. Forse non conosce di che si tratta, o è confusa in merito? Forse, d'accordo con Sua figlia, potrebbe esserLe utile un colloquio con uno psicologo che si occupi di orientamento affettivo, che possa educarLa in merito, chiarirLe i dubbi, e aiutarLa ad essere per Sua figlia la mamma supportiva, accogliente e affermativa di cui ha bisogno (e che si merita). Di certo Sua figlia non ha bisogno di uno psicoterapeuta, a meno che non sia lei espressamente a chiederlo. Cordialità. DMP
Son d'accordo con i colleghi. L'identità sessuale è certamente in divenire a 14 anni. Ci sono fasi di transizioni e di sperimentazioni. Sua figlia sta chiedendo a se stessa e a Lei flessibilità, sperimentazione senza perdersi. E questo pilastro di sicurezza, il faro nella notte, deve essere rappresentato da Lei. Già il fatto che gliene abbia parlato dimostra che la considera una mamma supportiva, accogliente e forte.
Da terapeuta familiare, invece suggerirei degli incontri a due: due generazioni di donne che si incontrano e discutono, guidate, di identità sessuale, di scelte e sperimentazioni. Sono sicura che sua figlia si incuriosirà della sua adolescenza , delle sue paure e delle scelte fatte alla sua età.
Cordiali saluti.
Gentile utente, per dare una risposta più esaustiva avrei bisogno di maggiori informazioni. La richiesta di colloquio con lo psicoterapeuta fa presupporre che la comunicazione di sua figlia le abbia causato preoccupazione o ansia. La prima rassicurazione che vorrei darle è che l’omosessualità in passato è stata erroneamente catalogata come una deviazione o una patologia. Attualmente, invece, è riconosciuta come un aspetto normale nella vita affettiva di una persona. In una società come la nostra, tuttavia, i pregiudizi possono portare a non vivere serenamente alcuni aspetti di sé facendo sentire l’individuo sbagliato o in colpa. Se quanto detto da sua figlia l’ha turbata un sostegno psicologico può esserle di aiuto per sciogliere dubbi e insicurezze. Il fatto che sua figlia le abbia rivelato una tematica così intima è estremamente positivo. Accogliere la sua confidenza con serenità e mantenere aperta la comunicazione su temi così personali potrà solo esserle di giovamento perché aiuterà la ragazza a vivere le sue esperienze e a maturare nella consapevolezza di avere nella figura genitoriale un valido punto di riferimento per i momenti di difficoltà.
Buonasera Signora, mi rendo conto che per lei possa essere difficile accogliere una comunicazione di "qualcosa" che può essere oggetto di pregiudizio. Non le consiglio una psicoterapia, ma una consulenza psicologica per affiancare la ragazza ad avere le idee chiare e dopodiché vivere serenamente la sua identità. Per qualsiasi chiarimento sono a sua disposizione.
Un caro saluto Antonella
Salve,

Mi rendo conto quanto possa esser difficile per un genitore sentirsi dire cose relative all’ orientamento sessuale dei propri figli.
L adolescenza peró è un periodo particolare della crescita e della vita e tanti vissuti e tante sensazioni, anche in merito al proprio orientamento sessuale potrebbero esser transitorie. Durante L adolescenza si fanno anche scelte estreme pur di rimarcare la propria autostima è la propria identità. Cerchi il dialogo con sua figlia, e apra il cuore alla strada dell’ amore e della accettazione. Vedrà che sua figlia lo apprezzerà, si sentirà più sicura di se e anche più serena.

Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
Salve,
sua faglia ha avuto il bisogno di comunicare con lei la sua tendenza sessuale e perchè pensare subito allo Psicologo/Psicoterapeuta? E' un bisogno di sua figlia o suo?
Può parlarne con sua figlia con lei ha fatto con sua mamma.

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