mi è stato consigliato un intervento con Yag Laser per pulire una cataratta secondaria. Nel primo i

Buongiorno, quando si effettua l’estrazione della cataratta, viene” sgusciato” il cristallino dal suo SACCO CAPSULARE, struttura quaesta indispensabile per mantenere in sede il nuovo cristallino sintetico. Il SACCO CAPSULARE è sostenuto da un complesso apparato un “ impalcatura” anch’essa implicata nel mantenere in sede la lente intraoculare. Una “lacerazione “ sul sacco capsulare non ne implica per forza una sua inefficienza, anche ai mgliori chirurghi può succedere di accorgersi a fine intervento di vedere una lacerazione sil sacco capsulare. È buona pratica, prima di effettuare uno Yag laser su un SACCO CAPSULARE compromesso, effettuare una Ecografia UBM per mettere in evidenza quell” impalcatura “ LA ZONULA, che sostiene il sacco suddetto. Una volta garantita la stabilità di questo apparato si può procedere alla “ pulizia” del sacco .

Dipende molto da quale lesione abbia la capsula. Una cosiddetta “fuga” non compromette la stabilità . Una rottura posteriore invece deve essere valutata più attentamente, e ciò spetta fondamentalmente al Collega chirurgo che ha effettuato l’intervento: lui sa esattamente quanta parte di capsula è integra

Se la acuità visiva è fortemente compromessa conviene pensare alla capsulotomia dopo accurata valutazione della stabilità capsulare. E poi come è andata a finire il problema del primo occhio trattato con la lacerazione?