Ho una relazione stabile da 3 anni con un uomo mio coetaneo di 49 anni. Lui e' a dir poco adorabile

16 risposte
Ho una relazione stabile da 3 anni con un uomo mio coetaneo di 49 anni.
Lui e' a dir poco adorabile, premuroso, gentile, allegro, e lo amo, cosi' come lui dice e dimostra di amare me, ed anche i miei figli (avuti da una precedente relazione).
Il problema e' la sua ex, si sentono spessissimo, si vedono, si chiamano ancora con nomignoli cucciolo, topino, topina..Lei vorrebbe essere ancora invitata a cene di amici del gruppo, si sente appestata perche' non viene invitata alla festa di compleanno di lui...in amicizia scrive lei.....La loro relazione e' finita da 9 anni...non so bene il motivo, e nemmeno mi interessa.
Lei sa di me, non so se l'ho detto lui o amici....ma anche questo cambia poco.
Quello che mi fa male, sono i nomignoli che si scrivono, l'interessamento l'uno dell'altro alla propria vita,
Lui non lo fa piu', lei si, ma resta il fatto, che quando le scriveva "buonanotte topina", io ero gia' presente nella sua vita gia' da 1 anno....
Non mi fido piu', anche se so' che non c'e' nulla di sentimentale tra di loro, forse c'e' qualcosa di piu' che li lega...non so...o forse sono solo mie paturnie....
Salve, Lei ha un problema concreto e oggettivo esterno che dovrà affrontare come essere umano, e non come paziente. Sicuramente non ha bisogno di una consulenza psichiatrica per i problemi descritti. Può valutare una prima visita con uno psicoterapeuta, il quale a sua volta saprebbe consigliarla circa l'opportunità di intraprendere un percorso o meno.

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Gentile utente, quello che traspare dalle sue righe è il sentimento di frustrazione e la tensione causata da questo rapporto dal quale, nel suo vissuto, lei viene tagliata fuori.e questo le procura un'esperienza di rifiuto ed abbandono alla quale sembra che lei reagisca con la diffidenza verso il suo compagno. E' una risorsa che si sia fermata a riflettere su questa dinamica di coppia, oltre che sua, poichè questo le permetterà di lavorare su alcuni sui temi, anche precedenti a questa relazione, e di curare ferite rimaste sospese.
Indubbiamente ne gioverà la vostra coppia e soprattutto lei come persona.
Gentile utente, la sua situazione appare abbastanza complessa perché la variabile "ex" è una presenza concreta e percepita come ingombrante. Ci sono diversi punti della relazione che andrebbero approfonditi, indagando pensieri ed emozioni ma anche comportamenti (suoi e del suo compagno). In queste situazioni avviare una comunicazione efficace e verbalizzare le proprie emozioni può essere un primo passo ma certo non semplice da gestire da sola. Iniziare un percorso personale potrebbe aiutarla a trovare risposte a tutte le sue domande su sé stessa e sul rapporto con il suo compagno. In bocca al lupo!
Dott.ssa Francesca De Angelis
salve e grazie per la condivisione, dalle sue parole emerge che Lei abbia già centrato il suo disagio, Le consiglio di darsi la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia per aiutarla a comprendere quelle mancanze che avverte e continuare a costruire su gli elementi forza della sua relazione. Un caro saluto, dssa Cristina Sinno
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,
leggendo le sue parole traspare un fortissimo senso di frustrazione e di "blocco" nel poter affrontare queste problematiche senza la paura di andare in perdita rispetto al rapporto, come se rispondere al bisogno di dire che questa situazione la ferisce fosse impossibile. Credo sia estremamente importante rispondere al bisogno di potersi fidare dell'Altro e riconoscere che se questo aspetto è deficitario all'interno della sua relazione allora sta mettendo da parte delle questioni importanti riguardo
sé stessa.
Resto a disposizione anche online.
Cordialmente
D.ssa Papadia
Salve, le consiglio di farsi aiutare in modo da elaborare le emozioni che la situazione suscita in lei. Prova fastidio per certe cose. Bene. Cerchi di esplicitarlo se è il caso o lavori su se stessa in modo che ciò che oggi la infastidisce , in futuro la faccia sorridere ironicamente.
Mi rendo conto che non è semplice, ma affrontare senza acrimonia l'argomento col suo compagno è l'unica strada percorribile, a mio avviso. Altrimenti rischia di incrinare ciò che avete creato, quindi: meglio un franco confronto. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera, seppur spiacevole dovrà decidere come affrontare la situazione, se accettarla o rifiutarla con quello che comporta, cioè ripercussioni sul vostro rapporto. Potrebbe richiedere una consulenza psicologica per riflettere meglio sulla situazione.
Buonasera. Leggendo la sua condivisone mi sembra che si stia chiedendo se sia giusto o meno che lei possa accettare il tipo di atteggiamento che il suo compagno mantiene con la sua ex mentre state vivendo la vostra relazione, per quanto riferisca che il suo compagno abbia cambiato atteggiamento nel corso del tempo mentre la sua ex no. In linea generale credo possa essere importante poter esprimere apertamente con il suo compagno i propri sentimenti e vissuti, condividendo con lui ciò che prova e pensa rispetto a questa situazione; al contempo penso però che potrebbe essere necessario per lei domandarsi se sente o meno il bisogno di fare prima di tutto maggiore chiarezza dentro se stessa: cosa sente, cosa pensa, che posizione vuole prendere ecc. Potrebbe certamente rivolgersi ad un/a professionista se sentisse la necessità di avere un proprio spazio di ascolto e di supporto al fine di approfondire e chiarire ulteriormente questa sua esperienza. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Cara utente, la presenza di questa ex partner del suo compagni è per lei fonte di malessere, è un presenza reale ed ingombrate. Ciò che però mi sembra di percepire è la mancanza da parte sua di una comunicazione più trasparente al suo compagno rispetto ai suoi vissuti. Lei mette in discussione la fiducia " Non mi fido piu'", forse varrebbe la pena spiegare come si sente, e capire cosa accade dall'altra parte prima di mettere in discussione una cosa così importante come la fiducia, a fronte delle belle parole con cui descrive e sente la sua relazione. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, ho letto con attenzione la sua problematica e ho ravvisato un significativo riferimento a una comunicazione deficitaria fra lei e il suo partner. Del resto, ognuno ha il proprio passato con cui convivere nel proprio presente e questo riguarda numerosi aspetti della propria vita, incluso quello relazionale. Tuttavia, sono i legami con esperienze precedenti che connotano poi i comportamenti futuri e ancor di più la presenza di tali vissuti nel presente. E' necessario fermarsi e analizzare a che punto è la vostra relazione, quanti attori, protagonisti e non, partecipano alla scena, ma soprattutto come lei si sente nella coppia e nella vita del suo partner.
Rimango a disposizione, dott. Gianluigi Cioci
Buongiorno per prima cosa si deve chiedere che tipo di coppia vuole avere e che tipo di relazione vuole continuare a portare avanti con il suo compagno. La fiducia ,il dialogo sono alla base di qualsiasi tipo di rapporto. Se lei si sente scomoda in questa relazione a causa dell intimità che il suo compagno ha con la ex,lo deve far presente. Di modo che il suo compagno ha la possibilità di cambiare atteggiamento o di continuare ma poi sarà lei a scegliere se è ancora disposta a stare in un rapporto così. Cari saluti Rossella Chiusolo
Buongiorno,
lei è portatrice di una istanza di coppia, ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche di cui parla. Ne parli anche con il suo compagno, sarebbe un occasione di crescita e di confronto per entrambi.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente
. dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
In prima battuta, potrebbe parlarne con il suo partner, al fine di liberarsi quantomeno dalle rimuginazioni e dalle interpretazioni che la tormentano. Se ciò non bastasse, potrebbe rivolgersi ad un professionista - psicologo o psicoterapeuta - individualmente o in coppia.

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