Ho subito un intervento di ricostruzione LCA e LCM,meniscectomia laterale in seguito alle lesioni de

26 risposte
Ho subito un intervento di ricostruzione LCA e LCM,meniscectomia laterale in seguito alle lesioni degli stessi,operato il 17 luglio,post operazione non mi è stato applicato nessun tutore,fisioterapia iniziata 1 mese dopo causa forti dolori costanti durante tutto il mese,ad oggi mi manca ancora l’estensione completa e gonfiore localizzato nella zona sotta la rotula con poca sensibilità percepita,da cosa può essere dovuto?può esserci stato qualche errore durante l’operazione oppure i tempi sono così lunghi ed è normale?
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Salve Avrei bisogno di avere maggiori informazioni Mi invii il suo numero di telefono su questo sito Senza impegno economico Grazie

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott. Jacopo Zammarchi
Osteopata, Chinesiologo, Posturologo
Rovato
Gentile Paziente, il gonfiore sotto la rotula e la sensazione di sensibilità ridotta sono sintomi comuni dopo un intervento di ricostruzione LCA e LCM, in particolare quando è stata eseguita anche una meniscectomia. Il gonfiore può persistere per un periodo di tempo variabile, a causa dell'infiammazione residua. La situazione dovrebbe migliorare con il tempo, ma in alcuni casi potrebbero essere necessari trattamenti specifici per stimolare il recupero della sensibilità. Per quanto riguarda la mancanza di estensione completa del ginocchio, questo è un altro aspetto che può richiedere tempo per risolversi. La difficoltà nell'estensione può derivare da contratture muscolari, aderenze o cicatrici interne, oltre alla perdita temporanea di propriocezione. In generale, i tempi di recupero dopo un intervento di questo tipo possono estendersi anche fino a 12 mesi, e il ritardo iniziale nella fisioterapia può aver influito sul rallentamento del recupero. I disturbi che descrive sono più probabilmente legati ai normali tempi di recupero post-operatorio. Le consiglio di proseguire con il piano di recupero, monitorando i progressi e discutendo con il suo medico qualsiasi cambiamento significativo. Se dovesse avere dubbi persistenti, è sempre utile consultare nuovamente il chirurgo per un controllo. Rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti. Dott. Jacopo Zammarchi.
Buongiorno, potrebbe aver avuto delle complicanze post operazione come difficoltà a ripristinare la corretta circolazione o a recuperare il completo range di movimento. Intervenire il prima possibile evita la cronicizzazione di tessuti poco elastici pertanto le consiglio di rivolgersi a un ortopedico per esaminare la condizione attuale del suo ginocchio e di conseguenza indirizzarsi da qualche specialista come fisioterapista/ osteopata per lavorare sul recupero del movimento ed eliminare quelle restrizioni provocate dalle cicatrici. Non è detto che a seguito di operazioni chirurgiche si possa ritornare a uno stato di salute completo come prima dell'intervento ma questo dipende dalla tipologia di intervento e da come è stato eseguito.
Cordiali saluti, dott.ssa Zucca
Dr. Davide Savoia
Osteopata, Posturologo
Milano
Salve l estensione va recuperata subito quindi potrebbero esserci delle aderenze anomale che limitano l estensione idem vale per i muscoli che possono limitare la stessa....la guarigione completa comunque si ha nei 6mesi ma comunque dovrebbe esser già a buon punto con il recupero dell estensione....l'anestesia che riporta può essere dovuta a molte cose tra tutti le fasce bloccate che creano costrizione sui nervi...cordialmente Osteopata Davide Savoia
Dott. Roberto Caminiti
Osteopata, Massofisioterapista, Chinesiologo
Somma Lombardo
Buongiorno mi spiace per la sua situazione e capisco la sua preoccupazione e frustrazione.
Purtroppo la ripresa dopo interventi così importanti così importanti è molto lunga quindi direi che è tutto nella norma e le consiglierei di continuare con la riabilitazione e darsi tempo per migliorare nei prossimi mesi anche perché sicuramente l'impossibilità di iniziar subito la riabilitazione ha sicuramente allungato un po' i tempi.

In ogni caso le consiglio sempre di fare riferimento al suo medico curante e al medico che l'ha operata per qualsiasi dubbio, loro, sapendo meglio la sua situazione, la sapranno sicuramente aiutare la meglio.

Sperando di esserle stato utile le porgo cordiali saluti e rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott. R. Caminiti
Salve, purtroppo è impossibile definire con certezza i tempi di guarigione in questi casi. Ritengo che il processo di riabilitazione sia essenziale e che dovrebbe far presente questi elementi riscontrati al suo fisioterapista in modo da lavorare su quello che è ancora presente e darle la possibilità di recuperare il prima possibile.
Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.
Dott.ssa Katia Brocanelli
Osteopata, Fisioterapista
Ancona
Non sono in grado di stabilire se c'è stato un errore durante l'intervento, di solito si applica un tutore per un certo periodo che dipende dal tipo di intervento fatto che consigliano alla dimissione, sicuramente i tempi sono lunghi quindi cerchi di recuperare il più possibile e con pazienza.
Buongiorno,
in un post intervento chirurgico può succedere che la sensibilità percepita diminuisca o venga alterata per una serie di fattori correlati all'intervento stesso, all'incisione performata in sala operatoria che può intaccare i rami sensitivi cutanei della zona e all'immobilizzazione parziale o totale che ne segue. Il gonfiore può esserci anche a distanza di tempo, però è importante valutare con il professionista che la segue se questo le causa dei problemi (come ad esempio anche il deficit di mobilità che lei lamenta). I tempi in un intervento così consistente sono effettivamente lunghi, secondo me ha senso parlarne con il medico che l'ha operata (specialmente se non lo ha visto per una visita di controllo) e con il fisioterapista che la segue.
Spero possa esserle stato utile, buona giornata.
Claudio
Capisco la tua preoccupazione riguardo ai sintomi post-operatori che stai descrivendo. Dopo un intervento di ricostruzione del LCA, LCM e meniscectomia, è normale affrontare una fase di recupero lunga e complessa, quindi i tempi che stai vivendo potrebbero rientrare nella norma, ma è anche importante prestare attenzione a eventuali problematiche che possano rallentare il recupero.

Estensione incompleta e gonfiore sotto la rotula: Il gonfiore e la difficoltà nell’estensione completa sono fenomeni piuttosto comuni dopo un intervento così impegnativo. L’intervento chirurgico provoca inevitabilmente un certo grado di infiammazione, che può influire sul range di movimento. Il gonfiore sotto la rotula potrebbe derivare da un accumulo di liquido (edema) che non si è ancora riassorbito completamente. Inoltre, la mancanza di estensione potrebbe essere legata a una ridotta mobilità del ginocchio e a una scarsa elasticità dei tessuti, che necessitano di più tempo per adattarsi alla nuova situazione anatomica.

Poca sensibilità: La ridotta sensibilità che stai percependo può essere dovuta a un’alterazione temporanea dei nervi locali, che potrebbero essere stati "sollecitati" durante l'intervento. La sensazione di intorpidimento o di "sensibilità attenuata" è una condizione che può risolversi nel tempo, ma potrebbe anche essere legata a un’alterazione della funzionalità dei nervi a causa del trauma chirurgico. In generale, il recupero della sensibilità può richiedere settimane o addirittura mesi.

Dolore e fisioterapia: È comprensibile che il dolore iniziale possa aver ritardato l’inizio della fisioterapia. La fisioterapia è cruciale per il recupero, ma deve essere adattata al tuo stato di dolore e alla tua capacità di tollerare il movimento. La tua esperienza suggerisce che c'è stato un periodo in cui l'infiammazione era troppo alta per iniziare una riabilitazione immediata. Tuttavia, ora che sei nella fase di fisioterapia, è importante procedere gradualmente, lavorando sul miglioramento della mobilità, della forza e della stabilità.

Come l'osteopatia può aiutare:

Come osteopata, posso suggerirti alcune modalità per affrontare i tuoi sintomi e ottimizzare il recupero:

Gestione dell’edema e miglioramento della circolazione: Tecniche osteopatiche come il drenaggio linfatico e il trattamento dei tessuti molli possono essere utili per ridurre il gonfiore e migliorare la circolazione locale. L'infiammazione spesso rallenta il processo di recupero, quindi trattamenti specifici possono contribuire a favorire il riassorbimento dei liquidi in eccesso.

Rimodulazione della mobilità articolare: L'osteopatia può essere utile per migliorare il movimento del ginocchio, in particolare nella fase iniziale quando la rigidità è più marcata. Trattamenti mirati possono favorire il recupero della completa estensione articolare, lavorando non solo sull'articolazione del ginocchio, ma anche sui tessuti circostanti (muscoli, legamenti, fascia) che potrebbero essere "bloccati" o contratti.

Rilassamento dei muscoli e miglioramento della funzionalità neuro-muscolare: Il dolore e la difficoltà di movimento potrebbero aver portato a una contrazione muscolare riflessa, che può ostacolare la completa estensione del ginocchio. L'osteopatia può agire sui muscoli e sulla fascia, aiutando a ridurre la tensione e migliorare la mobilità articolare.

Stimolazione del sistema nervoso: Se la poca sensibilità è dovuta a un coinvolgimento nervoso post-chirurgico, il trattamento osteopatico può stimolare il recupero del nervo e migliorare la comunicazione tra il sistema nervoso e i tessuti. La manipolazione delicata e il lavoro sui nervi periferici possono aiutare nella rigenerazione e nel recupero della sensibilità.

In ogni caso, è fondamentale che tu continui a seguire anche i consigli del chirurgo e del fisioterapista. L’osteopatia può essere una terapia complementare molto utile per velocizzare e ottimizzare il processo di recupero, ma è sempre importante avere un approccio integrato con gli altri professionisti della salute.

Ti consiglio di consultarti con il tuo medico o fisioterapista per assicurarti che non ci siano complicazioni in corso, ma nel frattempo, se lo desideri, posso supportarti nel processo di recupero con trattamenti osteopatici mirati per alleviare il dolore, migliorare la mobilità e stimolare la guarigione dei tessuti.



Dott. Maicol Crescentini
Osteopata, Chinesiologo
Riccione
Salve, purtroppo dopo un intervento del genere bisogna tenere in considerazione diversi fattori, non tutti hanno lo stesso percorso. La poco sensibilità che sente è causata dal versamento che c'è all'interno dell'articolazione e probabilmente dall'incisione di qualche nervetto che in questi tipi di interventi è difficile evitare. Per quanto riguarda l'estensione del ginocchio, è sicuramente uno dei primi traguardi da raggiungere assieme al proprio terapista (fisioterapista/osteopata), ma se è solo passato 1 mese dall'intervento direi che non c'è motivo di preoccuparsi. Le auguro una pronta guarigione.
Dott. Crescentini Maicol Osteopata D.o e Chinesiologo.
 Giovanni Garavello
Chiropratico, Posturologo, Osteopata
Stanghella
Chieda a chi l'ha operata
Può dipendere da molti fattori (età,costituzione,etc.. ) e anche (se vi è stato) dal tipo di trauma che ha portato alla chirurgia, ma sicuramente una fisioterapia precoce riduce gli esiti in questo tipo di interventi
Buongiorno, potrebbe causarsi di un blocco post operatorio dove il tessuto si è addensato. Sarebbe da leggere le diagnosi post operatorie e vedere come è stato operato e quale tipologia è stata utilizzata.
Buongiorno, i tempi in genere non sono brevi, per cui ci vorrà tempo e lavoro prima di recuperare bene. Ogni operazione lascia sempre qualche segno, ma parlare di errori è complicato, dato che solo il chirurgo sa cosa è stato fatto
Salve, la difficoltà nell'estensione completa del ginocchio dopo un intervento di ricostruzione del LCA/LCM e meniscectomia può essere legata a rigidità muscolare, adesioni cicatriziali o infiammazione persistente. Il gonfiore sotto la rotula potrebbe derivare da un versamento articolare, infiammazione della sinovia o edema locale, mentre la ridotta sensibilità è spesso associata a lesioni nervose periferiche o compressione da gonfiore. Sebbene i tempi di recupero siano variabili e il ritardo nell'inizio della fisioterapia possa aver influenzato il decorso, è consigliabile consultare il chirurgo per escludere complicanze come artrofibrosi o errori tecnici. Continuare con fisioterapia mirata, drenaggio linfatico e un’eventuale valutazione osteopatica può favorire il miglioramento della mobilità e la riduzione dei sintomi.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Dott. Massimiliano Reiser Besozzi
Osteopata
Cinisello Balsamo
Buongiorno, sono Massimiliano Reiser Besozzi Osteopata. Per quanto riguarda l'intervento ed un eventuale errore non sono io in grado di dirlo. Da quanto leggo però le chiedo se durante la fase di riabilitazione le è stata trattata e verificata la cicatrice? in quanto un'aderenza cicatriziale importante post intervento può portare a degli adattamenti a livello fasciale che potrebbero causare il dolore e gonfiore da lei percepito. per capire meglio il problema sarebbe opportuno una diagnosi cosi da verificare l'entità del gonfiore e del dolore per poi, in caso, iniziare un percorso terapeutico e di prevenzione che potrebbe comprendere osteopata e fisioterapia.
Ciao, si è normale devi insistere con la fisioterapia che è molto importante, per quel tipo di intervento devi portare un po di pazienza,ancora qualche mese
Buongiorno,
I tempi di ripresa post meniscectomia e ricostruzione dei legamenti possono essere lunghi, ti consiglio di farti visitare da un ortopedico ed eventualmente valutare di riprendere fisioterapia e associarla a dei trattamenti osteopatici. Cordiali saluti
Dr. Stefano Piaggi
Osteopata
Zibido San Giacomo
buon giorno, potrebbe essere dovuto ad un eccessiva tensione e quindi infiammazione del tendine rotuleo, che a sua vola limita il movimento del ginocchio.
Consiglio di continuare la fisioterapia e riprenderla nel caso sia stata interrotta
Salve, la mancanza di estensione completa, il gonfiore e la ridotta sensibilità sotto la rotula potrebbero essere legati a diversi fattori, dall'infiammazione, ad un accumulo di liquido o aderenze che si possono formare durante il processo di guarigione. Le consiglio di consultare il chirurgo che l’ha operata o un medico specialista in ortopedia. Inoltre, potrebbe essere utile rivolgersi a un osteopata nella sua zona. L’osteopatia può contribuire a migliorare la mobilità articolare, ridurre eventuali tensioni e favorire un recupero più completo. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti o indicazioni.
Un saluto,
Stefano Orefice
Buongiorno, è normale. solitamente si applicano i cerotti sui punti e la calza anti-trombo.
il recupero è nelle tempistiche adeguate, forse c'è più dolore del previsto però è soggettivo esso. non si allarmi e vedrò che con la fisioterapia e attivazione si ridurrà il gonfiore e il dolore.
Consiglierei un consulto ortopedico prima di procedere..non so di dove sia, a Bologna le consiglierei il Dott.Drago,ortopedico, braccio dx del Dott.Lelli
Gentile paziente,

grazie per aver condiviso la sua situazione. Posso comprendere quanto sia frustrante affrontare un recupero post-operatorio lungo e complesso, soprattutto con sintomi come la limitazione dell’estensione del ginocchio, il gonfiore persistente e la riduzione della sensibilità nella zona sotto la rotula. Permetta di approfondire alcuni aspetti e offrirle una spiegazione chiara, con l’obiettivo di aiutarla a comprendere meglio la sua condizione attuale.

Innanzitutto, è importante sapere che un intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore (LCA) e del legamento collaterale mediale (LCM), associato a una meniscectomia laterale, è una procedura chirurgica complessa. Questa richiede un recupero graduale e ben guidato, con tempi che possono variare da paziente a paziente, in base a diversi fattori come l’età, lo stato dei tessuti al momento dell’intervento e il percorso riabilitativo post-operatorio.

Il fatto che la fisioterapia sia iniziata un mese dopo l’operazione a causa dei forti dolori è una variabile significativa. Durante il primo mese dopo l’intervento, la riabilitazione è essenziale per mantenere la mobilità articolare, prevenire la formazione di aderenze e favorire il recupero della forza muscolare. La mancanza di movimento precoce potrebbe aver contribuito alla sua attuale difficoltà nell’estensione completa del ginocchio. Questa limitazione potrebbe essere causata da aderenze cicatriziali, che si formano naturalmente nel processo di guarigione, ma che, se non mobilizzate adeguatamente, possono limitare la mobilità articolare. Inoltre, il dolore iniziale potrebbe aver portato a una contrattura riflessa dei muscoli posteriori della coscia, i quali, se rimasti rigidi, ostacolano ulteriormente il movimento di estensione.

Per quanto riguarda il gonfiore persistente nella zona sotto la rotula, questo può essere dovuto a una combinazione di fattori. Dopo un intervento chirurgico, l’infiammazione è una risposta naturale del corpo e può protrarsi per diversi mesi, soprattutto se il carico sul ginocchio è stato ripreso gradualmente. Inoltre, il gonfiore sotto la rotula può essere correlato a un accumulo di liquido nella borsa prepatellare o a un’irritazione del tendine rotuleo, particolarmente se è stato utilizzato come parte del prelievo tendineo durante la ricostruzione. Questo gonfiore, associato alla perdita di sensibilità nella stessa zona, potrebbe anche essere legato a un'irritazione o un danno temporaneo dei piccoli nervi cutanei che attraversano l’area, un effetto collaterale comune ma generalmente transitorio dopo questo tipo di intervento.

La perdita di sensibilità sotto la rotula è un sintomo spesso riportato da pazienti sottoposti a ricostruzione del LCA, in particolare quando si utilizza il tendine rotuleo come innesto. Questo avviene perché i piccoli nervi cutanei della zona vengono inevitabilmente coinvolti durante la procedura chirurgica. Di solito, questa sensazione migliora nel tempo, ma in alcuni casi può persistere come lieve intorpidimento permanente.

Per quanto riguarda i tempi di recupero, ciò che sta vivendo non è del tutto fuori dalla norma, ma potrebbe indicare la necessità di una revisione del programma riabilitativo. Non è detto che ci siano stati errori durante l’intervento, soprattutto considerando che la ricostruzione di LCA e LCM è una procedura standard ben definita. Tuttavia, una valutazione approfondita del ginocchio tramite una visita specialistica potrebbe escludere eventuali complicazioni, come la formazione di tessuto cicatriziale eccessivo (sindrome da impingement cicatriziale) o problematiche legate al posizionamento degli innesti.

Il mio consiglio è di rivolgersi nuovamente al chirurgo ortopedico che l’ha operata o a un altro specialista di fiducia per una valutazione clinica completa e, se necessario, un controllo con imaging (come una risonanza magnetica) per escludere problematiche strutturali. Inoltre, è importante che il fisioterapista adatti il programma riabilitativo alle sue necessità, includendo esercizi specifici per recuperare l’estensione e tecniche manuali per ridurre il gonfiore e le aderenze. Potrebbero essere utili terapie complementari come la mobilizzazione passiva del ginocchio, il linfodrenaggio per il gonfiore o la laserterapia per favorire la riduzione dell’infiammazione.

Non si scoraggi: il recupero da un intervento di questo tipo può essere lungo, ma con un approccio personalizzato e mirato è possibile ottenere miglioramenti significativi. Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti o suggerimenti, non esiti a chiedere. Le auguro una pronta ripresa e il pieno recupero della funzionalità del suo ginocchio.

Cordiali saluti,
Salve, il percorso di riabilitazione per il suo problema è molto lungo e il corpo ha bisogno del suo tempo per ristabilirsi completamente, quindi per rispondere alla sua domanda è normale che ci possa essere ancora gonfiore e ipo-mobilità. Le consiglio di continuare il percorso riabilitativo con dedizione e purtroppo con tanta pazienza
Gentile Paziente,
capisco bene le sue preoccupazioni dopo l'intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore (LCA) e del collaterale mediale (LCM), con meniscectomia laterale, effettuato lo scorso 17 luglio. I sintomi che descrive – la difficoltà a raggiungere l’estensione completa del ginocchio, il gonfiore localizzato sotto la rotula e quella lieve riduzione di sensibilità – sono aspetti che possono verificarsi durante la riabilitazione, ma dopo quasi 11 mesi dall’operazione meritano sicuramente un approfondimento. Vediamo di fare chiarezza, premettendo che la sua situazione andrebbe condivisa con il chirurgo ortopedico o il fisiatra che la segue, per una valutazione completa.
Partendo dai sintomi: la mancanza di estensione completa a questa distanza dall’intervento non è considerata normale. Di solito ci si aspetta di recuperare l’estensione entro i primi 2-4 mesi, questo ritardo potrebbe dipendere da diversi fattori, come la formazione di tessuto cicatriziale all’interno dell’articolazione (artrofibrosi), una rigidità dei muscoli o dei tendini (soprattutto del quadricipite), oppure proprio dal gonfiore persistente che meccanicamente blocca il movimento. In casi meno frequenti, potrebbe essere legato a una complicanza chiamata "lesione ciclopica", dove un nodulo fibroso ostacola l’estensione.
Parlando del gonfiore sotto la rotula: è spesso associato a un’infiammazione del cuscinetto adiposo (sindrome di Hoffa) o della borsa sinoviale (borsite), soprattutto se persiste nonostante il tempo passato. Anche la ridotta sensibilità che percepisce è comprensibile: durante l’intervento piccoli rami nervosi cutanei possono subire un trauma, e la sensibilità può mettere fino a un anno per tornare alla normalità.
Un aspetto importante da considerare è il ritardo nell’inizio della fisioterapia (dopo un mese) e la mancanza del tutore post-operatorio. La fisioterapia precoce (entro 10-15 giorni) è fondamentale per prevenire rigidità e gonfiore; senza di essa, il recupero può diventare più lento e complesso. Sul tutore, invece, non è detto che la sua assenza sia un problema: molti protocolli moderni lo evitano per stimolare un recupero più attivo, ma se non abbinato a una riabilitazione tempestiva, può aver contribuito a qualche difficoltà in più.
A questo punto, la domanda cruciale: è normale dopo 11 mesi? Purtroppo no. I tempi di recupero per questo tipo di intervento di solito permettono di tornare alle attività quotidiane entro 6-9 mesi. I suoi sintomi suggeriscono che qualcosa sta rallentando il processo, ma non è automatico pensare a un errore chirurgico; potrebbe trattarsi di un’infiammazione persistente, aderenze cicatriziali o una riabilitazione non ottimale.

Su come proseguire da adesso le consiglio tre passi:
1. Rivolgersi al suo chirurgo ortopedico per una visita di controllo con eventuale RMN o ecografia, per escludere complicanze al graft (trapianto), al menisco residuo o alla presenza di tessuto fibroso che ostacola il movimento.
2. Ottimizzare la fisioterapia con esercizi specifici per l’estensione (come stretching passivo del quadricipite o mobilizzazioni articolari) e terapie fisiche per ridurre gonfiore e fibrosi.
3. Valutare un affiancamento osteopatico: si potrebbe lavorare con tecniche delicate per migliorare la mobilità articolare, drenare il liquido in eccesso e sciogliere le tensioni dei tessuti molli, sempre in sinergia con il percorso fisioterapico.

In sintesi, non trascuri questi segnali, una rivalutazione medica è essenziale per chiarire la situazione, ma con un approccio riabilitativo mirato e multidisciplinare, si possono ancora ottenere buoni miglioramenti.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento, spero di averle risposto e di esserle stato d’aiuto.
Buongiorno, le consiglio di effettuare un trattamento Osteopatico in modo da poter valutare col terapista la miglior strategia per alleviare i sintomi e risolvere il suo problema.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.