Ho lasciato il mio ex 2 anni fa perché dopo 5 anni di relazione lui non lavorava non parlava di futu

18 risposte
Ho lasciato il mio ex 2 anni fa perché dopo 5 anni di relazione lui non lavorava non parlava di futuro in un momento di crisi ho iniziato a sentire il mio ex ma non perché lo amavo ma perché mi dava le risposte la sicurezza che lui non mi dava poi sono tornata in me e l ho cercato pregato di tornare con me ci siamo visti poi lui è andato a lavorare ha preso casa, si siamo rivisti dopo tre mesi quando è sceso e mi dice "sembra che non ci siamo mai lasciati" poi va via e sparisce l ho aspettato un anno è sceso gli ho chiesto se voleva vedersi e mi risponde non è il caso ci faremmo solo del male... Mi sento vuota persa e mi chiedo vale la pena umiliarsi mi sento stupida mi guardo allo specchio e provo disprezzo ho scoperto che sono una narcisista e mi sento inutile... sono passati ormai 2 anni da quando l' ho lasciato ma era come se non ci fossimo mai allontanati invece qualche giorno fa mi risponde che non è più il caso. Potreste darmi un consiglio per questa situazione?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi, identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto al fine di trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve, il suo disagio sembra durare da tempo. Dopo due anni ancora non ha risolto dentro di sé la scelta che ha fatto due anni fa. Forse è opportuno parlarne con uno psicologo in modo da comprendere appieno cosa le accade.
Rimango a disposizione, anche online se ha bisogno.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera ,le consiglierei di chiedere una consulenza psicologica.I suoi dubbi su di sé e sui suoi comportamenti troveranno una risposta in un percorso psicologico di conoscenza di sé.Attribuirsi diagnosi è sempre pesante e spesso non corretto.Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Buonasera, prima di tutto la invito a non fare auto-diagnosi. Per la sofferenza che prova e la confusione in cui, sembra, trovarsi in questo momento l'unico consiglio prezioso può essere quello di iniziare un percorso psicologico in modo da ordinare la confusione percepita dando voce a ciò che sente, pensa e vuole di buono per sé. Rimango a disposizione, un saluto
Gentile utente, quello che si intuisce dal suo scritto è che lei pur avevo lasciato il suo ex, è ancora molto legata e non si è mai realmente separata da lui. Cosa significa tutto questo, che l'elaborazione della fine della sua storia in lei non è mai avvenuta e sta iniziando ora con il no del suo ex, un elemento di realtà di cui non aveva tenuto conto e adesso brucia come uno schiaffo. Le consiglio di farsi aiutare a superare questo momento di lutto; non lo veda come una sconfitta, ma semmai come un'occasione per riscoprirsi ed iniziare ad amare in modo più consapevole. In bocca al lupo! Cordialmente, Lydia Dott.ssa Chiovari
Salve. Le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa stimolare la fiducia in sé, fiducia che le permetterà di trovare in se stessa quelle sicurezze che cerca nella relazione. Non si è inutili solo perché una relazione non funziona o perché gli altri feriscono con le loro insicurezze o poca chiarezza. Si conceda la possibilità di prendersi uno spazio per sé per comprendere la causa del suo vissuto di inutilità e per elaborare ed esprimere le emozioni che sono collegate alla situazione che sta vivendo. Distinti saluti
Buonasera. Mi spiace per la sofferenza che sta vivendo.
Credo che al contrario di fare auto-diagnosi psicologica possa esserle d'aiuto in questo momento uno spazio psicologico in cui poter voce ed esplorare i suoi sentimenti e i suoi vissuti in relazione all'esperienza che riporta, per favorire la propria consapevolezza rispetto alle scelte fatte ed alle scelte che ora può fare.
Un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentile utente, nel suo messaggio mette il luce aspetti di sé su cui potrebbe esserle molto utile riflettere: sentirsi narcisista e inutile, avere bisogno di risposte di sicurezza, sentire come se non vi foste mai lasciati. Tutti aspetti che potrebbero fare luce sul suo modo di vivere le relazioni importanti, come quella appena conclusa, e aiutarla a superare questo momento di sofferenza, divenendo occasione di conoscenza e crescita personali.
Valuti di iniziare un percorso di psicoterapia.
Resto a disposizione. Un cordiale saluto, Dott.ssa Pamela Cornacchia
Cara utente, dalle sue parole arriva questo suo grande dolore e mi chiedo cosa ha fatto lei della sua vita durante questi due anni. Credo che un percorso psicologico potrebbe aiutarla a sciogliere questi punti della storia che la legano a questa fase nonostante il tempo passato. Guardarsi dentro per ricominciare. Resto a disposizione se volesse richiedere una consulenza. Un saluto, Dott.ssa Antonella Abate
Cara utente, due anni sono tanti. Come mai non è riuscita ad andare avanti? A cosa è rimasta ancorata? Di cosa ha bisogno oggi? Cosa desidera e perché? Se fossi in lei partirei da queste domande. Rifletta sull'idea di chiedere un consulto psicologico. Rimango a disposizione,
Dott.ssa Federica Leonardi
Gentile utente di mio dottore,
la fine di una relazione é sempre dolorosa. Ritengo che che debba fare i conti con il fatto che il suo ragazzo non voglia più stare con lei, tra di voi si é rotto il rapporto, molto probabilmente la sua scelta é frutto del fatto che da qualche parte possa essersi sentito ferito. In questo momento lei ha un lutto da elaborare e nel caso in cui non riesca ad affrontare tutto questo da sola potrebbe intraprendere un percorso psicologico attraverso il quale ricevere valido sostegno nell' affrontare il momento delicato che sta vivendo. Ci pensi!

Cordiali saluti
Dottor Diego Ferrara
Salve il disagio che emerge nella sua nota merita una maggiore attenzione e forse i temi che accenna nella sua nota vanno letti in chiave di vissuti psicologici. Ovviamente si tratta solo di ipotesi che possono essere approfondite e quindi valutare solo attraverso un consulto. Un cordiale saluto
Salve,
a volte capita di restare impelagati in alcune relazioni che ci fanno principalmente male.
La sua è una storia importante che merita uno spazio personale di elaborazione con la calma e la delicatezza necessarie, attraverso una ridefinizione della situazione, scevra da auto-definizioni che talvolta sono controproducenti.
Un percorso psicoterapeutico potrà certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
Buonasera, sono d'accordo con i colleghi sul fatto di non farsi autodiagnosi, ma d'iniziare un percorso psicologico per poter esplorare i suoi sentimenti, le sue emozioni, i suoi vissuti. Ha bisogno di elaborare la fine di questa relazione, di riflettere su questa relazione e sui suoi reali bisogni. Farlo con un professionista potrebbe senz'altro aiutarla.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Buongiorno, il suo disagio sembra durare da molto tempo. Come già suggerito dai miei colleghi potrebbe essere utile un supporto psicologico per elaborare questi vissuti e sentimenti. Potrebbe essere importante per lei trovare uno spazio sicuro in cui raccontarsi con curiosità invece che con giudizio. A disposizione, Federica Curci
Salve, intanto vorrei ringraziarle per il coraggio dimostrato, per essersi aperta senza remore nel raccontare ciò che le causa sofferenza. Le consiglio di chiedere un consulto psicologico ad un professionista, con il quale potrà affrontare queste dinamiche all' interno di un contesto supportivo e non giudicante, dove potrà sentirsi libera di esprimere le sue perplessità ed emozioni inerenti la sua storia.
Rimango a disposizioni per qualsiasi perplessità o dubbio.
Saluti, Dott.ssa Angela Peronace
Buonasera gentile utente,
potrebbe essere utile parlare con uno psicologo per approfondire meglio quanto lei racconta e cosa la fa sentire svuotata.
Cordiali saluti
Dortt.ssa Sorce
Buonasera, come mai si definisce "narcisista"? Qualcuno le ha posto questa diagnosi? Se si basa solo su congetture, sappia che è necessario molto di più di qualche aspetto per fare diagnosi di una persona. In merito a tutta la sua storia, perché non considera i bisogni che l'hanno portata a scelte di cui ora si pente? Non è utile giudicarsi, si fa solo del male. È invece più proficuo che lei possa ascoltare ciò che prova e rileggere il passato secondo le sue più intime necessità emotive, solo in tal modo potrà operare scelte idonee in futuro. Cerchi un aiuto professionale che possa giovarle in tal senso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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