Gentili dottori, lotto con forti carenze di ferro da sempre, sia quando mangiavo carne regolarment

12 risposte
Gentili dottori,
lotto con forti carenze di ferro da sempre, sia quando mangiavo carne regolarmente, sia da vegetariana e anche negli ultimi anni quando ho deciso di mangiare solo le uova come prodotto di origine animale.

Da quattro anni assumo la pillola per via dell'adenomiosi. Il mio ciclo si è ridotto tantissimo e quindi ho deciso di sospendere le pillole di ferro, che ho sempre preso negli ultimi 20 anni per periodi anche di oltre un anno, brevi pause per poi ricominciare.
Recentemente ho fatto le analisi del sangue e sono rimasta stupita nel vedere che ferro e ferritina sono quasi azzerati. Il mio medico ha detto che la mia anemia è a livelli seri e devo riprendere immediate la cura.

Mangio molti legumi, prima di questi ultimi esami assumevo regolarmente ferro in pastiglie durante i primi 3 giorni del ciclo. Non capisco come sia possibile.
Ci sono alimenti vegetali che contengono più ferro dei legumi? Quali invece ne riducono l'assorbimento?

Mi sembra assurdo dover prendere compresse tutta la vita.

Grazie anticipatamente .
Gentilissima paziente,
Capisco e comprendo la situazione, cerco di darle delle indicazioni generali, anche se a mio avviso sarebbe auspicabile valutare una consulenza da uno specialista in nutrizione per stilare un protocollo ad hoc.
Il ferro si trova essenzialmente nella carne, nel pesce, nelle uova (tuorlo), nei legumi (meglio se secchi) e nei semi oleosi (frutta secca).
Per chi soffre di anemia ed è vegetariano è consigliabile un forte consumo di legumi come i fagioli, le lenticchie, i ceci e i lupini.
Contribuiscono all'apporto di ferro anche verdure a foglia verde, come la lattuga, e frutta secca come noci e nocciole, mandorle e pistacchi.
Si possono poi integrare alla propria alimentazione fonti proteiche ricche di ferro come il tofu.
In ultimo, è opportuno evitare di associare alimenti ricchi di ferro a cibi che contengono tannini come il tè, caffè, cioccolato e vino, inoltre anche l'eccesso di fibre alimentari, calcio e fosforo, fitati e ossalati sono da considerare, in quanto queste sostanze riducono l'assorbimento del ferro da parte dell'intestino.
Rimango a disposizione
Cordialmente
Dott.da F.A.

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Cara paziente
la biodisponibilità del ferro contenuto nei vegetali è inferiore rispetto a quello contenuto negli alimenti carnei.
Un'alimentazione di tipo vegetariano potrebbe essere dunque maggiormente a rischio di carenza, soprattutto se non viene seguito un piano alimentare specifico.
Da tener presente come diceva la mia collega la quantità e le associazioni tra alimenti, bevande incluse.
Credo, ad ogni modo, sia importante un'indagine approfondita per escludere l'esistenza di patologie causa di malassorbimento intestinale.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisa Potettu
Buongiorno, le scrivo qualche indicazione per aiutarla ad assimilare più ferro dalle fonti vegetali, condisca con limone i piatti che siano primi o secondi, usi maggiormente i semi come i semi di sesamo. Consumi frutta secca e verdura scura in foglia. Come detto precedentemente, non beva caffè e tè vicino i pasti. Valuti con il suo medico se è necessario controllare eventuali altri parametri come vitamina b12 e folati. Infine, le consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista esperto in alimentazione vegetale per poterla aiutare a stilare un piano alimentare che aiuti a risolvere il problema. Per qualsiasi dubbio o ulteriore chiarimento non esiti a contattarmi. Dott.ssa Silvia Francesca Teisa
Poiché sarebbe preferibile ricorrere agli integratori di ferro solo in seguito a specifiche valutazioni cliniche che permettano la diagnosi di uno stato carenziale, la dieta di chi può essere a rischio di carenza dovrebbe prevedere una serie di accorgimenti nutrizionali utili per favorire l’assunzione di ferro eme e aumentare la disponibilità del ferro non eme:
- Assumere con la giusta frequenza cibi ricchi in ferro eme;
- Abbinare agli alimenti ricchi in ferro non eme piccole porzioni di vitamina C e alimenti ricchi in acido ascorbico come succo di limone, arancia o altri agrumi, kiwi, frutti di bosco;
-Quando possibile cucinare le pietanze ricche in ferro con aglio e cipolla;
- Ridurre l’azione dei fitati presenti nei cereali e nei legumi attraverso metodi di macinazione, ammollo e germinazione, lievitazione acida del pane;
- Evitare di assumere latte o latticini contestualmente ad alimenti ricchi in ferro;
- Limitare il consumo di caffè, thè, cacao;
- Consumare regolarmente alimenti fortificati (come cereali da colazione).
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Gentile paziente, come nutrizionista, cerco di darle delle indicazioni generali. L'assorbimento del ferro è influenzato da diversi fattori, tra cui la forma chimica dello stesso (emico o non emico), la presenza di altri nutrienti e lo stato di salute.
Gli alimenti di origine vegetale contengono ferro non emico, meno facilmente assorbito dal corpo rispetto al ferro emico presente negli alimenti di origine animale. Tuttavia, puoi aumentarne l'assorbimento combinandolo con con alimenti ricchi di acido ascorbico come vitamina C (ad esempio agrumi, peperoni, kiwi) e acido citrico (limoni). Altri fattori che possono influenzare l'assorbimento del ferro non eme sono l'acido gastrico (ossia l'acidità dello stomaco), l'esercizio fisico e l'altitudine. Di contro altri alimenti possono ostacolarne l'assorbimento come i polifenoli (tè e caffè), i fitati e la fibra (crusca, legumi, cereali integrali), calcio e fosforo, EDTA come additivo alimentare e farmaci anti-acidi. Evitare quindi di consumare tè o caffè nelle ore vicine ai pasti, separare l'assunzione di latticini e alimenti ricchi in ferro in pasti diversi, utilizzare metodi di macinazione, ammollo e germinazione per legumi e cereali integrali e consumare alimenti fortificati. Cordialmente. Dott.ssa Daniela Strobbe
Buongiorno. La biodisponibilità del ferro dipende da numerosi fattori tra i quali, uno dei principali, è rappresentato dalla sua forma, cioè se il ferro risulta essere legato o no alle proteine del sangue emoglobina e mioglobina. Se infatti risulta essere legato a queste proteine, come nella carne, si trova nella sua forma più biodisponibile ma esistono altre forme di ferro non legate a queste proteine, come per esempio, il ferro contenuto nei vegetali la cui biodisponibilità è invece più condizionata da altri fattori. Gli agrumi contengono acido ascorbico e acido citrico che favoriscono l’assorbimento del ferro stesso, mentre i cereali integrali, i legumi perché contengono acido fitico, il tè, il cioccolato e il caffè riducono notevolmente la biodisponibilità del ferro. Le consiglio, da nutrizionista, un consumo di verdure da “contorno” come il radicchio verde, per esempio, che contiene 7,8 mg di ferro per 100 g o la rucola 5,2 mg che contengono più ferro rispetto agli spinaci che sono considerati nell'immaginario comune come quelli più ricchi ma che hanno solo 2,9 mg per 100 g. Inoltre, la cottura ad alte temperature, come magari già ben sa, riduce la biodisponibilità del ferro, infatti il modo migliore per assorbire il ferro dai vegetali è consumarli crudi oppure sottoporli a cotture brevi e delicate.
Spero di essere stata utile.
Cordiali saluti Dott.ssa Di Marco
Gentile paziente, in assenza di un quadro dettagliato sul suo assetto marziale e di un'anamnesi alimentare, le direi innanzitutto di risolvere momentaneamente la situazione con la terapia medica e contestualmente di rivolgersi ad un/una professionista della nutrizione meglio se esperto/esperta in alimentazione vegetale.
Oltre al contenuto di ferro degli alimenti, sarebbe opportuno massimizzare l'assorbimento di tale micronutriente, per esempio eliminando fitati (es. ammollare legumi e cereali in chicco cambiando spesso l'acqua di ammollo) e ossalati (ad esempio sbollentare brevemente tutte le verdure a foglia verde che ne contengono, come gli spinaci e le cime di rapa, eliminando l'acqua di bollitura). Inoltre può essere utile aiutarsi con tecniche come germinazione e fermentazione, così come assumere alimenti ricchi di vitamina C e beta carotene nello stesso pasto di alimenti ricchi di ferro. Un pasto 100% vegetale ricco di ferro può essere costituito da un piatto di pasta con pesto di pistacchi + cannellini e cime di rapa ripassati in padella + una pesca.
La situazione comunque andrebbe valutata dettagliatamente in visita in modo da personalizzare l'approccio ed il trattamento.
un saluto
Buongiorno, mi sorge una domanda: ha controllato gli anticorpi per la celiachia e la zonulina fecale? è chiaro che non riesce ad assorbire il ferro e il fatto che si sia manifestata l'endometriosi, mi porta a supporre una celiachia latente. Nel suo caso, le consiglio di essere seguita da un biologo nutrizionista, al fine di inquadrare bene tutta la sua situaizone.
Io sono a disposizione anche online.
Buona giornata.
Dott.ssa Debora Caserio
Mi contatti per maggiori informazioni
Saluti
Dott Stefano Carrara
Biologo nutrizionista e massaggi per il benessere
Cavenago di brianza e Rho
Buongiorno, ci sono molte cause alla base dell'anemia e non sempre possono essere risolte con la sola alimentazione. Visto che i suoi valori sono molto bassi, almeno inizialmente sarà meglio continuare con integratori di ferro parallelamente alla dieta. Dal punto di vista nutrizionale, oltre agli alimenti di origine animale (carne e uova) è presente una buona quantità di ferro nei legumi e in altri ortaggi come spinaci/coste/bieta, ma bisogna considerare non solo il ferro presente ma quello effettivamente disponibile e assorbibile, che è molto più basso rispetto alla carne. Un consiglio è sicuramente quello di andare ad assumere una fonte di vitamina C insieme alle fonti di ferro, per aumentarne l'assorbimento. Può essere che il suo problema inoltre non sia legato al ferro introdotto con la dieta quanto all'assorbimento di ferro dagli alimenti.
Buona giornata, Dott. Luca Macchi.
Buongiorno, concordo con tutti gli accorgimenti spiegati dai miei colleghi per migliorare l'assorbimento del ferro. Avendo una forma di anemia grave sarebbe prudente seguire il consiglio del medico e continuare con l'assunzione degli integratori per ripristinare i valori. Nel frattempo dovrebbe rivolgersi anche ad un nutrizionista in modo da poter fare una anamnesi alimentare e in questo modo capire le sue abitudini e apportare degli accorgimenti per migliorare l'assorbimento del ferro derivato dagli alimenti. Le pastiglie che lei assume durante il ciclo dovrebbe prenderle qualche giorno prima, durante e dopo il ciclo in modo da prevenire l'abbassamento del ferro durante questo periodo.
Resto a sua disposizione
Cordiali saluti
Dott.ssa Esterina Zuncheddu
Buonasera, consulti un nutrizionista, comunque in mancanza di altri dati essenziali , per quanto riguarda la nutrizione, oltre a carne rossa e bianca, oltre a pesce, ricordi che è fondamentale la vit. C. Perchè la transferrina, che trasporta il ferro dalla ferritina depositata nei reni agli organi ematopoietici - midollo delle ossa lunghe - NON funziona senza vit. C. Si ricorda una spremuta di limone sulla bistecca e sul pesce?Questo per la biochimica , ma mi servirebbero altre informazioni, inoltre contatti il suo medico di fiducia.
Buone cose

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