Gentili dottori, credo di avere un problema non riesco a provare emozioni. Per farvi un esempio se

20 risposte
Gentili dottori,
credo di avere un problema non riesco a provare emozioni. Per farvi un esempio se io penso alla mia famiglia so di volerli bene però a livello emotivo non provo nulla oppure anche quando mi fanno i regali e io mi fingo felice o sorpresa mentre in realtà non lo sono. La felicità il voler bene non riesco a provarli a livello emotivo però la rabbia l'ansia lo stress e la tristezza gli provo molto facilmente e frequentemente. Non so se mi sono spiegata bene perché sono molto confusa vorrei ricevere un parere per capire cos'ho. Potete aiutarmi? Grazie
Cara utente, quello che mi sento di dirle è che le emozioni negative essendo più forti e frequenti vanno a sopperire quelle positive.
Quello che le consiglio è di iniziare un percorso psicologico, lavorando sulla gestione delle emozioni, riuscendo così a capire quale è stato l'evento scatenante che l'ha portata a sentire maggiormente la rabbia e la tristezza e successivamente lavorare sulle emozioni nascoste.
Se vorrà ulteriori informazioni o supporto psicologico non esiti a contattarmi.
Cordiali Saluti Dott.ssa D.L

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Salve, le consiglio di mettersi in contatto con la sua emotività in una stanza di terapia
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Buongiorno.
le emozioni possono non essere percepite ma è difficilissimo che siano totalmente assenti, e quando accade non è certo un bene!
concordo con le colleghe nell'esprimere la necessità di un percorso che in un certo senso la riconcili con esse.
le auguro tanta fortuna.
Dott.ssa laura Bova
Buongiorno, mi sembra comunque che lei qualche emozione la provi. Rabbia, tristezza sono emozioni che vengono definite "negative" ma sono comunque importanti e utili nella nostra vita, però dobbiamo imparare ad ascoltarle e a non farci sopraffare da esse, cosa non sempre facile. Per quanto riguarda la mancanza di emozioni positive, credo sia molto utile approfondire la cosa in terapia, un luogo dedicato a lei e al suo benessere, in cui potrà cercare un significato a quello che le succede e imparare ad affrontare e gestire al meglio le sue emozioni. La ringrazio per aver deciso di aprirsi e le auguro una buona giornata. Dott G.U.R.
Buon pomeriggio, la invito a riformulare il "Non riesco a provare emozioni" in "Fatico a provare emozioni positive". Le emozioni negative le prova e le sente presenti nelle sue giornate, a differenza di quelle positive. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla ad aprire la riflessione e l'attenzione su quanto ha scritto.
Potrebbe esserle utile analizzare come vive, come sente e come percepisce l'emozione nel momento in cui si relaziona con qualcuno.
Provare emozioni positive in che posizione la metterebbe? Come si sentirebbe? Come verrebbe vista dagli altri?
Provare emozioni negative, invece, la fa sentire più autentica? Cosa trasmette agli altri arrabbiandosi e mostrandosi triste?

Cordiali saluti, dott.ssa Maddalena Mattinzioli
Carissima, le emozioni sono spesso difficili da riconoscere, quando non siamo stati abituati a farlo. E spesso le emozioni più difficili da riconoscere sono quelle positive, poichè possiamo aver imparato che la gioia e la contetezza siano pericolose, o troppo dolorose da provare in quanto passeggere. Spesso possono essere dovute anche a un'educazione eccessivamente centrata sul senso del dovere, per cui tutte le emozioni piacevoli sono bannate, e quindi proibite per la persona. Ma niente è perduto, perchè fanno parte del tuo corredo emotivo, vanno solo scongelate, e piano piano abituare il suo sistema a provare certe emozioni senza sentirsi minacciate. Un percorso psicologico in questo chiaramente le potrebbe essere molto utile. Può riflettere su questa eventualità, che sicuramente le sarebbe di grande aiuto. Intanto, la porto a farsi questa domanda: quali sono le cose che mi rendono felice, viva, emozionata? E parta da questa lista di cose/persone/eventi; può essere un buon modo per iniziare ad analizzare se stessa e capire come riattivare tutto quello spettro emotivo che sembra esserle proibito. Spero di esserle stata di aiuto!!
Gentile Utente,
è possibile che l'assenza di emozioni positive Le hanno fatto pensare ad una mancanza totale di emozioni, ma non è così dal momento che le emozioni come tristezza, rabbia ed ansia vengono fuori anche in modo ingombrante.
In queste situazioni, l'ideale è lavorare molto sull'autoregolazione emotiva e sulla psicoeducazione in campo emotivo.
nello specifico la psicoeducazione fornisce informazione e strumenti utili sulle emozioni e sugli stati psicofisici ad esse correlate; mentre l'autoregolazione emotiva permette di sintonizzarsi al meglio su ogni tipo di emozione, sia su quelle che comunemente vengono definite positive che su quelle negative.
Grazie per aver condiviso la sua esperienza.
Dott.ssa Federica Cavallo
Gentile utente, se questo è il problema che crede di avere non ci sono consigli e indicazioni facili e veloci da poter comunicare in questa pagina. La domanda che deve farsi è questa: quando mi sentirò pronta per incontrare uno psicologo?
Buongiorno, Consideri come l'assenza di emozioni positive, che avverte, si crea a volte come difesa automatizzata, quindi qualcosa che si innesca senza essere perfettamente consapevoli del motivo. Le emozioni positive sono, in un certo senso, "più pericolose", poiché ci espongono al pericolo di provare un piacere che inevitabilmente terminerà. Al contrario, nelle emozioni dolorose o neutre siamo più "tranquilli", in quanto non esposti al pericolo di affrontare la delusione della fine di qualcosa di piacevole. Potrebbe essere utile esplorare, in sede di terapia, se si è verificato qualche evento doloroso che l'ha portata a dover poi assumere questa modalità difensiva, quindi protettiva rispetto alla possibilità di affrontare ulteriori esperienze dolorose/di delusione rispetto alla fine di esperienze piacevoli. Sperando di esserle stata d'aiuto, Dott.ssa Elisa Folliero
Gentile utente, sembra che tu stia affrontando una situazione abbastanza complessa riguardo alle tue emozioni. La difficoltà nel provare emozioni positive come la felicità e l'affetto potrebbe essere un segno di qualcosa chiamato "anedonia", che è la perdita dell'interesse o del piacere nelle attività e nelle esperienze solitamente piacevoli. Questo problema può essere collegato a diversi fattori, come il tono dell'umore, lo stress o condizioni mediche sottostanti. Ti suggerisco di rivolgerti a uno specialista, come uno psicologo, che potrà esaminare attentamente il tuo caso e fornirti una valutazione e una diagnosi accurata. Potresti considerare anche di parlare con un terapeuta che può aiutarti ad esplorare meglio il motivo per cui stai sperimentando questa difficoltà nel provare emozioni positive. Cerca di dormire a sufficienza, segui una dieta equilibrata, fai esercizio regolarmente e cerca di evitare o gestire lo stress nella tua vita quotidiana. Uno stile di vita sano può contribuire al miglioramento del tuo benessere emotivo.
Nonostante tu possa non provare emozioni intense, cerca comunque di coinvolgerti in attività che solitamente ti piacciono o che potrebbero interessarti. Ciò potrebbe contribuire a stimolare un po' di gioia o interesse nella tua vita. Condividi le tue preoccupazioni con i tuoi familiari o amici di fiducia. Avere persone con cui parlare e che ti sostengono può essere di grande aiuto.
Dr. Roberto Prattichizzo
Gentile Utente, da quello che lei descrive mi sembra che si trovi in una situazione di apatia dalla quale esce solo attraverso l'esperienza dei vissuti negativi. Infatti, la rabbia è un emozione a tutti gli effetti e spesso il nostro cervello tende a ricordare con più facilità le cose negative che proviamo.
Le consiglierei di iniziare un percorso psicologico attraverso il quale entrare in contatto con il suo sé emotivo per provare a capire, attraverso la sua storia, come sentire e riconoscere a pieno anche le emozioni positive.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, è molto difficile e direi impossibile darle una risposta per una problematica che richiede un'accurata valutazione da parte di uno psicologo. È probabile che a scatenare tutto ciò, sia un disagio psichico che esprime in questo modo. Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per capire le cause.
Le auguro il meglio.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Gentile utente, mi spiace per la sua situazione di sofferenza.
La sua richiesta è complessa per trovare una risposta in questo spazio. Lei prova delle emozioni, in quanto rabbia e tristezza sono emozioni, è necessario però esplorare meglio perché sente queste emozioni mentre non riesce a sentire la felicità, l'attaccamento. Intraprenda un percorso con un terapeuta che sicuramente saprà aiutarla in questo senso. Cordiali Saluti
Buongiorno. Sarebbe importante conoscerla in colloquio per esplorare meglio la difficoltà a sperimentare emozioni piacevoli in relazione alla sua storia di vita. Soprattutto per approfondire quando è emersa questa difficoltà a provare emozioni piacevoli, cosa è successo nella sua vita prima, il rapporto con i suoi familiari, come questo la fa stare, quanto impatta sulla sua quotidianità, cosa mantiene questa difficoltà e di conseguenza quali obiettivi terapeutici poter concordare.
Il modo in cui proviamo o non proviamo certe emozioni permette di esplorare bisogni e sofferenze molto più profonde.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Le emozioni sono un faro sui propri bisogni,
Buongiorno, una risposta puntuale è difficile dargliela non conoscendola, posso dire che è molto difficile non sentire a livello profondo nessuna emozione, di fatto lei riporta di sentire quelle "negative" (in realtà non esistono emozioni negative, tutte hanno un importante ruolo nella vita di ciascuno), anche quelle complesse, quindi potrebbe essere possibile che in realtà lei non riesca a sentirle a livello esplicito e quindi a viverle e di conseguenza esprimerle. Un percorso psicologico potrebbe sicuramente esserle di supporto per poter entrare più in contatto anche con le emozioni che lei sente di non provare, conoscendosi progressivamente di più per capire anche quali esperienze o quali sue elaborazioni di alcune esperienze possano aver in qualche modo bloccato l'emergere di questi vissuti emotivi, oppure se ci sia un bisogno più profondo legato al non-emergere di queste emozioni. è importante ricordare che le emozioni hanno un valore non solo sulla piacevolezza o meno dell'esperienza che si sta vivendo, ma hanno anche un'importante funzione a livello evolutivo per poter prendere consapevolezza e le "misure" rispetto a quello che si sta vivendo. Posso quindi ben immaginare la sua fatica davanti alla situazione in cui si trova. Resto eventualmente a disposizione per ulteriori domande o chiarimenti, ma un percorso psicologico può sicuramente aiutarla a prendere maggiore consapevolezza di queste dinamiche e trovare una strada. Un caro saluto
Buongiorno, è possibile che il suo dialogo interno funga da stimolo in grado di elicitare soprattutto, ma non esclusivamente, una particolare gamma di emozioni. Le notizie quindi sono tre, la prima che lei è sicuramente in grado di provare emozioni, la seconda che è possibile far emergere le emozioni "positive" lavorando sulle dinamiche che mediano l'attivazione delle altre emozioni, la terza che le chiavi di un possibile cambiamento sono nelle sue mani o meglio nella capacità di decidere di intraprendere un percorso con un professionista.
Saluti, dott. Vittorio Mangiameli
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso al sentire facilmente il negativo, ma avere difficoltà ad apprezzare le cose positive della vita.
Le suggerirei di valutare un consulto psicologico al fine di imparare ad ascoltarsi e a sviluppare la sua emotività, poichè le emozioni positive, essendo meno forti di solito, hanno più difficoltà a essere individuate e riconosciute.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Buongiorno, come suggerito anche da altri colleghi potrebbe essere utile confrontarsi con un professionista ed approfondire il suo vissuto emotivo.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Michela Francescato

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