E non pensò che in omosessualità va e viene , visto che questa paura mi è iniziata 3 4 anni fa in un

20 risposte
E non pensò che in omosessualità va e viene , visto che questa paura mi è iniziata 3 4 anni fa in un momento un po’ di ansia poi è scomparso tutto e non ciò manco ripensato e quando ho smesso con le sostanze prima avevo il pensiero costante di morire ansia forte attacchi di panico e tutto poi questi pensieri di omosessualità , poi e sparito tutto di nuovo e sono ritornato normale , poi mi chiudo in casa per COVID ovviamente periodo al quanto stressante e di nuovo boom ma questa volta più che ansia e malessere mi ha portato a pensare che sia la realtà anche se io non lo sento che sia la realtà è la mia mente si immedesima in scene del genere anche se io non voglio immedesimarmi in quelle scene. Cosa mi consigliate?
Dott. Fabrizio Luigi Ricardi
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Milano
Salve, quando vorrà, potrebbe esserle utile un percorso psicosessuale per fugare i dubbi che la assillano e concedersi una serenità più stabile. cordiali saluti

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Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Salve sulla sola base delle poche indicazioni che condivide nella sua nota sembra ipotizzabile iniziare con un consulto per valutare tutti gli altri elementi che lei non indica. Solo successivamente si possono concordare delle ipotesi di lavoro fondate su elementi dotati di maggiore valenza. In ogni caso la sua riferita presenza di una forma di disagio psicologico sembra confermare, sempre con le cautele prima indicare, l'utilità di un consulto con uno specialista in psicoterapia. Un cordiale saluto
Dott.ssa Sara Vassileva
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Genova
Buongiorno, il disagio che lei esprime ha a che fare con l'ansia e la sua gestione. Sarebbe utile consultare uno specialista per imparare delle tecniche e avere nuovi strumenti per fronteggiare quest'ansia che si presenta in varie forme in modo da riuscire a ridimensionarla e a conviverci.
Saluti
Dott.ssa Alessandra Notaro
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, da quanto leggo mi sembra di capire quanto sia grande la sua sofferenza in questo momento. Dopo un periodo di ripresa ha subito una nuova caduta. Può capitare, soprattutto dopo il periodo storico che stiamo vivendo, vivere una ricaduta e sperimentare un sentimento di fallimento e frustrazioni. E' importante quindi poter ritrovare l'orientamento e l'autostima attraverso un percorso terapeutico. Resto a disposizione anche per un consulto online. Cordialmente, dott.ssa Notaro
Dott.ssa Livia Cacialli
Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Salve e grazie mille per la sua condivisione. L'ansia probabilmente è la base di tutto e ha spostato focus in base al suo momento di vita.
Sarebbe utile poter chiedere un consulto ad uno psicoterapeuta e capire meglio la situazione. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
Le auguro una buona giornata
Prof. Antonio Popolizio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, le consiglio senza dubbio di inziare un percorso psicologico per risolvere i problemi di ansia, attacchi di panico e pensieri ossessivi che sicuramente non le consentono una qualità di vita accettabile. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Dott.ssa Luciana Harari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera,mi sembra necessario che chieda un aiuto psicologico.La sua ansia sempre presente cambia focus a seconda del periodo di vita L ansia è invasiva e va curata .Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, da ciò che scrive sembra che la sua ansia e i suoi attacchi di panico siano legati alla paura di stare male o di essere diverso da ciò che crede. Ovvio che ciò non è né certo né esaustivo, ma credo che sia importante per lei evitare di vivere momenti destabilizzanti e imprevedibili e per farlo è necessario rivolgersi ad un professionista, ad uno psicoterapeuta che possa inquadrare il caso correttamente e aiutarla.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Maria Lombardo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Meta
Buonasera, mi spiace di non poter rispondere al meglio alla sua domanda. Mi mancano elementi in merito. Sicuramente però, procedere con un percorso di psicoterapia le potrà giovare. Saluti dott.ssa Maria Lombardo
Dott.ssa Federica Leonardi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno, l'unico consiglio utile che posso darle è quello di pensare ad un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a trovare delle risposte e delle strategie per affrontare la sua ansia. Si prenda cura di sé.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

lei fa riferimento quindi a più periodi della sua vita in cui sono comparsi sintomi di matrice ansiosa. Per i disturbi d'ansia è necessario un approccio di tipo integrato. Si può guarire da un disturbo d'ansia con adeguato piano terapeutico farmacologico accompagnato dalla psicoterapia. La farmacoterapia ha l'obiettivo di tamponare ai sintomi se essi si presentano come particolarmente acuti al punto da inficiare le attività ordinarie del quotidiano, tra queste anche il sesso, mentre la psicoterapia ha lo scopo di poter meglio comprendere le funzioni relazionali del sintomo dando a lei la possibilità di guardare ad un benessere più a lungo termine. Resto disponibile nel caso avesse bisogno di un consulto.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Cecilia Marchese
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Gentile utente, premettendo che gli elementi riportati non permettono in nessun modo di effettuare una "diagnosi", quella che descrive sembrerebbe essere una problematica tenuta in piedi più dalla modalità ansiosa ed ossessiva con cui vive un determinato pensiero (quello dell'omosessualità o della morte in questo caso) che dal contenuto tematico vero e proprio di questi pensieri. Consiglio quindi vivamente un percorso di psicoterapia basato sull'esplorazione del sé e sulla gestione della paura, dell'ansia e del controllo, per potersi permettere di vivere in modo più pieno e libero.
Cordiali Saluti, dott.ssa Cecilia Marchese
Dott.ssa Gessica De Cesare
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, io ho gestito situazioni simili alla sua con un supporto di tipo psicodinamico e ho avuto e sto avendo buoni risultati.
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Vizzolo Predabissi
Buongiorno,
Le consiglio di esplorare la sua situazione con molta attenzione.
Sono disponibile per ulteriori informazioni, ma anche per iniziare un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Dr. Roberto Gungui
Psicologo, Psicoterapeuta
Nuoro
Buon pomeriggio, la ringrazio per la condivisione. Le consìglio di intraprendere un percorso di psicoterapia che le consenta di esplorare i propri vissuti. Rimango a disposizione, online, qualora lo ritenesse opportuno.
Cordiali saluti. Dott. Roberto Gungui
Dott.ssa Daniela Voza
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Carissimo, rispetto alle problematiche da lei lamentate e alla sua richiesta, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia Metacognitiva con evidenze empiriche di efficacia. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti, Dott.ssa Daniela Voza
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Quello che descrivi sembra essere una sequenza di pensieri e paure legati all'ansia e al disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), che spesso può portare a dubbi su aspetti come l'orientamento sessuale. Il fatto che questi pensieri siano comparsi in momenti di forte stress e ansia (come nel periodo del COVID o quando hai smesso con le sostanze) è un indicatore che la tua mente sta reagendo a situazioni emotivamente e psicologicamente difficili.

Il DOC tende a focalizzarsi su paure irrazionali, e in questo caso il pensiero riguardo all'orientamento sessuale è un esempio di come l'ansia può prendere una forma ossessiva. È importante ricordare che questi pensieri non sono una rappresentazione della tua identità sessuale, ma piuttosto sintomi di ansia e stress. Il fatto che non ti riconosca in quelle scene e che tu non voglia immedesimarti in esse è un segno che non si tratta di un cambiamento di orientamento, ma di una distorsione causata dalla tua mente sotto stress.

Il mio consiglio è di continuare a lavorare sulla gestione dell'ansia e del DOC con il supporto di un terapeuta esperto, possibilmente in una terapia cognitivo-comportamentale (CBT), che è efficace per trattare il DOC. Potresti anche considerare di esplorare tecniche di rilassamento per ridurre il livello di stress e ansia. È anche importante non dare troppa attenzione a questi pensieri e non cercare di rassicurarti continuamente, poiché ciò tende a rinforzare il ciclo ossessivo. Con il tempo e il giusto supporto, questi pensieri si ridurranno.
Dott.ssa Ginevra Pieri
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Firenze
Salve,
grazie per aver condiviso i suoi pensieri e le sue preoccupazioni. Da ciò che descrive, sembra che stia vivendo un’intensa ansia legata a pensieri intrusivi e ricorrenti, che in alcuni momenti si attenuano e in altri riaffiorano con forza. Questo alternarsi di dubbi e paure può risultare molto destabilizzante, ma è importante sapere che si tratta di esperienze che possono essere comprese e affrontate in un percorso adeguato.
Il fatto che questi pensieri si presentino nei momenti di maggiore stress o cambiamento suggerisce che possano essere parte di un meccanismo più ampio legato all’ansia e alla gestione dell’incertezza. A volte, la mente tende a fissarsi su domande o timori particolari, alimentando un circolo di dubbi e tentativi di controllo che, anziché alleviare l’ansia, la intensificano.

Se sente che questi pensieri stanno compromettendo il suo benessere e la sua serenità, potrebbe essere utile approfondire la situazione in un contesto terapeutico, in modo da esplorare insieme strategie efficaci per gestire l’ansia e ridurre il peso di queste preoccupazioni.

Se lo desidera, sono a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Pieri
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, quello che descrive sembra essere un processo complesso e legato a vari fattori, tra cui l'ansia, i periodi di stress e i cambiamenti nel suo modo di percepire se stesso e il mondo. La derealizzazione e la depersonalizzazione possono certamente emergere in situazioni di forte ansia o stress, come ha vissuto lei in vari momenti della sua vita. Questi episodi possono farla sentire distante dalla realtà e, nel suo caso, portare a pensieri e paure legati all'orientamento sessuale che sembrano confondere e destabilizzare la sua identità. È importante distinguere tra ciò che è il pensiero ansioso, che può spingerla a vivere situazioni e sensazioni come se fossero reali, e ciò che rappresenta invece il suo vero desiderio o identità. Potrebbe essere utile esplorare questi pensieri più profondamente in psicoterapia, attraverso approcci come la psicoterapia umanistica o la mindfulness, che aiutano a ridurre il giudizio e la distorsione delle esperienze, favorendo una maggiore consapevolezza del sé. In parallelo, se avverte che questi pensieri e sensazioni interferiscono con il suo benessere quotidiano, sarebbe opportuno discuterne anche con uno psichiatra, soprattutto se c'è il rischio che possano riemergere con intensità, come durante momenti di stress o solitudine. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli

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