dopo 50 anni di matrimonio che credevo idilliaco (a detta di lui unico e di essere stato molto fortu

18 risposte
dopo 50 anni di matrimonio che credevo idilliaco (a detta di lui unico e di essere stato molto fortunato) ho scoperto casualmente e inaspettatamente con molto stupore che ha avuto in questo periodo degli incontri con una prostituta. Nel comunicargli la mia scoperta sono stata molto equilibrata, tranquilla, ma lui ha dichiarato di volersi fare del male se lo abbandono (per il fallimento) (un suo fratello l'ha fatto a 40 anni, non si conosce il motivo) Mi sento ovviamente ricattata e incastrata, non so che atteggiamento assumere (lui ha 77 anni seppure in buona salute fisica). Non so nemmeno che senso possa avere una separazione a questa età, ma questo fatto mi ha sconvolta. Cosa fare?
Grazie
Salve, mi spiace molto per la situazione che sta vivendo e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione da lei riportata.
In prima battuta credo sia importante per lei ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi a questa difficile situazione.
Al contempo credo che un sostegno psicologico possa aiutarla a capire cosa sente, cosa prova e, di conseguenza, a compiere scelte libere e incondizionate finalizzate a ritrovare il benessere e la serenità che merita.
Cordialmente, dott FDL

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Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Credo che una terapia di coppia potrebbe aiutarvi ad affrontare questa situazione di forte disagio. Prima della separazione provi a fare questo tentativo.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera, la situazione che descrive non è semplice e mi sembra che non ci sia lo spazio per lei di sostenere e condividere il malessere che questa notizia può averle creato. Come suggerito dal collega, qualora suo marito sia d'accordo, potrebbe essere utile un percorso di coppia. Qualora non fosse d'accordo, provi ugualmente a condividere ed esprimere le sue volontà rispetto alla relazione ed i suoi bisogni rispetto quanti scoperto. Un caro saluto
Buonasera signora,
è comprensibile che la scoperta inattesa l'abbia sconvolta. Credo che sia importante per lei innanzi tutto trovare uno spazio di ascolto, qualcuno con cui condividere quello che prova.Quando le emozioni sono così forti occorre portarle fuori, a qualcuno in grado di aiutarci a contenerle. Il passo successivo può essere quello di parlarne con suo marito per provare a comprendere le sue motivazioni, le ragioni del suo comportamento. Se fosse disponibile, certamente delle sedute di coppia potrebbero aiutarvi a comunicare. Un cordiale saluto. Dott.ssa Franca Vocaturi
Buonasera Signora.
Mi dispiace per quanto sta vivendo e come questa situazione le abbia fatto cadere molti equilibri, ma soprattutto una realtà matrimoniale appunto Idilliaca come l'ha definita lei. Le consiglio di concedersi questo dolore.. affrontandolo con una professionista in grado di fornigli delle strategie per affrontare questa situazione in modo delicato e funzionale. Se poi suo marito sarà disponibile, sarà poi oppurtuno fare degli incontri di coppia.
Cordialità
Buongiorno, credo che la situazione pur complessa vada compresa più a fondo. In primo luogo bisognerebbe comprendere se lei ha ancora il desiderio di ricomporre la relazione nonostante questa grossa delusione e, in secondo luogo, cercare di capire le motivazioni profonde di questi agiti di suo marito. La decisione del separarsi o dello stare insieme deve essere una scelta libera e non dipendente da un ricatto morale. Indipendentemente da tutto se volete dare una possibilità di ripresa alla vostra coppia potrebbe essere utile una terapia di coppia che vi faccia comprendere quali elementi del rapporto abbiano bisogno di essere riparati. Se, invece la decisione è quella di separarsi potrebbe essere di aiuto intraprendere un percorso di supporto personale per non sentirsi sola nell'eventualità che le cosa precipitino. Se fosse possibile affiancare anche a suo marito un terapeuta sarebbe importante perchè lui possa riflettere sul suo stato emotivo. Buona giornata.
Gentile signora,
ci sono momenti della vita di coppia in cui è importante ri-pensare al proprio rapporto. Avete fatto un lungo viaggio insieme e forse è arrivato il momento di confrontarvi e capire cosa rappresentate l'uno per l'altra, cosa è cambiato in questo periodo, cosa manca, quali emozioni vi uniscono o vi separano. Interessante la parola che lei ha utilizzato per descrivere la vostra relazione: "idilliaca". L'etimologia di questa parola rimanda a "un'atmosfera incantata e sognante, di un sereno e tenero abbandono". La vita di coppia, come la nostra vita, è fatta anche di problemi da risolvere, fanno parte del viaggio. Prendetevi uno spazio per voi stessi, con l'aiuto di uno psicologo potete affrontare questo momento. Un cordiale saluto
Gent.ma, pone un interrogativo significativo per il quale sarebbe meglio comprendere meglio la sua situazione. Provi a prendere in considerazione un periodo di consultazione, in modo che possa condividere suoi sentimenti e pensieri, trovando magari anche occasione per una maggiore chiarezza rispetto alla sua situazione coniugale. SG
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Gentile signora,
scoprire che il proprio partner ha avuto rapporti extraconiugali, anche se a pagamento con una prostituta, può sconvolgere, come lei ha riferito nel suo messaggio. L'idea di un matrimonio, da lei definito come idilliaco, cade e questa caduta può far sentire persi, disorientati, arrabbiati, traditi.
Reputo che un percorso psicologico, da sola o in coppia con suo marito, dove poter dialogare e restituire significati a quanto accaduto, in uno spazio sicuro e con uno psicologo, possa essere la scelta più giusta per elaborare quanto accaduto e decidere in piena libertà come proseguire avanti.
Resto a sua disposizione per messaggi o chiarimenti.
Cordiali saluti.

dott. Nicolò Lasciato
Cara donna,

lei è portatrice di una istanza di coppia, per tanto potrebbe esser opportuno affrontare in un setting terapeutico di coppia le problematiche da lei evidenziate. In terapia di coppia si lavora affinché i partner imparino a relazionarsi in modo armonico e amorevole, a prescindere dalle difficoltà personali delle persone prese come singole (difficoltà che potrebbero essere affrontate in una terapia individuale).
E’ la coppia che si mira a far funzionare in una terapia di coppia.
In terapia di coppia avreste la possibilità di contattare le vostre autentiche emozioni e i vostri profondi bisogni affettivi (spesso frustrati). Ciò viene facilitato dal fatto di trovarsi in un ambiente riservato e protetto che è quello appunto della psicoterapia di coppia.
Durante il percorso psicoterapeutico potreste accorgervi gradualmente che i comportamenti distruttivi sono il risultato di emozioni e di bisogni non riconosciuti né soddisfatti.
Potreste rendervi conto di non essere mai riusciti ad esprimere ciò che profondamente vi interessa. Ed avreste la possibilità, qualora lo desideriate e sareste pronti ad impegnarvi, di apprendere nuove modalità di comunicare e di prendersi cura dei bisogni emotivi di entrambi. Potrebbe aiutarvi a trovare un nuovo equilibrio e coronare il sogno di continuare a stare insieme.
Nella speranza di aver orientato con queste poche righe la domanda di cui si è fatta portatrice.

Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara


Buonasera Signora,
posso solo immaginare tutta la sofferenza e lo spaesamento che ha provato davanti a questa scoperta. Come procediamo? Se c'è un sentimento che nonostante la ferita subita la lega ancora a suo marito possiamo pensare di comprendere con un percorso di coppia quello che è accaduto e cercare di elaborarlo al fine di superarlo. Se invece per suo marito lei nonostante i 50 anni di matrimonio non prova più niente e si sente ricattata e incastrata ed è spaventata all'idea di lasciarlo per le sue possibili reazioni allora potrebbe essere utile fare incontri individuali e comprendere come fronteggiare la situazione. Se vuole sono a disposizione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Silvana Censale
Buonasera, sarebbe importante comprendere le ragione che lo hanno portato a ricercare una gratificazione sessuale fuori dalla vostra relazione. Intraprendere una terapia di coppia potrebbe essere utile per comprendere il significato della vostra crisi coniugale.
Cordiali saluti, Dott.ssa E.L.
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che sta vivendo: comprendo il suo sconvolgimento e il suo stato di confusione attuale. Mi dispiace molto per quello che ha dovuto scoprire; proverei, in primo luogo, a cercare un momento di dialogo e di confronto con il partner. Comunicare è il primo modo per cercare di capire l'altro e, magari, provare a comprendere quali motivazioni lo abbiano portato a ricercare gratificazione sessuale altrove. Inoltre, proverei a parlarne con qualcuno, prima di prendere decisioni affrettate, che potrebbero essere influenzate da ciò che prova in questo momento (rabbia, sconvolgimento, tristezza) e non da quello che sente e vuole davvero.
Anche una terapia di coppia potrebbe aiutarvi, ma prima proverei ad iniziare un lavoro su di lei, che la aiuti a capire come fronteggiare la situazione.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento e, se ne avesse bisogno, anche ad iniziare un percorso insieme.
Un caro saluto.
Dott.ssa Francesca Pieri
Buonasera, la situazione che descrive è sicuramente molto complessa; oltre a prendersi cura del suo dolore deve gestire la paura per la minaccia di farsi del male di suo marito e la scoperta di una sua fragilità inaspettata. Le consiglio di intraprendere una terapia di coppia in modo che possiate confrontarvi e condividere i vostri vissuti e le vostre emozioni e comprendere come siete arrivati a questa situazione e come uscirne.
Buon pomeriggio, io sono dell' idea che non sia mai troppo tardi per cambiare delle abitudini e vita.
Se lei sente che non prova più lo stesso sentimento nei confronti di suo marito e che la fiducia nei suoi confronti sia inevitabilmente " morta" dovrebbe pensare in maniera seria alla sua persona e benessere prima di tutto, perché col tempo, se non decidete insieme un percorso di crescita con uno psicologo mediatore, la situazione potrebbe inevitabilmente aggravarsi. Ci pensi e cerchi di amarsi molto sapendo e capendo cosa la farebbe felice y le donerebbe serenità.
Dr.ssa C.M
Sarebbe importante provare a comprendere che senso abbia avuto questo incontro con questa donna sia per lei che per suo marito, il senso della trasgressione, il senso del sentirsi desiderato da un altro che non sia lei. Io proverei più che altro a comprendere le ragioni per le quali suo marito ha fatto questa cosa più che assumere un atteggiamento punitivo che poi sembra mettere suo marito in questa paura dell'abbandono più da figlio che da compagno. Resto a sua disposizione nel caso voglia ulteriori chiarimenti o per una richiesta di consulenza. Buona giorntata. Dott.ssa Vittoriana Loporcaro
Buongiorno signora. Il disorientamento a cui accenna richiede a mio parere un approfondimento in un contesto protetto. La invito a considerare un primo colloquio orientativo online, per il quale sono disponibile.

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