Depressione da 11 anni

20 risposte
Buonasera,
mi chiamo Fabio, ho 36 anni e da circa 11 anni soffro di depressione, problemi d'ansia e disturbo alimentare (iperfagia).
La cosa e' gradualmente peggiorata nel tempo nonostante facessi delle terapie con psichiatra e psicologo.

Ad oggi, ho quasi tutti i giorni e per tutto il giorno, l' umore a terra, mi sento stanco fisicamente e psicologicamente appena mi alzo e non ho voglia di fare niente, a volte neppure le cose piu' semplici, come farmi la barba o uscire con un amico o andare a lavorare.
A causa della malattia ho ridotto il lavoro di ufficio da 8 a 6 ore al giorno.

La sera inoltre mi sento.
molto ansioso ed angosciato per il futuro e non trovo vie di uscita.

Per "sfogare" questa frustrazione, tendo a mangiare a pranzo e cena non sempre in modo salutare e anzi, a meta' pomeriggio ho una "fame" compulsiva e tendo ad eccedere con cibo salato.
Da anni che va cosi.
Consapevole ma non riuscendo a farne a meno, sono ingrassato in questi 11 anni ed attualmente peso 119 kg per 1, 74 cm di altezza mentre prima pesavo 79 kg.
Ho cambiato diverse terapie farmacologiche e 2 psicologi (provando anche l'EMDR).
Attualmente ho riniziato una nuova cura con Escitalopram e Xanax a rilascio prolungato da meta' ottobre ma non sento nessun cambiamento.
Forse per il mio peso e' poco?
Ho provato ad iscrivermi anche in palestra x perdere peso ma non ho la voglia/forza di andare.
Non ho la forza di volonta' di aiutarmi.
Ad oggi, dopo 11 anni sono ancora di piu' scoraggiato, sfiduciato e mi sento tutti i giorni "trascinato" e vivo alla giornata.

Come uscirne dopo tutti questi anni?
Che fare?

Ho come la sensazione che questa cronicita' di umore nero, ansia e fame compulsiva siano diventate una cosa, oltre che in invalidante, da cui non se ne esce piu'...
Dott.ssa Valentina De Paola
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Roma
Gentile Utente
La situazione da lei presentata mi spinge ad invitarla ad iniziare un percorso di psicoterapia sistemico relazionale.
Cordiali Saluti

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott. Mario Massa
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Egregio, mi spiace molto la situazione che lei presenta. Si sente il dolore e la difficoltà che deve vivere ogni giorno. Ha certamente bisogno di un supporto psicoterapeutico che la aiuti in questo momento. Sarà un percorso non facile e non breve, ma è l'unica soluzione per riprendere in mano la sua vita.
Dr. Vincenzo Cappon
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Castiglione delle Stiviere
È da matti pensare di ottenere nuovi risultati continuando a fare sempre le stesse cose. Quindi, per ottenere nuovi risultati bisogna cominciare a fare nuove cose.
Ogni giorno inserisca nella sua giornata una nuova e piccola cosa, che non ha mai fatto o che non fa da tanto tempo.
Più piccola é, meglio è.
Saluti.
Dott. Vincenzo Cappon
Dott.ssa Camilla Ballerini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, descrive un periodo molto lungo di malessere e tentativi di cura che non hanno dato i risultati sperati. Se ha lasciato la psicoterapia la riprenda. Non si può pensare che i farmaci facciano effetto da soli. Non si può costruire un futuro diverso senza l'impegno nel cambiamento quotidiano. Deve andare a fondo nel comprendere le emozioni che sono alla base del suo sentirsi senza via d'uscita per poi scegliere e prendersi la responsabilità di cambiare. Questo è il percorso che le indicherei.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Dott.ssa Luciana Harari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera comprendo il profondo malessere che trasmette attraverso quello che ha scritto . Difficile comprendere la sua situazione psicologica familiare e personale ,credo fondamentale non lasciarsi andare farsi aiutare da un bravo terapeuta e da una terapia farmacologica adeguata .Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Dott.ssa Milvia Verginelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Fiumicino
Salve come detto dai colleghi le consiglio di riprendere una psicoterapia abbinata ad una adeguata cura farmacologica. Sicuramente in questi 11 anni saranno intervenuti anche degli eventi di vita che l'hanno fatta precipitare in questa situazione.
Dott.ssa milvia verginelli
Dott.ssa Daniela Benvenuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Salve, lei è imprigionato in un circolo vizioso che si autoalimenta, va spezzato attraverso un'adeguata percorso psicoterapeutico ed eventualmente un supporto farmacologico concomitante. In8zi il prima possibile e riprenda un po' per volta in mano la sua vita. Non si scoraggi, buona serata. Dr.ssa Daniela Benvenuti
Dott. Michele Iannelli
Omeopata, Agopuntore, Psicoterapeuta
Roma
In primo luogo sono certo, in qualità di Medico specialista in Psicologia clinica, Psicoterapeuta ed Omeopata, che gli psicofarmaci (che lei assume da tanto tempo) sono corresponsabili del suo malessere che avanza in una sorta di circolo vizioso. Gli psicofarmaci, infatti, devono essere utilizzati solo in una situazione di emergenza, poiché non curano le cause del malessere, producono effetti collaterali negativi e hanno controindicazioni. Comunque la diminuzione dell’assunzione degli psicofarmaci deve essere effettuata con gradualità. Sono del parere che ci sia bisogno, per ottenere risultati soddisfacenti, nel suo caso un rapporto psicoterapeutico in cui ci sia molta accoglienza, in cui si lavori seriamente sugli aspetti inconsci che generano malessere. E' opportuno anche che la psicoterapia sia promossa e supportata da medicinali innocui e naturali: la Floriterapia di Bach, l’Omeopatia Omotossicologica, la Nutraceutica, la Fitoterapia e la Psicoprobiotica che permettono di offrire al paziente i seguenti reali valori aggiunti: il lenimento sintomatico, la rivitalizzazione metabolica, il recupero delle forze e del buon umore e una benefica disintossicazione. Io sono un medico specialista in psicologia clinica, psicoterapeuta, omeopata ed esperto in terapie naturali- lavoro in questa maniera ottenendo degli ottimi risultati.
Se vuole sono a sua disposizione (telefonicamente o tramite messaggi) per informazioni. Ho lo studio a Roma, ma sono anche disponibile per terapie on line. Buona giornata!
Dott.ssa Daniela Benedetto
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno.
Come mai ha cambiato due psicoterapie? Le ha interrotte e se fosse per quale motivo?
Là psicoterapie e’ essenziale.
L’EMDR di solito e’ efficace ma va assolutamente effettuata con uno psicoterapeuta formato in tal senso ed e’ un metodo che prevede comunque l’applicazione all’interno di un percorso psicoterapeutico e che va portata a conclusione.
Un cordiale saluto
Dott. Felice Schettini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera. Mi spiace per la sofferenza e la fatica con cui si confronta da anni. A mio avviso è importante continuare a confrontarsi con il medico psichiatra che le
ha somministrato la terapia farmacologica per renderla il più efficace possibile, ed in contemporanea è fondamentale avere uno spazio psicoterapeutico (di cui possa beneficiare per tutto il tempo che le sarà necessario) attraverso il quale poter esplorare, esprimere ed elaborare le sue difficoltà, la sua fatica ed il suo umore nero, la sua fame compulsiva e le sue aspettative pessimistiche (oltre che esplorare il modo in cui ha vissuto le precedenti esperienze con gli psicologi che riporta).
Oltre alle terapia farmacologica e psicoterapica credo possa essere molto importante per lei rivolgersi anche ad un medico dietologo per lavorare sul suo rapporto con l'alimentazione e la nutrizione.
La decisione di impegnarsi per se stesso è fondamentale per sperimentare il valore del proprio potere personale e per ritrovare la fiducia in se stesso.
In bocca al lupo, Dott. Felice Schettini
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,
dal suo racconto si evince una difficoltà a continuare i percorsi psicoterapici iniziati. Ha cambiato diversi psicologi e specialisti. Rifletterei su questo, sugli aspetti legati alla fiducia che proietta poi sugli esperti scelti. Ciò che consente il cambiamento solitamente é l’ alleanza terapeutica tra terapeuta e paziente, aggiungo inoltre che sarebbe molto importante ad esempio non variare spesso psichiatra e terapia, quello potrebbe esser controproducente. Riprenda il cammino terapeutico intrapreso, anche se ci vuole del tempo, la invito a fare uno sforzo in tal senso anche perché i grandi risultati richiedono tempo. Con la speranza con queste poche righe di aver orientato la sua domanda.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Giulia Marini
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Monza
Gentile utente è comprensibile il suo malessere e la sua sensazione di disagio. Sarebbe opportuno affiancare alla terapia farmacologica una psicoterapia andando a capire fino in fondo i motivi del suo malessere e soprattutto i motivi per cui le precedenti terapie non hanno funzionato Magari c’è qualche elemento ricorrente che le sfugge e che agisce come una resistenza al trattamento. Non demorda non non può fare diversamente, i percorsi psicologici sono lunghi e a volte molto dolorosi ma pian piano i risultati arrivano si faccia coraggio. Saluti dottoressa marini
Dott.ssa Teresita Forlano
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve, è una situazione di lunga durata la sua, bisogna introdurre dei cambiamenti. Ossia una psicoterapia che l'aiuti in modo efficace, che vada a lavorare sul malessere di base e un approccio farmacologico più adeguato alle sue esigenze.
Saluti,dott.ssa Forlano Teresita
Dott. Elisabetta Colace
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Gentile utente, mi spiace molto per il suo disagio.. Come già consigliatole dagli altri colleghi, le consiglierei vivamente di trovare un professionista psicoterapeuta che possa accogliere la sua sofferenza e aiutarla nel processo di cambiamento. Se riuscisse a trovare un professionista esperto in psicoterapia corporea ed espressiva, penso che per il suo problema potrebbe essere di grande aiuto. Le auguro di trovare presto qualcuno che possa aiutarla a trovare sollievo alle sue sofferenze. Un caro saluto, dott.ssa Elisabetta Colace
Dr. Gianpietro Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Concesio
Buonasera.
Se le terapie che ha intrapreso in 11 anni non hanno dato i risultati sperati o si cambia terapia o si otterranno gli stessi risultati. Comprensibile la sua frustrazione anche a fronte delle conseguenze dell'obesità.

Nel suo caso ci deve essere uno specialista in psicologia dell'alimentazione in grado di curare i disturbi alimentari oltre che le componenti depressive dove non solo compensa col cibo ma anche ad evitamenti di stimoli fisici sociali e produttivi da reinserire nella sua quotidianità.
Guardi il mio profilo per quanto riguarda la gestione dei disturbi alimentari.
Saluti Dr. Gianpietro Rossi
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 70 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dott.ssa Laura Tavano
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Chieri
Gentile Fabio, comprendo bene che dopo 11 anni lei si senta scoraggiato e sfiduciato ma è sempre possibile un nuovo cambiamento. Per quanto riguarda la cura farmacologica, ne ha riferito l'inefficacia allo psichiatra? A volte ci vuole un pò di tempo prima di trovare il giusto dosaggio.
Ritengo che sia indispensabile che lei riprenda, con fiducia e costanza, un percorso psicoterapeutico perchè i farmaci da soli non sono sufficienti a farla uscire da questo stato invalidante.
Per le problematiche del peso, io le propongo di rivolgersi ad un medico nutrizionista.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Laura Tavano
Dott.ssa Viola Barucci
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Buonasera, andrebbe capito a fondo quali sono le “vere” cause del suo malessere. Qual’e’ la sua situazione relazionale è familiare? Perché non cambia approccio? Per esempio sistemico relazionale? Ovviamente continuando la cura farmacologica (qualora ce ne sia effettivamente bisogno…).
In bocca al lupo
Dott. ssa V. Barucci
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Gentile utente, immagino il suo sconforto e mi dispiace perché 11 anni rendono molte modalità di vita, o "non vita", automatizzate anche se fonte di sofferenza. Non è chiaro se le terapie psicologiche siano state lasciate da lei. Forse sperava in risultati immediati che non sono arrivati? Spesso per situazioni come quella che lei descrive, sono necessarie cure costanti e non brevi. Le terapie farmacologiche possono essere cambiate con più facilità fino a trovare il farmaco più adatto; la psicoterapia invece ha bisogno di costanza e perseveranza. Forse non ha trovato il terapeuta con cui sentirsi veramente accolto? Riprenda la cura e cambi psicoterapia ma rimanga costante nei suoi obiettivi. Guarire è possibile!
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Ciao Fabio, mi dispiace molto per quello che stai passando. La tua situazione sembra davvero complessa e frustrante, e capisco che dopo anni di tentativi possa sembrare che non ci siano più soluzioni. Tuttavia, è importante ricordare che, nonostante le difficoltà, ci sono ancora possibilità di miglioramento. Potresti considerare un approccio terapeutico integrato che combini la psicoterapia, come la terapia cognitivo-comportamentale, con un supporto nutrizionale e una maggiore attenzione al benessere fisico, ad esempio con attività che ti motivino progressivamente. Inoltre, se il trattamento farmacologico non sta dando risultati, potrebbe essere utile discuterne con il tuo medico per valutare altre opzioni o l’aggiunta di supporti specifici per l’alimentazione compulsiva. Non arrenderti, anche un piccolo passo può fare la differenza.
Dott.ssa Cristina Nobile
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Chiavari
Buongiorno gentile utente,
il punto che mi ha colpita di più nel suo messaggio è la barra obliqua in mezzo alle due parole "voglia/forza" quando scrive "non ho la voglia/forza di andare" e poi, subito dopo "Non ho la forza di volontà per aiutarmi". Mi sono domandata "Ma allora, è una questione di voglia, di volontà o di forza?"
Le propongo di ripensare a questi concetti in un modo un po' diverso.
La voglia, come la intende lei, sembra essere un concetto a breve termine. Ho voglia di farmi la barba, me la faccio. Non ne ho voglia, non la faccio. Ho voglia di uscire con un amico, ci esco. Non ne ho voglia, non ci esco.
La volontà, invece, secondo me, vuole la V maiuscola, perché è una volontà che guarda più avanti e che ci fa domandare a noi stessi "Cosa voglio per me dalla Vita e nella mia vita?"
Fin qui ha fatto appello al suo avere voglia, ma non ha funzionato. Forse potrebbe provare a fare qualcosa non perché ne ha voglia, ma perché è sua Volontà! Perchè è necessario.
Concordo con lei che la Volontà vuole la Forza vicino. La Forza assiste la Volontà. Le dà coraggio e ispirazione. Abbiamo bisogno di essere forti per poter affrontare tutto quello che dobbiamo affrontare. Spesso non vorremmo doverlo affrontare, abbiamo paura, ci sentiamo scoraggiati...
D'altra parte se fosse facile lo avremmo già fatto! Se non ci costasse fatica, non saremmo qui a porci mille domande!
Nel suo messaggio, tra le righe, si coglie un senso di attesa rassegnata e passiva.
Ma se, malgrado tutto, ci scrive e chiede un parere, deve rendersi conto che deve fare qualcosa. Deve agire. Deve non perchè è un dovere esterno, ma perchè lo deve a sè stesso.
Ci scrive che ha trentasei anni ed è in questa condizione da undici anni. Sembra dunque che non è sempre stato così. Viene da pensare che sia successo qualcosa per cui tutto ha iniziato a cambiare e lei a stare sempre peggio.
Credo che per poter andare avanti abbia bisogno di tornare indietro, per poter comprendere la sua frustrazione, più che per sfogarla. Comprenderla l'aiuterà ad agire e a mettere in atto i cambiamenti che ha bisogno di mettere in atto.
Le porgo i miei migliori auguri e la saluto cordialmente.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.