Come posso vivere con serenità la bassa probabilità di avere una relazione affettiva? La mia psicot

16 risposte
Come posso vivere con serenità la bassa probabilità di avere una relazione affettiva?
La mia psicoterapeuta ha detto che fin'ora ho solo avuto sfortuna e che devo conoscere più persone. Tuttavia non riesco a vivere serenamente tutto ciò. Il mio umore spesso è basso ma abbastanza stabile. Tutte le decine e decine di attività che ho svolto non mi hanno mai appassionato, ho sempre cercato di sforzarmi per svolgerle. Inoltre, approcciare persone che non conosco mi viene complicato, le occasioni sono rare ed entrano in gioco numerose variabili. Pur avendo provato più volte un approccio non diventa qualcosa di acquisito. Ci sono persone che possono avere voglia di conoscermi anche se mostro tutte le mie difficoltà?
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi timori. Il percorso di psicoterapia che ha intrapreso la aiuterà ad individuare il suo stile di vita e ad affrontare le dinamiche disadattive che le provocano malessere. Le risposte alle sue domande arriveranno con una maggiore conoscenza di sè ed una consapevolezza dei suoi punti di forza. Lavorare sulle nostre debolezze rinforza noi e il rapporto che abbiano con l'altro.
Dott.ssa Laura Pia Altieri

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,
innanzitutto grazie per aver condiviso qua la sua situazione.
Le chiedo su cosa basa il pensiero di avere basse probabilità di avere una relazione affettiva? Mi sembra più un errore di ragionamento chiamato “catastrofizzazione”, ovvero la tendenza ad immaginare il peggio possibile in una situazione. Ora come ora non sarà andata bene ma niente ci dice che andrà per sempre così.
Certamente questo tipo di pensiero tende a diminuire il suo tono dell’umore.
Inoltre, le persone con cui si creano i legami più forti sono proprio quelle che ci stanno accanto conoscendo e accettando le nostre difficoltà.
Mi auguro di esserle stata di aiuto,
Dott.ssa Giada Valmonte
La relazione più importante che dovresti costruire riguarda quella con te stessa. Un buon rapporto con il sè è il primo passo per ottenere un’importante relazione affettiva. Conosci te stessa, passa del tempo con la tua persona, lavora sulle tue risorse. Il modo in cui ti guardano gli altri è strettamente connesso al modo in cui guardi te stessa!
Buonasera e grazie per la condivisione. Mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo, a volte la vita ci mette davanti situazioni e nuovi modi di concepire il mondo e le persone che ci circondano in modo diverso, però credo che come ogni emozione anche i suoi timori vanno compresi e trasformati. Valuti se c'è la sintonia giusta con il suo psicoterapeuta. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Buongiorno, se ha già una psicoterapeuta le consiglio di parlarne con lei, e di parlare anche del fatto che certe sue risposte evidentemente non la soddisfano al punto di aver voglia di chiedere a suoi colleghi altri pareri. Buona giornata, dott. Antonucci
Buonasera, apprezzo la questione che lei ha posto, si vede che non non intende arrendersi alla sfortuna, ma cerca anche una risposta diversa. Quello che mi sento di dirle è che la proposta di relazione che lei pone è funzionale a trovare qualcuno che si prenda cura di lei o che la soccorra. Per non sfociare in relazioni che possono essere affettive, ma che presentino anche aspetti di dipendenza e necessarietà dell'altro, la inviterei ad una puntuale analisi di sé, prima di abbeverarsi di relazioni che non la disseteranno.

Dott. Festa Simone
Buongiorno, mi dispiace molto e comprendo il suo disagio. Per poter vivere con serenità questa situazione mi sento di suggerirle per prima cosa di accettare che, al momento, la situazione sia questa (ciò non significa che lo sarà per sempre); accettare la situazione la aiuterà a ridurre la frustrazione che in questo momento sente e ha focalizzarsi su se stessa e sul suo benessere personale.
Si ricordi che bassa probabilità non significa nessuna probabilità, e nel frattempo può costruire relazioni significative in altre aree della sua vita che possono portarle ugualmente gioia e soddisfazione.
A disposizione,
Dott.ssa Elisabetta Morelli
Salve, il percorso di psicoterapia la aiuterà a gestire le sue emozioni
Oggi sarebbe importante per lei costruire una relazione sana con se stesso, lavorare sullla consapevolezza e non smettere di darsi opportunità.
Si dia il tempo di conoscersi per poter conoscere l’altro.
Resto a disposizione per eventuali dubbi
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Gent.mo:
Leggendo con attenzione il suo, seppure breve testo di descrizione, della sua condizione attuale, innanzi tutto le volevo esprimere la mia più profonda solidarietà. Non è facile accettare un situazione in cui ci si sente soli, quasi impotenti nel poter trovare una strategia, una modalità che la possa aiutare a relazionarsi in un modo differente. Ovviamente questo non è il contesto esatto, ma le chiedo come se la cava con le emozioni? Noto che utilizza pochissimi termini per descrivere i propri stati emotivi primari (tristezza, rabbia, noia etc). Certamente questa mia lettura non ha nessuna valenza diagnostica, ci mancherebbe, però la potrebbe orientare in un lavoro di psicoterapia, per permetterle di poter comprendere, quanto è efficace la sua capacità espressivo-comunicativa nel "mostrarsi" nella sua dimensione emotivo-affettiva agli altri (e forse a se stesso). Se lei ha già intrapreso un percorso di psicoterapia con un collega o una collega, provate a lavorare con la tecnica delle "sculture", del "role playing" e/o della "sedia vuota". E' importante questo aspetto, sull'espressività emotiva, sul saper riconoscere e verbalizzare da se, gli stati emotivi in corso. Qualora non avesse intrapreso nessun percorso psicoterapico, non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti
Dottor Paolo Filippelli
Buongiorno, le considerazioni e i dubbi che ha voluto condividere ritengo sia necessario portarli in seduta con la sua terapeuta per verificare insieme se possa essere utile una rimodulazione del lavoro o una integrazione per il tono dell'umore, perché se ci presentiamo agli altri manifestando come biglietto da visita solo le nostre difficoltà, rischiamo che la platea delle possibili conoscenze rimanga inferiore a quanto auspicato. Ci sono dei metodi per rivitalizzare l'umore, per cui continui il suo percorso fissando questo obiettivo.
Buongiorno. Vi sarebbe innanzitutto la necessità di intensificare la sua autostima, il suo senso di efficacia e tutte le sue risorse personali, perchè, da quanto ha scritto, sembrerebbe che la "spinta" per vivere con serenità le relazioni interpersonali derivi da fragilità interne che potrebbero derivare (ma non conoscendola non posso dare interpretazioni dettagliate) da flessioni del tono dell'umore, ansia e meccanismi di difesa che la potrebbero portare a non godersi a pieno il mondo in sè. Spesso i nostri pensieri negativi influenzano il concetto che abbiamo di noi, portandoci a rimuginare molto e a valutarci non come dovremmo, cioè positivamente. L'aver iniziato un ciclo di psicoterapia è già un segno che indica la sua forza e l'impegno per raggiungere gli obiettivi desiderati, non demorda!
Le auguro una buona giornata e un in bocca al lupo per tutto.
Cordiali saluti,
Chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
Torino (TO) e Asti (AT).
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Certo, posso capire quanto possa essere frustrante e scoraggiante affrontare la bassa probabilità di avere una relazione affettiva, specialmente quando sembra che le tue attività e gli sforzi per conoscere nuove persone non portino ai risultati desiderati. È normale sentirsi così, e ci sono diversi modi in cui possiamo esplorare insieme questa situazione.

Prima di tutto, potrebbe essere utile esplorare con la tua psicoterapeuta perché potresti sentirti così e come puoi gestire meglio queste emozioni. Inoltre, potremmo esaminare insieme le attività che hai svolto fino ad ora e trovare nuovi modi per soddisfare le tue passioni e interessi, in modo da sentirti più appagato e sicuro di te stesso.

Quanto all'approcciare nuove persone, capisco che possa essere un'esperienza intimidatoria e complicata. Potremmo lavorare insieme su strategie per superare queste difficoltà e aumentare la tua fiducia nelle interazioni sociali. È importante ricordare che ci sono persone là fuori che possono apprezzarti per chi sei e che possono essere interessate a conoscerti, anche se mostri le tue difficoltà.

Se hai ulteriori domande o preoccupazioni, non esitare a condividerle. Sono qui per aiutarti.
Cordialmente
Dott. Tiziana Vecchiarini
Scrive, di aver fatto delle cose anche se non l'appassionavano, nella relazioni con altre persone sembra sia lei a mettere un limite. Credo che, il percorso psicoterapeutico intrapreso, la aiuterà a prendere consapevolezza dei suoi vissuti ed a trovare la sua strada.
Dott.ssa Nicoletta Gentile
Salve la psicoterapia la aiuterà a rielaborare i suoi vissuti e a imparare dall'esperienza. Lei dice di aver fatto cose che non l'appassionavano . Mi chiedo il perché. Per compiacere qualcuno? Vada avanti con il suo percorso e vedrà che i nodi verranno al pettine. Un saluto
Buongiorno,
comprendo la difficoltà nel non avere una relazione ma mi sento di dirle di
lavorare all'interno del suo percorso sulle sue risorse personali, relazionali, sui temi che le creano sofferenza, la gestione dell'umore e dei momenti in cui si sente più in difficoltà, che le risultano più difficili da gestire.
A presto
Dott.ssa Michela Romano

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