Ciao a tutti sono nuova del gruppo Sono mamma di due bimbi Ho mollato un lavoro a marzo per inco

19 risposte
Ciao a tutti sono nuova del gruppo
Sono mamma di due bimbi
Ho mollato un lavoro a marzo per incompatibilità oraria con i figli quindi mi sono ritrovata ancora a casa senza nemmeno più la disoccupazione che usavo da 2 anni . Sicuramente periodo stressante e destabilizzante
Da fine marzo ho iniziato ad avere attacchi di panico / ansia , di mio sono molto ipocondriaca poi dopo quelle cose per me è stato un continuo preoccuparsi di ogni sintomo . Da allora la mia vita si è spenta perché ogni giorno vivo nell ansia , sbalzi d umore fortissimi e a volte mi sembra di impazzire talmente penso , perché penso sempre tutto negativo, penso di essere malata di mente e di non tornare più come due mesi fa . E già due settimane che sono seguita da una psicologa e da 9 giorni uno psichiatra che mi ha detto che è ansia forte , e per star bene di andare dallo psicologo ,iniziare il citalopram e ansiolitici. Il mio problema che sono due settimane che i pensieri si sono intensificati diventando quasi ossessivi e negativi ( non vedendo vi d uscita dalla situazione penso che magari si farebbe prima a finirla o farsi del male ma non lo farei mai davvero ma non so perché mi vengono in mente queste cose che mi fanno stare doppiamente peggio ) lo psichiatra dice di tener duro e di fidarsi alla terapia già iniziata . Pultroppo certi sintomi possono peggiorare inizialmente con antidepressivi ( io non li ho mai usati in vita mia ) ho iniziato molto gradualmente per poi aumentare, lo associo al lorazepam per riuscire almeno a dormire qualche ora . Ho paura di tutta la situazione visto che non mi era mai successo. Che ne pensate?
Buongiorno,
mi spiace per il periodo di difficoltà che sta vivendo: le suggerisco di seguire le indicazioni dei professionisti che la seguono, è possibile che ci voglia del tempo prima che i farmaci facciano effetto, e anche per quanto riguarda la psicoterapia, due settimane sono ancora poche per vedere dei risultati. Cerchi di tenere duro e riportare le sue eventuali perplessità o dubbi a chi l'ha in carico, e vedrà che presto migliorerà

Le faccio i miei auguri
Dott. Giacomo Caiani

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Salve, in questo momento la cosa che le suggerisco è di aderire alla terapia ed attendere il tempo necessario perché inizi a farle effetto, come presumo le avrà detto lo psichiatra a cui si è rivolta. Contemporaneamente sarebbe importante portare avanti la psicoterapia intrapresa e vista la condizione economica a cui accennava, capire se è in tempo per chiedere il bonus psicologo, considerando che una psicoterapia richiede tempo. Un cordiale saluto.
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Ciao, a te. Concordo pienamente con quello che ti stanno scrivendo anche gli altri colleghi, e con ciò che ti stanno indicando gli specialisti che tu hai scelto. La tua premura nel voler stare bene, ed il timore per il temporaneo peggioramento dei sintomi che avverti, sono assolutamente comprensibili. Credi prima di tutto in te stessa, nelle tue risorse e capacità nell' affrontare questo periodo così impegnativo dal punto di vista emotivo. Sei un MAMMA a tempo pieno, ed in questo stai evidenziando tanta forza e coraggio.
Buon tutto.
Maria Raffaella Starace Psicologa Psicoterapeuta
Ha fatto una scelta coraggiosa, rinunciando al lavoro per fare la mamma a tempo pieno, un cambiamento importante. Come lei stessa dice, sta attraversando un periodo destabilizzante e stressante. Come le colleghe/i che mi hanno preceduta, credo sia importante che continui il lavoro personale con la psicoterapeuta e segua le indicazioni dello specialista che le ha dato i farmaci.
Dott.ssa Nicoletta Gentile
Buonasera, mi dispiace per la situazione che sta vivendo.
In periodi emotivamente frustranti non è insolito scontrarsi con alti livelli d'ansia e pensieri negativi. Può accadere in tali contesti che "ci preoccupiamo di essere preoccupati", interpretando tutti i pensieri come qualcosa di incontrollabile ed entrando in un loop che può causare anche attacchi di panico. Due settimane di terapia sono poche, serve sicuramente più tempo per giungere a una maggiore consapevolezza della situazione, relazionandosi in maniera più flessibile ai suoi pensieri e alle sue emozioni, vedendo la realtà da un punto di vista differente, più consapevole. La terapia può aiutarla anche a farle abbandonare meccanismi di difesa maladattivi sostituendoli con strategie più efficaci. Per iniziare una terapia, terapeuta e paziente devono collaborare e il paziente deve essere disposto ad impegnarsi: in questo modo, potrà farle da guida in un percorso che la porterà al cambiamento.
Un grande in bocca al lupo, le auguro il meglio!
Dott.ssa Chiara Lo Re

Gentile utente, mi dispiace tanto per ciò che ha raccontato, immagino che le crei tanta sofferenza. Sarebbe interessante capire meglio la situazione attraverso un incontro ed eventualmente intraprendere un percorso di supporto psicologico; se ne avesse voglia, possiamo concordarne uno gratis per capire meglio la situazione.
Se avesse dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, condivido il consiglio che le ha dato il suo psichiatra: proseguire il percorso terapeutico in combinazione alla terapia farmacologica è la strategia più opportuna per far fronte al problema. La terapia personale, aggiungo, è lunga e richiede fiducia e motivazione.. sicuramente è ancora troppo presto e, sebbene possiate star lavorando nella direzione giusta, i risultati non sono sempre immediati come si potrebbe sperare. Comprendo il suo sconforto, sicuramente quello che sta vivendo non è semplice, ma sono certa che con pazienza, costanza e motivazione andrà meglio. Le auguro il meglio. Dott.ssa Cristiana Danese psicologa
buongiorno, come gia' detto inizialmente la terapia farmacologica puo' far peggiorare alcuni sintomi ma dopo un periodo di tempo stara' molto meglio, non molli! nel frattempo non interrompa la terapia dallo psicoterapeuta perche' sara' ovviamente fondamentale per stare bene anche qualora smettesse di prendere i farmaci in futuro.
Se vuole potrebbe iniziare a scrivere un diario per ordinare i pensieri e pensare ad obiettivi futuri, iniziando da lei e dal volersi bene
tanti auguri
Gentile utente, mi sento di rimandarle quanto lei stia facendo del suo meglio per ritrovare la sua serenità. L'inzio di ogni percorso è sempre in salita. Le terapie farmacologiche hanno tempi di efficacia spesso lunghi. Avere pazienza e fiducia nei curanti e nella terapia nelle primi fasi è fondamentale. Immagino quanto non sia semplice poiché il malessere spesso è davvero doloroso e difficile da tollerare. Si affidi al suo terapeuta e confidi nella terapia che le è stata impostata dallo psichiatra. Un piccolo passo per volta. In bocca a lupo Dott.ssa Alessia D'Angelo
Mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così difficile. È comprensibile che lasciare il lavoro e affrontare la pressione familiare possa causare stress e ansia. È positivo che tu abbia già iniziato a cercare supporto da una psicologa e uno psichiatra. L'uso di antidepressivi può richiedere del tempo per avere pieno effetto e talvolta i sintomi possono peggiorare prima di migliorare. È importante continuare a fidarti del processo terapeutico e mantenere una comunicazione aperta con i professionisti che ti seguono. Ti consiglio di discutere con loro l'intensificazione dei pensieri negativi e ossessivi che stai sperimentando, in modo che possano valutare e adattare il trattamento di conseguenza. Rimango a disposizione per ulteriori domande o chiarimenti. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buonasera,
In accordo con i colleghi, credo che sia importante per lei continuare ad aderire alla terapia farmacologica e alla psicoterapia. È normale che sia preoccupata perché ancora non percepisce dei benefici, ma la psicoterapia ha bisogno di tempo e costanza. Abbia fiducia in sé stessa in primis e poi nei professionisti che la seguono e vedrà che un passo alla volta riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi. Un caro saluto
Gentile Utente, mi dispiace molto per la sofferenza che descrive e sono comprensibili le sue preoccupazioni, però sta facendo il meglio per aiutarsi a migliorare la sua situazione: si fidi dei professionisti che la seguono, affronti con loro le preoccupazioni e la difficoltà che sta vivendo, ma soprattutto si dia del tempo. I migliori auguri per tutto, dott.ssa Nunzianna Pellegrino
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive, comprendo il disagio che può sperimentare e quanto possa incidere sulla sua quotidiana. Concordo con i colleghi, le suggerisco di proseguire i percorsi intrapresi e di accogliere le indicazioni di chi la segue. Cordialmente M.S.
Buongiorno gentile utente, grazie per la tua condivisione. Mi dispiace per quello che stai attraversando. È positivo che tu sia seguita da uno psicologo e uno psichiatra. Gli antidepressivi come il citalopram possono inizialmente peggiorare i sintomi, ma è importante dare tempo alla terapia di fare effetto. Continua a seguire i consigli dei professionisti e prova tecniche di rilassamento per gestire l'ansia. Tieni duro e abbi fiducia nel percorso terapeutico, è molto importante che tu abbia cercato aiuto da un professionista. Un caro saluto, Dr. Vittorio Penzo.
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Buonasera, le consiglio di seguire i consigli dei professionisti a cui si è affidata. La terapia farmacologica richiede un pò di tempo perchè entri in azione. Eventualmente se i sintomi sono insostenibili ne parli con lo psichiatra. Per quanto riguarda la psicoterapia richiede tempo. Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Ghislanzoni
Buonasera Signora lo stato d'animo, I pensieri che ha descritto e la deflessione dell'umore sono tutti sintomi che segnalano un malessere e una necessità di lavorare e cambiare alcune sue parti di sé implicate nel mantenimento dello stesso. Si affidi ai professionisti a cui si è rivolta. Dr. Angelini Omar
Gentile Utente, ci sono momenti in cui possiamo sentirci appagati e in armonia, mentre in altri momenti possiamo trovarci ad affrontare sfide, conflitti interni o esterni, e momenti di crisi. Queste sfide possono manifestarsi in varie "zone" della nostra esistenza che richiedono risanamento.
l'Esistenza è ogni ambito della sua vita, include diverse aree specifiche è sarebbe necessario occuparsi al più presto del settore dell'esistenza: il lavoro e le finanze. Nota che abbiamo anche dei sottoinsiemi, cioè quelle aree che in seguito inizierà a esaminare. Sono tutti correlati tra loro, quindi questo esempio mostra che se abbiamo Relazioni e un'area chiamata Lavoro professionale, saranno collegate attraverso questi due sottoinsiemi.
Poiché queste sono aree della vita di ogni persona, quando inizi ad esaminarle da sola, vedrà, ad esempio, che ha uno squilibrio in una determinata area, come?
Impara a farti domande in modo molto preciso, è molto importante porre una domanda correttamente.
Questo è molto importante perché se c'è qualche area della nostra vita che non ci soddisfa, dobbiamo chiederci: la mia esistenza funziona correttamente al 100%. Dove si trova squilibrio, in quale ambito? (Perché, tutto pianifichiamo dall'inizio alla fine da soli. Impostiamo questa area per noi stessi)

Aggiungerò anche qui che l’area dell'Attività determina se qualcuno ha un deficit o un eccesso.
Ciò significa che o non ti rendi conto di qualcosa o cerchi eccessivamente una soluzione.

Perché è così importante?
Perché la disarmonia nello spazio della nostra esistenza porta direttamente a problemi, sia emotivi che fisici.
In pratica cosa può fare?
Attraverso azioni e conoscenze specifiche costruirà praticamente: potrà guarire tutta la sua vita, sé stessa
Cosa fare per padroneggiare quest'area dell'esistenza? Devi avere tutte le aree della tua esistenza in ordine, controllale prima tutte una per una.
Per preparare la sua esistenza deve, e sottolineo che deve, se vuole davvero gestire la sua vita, deve determinare tutto dall'inizio alla fine, per costruire la sua comprensione, basandosi su meccanismi, perché le regole sono, per esempio, lanci una mela, vola e dopo un po' cade, quando la lanci più forte vola più lontano, quando la lanci più in alto cade più vicino, cioè imparare a lanciare una mela perché conosci il meccanismo e puoi farlo solo attraverso l'esperienza. Altrimenti non succederà, non c'è possibilità di costruire, solo paso dopo passo capire, dall'inizio alla fine, cosa dove fare, cosa dove toccare in sé stessa, su cosa dovrà lavorare per togliere questo filtro della mancanza di comprensione per raggiungere il suo obiettivo di una vita felice e soddisfatta.

Naturalmente qui ho menzionato solo uno degli elementi, ma un altro aspetto molto importante è che la mente si basa sulle emozioni che proviamo, quindi abbiamo una connessione con lo spazio emotivo del nostro cervello, la comprensione di come funziona e che le persone sono direttamente influenzate dai meccanismi che sono nella nostra mente sotto forma di bisogni, modelli e credenze e proprio questa comprensione permette di creare consapevolmente una vita felice e cosciente.

Dott.ssa Beata Bozena Rozborska
Gentile utente, gli antidepressivi impiegano almeno un paio di settimane prima di far sentire il loro beneficio e purtroppo gli eventuali effetti collaterali si avvertono sin dalle prime somministrazioni. Con il passare del tempo questi svaniscono e rimangono gli effetti positivi. Abbia pazienza e continui il sostegno psicologico nel frattempo. Vedrà che a breve si sentirà molto meglio.
Cordialmente
dott.ssa Floriana Ricciardi

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