Buongiorno ! Volevo chiedere un consiglio sul mio bimbo di 4 anni e mezzo, lui ha un ritardo del neu
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Buongiorno ! Volevo chiedere un consiglio sul mio bimbo di 4 anni e mezzo, lui ha un ritardo del neurosviluppo, sta facendo psicomotricità 2 volte alla settimana e logopedia 2 volte alla settimana, lui nn parla, fa tanti suoni, dice solo Mamma, pappa, e niente altro ! Hanno detto gli specialisti che ha un aprassia verbale, volevo sapere ma parlerà in futuro !? Sono molto preoccupata grazie
Salve, avere una prognosi è un suo diritto , quindi chieda agli specialisti che seguono il suo bambino. E comunque l’aprassia verbale ha una prognosi favorevole, quindi credo proprio che parlerà ad un livello che sarà quello consentito anche dal ritardo del neurosviluppo. Le consiglio comunque di far effettuare una valutazione delle strutture del cavo orale e di tutte le sue funzioni. Cordialmente Daniela Barberini
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Buongiorno,
la sua è una preoccupazione più che lecita, tuttavia, non conoscendo il bambino non è possibile dire con certezza come evolverà il suo linguaggio.
Considerando che non esiste un corredo sintomatico senza il quale non si possa fare diagnosi di CAS, così come non esiste sintomo in presenza del quale si sia certi del disturbo possiamo sicuramente avere ipotesi di prognosi molto eterogenee. È possibile che, nei tempi dettati dallo sviluppo, il linguaggio emerga ma che questo sia scarsamente intelligibile per difficoltà nelle transizioni fonemiche, alterazioni nella produzione di singoli fonemi (in modo caratteristico è più accurata la produzione di fonemi isolati rispetto a fonemi in parola), alterazione nella risonanza con presenza/assenza di rinofonia e comparsa di stomatolalia chiusa posteriore. Le alterazioni fonoarticolatorie non sono stabili e possono presentare aspetti inconsueti rispetto a quanto si verifica nel tipico disturbo fonologico.
Consiglio comunque di chiedere maggiori informazioni agli specialisti che seguono il bambino.
Per qualsiasi cosa rimango a disposizione
la sua è una preoccupazione più che lecita, tuttavia, non conoscendo il bambino non è possibile dire con certezza come evolverà il suo linguaggio.
Considerando che non esiste un corredo sintomatico senza il quale non si possa fare diagnosi di CAS, così come non esiste sintomo in presenza del quale si sia certi del disturbo possiamo sicuramente avere ipotesi di prognosi molto eterogenee. È possibile che, nei tempi dettati dallo sviluppo, il linguaggio emerga ma che questo sia scarsamente intelligibile per difficoltà nelle transizioni fonemiche, alterazioni nella produzione di singoli fonemi (in modo caratteristico è più accurata la produzione di fonemi isolati rispetto a fonemi in parola), alterazione nella risonanza con presenza/assenza di rinofonia e comparsa di stomatolalia chiusa posteriore. Le alterazioni fonoarticolatorie non sono stabili e possono presentare aspetti inconsueti rispetto a quanto si verifica nel tipico disturbo fonologico.
Consiglio comunque di chiedere maggiori informazioni agli specialisti che seguono il bambino.
Per qualsiasi cosa rimango a disposizione
Buonasera
non conoscendo il bambino è complesso rispondere alla sua domanda. Si affidi ai terapisti che seguono il suo bambino e non abbia timore di affrontare più volte questa discussione con loro.
non conoscendo il bambino è complesso rispondere alla sua domanda. Si affidi ai terapisti che seguono il suo bambino e non abbia timore di affrontare più volte questa discussione con loro.
Buongiorno, sicuramente i terapisti e l’equipe che segue il suo bambino potranno rispondere a tutte le sue domande.
Per qualsiasi cosa rimango a disposizione
Per qualsiasi cosa rimango a disposizione
Buonasera,
la risposta alla sua domanda dipende da molteplici fattori, quali la severità del disturbo, la collaboratività di paziente e caregiver e il metodo di trattamento utilizzato dal terapista.
Si consiglia una visita da un logopedista che possa individuare le strategie e il trattamento più opportuni al fine di accelerare i tempi di recupero.
Cordialità
la risposta alla sua domanda dipende da molteplici fattori, quali la severità del disturbo, la collaboratività di paziente e caregiver e il metodo di trattamento utilizzato dal terapista.
Si consiglia una visita da un logopedista che possa individuare le strategie e il trattamento più opportuni al fine di accelerare i tempi di recupero.
Cordialità
Buonasera, la riuscita del trattamento dipende dalla severità dei deficit rilevati e da quanto tempo il bimbo sia stato preso in carico. Questo tipo di diagnosi dà abbastanza margine di lavoro per migliorare la condizione descritta. Data la sua preoccupazione è opportuno chiedere ai terapisti che stanno trattando suo figlio al fine di ristabilire un rapporto di fiducia e migliorare l' aderenza al percorso riabilitativo.
Saluti
Francesca Nasuti
Saluti
Francesca Nasuti
Buongiorno, comprendo la sua preoccupazione ed è assolutamente normale chiedersi quale sarà l’evoluzione del linguaggio del suo bambino.
L’aprassia verbale è un disturbo motorio del linguaggio che rende difficile la programmazione e il coordinamento dei movimenti necessari per parlare. I bambini con questa difficoltà hanno spesso un buon livello di comprensione, ma faticano a trasformare i pensieri in parole.
Purtroppo non esiste una risposta univoca, perché il percorso di ogni bambino con aprassia verbale è diverso. Tuttavia, ci sono alcuni fattori che possono influenzare i progressi come un intervento precoce e intensivo (Il fatto che stia già seguendo logopedia e psicomotricità più volte a settimana è un ottimo segnale!), il metodo di trattamento basato sulla ripetizione di sequenze motorie del linguaggio, sull’uso di stimoli visivi e tattili (come il PROMPT) e sul supporto della comunicazione alternativa (es. gesti, immagini o dispositivi comunicativi), la motivazione ed il supporto familiare (continuare a stimolarlo con giochi, canzoncine, immagini e comunicazione aumentativa può aiutarlo molto, seguire un approccio positivo, senza pressioni, favorisce la comunicazione).
Continui a collaborare con i terapisti e chieda loro quali strategie puoi usare anche a casa. Usi gesti, immagini e strumenti di comunicazione alternativa per aiutarlo a esprimersi senza frustrazione. Lo stimoli con giochi vocali e suoni semplici, incoraggiando ogni tentativo di comunicazione.
Abbia fiducia nei suoi tempi: ogni piccolo progresso è un passo avanti!
L’aprassia verbale è un disturbo motorio del linguaggio che rende difficile la programmazione e il coordinamento dei movimenti necessari per parlare. I bambini con questa difficoltà hanno spesso un buon livello di comprensione, ma faticano a trasformare i pensieri in parole.
Purtroppo non esiste una risposta univoca, perché il percorso di ogni bambino con aprassia verbale è diverso. Tuttavia, ci sono alcuni fattori che possono influenzare i progressi come un intervento precoce e intensivo (Il fatto che stia già seguendo logopedia e psicomotricità più volte a settimana è un ottimo segnale!), il metodo di trattamento basato sulla ripetizione di sequenze motorie del linguaggio, sull’uso di stimoli visivi e tattili (come il PROMPT) e sul supporto della comunicazione alternativa (es. gesti, immagini o dispositivi comunicativi), la motivazione ed il supporto familiare (continuare a stimolarlo con giochi, canzoncine, immagini e comunicazione aumentativa può aiutarlo molto, seguire un approccio positivo, senza pressioni, favorisce la comunicazione).
Continui a collaborare con i terapisti e chieda loro quali strategie puoi usare anche a casa. Usi gesti, immagini e strumenti di comunicazione alternativa per aiutarlo a esprimersi senza frustrazione. Lo stimoli con giochi vocali e suoni semplici, incoraggiando ogni tentativo di comunicazione.
Abbia fiducia nei suoi tempi: ogni piccolo progresso è un passo avanti!
Buongiorno a te,
Capisco profondamente la tua preoccupazione.
Ogni genitore vorrebbe vedere il proprio bambino comunicare, esprimersi, e quando le parole faticano ad arrivare, è normale sentirsi in ansia, spaventati, a volte anche impotenti. Ma sappi che non sei sola in questo percorso, e che ci sono cose che si possono fare, insieme, passo dopo passo.
Hai già fatto qualcosa di grandissimo: tuo figlio è seguito, ha una rete attorno (psicomotricità, logopedia), e soprattutto ha una mamma attenta, presente, che si sta informando, che crede nelle sue possibilità. Questo conta moltissimo. Perché i bambini crescono dentro una relazione. E la tua relazione con lui è già una terapia in sé.
Rispetto alla diagnosi di aprassia verbale, è vero che si tratta di una condizione che può rendere molto difficile la produzione delle parole. Anche se il bambino sa cosa vuole dire, è come se il "messaggio" ci fosse, ma il corpo (in questo caso la bocca, la lingua, i muscoli) facessero fatica a trovare la strada per esprimerlo. Ma questo non significa che non parlerà mai.
Significa che il suo percorso sarà più lento, più mirato, e avrà bisogno di stimoli specifici, ripetuti e motivanti. E questo è esattamente ciò che sta già ricevendo.
Molti bambini con aprassia sviluppano il linguaggio, anche se con tempi diversi e con un pò di aiuto in più.
La verità è che nessuno specialista può dare una risposta certa al 100%, ma posso dirti questo:
Con il giusto supporto, con costanza e affetto, tantissimi bambini con aprassia riescono a sviluppare forme di comunicazione sempre più efficaci, e anche se le parole tardano ad arrivare, ci sono mille modi per "parlare", strategie visive e comunicazione alternativa, ad esempio, possono essere un ponte verso la comunicazione e il linguaggio verbale, non un ostacolo.
Capisco profondamente la tua preoccupazione.
Ogni genitore vorrebbe vedere il proprio bambino comunicare, esprimersi, e quando le parole faticano ad arrivare, è normale sentirsi in ansia, spaventati, a volte anche impotenti. Ma sappi che non sei sola in questo percorso, e che ci sono cose che si possono fare, insieme, passo dopo passo.
Hai già fatto qualcosa di grandissimo: tuo figlio è seguito, ha una rete attorno (psicomotricità, logopedia), e soprattutto ha una mamma attenta, presente, che si sta informando, che crede nelle sue possibilità. Questo conta moltissimo. Perché i bambini crescono dentro una relazione. E la tua relazione con lui è già una terapia in sé.
Rispetto alla diagnosi di aprassia verbale, è vero che si tratta di una condizione che può rendere molto difficile la produzione delle parole. Anche se il bambino sa cosa vuole dire, è come se il "messaggio" ci fosse, ma il corpo (in questo caso la bocca, la lingua, i muscoli) facessero fatica a trovare la strada per esprimerlo. Ma questo non significa che non parlerà mai.
Significa che il suo percorso sarà più lento, più mirato, e avrà bisogno di stimoli specifici, ripetuti e motivanti. E questo è esattamente ciò che sta già ricevendo.
Molti bambini con aprassia sviluppano il linguaggio, anche se con tempi diversi e con un pò di aiuto in più.
La verità è che nessuno specialista può dare una risposta certa al 100%, ma posso dirti questo:
Con il giusto supporto, con costanza e affetto, tantissimi bambini con aprassia riescono a sviluppare forme di comunicazione sempre più efficaci, e anche se le parole tardano ad arrivare, ci sono mille modi per "parlare", strategie visive e comunicazione alternativa, ad esempio, possono essere un ponte verso la comunicazione e il linguaggio verbale, non un ostacolo.
Grazie per la domanda e per aver condiviso le preoccupazioni riguardo a tuo figlio. L'aprassia verbale è un disturbo caratterizzato da difficoltà nel coordinare le strutture muscolari e neurologiche che rendono possibile l'eloquio. Questo può comportare difficoltà nell'articolazione delle parole e nella produzione del linguaggio.
Tuttavia, con un intervento logopedico adeguato e personalizzato, è possibile favorire l'utilizzo del linguaggio verbale da parte del bambino. Il fatto che tuo figlio stia già producendo alcune parole semplici come "mamma" e "pappa" è un buon punto di partenza.
Il lavoro logopedico può partire da queste sillabe o parole bisillabiche semplici e gradualmente presentare parole con strutture più complesse, aiutando il bambino a sviluppare le abilità linguistiche necessarie per comunicare in modo efficace.
È importante continuare a lavorare con gli specialisti e a seguire le loro indicazioni per aiutare tuo figlio a raggiungere i suoi obiettivi di comunicazione. Con la giusta terapia e il supporto adeguato, è possibile che tuo figlio possa migliorare le sue abilità linguistiche e comunicare in modo più efficace.
Spero che questo possa essere di aiuto e che tuo figlio possa raggiungere i suoi obiettivi di comunicazione.
Tuttavia, con un intervento logopedico adeguato e personalizzato, è possibile favorire l'utilizzo del linguaggio verbale da parte del bambino. Il fatto che tuo figlio stia già producendo alcune parole semplici come "mamma" e "pappa" è un buon punto di partenza.
Il lavoro logopedico può partire da queste sillabe o parole bisillabiche semplici e gradualmente presentare parole con strutture più complesse, aiutando il bambino a sviluppare le abilità linguistiche necessarie per comunicare in modo efficace.
È importante continuare a lavorare con gli specialisti e a seguire le loro indicazioni per aiutare tuo figlio a raggiungere i suoi obiettivi di comunicazione. Con la giusta terapia e il supporto adeguato, è possibile che tuo figlio possa migliorare le sue abilità linguistiche e comunicare in modo più efficace.
Spero che questo possa essere di aiuto e che tuo figlio possa raggiungere i suoi obiettivi di comunicazione.
Buongiorno! Capisco la sua preoccupazione, ma purtroppo in tutti i disturbi del neurosviluppo è molto difficile fare una previsione sul futuro. Sicuramente affidandovi a medici e alle terapie proposte il vostro bambino raggiungerà la miglior versione di se stesso. Spero di essere stata utile
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