Buongiorno, vi chiedo aiuto su una situazione molto delicata Ho 24 anni e sono fidanzata da quasi

20 risposte
Buongiorno, vi chiedo aiuto su una situazione molto delicata
Ho 24 anni e sono fidanzata da quasi due anni con questo ragazzo di 28 anni che ha una vera e propria ossessione verso le donne ( soprattutto per i sederi), so che può sembrare banale ma parlo di ricerca di continui stimoli
Vi faccio alcuni esempi: foto scattate alle persone estranee e non, un migliaio di video e foto prese su internet, durante i rapporti vengono nominate persone che conosciamo, deve guardare foto di altre persone durante i rapporti
Su alcune cose posso sorvolare su altre non ci riesco
Ovunque andiamo il mio pensiero è chi aggiungerà all’album? Adesso guardo più sederi io di lui per capire quali apprezzerà
Ogni volta che mi confronto a riguardo, dice che sono esagerata e che non mi devo preoccupare
Non so se portare avanti questa relazione e se vorrei che il padre dei miei figli fosse cosi
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buongiorno,
capisco quanto possa essere delicata e dolorosa la situazione che stai vivendo. Dal tuo racconto emerge un forte disagio, una sensazione di invadenza e di perdita della serenità all’interno di una relazione che dovrebbe invece essere uno spazio sicuro, di rispetto e condivisione.

Ciò che descrivi — la continua ricerca di stimoli da parte del tuo partner, l’uso compulsivo di immagini, l'inserimento di altre persone nella vostra intimità, il sentirti ignorata quando esprimi il tuo malessere — può influenzare profondamente l’autostima, il senso di valore personale e la libertà emotiva.

È importante sottolineare che i bisogni sessuali possono essere diversi all’interno di una coppia, ma il rispetto reciproco è imprescindibile. Quando uno dei due si sente svalutato, invaso, o costretto a vivere la sessualità secondo modalità che lo fanno stare male, è fondamentale fermarsi a riflettere.

Il fatto che tu stia iniziando a osservare il mondo attraverso “i suoi occhi”, chiedendoti chi apprezzerà e mettendo in discussione il tuo ruolo e il tuo valore, segnala quanto questa dinamica stia toccando profondamente la tua identità e la tua libertà interiore.

Non è “esagerato” chiedere rispetto, presenza autentica e rassicurazione in una relazione.
Non sei tu il problema.

Avere dubbi sul proseguire la relazione o sul ruolo che quest’uomo potrebbe avere in un futuro familiare è del tutto legittimo. Ascoltare questi dubbi è un primo passo importante per proteggere te stessa e il tuo benessere.

Per approfondire meglio quanto stai vivendo, dare senso a ciò che provi e valutare con chiarezza il futuro della relazione, sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa

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Dott. Francesco Paolo Coppola
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Napoli
Cara amica,
sì, ci si può lasciare ossessionare… da un'altra ossessione.
E l’ossessione è il vero guaio.

Prima era l’ossessività del tuo fidanzato — uno che fuggiva dai sentimenti, dall’intimità, dall’autenticità.
Ora sei bloccata nell’ossessione di aver sbagliato uomo, o di non aver capito tutto in tempo.
Ma il meccanismo è sempre lo stesso: finisci risucchiata nei vortici di pensieri che non si fermano.

Il problema non è la relazione. Non è lui. Non sono “le persone ossessive”.
Il problema è che ti fai trascinare da questo flusso continuo di pensieri e giudizi, e perdi contatto con te stessa.

Puoi passarci una vita intera a pensare a chi ti ha trascurato.
Ma intanto ti perdi il giorno che hai davanti.

Essere presenti a se stessi non significa capire di più.
Significa essere nel tempo, vivere ora, senza farsi trascinare da giudizi, pensieri o paranoie.
L’“ora” non è un concetto: è l’unico posto dove esisti davvero. Tutto il resto è rumore.

Se ti servisse una mano per uscirne davvero, io ci sono.
Ricevo a Napoli, on line o in presenza.
Mi trovi anche su MioDottore.

Dott. Francesco Paolo Coppola (Napoli, on line e in presenza)
Dott.ssa Rosalba Aiazzi
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Cesena
Gentile utente, ho letto con attenzione e credo che forse la cosa che dovrebbe farla riflettere è come si sente a stare con una persona che parrebbe avere delle difficoltà relazionali. Il fatto che il suo ragazzo è "ossessionato" dalle altre donne, come lei descrive, potrebbe sottendere una difficoltà a lasciarsi andare all'interno di un rapporto di coppia. Sarebbe opportuno esplorare se oltre all'ossessione per i "sederi" ci sono altre difficoltà nel rapporto con questo compagno. La situazione che lei descrive potrebbe rivelare aspetti di immaturità relazionale che potrebbero manifestarsi anche in altre situazioni. Resto a disposizione per ulteriori informazioni, un caro saluto. Rosalba Aiazzi
Dott.ssa Elisa Pappacena
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Latina
Salve cara utente, mi chiedo ma come mai il suo fidanzato l'ha resa partecipe di questa sua dedizione? Che funziona ha questo nella vostra coppia? Come mai è diventato così importante?
Penso debba riflettere e decidere cosa è accettabile e non per lei. Buon lavoro
Dott.ssa Samuela Carmucco
Psicologo, Psicoterapeuta
Palermo
Salve, mi pare che lei indichi alcuni segnali disfunzionali del suo compagno in modo molto chiaro. Cosa la fa restare accanto ad una persona che non la fa sentire sicura e della quale nota evidenti segni di cui dovrebbe porsi lui per primo alcune domande?! se lui non lo fa, vuol dire che va bene così per lui. Ma se lui sta bene così e lei no, dove ha imparato a stare e tacere nelle relazioni che le fanno male? e anzi, a mettersi lei in discussione?
Dott.ssa Maria Dello Iacono
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Aversa
Buonasera, prima di tutto voglio ringraziarla per aver condiviso una questione così intima e importante. La sua preoccupazione è assolutamente legittima, e il fatto che stia riflettendo sul futuro della sua relazione dimostra un buon livello di consapevolezza rispetto a ciò che sta vivendo.
Da quello che descrive, il comportamento del suo compagno sembra rientrare in un pattern di ossessione o compulsione legata alla sessualità e, in particolare, verso una preferenza molto marcata per determinate caratteristiche fisiche delle donne (come i sederi). Questo tipo di comportamento può influire in modo significativo sulla qualità della relazione, sia dal punto di vista della fiducia che della reciproca soddisfazione emotiva e sessuale. La sua reazione di disagio è più che comprensibile. Se non riesce a gestire la continua esposizione a questi comportamenti, e se le sembra che stia influenzando la sua visione della relazione, questo può generare ansia e insicurezza, che rendono difficile godere di una connessione autentica con il suo partner. Il fatto che lei si preoccupi per il futuro, chiedendosi se questo è il tipo di padre che vorrebbe per i tuoi figli, è un altro segno che la situazione le sta creando dei dubbi importanti.
Dott.ssa Romina Renna Loiacono
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Ciao, in realtà credo che tu già sappia, e ti sei anche fatta la domanda e sai la risposta. Non c'è nulla di patologico, ma dipende se è una cosa che a te piace e puoi accettare. Se ti mette a disagio, non devi accettarla per forza, e questo non vuol dire non capire o altro, solo che non rientra nella tue esigenze.
Dott.ssa Cristina Sinno
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Buongiorno cara utente, intanto grazie per aver condiviso qualcosa di così personale e delicato. È importante riconoscere il tuo disagio come qualcosa di autentico e significativo. Non è “esagerato” ciò che senti: ogni relazione dovrebbe essere un luogo sicuro, in cui ci si possa sentire visti, rispettati e liberi di essere sé stessi. Il fatto che tu ti stia chiedendo se desideri davvero costruire un futuro con questa persona è una domanda profonda, che merita ascolto. Prenditi il tempo per sentire cosa ti fa bene, cosa ti appesantisce, e cosa desideri davvero per te. Meriti una relazione in cui ti senti scelta, non confrontata. Se senti il bisogno di uno spazio di ascolto e sostegno, non esitare a contattarmi. Sono disponibile anche online. Un caro saluto, d.ssa Cristina Sinno
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera, credo che il punto sia cosa vuole lei per sé. Si sente appagata da una relazione in cui deve prevedere le mosse del suo compagno per capire verso dove orienterà la sua attenzione? Presupponendo che questo possa farla sentire "non abbastanza". Si sente appagata da una relazione in cui stima poco gli interessi del suo compagno?
Dott.ssa Mariella Farinella
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Padova
Gent.ma paziente,
la ringrazio per la condivisione del suo stato d'animo, capisco come questi comportamenti possono creare frustrazione e allo stesso tempo delusione.
Alla sua domanda ne aggiungerei una : l'ossessione di cui parla è stata sempre presente nella relazione oppure è nata successivamente? E' chiaro che per stare felicemente in una relazione è necessaria una condizione di condivisione di emozioni e di progetti, per cui provi a capire se si sente ancora innamorata del suo partner, oppure se queste azioni/comportamenti la allontanano dalla serenità di immaginare e vivere una vita insieme.

Buona vita!
Dott.ssa Mariella Farinella
Dott. Febbraro Jacopo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Ciao, leggendo quel che hai scritto , sarebbe anzitutto importante capire se lui, quando parli di ossessione, in qualche modo sta cercando o vuole occuparsene, prendersi cura di questa difficoltà. Stando però prevalentemente su di te, credo che il primo passo sia quello di chiarire le proprie volontà e priorità, facendo un bilancio su come ci stai in questa relazione. Da qui poi può essere possibile comprendere come agire, anche per la coppia
Dr. Angelo Raffaele Pagano
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Ardea
Buongiorno e grazie per aver scritto! Il fatto che tu abbia dei dubbi riguardo la relazione è già un segnale che qualcosa non va. Voglio dire che la coppia deve essere un "luogo" dove poter sperimentare sicurezza, supporto, condivisione, fiducia, in linea di massima anche esclusività. Avete pensato di fare un percorso psicologico di coppia per comprendere meglio questi comportamenti del tuo partner e, in generale, scoprire o riscoprire su quali basi si è costruito il vostro rapporto e se c'è effettivamente una progettualità comune? Puoi proporglielo! Un saluto e ti auguro il meglio
Dott.ssa Alessandra Domigno
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
cara utente, non credo che la questione sia se lui è eccessivo o se tu sei esagerata ma piuttosto che in questa situazione tu non stai a tuo agio e dalle tue parole si percepisce il disappunto che i suoi modi ti provocano. Si ascolti profondamente e senta appunto se veramente vuole questa persona accanto a se'. Se ha bisogno di confrontarsi io sono disponibile in presenza o on line. Cordialità. Dott.ssa Alessandra Domigno
Dott.ssa Laura Gerroni
Psicologo, Psicoterapeuta
Crema
Buongiorno, capisco dalle sue parole che per il suo fidanzato il proprio comportamento non è un problema e che, quindi, non farà nulla per modificarlo; capisco, d'altra parte, che a lei crea disagio e insicurezza. Le consiglio di parlarne approfonditamente con lui, di fargli presente come si sente, di chiedergli comprensione. Se il suo fidanzato non vede come problema nemmeno il disagio che provoca a lei, tenga presente che probabilmente non farà nulla per cambiare e che continuerà a comportarsi nello stesso modo. Le auguro di trovare una soluzione
Dott. Federico Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, grazie davvero per aver condiviso la sua esperienza. Comprendo quanto possa essere difficile convivere con una situazione che porta dolore e preoccupazione, e già il fatto di essersi espressa qui è un primo importante passo di consapevolezza.

Da quanto descrive, il comportamento del suo ragazzo sembra andare oltre la semplice preferenza o attrazione, configurandosi come una vera e propria ossessione a sfondo parafiliaco, cioè una dipendenza da un dettaglio corporeo (in questo caso il seno o il sedere) che diventa centrale per il soddisfacimento sessuale. Questo atteggiamento rischia di ridurre la partner a un oggetto, trascurando la dimensione relazionale ed emotiva della coppia.

In chiave psicodinamica, spesso queste fissazioni possono nascondere un conflitto più profondo, legato alla difficoltà di entrare in relazione con la donna nella sua interezza, come essere umano e non solo come corpo o oggetto. Potrebbe essere utile chiedersi quali vissuti o difficoltà, anche del passato (ad esempio con la madre), possano aver contribuito a questo tipo di funzionamento.

Detto questo, la sua domanda centrale riguarda il suo stesso ruolo: come si sente lei in questa relazione? Riesce a comunicare il proprio disagio e sente che viene ascoltata? Si trova spesso a “giocare al suo gioco”, o sente di dover assecondare qualcosa che le fa male?

Credo che, oltre a riflettere sulle motivazioni e sui vissuti del suo compagno, sia importante che lei si interroghi su quali sono i suoi bisogni, i suoi confini, e quanto si sente rispettata all’interno di questa relazione.

Se questo disagio persiste, credo che un percorso di sostegno psicologico possa aiutarla a fare chiarezza, a rafforzare la propria autostima e a scegliere ciò che davvero la fa stare bene.

Resto a disposizione per ogni ulteriore domanda o approfondimento.
Dott. Gaetano Marino
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Novara
Gentile utente, grazie per la condivisione di questo suo disagio. Le consiglio di iniziare un percorso terapeutico dove poter approfondire le dinamiche di cui ha parlato, anche per approfondire quanto scritto. Ho un orientamento analitico transazione e il mio approccio consiste in una prima videocall della durata di 10-15 minuti gratuita a cui far seguire un percorso psicologico in presenza oppure online. Per ulteriori delucidazioni non esiti a contattarmi. Cordialità dott. Gaetano Marino
Buongiorno cara paziente,
le domande e i dubbi che le stanno sorgendo sono molto importanti e sono da approfondire e prendere in seria considerazione: quello che mi sono chiesto leggendo questo suo scritto è cosa viva lei mentre il suo ragazzo ha questi comportamenti e credo che non sia affatto banale, ma che meriti uno spazio per sé dove poter approfondire il suo vissuto.
Le suggerisco di dedicarsi un tempo ed uno spazio per una consulenza ed un supporto psicologici.
Le auguro il meglio!
Dott. Domenico Samele
Dott.ssa Daniela Voza
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Carissima, rispetto alle problematiche da lei lamentate e alla sua richiesta, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia Metacognitiva, un approccio che si colloca nell'ambito della terza generazione delle terapie Cognitivo-Comportamentali e che vanta crescenti evidenze empiriche di efficacia. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti. Dott.ssa Daniela Voza
Dott.ssa Arianna Amatruda
Psicologo, Psicologo clinico
Nocera Inferiore
Parti dal chiederti quanto stai bene in questa relazione, e se lui non dovesse cambiare mai? Per quanto tempo riusciresti ad accettare una cosa che ti fa stare male? E soprattutto quanto è giusto per te "accettarla"?

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