Buongiorno. Sto seguendo una dieta con una nutrizionista. Premetto che sono normopeso, vorrei giusto

12 risposte
Buongiorno. Sto seguendo una dieta con una nutrizionista. Premetto che sono normopeso, vorrei giusto perdere 2/3 kg, ma essendo vegetariana e soffrendo di fame nervosa e gastrite, ho preferito rivolgermi ad una specialista.
Avrò il prossimo incontro la prima settimana di novembre e sicuramente le esporrò le mie perplessità.
Vorrei, però, se fosse possibile, avere un parere da altri esperti nel settore.
La dottoressa ha tolto il latte vaccino la mattina, sostituendolo con 150gr di bevanda a base d'avena e il caffè, sostituendolo con il decaffeinato (1 solo caffè al giorno comunque). Dopo ogni pranzo ho uno yogurt e dopo ogni cena "dessert di risolatte al cioccolato"..
Ho manifestato il bisogno sia del caffè, soffrendo di emicranie, sia del latte, ma mi è stato risposto che li reinserirà successivamente.
Come carboidrati ho 70gr di pasta un pasto e 30gr di pane l'altro pasto. Il resto va negli spuntini (20gr di fette biscottate a metà mattina oppure 40gr di gallette di riso al cioccolato).
Anche le verdure sono sempre pesate, ma mi stupisce avere 70gr di pasta con 40gr di broccolo, non aver potuto bere latte al mattino, e poi ritrovarmi a dover concludere il pasto con il risolatte...
Io non ho mai avuto l'abitudine di mangiare yogurt o questi "dessert" e sinceramente mi sembrano anche meno salutari rispetto ad un po' di pane in più, ma non sono un'esperta.
In ultimo, mi ha prescritto integratori: colostro noni e lynfase, per altro molto costosi.
Ripeto che le esporrò tutte le mie titubanze, ma sono molto demoralizzata dopo aver pagato abbastanza.
Cosa ne pensate? Grazie per l'attenzione.
Cordialmente...
Buonasera,
il caffè avrà preferito eliminarlo per via della gastrite.
Per quanto riguarda la grammatura del primo e del pane, non avendo dati precisi sulle sue misure antropometriche, sul suo obiettivo e sulla sua esatta condizione fisio-patologica non posso esprimermi. In generale comunque mi sembrano porzioni un pochino limitate, ma magari adatte a lei.
Concordo col dire che mangiare questo risolatte tutti i giorni a lungo andare non è una scelta ottimale.
Potrebbe essere che la collega abbia fatto queste scelte per soddisfare qualche suo desiderio (es. di dolce a fine pasto), magari collegato anche alla fame nervosa (non so a cosa sia dovuta e non avendo avuto un colloquio con lei non posso entrare nel merito).
Sono sicura che chiedendo alla nutrizionista, come già ha anticipato, avrà risposte a tutti questi dubbi.
Rimango a disposizione,
Cordiali saluti
Dott.ssa Eskander Alessandra

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Salve, ad essere onesta non capisco le scelte della collega. Bisognerebbe sapere la causa della sua gastrite e cercare di risolverla, non sempre infatti la causa è un'infezione da Helicobacter pylori.
Per quanto riguarda la dieta non ha senso togliere il latte vaccino, infatti il latte vaccino non provoca acidità di stomaco, sicuramente è consigliato il latte scremato piuttosto che quello intero e nelle persone con intolleranza al lattosio è consigliato il latte senza lattosio; non ha nemmeno senso sostituire il caffè con il decaffeinato siccome non è la caffeina a provocare l'acidità di stomaco ma gli acidi che si trovano in tutti i caffè (anche quello deca), personalmente avrei lasciato un caffè normale e lo avrei accompagnato con alimenti secchi come biscotti semplici o fette biscottate per evitare i succhi gastrici.
Come dice lei è più salutare mangiare più pane o pasta piuttosto che esagerare con yogurt e risolatte al cioccolato (tra l'altro il cioccolato aumenta i succhi gastrici), per alleviare i sintomi della gastrite bisogna riequilibrare l'alimentazione dando priorità ai carboidrati e non agli alimenti ricchi di proteine proprio perché la digestione delle proteine aumenta l'acidità di stomaco.
Spero di esserle stata di aiuto, Dott.ssa Maria Luz Viloria
Ritengo molto discutibile la modalità con cui è stata formulata la dieta. Ci sono contraddizioni che hanno già sottolineato i colleghi. Inoltre, se soffre di fame nervosa, deve evitare alimenti ad alto indice glicemico, in quanto l'ingestione di tali alimenti, stimola maggiormente la sua fame, mentre ciò che deve percepire per contenerla, è il senso di sazietà. Cordiali saluti
Buonasera!
Il caffè potrebbe essere stato tolto per la gastrite, ma personalmente cerco di esporre al paziente eventuali eliminazioni già alla prima visita, prima di consegnare il piano, per chiarire anticipatamente eventuali dubbi. Hanno assolutamente senso le sue domande: al di la dei suoi fabbisogni calorici che non sono in questa sede discutibili, a mio avviso poteva essere opportuno impostare il piano in modo diverso.
Cordialmente
Dott.ssa Erika Benedetti
Salve, capisco le sue perplessità perché si trova a dover capire se sta seguendo il percorso adatto a lei.
Le consiglio di rivolgersi direttamente alla sua nutrizionista in quanto è l'unica ad aver fatto un'anamnesi accurata ed ha dati precisi sulle sue misure antropometriche, sul suo fabbisogno calorico e sulle sue condizioni fisio-patologiche. E' un suo diritto chiederle le motivazioni delle sue scelte e chiederle variazioni al piano alimentare se alcuni alimenti non incontrano i suoi gusti o se non ha l'abitudine di mangiarli.
Sono sicura che la specialista sarà disposta a chiarire ogni dubbio ed apportare delle modifiche alla dieta in base alle sue esigenze.
Resto a disposizione, cordiali saluti Dott.ssa Valentina Abete
Buonasera,
Le consiglio di spiegare bene le sue esigenze alla collega.
In quanto nutrizionisti dobbiamo cercare di rispettare i gusti del paziente, capirà sicuramente e le sostituirà ciò che non le piace, pur cercando di perseguire comunque il suo obiettivo.

Dot. Gabriele Casarino
Cara utente, non sono solita parlare dell'operato di una collega, ha ragione nel chiedere spiegazioni direttamente alla sua Nutrizionista. In campo alimentare così come in altri campi spesso ci sono opinioni contrastanti. Considerando il suo normopeso avrei optato più per una rieducazione alimentare, piuttosto che un'alimentazione rigida o privativa. Soprattutto dandole le giuste indicazioni per gestire in autonomia i periodi di gastrite in fase acuta, se vuole sono a disposizione per altri chiarimenti. Dott.ssa Silvia Paradiso
Buongiorno posso dire di condividere le sue perplessità riguardo la prescrizione della nutrizionista Non avrei tolto il latte e il caffè , magari mettere latte scremato o senza lattosio e lasciare il caffè se non ha altri problemi Pertanto ne parli con la sua nutrizionista , che ha sia i suoi parametri antropometrici sia la sua anamnesi clinica e magari rendere la dieta più varia andando incontro pure ai suoi gusti Potrei consigliare alimenti più sazianti per la fame nervosa Chieda le motivazioni riguardo queste ristrettezze dietetiche alla sua nutrizionista Altro non potrei aggiungere Rimango a disposizione
Buongiorno,
Compredo bene le sue perplessità.
Si dovrebbe lavorare sulla fame nervosa e sulla gastrite in primis.
Una dieta dettagliatamente grammata e rigida può andare ad aumentare la fame nervosa e la gastrite.

Un caro saluto
Salve,
Capisco le sue perplessità. Non capisco l'utilità di quella integrazione sinceramente.
Se non trova riscontro mi contatti che la posso seguire anche online per migliorare la sua situazione.

Dott Stefano Carrara
Biologo nutrizionista e massaggi per il benessere
Cavenago di brianza e Rho
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Salve, capisco le sue perplessità, le faccia presente allo specialista che la sta seguendo e nel caso non si ritenesse soddisfatta delle risposte e non cambiasse nulla nel piano valuti come meglio procedere, troverà sicuramente la strada adatta alle sue esigenze!

Cordialmente
Non entro nel merito delle scelte su alcuni alimenti a favore di altri. Mi permetto di sottolineare tre aspetti generali dell'intervento che condivido poco. Il primo riguarda la grammatura esasperata, con l'indicazione dei grammi delle singole verdure. Il secondo aspetto è l'indicazione di terminare tutte le cene con un prodotto industriale - che molti definiscono "cibo-spazzatura". Infine, gli integratori. In nessuno studio serio è emerso alcun beneficio evidente legato all’uso degli integratori nella popolazione generale. Gli integratori non servono neanche alla prevenzione di alcune malattie croniche, rispetto alle quali viceversa tanto possono stili di vita sani. Il professor Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto Mario Negri, da anni sostiene l'inutilità dell'integrazione (salvo i pochi casi di carenze accertate e da trattare con prodotti che si dimostrino efficaci). Dr. Daniele Segnini

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