Buongiorno, sto assumendo venlafaxina 37,5 da una settimana associata a lorazepam 2,5 (1/2 compressa

23 risposte
Buongiorno, sto assumendo venlafaxina 37,5 da una settimana associata a lorazepam 2,5 (1/2 compressa la mattina, 1/2 pomeriggio e una la, sera) per disturbi da ansia.... Quando vedrò i primi risultati
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Per quanto riguarda il farmaco credo sia meglio rivolgersi al proprio medico curante, sicuramente figura professionale più competente in materia.
Tenga comunque presente che, oltre al farmaco, sarebbe importante che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL

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Dott. Luca Ferretti
Psicologo, Psicoterapeuta
Livorno
Buona sera le consiglio di chiedere spiegazioni al medico che le ha prescritto il farmaco.Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, rivolga questa domanda al medico che le ha prescritto i farmaci.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Anna Paolantonio
Psicologo, Psicoterapeuta, Posturologo
Roma
Salve. Chieda al medico che le ha prescritto i farmaci. Se volesse affrontare anche le cause dell'ansia può prendere in considerazione un percorso psicoterapeutico che può aiutarla a chiarirne meglio le origini. Distinti saluti
Dott.ssa Pamela Cornacchia
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, la prescrizione dei farmaci non compete agli psicologi, quindi le consiglio di parlare con il medico che glieli ha prescritti. È bene che sappia però che i farmaci cercano di alleviare la sintomatologia, rendendosi in alcuni casi necessari, come ad esempio quando il funzionamento di una persona è molto compromesso, causa la gravità dei sintomi. Le cause dell'ansia e quindi il superamento definitivo della sintomatologia con un conseguente miglioramento della qualita della sua vita, andrebbero ricercate attraverso un lavoro di terapia psicologica.
Un cordiale saluto, Dott.ssa Pamela Cornacchia
Dott. Massimiliano Trossello
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Leinì
Buongiorno. Serve esclusivamente un parere medico.

Cordialità

MT
Dott.ssa Francesca Tardio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Un


Caro utente, provi a contattare il suo medico prescrivente. Sta accompagnando la terapia farmacologica a una psicoterapeutica?
Cordialmente.
Dott.ssa Francesca Tardio





Dott.ssa Alice Carbone
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, per qualsiasi dubbio o domanda riguardante i farmaci, è importante che si rivolga allo specialista che glieli ha prescritti. Che potrà anche rassicurarla sui tempi e gli effetti.
Il modo più efficace per risolvere problematiche ansiose è quello di abbinare un percorso psicologico alla terapia farmacologica. Ha mai pensato di provare?
Se vuole, sono disponibile.
Le auguro una buona serata,
Dott.ssa Alice Carbone
Gentile utente, Non è possibile rispondere a questa domanda, specialmente perché non sappiamo nulla circa la connotazione della manifestazione clinica della sua sintomatologia.
Anche (ma non solo!) per questo motivo è opportuno che rivolga questo quesito al medico prescrivente che la segue.
Cordialità
Dottoressa MG Fanciuli
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, riguardo ai farmaci dovrebbe chiederlo al medico che glieli ha prescritti, siamo psicoterapeuti e non possiamo dare pareri sui farmaci. Inoltre non ci scrive nessuna notizia su di lei, sarebbe importante sapere la sua età e che cosa stava succedendo nella sua vita quando sono cominciati i suoi sintomi. Cmq potrebbe, oltre ai farmaci, dovrebbe intraprendere un percorso psicologico per elaborare che cosa nascondono i suoi sintomi, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Dott.ssa Rebecca Silvia Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Usmate Velate
Gentile utente, le consilgio di rivolgere la domanda al medico che le ha prescritto i farmaci. Tenga conto, comunque, che qualche giorno / settimana ci vuole prima che i farmaci abbiano effetto. Saluti
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

la prescrizione dei farmaci non compete agli psicologi, quindi è indicato porre questa domanda direttamente al medico prescrivente. Tenga presente che i farmaci possono tener a bada la sintomatologia soprattutto se questì'ultima rende impossibile il regolare svoglimento delle attività quotidiane ma per poter guardare ad un benessere più a lungo termine è necessario dover intraprendere un percorso di psicoterapia al fine di poter meglio comprendere le funzioni relazionali del sintomo.
Non perda altro tempo, contatti uno specialista quanto prima.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera! Gli effetti di un farmaco variano da persona a persona ma per il tempo medio atteso può chiedere informazioni più dettagliate a chi glieli ha prescritti. Può valutare se affiancare un percorso psicoterapeutico che la aiuterebbe a rintracciare l'origine dell'ansia anziché limitarsi all'azione sui sintomi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Giulia Casole
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Come già espresso dai colleghi è necessario assolutamente parlarne con il suo Psichiatra ma quello che posso dirle è che, nella mia esperienza con pazienti sottoposti anche a necessarie cure Psichiatriche l'effetto varia davvero da persona a persona, non c'è una costante. Ne parli comunque con il suo Specialista per avere maggiori delucidazioni
Dott.ssa Ilaria Rasi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno, ha considerato la possibilità di associare al trattamento farmacologico un percorso psicologico? Potrebbe essere molto prezioso lavoro contemporaneamente su ciò che mantiene ed alimenta l'ansia. Rimango a disposizione, un caro saluto
Dott.ssa Franca Vocaturi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno, tutte le domande relative ai farmaci e ai loro effetti ed efficacia vanno poste al medico che li ha prescritti. Per il resto, consideri che i disturbi d'ansia possono essere trattati con un percorso psicologico che può arricchire l'azione dei farmaci, consentendole di migliorare la conoscenza di sè. Resto a disposizione, Dott.ssa Franca Vocaturi
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dott.ssa Viola Vigani
Psicologo, Psicologo clinico
Credaro
Salve, come riportato dai colleghi sarebbe utile chiedere un parere al medico che ha prescritto la farmacoterapia. Cordialmente, dott.ssa Vigani Viola
Dr. Marco Casella
Psicologo, Psicologo clinico
Catania
In genere dovrebbe sentire un cambiamento nel girondi 15 giorni sebbene, a volte, tale periodo possa estendersi fino ad un mese. Cordiali saluti, Marco Casella.
Dr. Angelo Raffaele Pagano
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Ardea
Gentile utente, grazie intanto per aver scritto. I farmaci servano per alleviare i sintomi ma vanno affiancati da un lavoro psicologico: si tratta di analizzare te stesso e ciò che ti impedisce di stare bene, questo lo puoi fare da solo (autoanalisi) o facendoti aiutare da un professionista (psicoterapia). Da quello che scrivi ti consiglio di farti seguire, col tempo avrai sempre meno bisogno di farmaci fino a smetterli ma ci vuole un lavoro psicologico che si sviluppi per un periodo sufficiente di tempo. Il farmaco allevia il sintomo fisico ma non può cambiare il tuo modo di pensare, di agire e di sentire.
Dott.ssa Francesca Romana Casinghini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Quando comincerà una terapia integrata con uno psicologo che l'aiuti a conoscere le cause che l'hanno scatenata. I farmaci aiutano a non sentire i sintomi ma non curano
Buongiorno,
grazie per aver condiviso i suoi dubbi. Ha posto questa domanda al medico che le ha prescritto l'utilizzo di questi farmaci? Lui/lei sicuramente conosce meglio le caratteristiche della sua ansia e ha un'idea più chiara di come questi specifici farmaci possano attutire i suoi sintomi. Aggiungo che potrebbe essere utile associare alla terapia farmacologica un percorso di supporto psicologico o di psicoterapia, con l'obiettivo di capire che cosa risiede alla base della sua ansia e di individuare alcune strategie per affrontarla.
Capisco bene la Sua domanda, ed è del tutto naturale desiderare di sentire presto un miglioramento.
La Venlafaxina, a differenza del Lorazepam, non agisce subito: si tratta di un antidepressivo della classe degli SNRI che necessita di tempo per stabilizzarsi nel sistema nervoso. In genere, i primi benefici si iniziano a percepire tra la seconda e la quarta settimana di terapia, mentre l’effetto completo sull’ansia e sull’umore può consolidarsi anche dopo 6–8 settimane.
Il Lorazepam, invece, ha un’azione più rapida e viene spesso usato proprio nelle prime fasi del trattamento per alleviare l’ansia mentre l’antidepressivo comincia a fare effetto. È importante assumerlo secondo le indicazioni del medico e, quando sarà il momento, scalarlo gradualmente insieme a lui.
In questo periodo iniziale può sentirsi ancora altalenante — alcuni giorni più serena, altri più tesa o affaticata — ed è normale: il corpo e la mente stanno trovando un nuovo equilibrio.
Il consiglio più utile ora è di avere pazienza e non valutare l’efficacia del trattamento troppo presto.
Nel frattempo, può essere molto utile affiancare la terapia farmacologica con un supporto psicologico, per imparare a gestire i pensieri ansiosi e consolidare i progressi che i farmaci renderanno più accessibili.
Se desidera comprendere meglio come accompagnare questa fase e favorire la ripresa del benessere, possiamo parlarne in un colloquio — in studio o online — per aiutarla a ritrovare calma, fiducia e stabilità nel percorso che ha appena iniziato.

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